Chapter 27

~Erika's Pov

Era da mezza giornata che stavo nella sala d'attesa in ospedale.

Vicino a me c'erano James e Presley; la madre di Logan camminava preoccupata da una parte all'altra della stanza.

"Pamela calmati" disse James.
"Perché non ci fanno sapere niente?!" disse lei disperata.
"Gli staranno facendo i controlli" disse mio fratello.

Mi alzai e mi avviai verso la sua stanza.

Vidi un dottore uscire e subito gli corsi dietro.

"Come sta?" gli chiesi.
"È una parente?" mi chiese lui a sua volta.

Negai.

"Non posso dirle niente, mi dispiace" disse andandosene.

Mi avvicinai al vetro che ci divideva; lui dormiva.

Gli avevamo fasciato le ferite e messo una benda sull'occhio.

Vidi Pamela venirmi incontro.

"Il dottore mi ha detto che si sta riprendendo" mi disse.
"Quello stronzo... Poteva benissimo dirmelo" mi lamentai.
"Possono entrare solo i familiari" mi avvisò Pamela.

Annuii e lei entrò.

Gli prese una mano e pianse a lungo... È stata tutta colpa mia.

Mi sedetti a delle panchine e aspettai.

~Logan's Pov

Mi sentivo come se un camion mi avesse investito.

Sentii dei pianti; aprii un occhio, visto che l'altro era bendato, e vidi mia madre.

"Mamma" sussurrai.
"Logan finalmente ti sei svegliato" disse abbracciandomi.
"Cos'è successo?" chiesi passando una mano sulla fronte.
Mamma mi guardò per qualche secondo, e soffocando le lacrime, mi disse "Sei svenuto e ti abbiamo portato in ospedale"
"È perché ho perso sangue, vero?" chiesi a mia madre.

Rimase in silenzio... Era qualcosa di più serio.

"Logan, ti è stato diagnosticato un tumore al fegato" disse piangendo disperata.

In un attimo, sentii il mondo che mi cadde addosso.

"Da quando tempo lo ho?" chiesi con un filo di voce.
"Due mesi" disse lei passando una mano sulla mia guancia.
"Si può fare qualcosa?" chiesi con un po' di speranza.
"La chemioterapia"
"Ma qui non la fanno" esclamai.
"Dobbiamo trasferirci in Texas per iniziarla"
"NO" gridai.
"Logan, è l'unico modo" disse mia madre.
"Perderò i miei migliori amici, la mia ragazza" le confessai.
"Sai anche tu che dobbiamo andare"

Annuii.

"Ti prego non dire niente ad Erika" supplicai mia madre.
"Va bene... Lei è qui" mi informò.
"Falla entrare... Ho bisogno di lei"

Mamma si alzò e, dopo avermi lasciato un bacio in fronte, uscì lasciando la porta socchiusa.

Dopo qualche secondo, vidi la figura di Erika.

"Ehi" sussurrai io.

~Erika's Pov

Era sveglio e mi stava guardando sorridente.

Chiusi la porta alle mie spalle e mi avvicinai a lui , trattenendo a stento le lacrime.

Mi sedetti vicino a lui.

"È stata colpa mia" sussurrai.
"No, non è stata colpa tua, piccola" disse lui prendendomi la mano.
"Perché sei svenuto?" gli domandai.

Lui sbiancò e poi mi disse "Mi è uscito troppo sangue dal naso... Ma ora sto bene" mi rassicurò.

Annuii.

"Vieni qui" