Chapter 30
~Erika's Pov
La mattinata passò veloce, pranzai sola, a rimuginare su quel quasi bacio tra me e James... Ma come mi era saltato in mente?!
Insomma, siamo fratelli... Anche se... Ok, prima di sapere di essere sua sorella, provavo una certa simpatia per lui... Era un ragazzo con un fisico da sballo, divertentissimo e mi aveva sempre aiutato nel periodo in cui Logan era giù di morale.
Ecco... Logan... Ricompare quel nome.
Dio, quante ne avevamo passate!
Era stato la causa di tutti i miei pianti, ma anche di quei sorrisi che non mi appartenevano più da tanto tempo... Era stato il primo a rendere la mia vita migliore, era stato il primo a farmi capire cos'è realmente l'amore...
Ok... Mi sentii ancora più in colpa dopo quei pensieri.
Sono una stronza, una grandissima stronza.
E ho i rimorsi di coscienza nei confronti di Logan.
Sentii il cellulare squillare... Lo presi: Scassa palle ❤
Oh no!
"Ehi dimmi"
"Come 'ehi dimmi'... Erika sono le 4:30... Dove minchia sei?! Mi hai fatto prendere un colpo" sbraitò lui.
"Si ok Logan" dissi fredda.
"Erika ma" disse lui meravigliato dalla mia risposta.
"Senti vedi di non fare polemiche, altrimenti non vengo proprio"
"Ma che hai Erika?" gridò.
Gli chiusi il cellulare in faccia.
Non capii il perché del mio comportamento... Lui non aveva fatto niente... Ero io il problema.
Uscii di casa, ma non appena aprii la porta, mi ritrovai James davanti.
-Di male in peggio-
"Dobbiamo parlare" disse lui cercando di entrare.
"Non ora" dissi spingendolo verso l'esterno.
"E quando?! Cazzo Erika, stavamo per baciarci!" strillò lui.
"DEVO ANDARE DA LOGAN" gridai più forte io.
Rimase immobile. Chiusi la porta alle mie spalle e corsi verso casa sua.
Bussai ripetutamente.
"Ma chi è?!" si sentii dall'altra parte.
La porta si aprì... La madre.
"Dov'è Logan?" chiesi frettolosamente.
"In camera sua" rispose la madre, infastidita dal mio comportamento.
Corsi velocemente su per le scale e spalancai la porta della sua stanza.
Lui sussultò.
"Che ci fai qui? Hai detto che non saresti venuta" disse lui con un filo di rabbia.
"Si scusa" dissi acida.
"Erika che sta succedendo?" domandò lui alzandosi e venendo verso me.
-Sono spacciata-
Abbassai il viso, lui mise una mano sotto il mento e lo rialzò.
Si avvicinò per darmi un bacio, ma lo fermai.
"Erika che hai?" chiese preoccupato, poggiando una mano sulla guancia; la tolsi con un gesto veloce e iniziai a camminare per la stanza.
"Erika cos'ho fatto?" chiese disperato.
Scossi la testa.
"Tu non hai fatto niente. Sono io l'errore, sono io quella che non ne combina una giusta, sono io che allontano le persone da me, per colpa mia" gridai contro lui.
Logan mi guardò intensamente, senza riuscire a capire il perché delle mie parole.
"Perché dici questo?" chiese.
"Io stavo per tradirti" balbettai.
"Che?!" esclamò lui.
"Ero con James e... Stavo per baciarlo" confessai.
Lui si paralizzò, spalancando gli occhi e puntò il dito contro me "STAVI PER BACIARE TUO FRATELLO?! CAZZO ERIKA, MA TI RENDI CONTO DI COSA STAVI FACENDO!" gridò in preda all'ira.
"LO SO LOGAN. HO SBAGLIATO, IO NON VOLEVO E NON SO PERCHÉ LO ABBIA FATTO" gridai esasperata.
Si avvicinò a me e mi diede uno schiaffo piuttosto forte sulla guancia.
"Puttana" disse digrignando i denti.
Lo guardai negli occhi: vidi solo ira e disprezzo.
Iniziai a piangere; non per lo schiaffo, non avevo sentito niente, ma mi aveva ferito la parola con cui mi aveva chiamato.
"Logan io amo solo te. Ti prego credimi" dissi abbracciandolo, lasciandogli un bacio a stampo che non venne ricambiato, come l'abbraccio.
"Mi hai rotto Erika. Stavolta non ti consolerò più. Vai da quello stronzo di James, lui è meglio di me, no?!" gridò lui indicando con il braccio la porta.
"No no no Logan" dissi io prendendo il suo viso tra le mani, mentre piangevo disperata.
"Erika vattene" sussurrò fermamente.
"Logan ti prego" dissi piangendo.
"Vattene!" ripeté alzando di poco la voce.
Lo guardai negli occhi, ma fu inutile: uscii da quella porta lentamente, sperando che lui cambiasse idea, ma non fu così.
"È NON FARTI PIÙ VEDERE STRONZA" gridò lui, prima che io chiudessi la porta.
Non appena uscii, iniziai ad avere il fiato corto.
Respirai profondamente, l'aria sembrava mancare intorno a me.
Mi girò la testa, piansi ancora di più.
Il cuore iniziò a battere forte.
Le gambe tremarono e mi accasciai a terra, priva di forze.
Cercai di allargare il collo del maglione che avevo per prendere più aria.
"Aiuto" sussurrai respirando affannosamente.
La porta della camera di Logan si aprì.
Lui mi guardò senza lasciar uscire dalla sua espressione alcun sentimento.
"Aiutami, ti prego" dissi flebilmente.
Logan ritornò in camera sua e dopo qualche secondo uscì con una felpa in mano.
Si abbassò davanti a me e mi tolse il maglione, facendomi indossare la felpa, per farmi prendere più aria.
"MAMMA PRENDI IL CORTISONE" gridò Logan dalle scale.
Non mi toccò, non fece niente, non cercò di calmarmi, si sedette solo vicino a me e mi guardò per qualche secondo.
La madre salì con un bicchiere contenente acqua e la pillola sciolta; la bevvi e mi appoggiai al muro, cercando di calmarmi.
"Vuoi chiamare un dottore?" chiese Pamela preoccupata.
Scossi la testa.
"Logan renditi utile e portala sul divano. Non stare seduto lì a ciondolare" lo rimproverò la madre.
"Faccio da sola, non preoccuparti" dissi alzandomi con l'ausilio del muro, ma ahimè, persi le forze, ma fortunatamente Pamela mi prese al volo, lanciando un'occhiataccia verso il figlio.
Logan si avvicinò a me sbruffando e mi sollevò da terra prendendomi in braccio.
La madre scese in salone per mettere in ordine il divano.
Lui mi guardò intensamente.
"Grazie" sussurrai io.
Poggiai una mano sulla sua guancia e sorrisi dicendo "Pizzichi".
Cercò di rimanere impassibile difronte alle mie parole, ma sorrise anche lui.
Mi strinse di più a sé stesso e io mi avvicinai di più al suo viso, ma lui voltò lo sguardo davanti a sé.
Ci rimasi molto male.
Scese le scale e mi mise sul divano.
"Tesoro cos'è successo? Perché questo attacco d'ansia?" chiese la madre.
Diedi un'occhiata a Logan che girò il viso da un'altra parte "Lo stress della scuola... Le pagelle sono vicine" spiegai cercando di convincerla.
"Ma tu sei brava. Dai, ti preparo una camomilla e vedrai che starai meglio" disse andando verso la cucina.
"Scusa" borbottò Logan.
Feci spallucce e posai la testa sulla spalliera del divano.
"Erika" disse lui avvicinandosi.
"Che c'è?"
"Credo che dovremmo prenderci una pausa" sorrise sghembo.
"Scusa, ma da quando io e te stiamo insieme?" dissi io, lasciando senza parole.
Mi alzai e andai difronte lui.
Lui voleva parlare, ma non seppe cosa dire.
Sorrisi compiaciuta dalla sua reazione.
"Prendi tu la camomilla. Io devo andare. Per chimica, trovati un altro tutor... Sai, sono una puttana, ho altro da fare" dissi beffarda.
"Cosa? No Erika, sei la migliore in chimica e non volevo offenderti" si difese.
Sorrisi e dissi "Però lo hai fatto. Ciao Henderson, salutami tua madre"
Detto questo, me ne andai.
Appena misi fuori il piede, l'angoscia e la tristezza presero posto nel mio cuore.
Le lacrime mi solcarono il viso, mi strinsi nella felpa di Logan che indossavo.
Ritornai a casa; lui era ancora davanti la porta.
"Erika perché piangi?" chiese mio fratello.
Scossi la testa.
"Vieni qui piccoletta" disse allargando le braccia.
Poggiai immediatamente la testa sul suo petto ed entrammo.
Lui mi strinse a sé.
"Sai Erika" disse lui accarezzandomi i capelli dolcemente "Pensavo che dopo quello che stava per succedere, non mi parlassi più"
"E come avrei fatto? Sei l'unica persona della mia famiglia, oltre papà, che non mi odia" dissi stringendolo ancora di più.
"Cos'è successo con Logan?" chiese dandomi un bacio sulla tempia.
"Friendzone" dissi sorridendo malinconica.
"Oh" disse dispiaciuto "Si sistemerà tutto" continuò.
"Mi ha chiamato puttana" dissi singhiozzando.
"Stronzo" disse arrabbiato.
"Dai, non pensiamoci" dissi io asciugando le lacrime "Piuttosto... Facciamoci una panino... Ho fame" dissi ridendo.
"Ok piccoletta" disse lui dandomi un bacio sulla tempia.
Dovevo cercare di distrarmi.
#SpazioAutrice#
Sto capitolo l'ho riscritto 10 volte... Il cell me lo cancellava sempre 😰
~SleepwalkerH
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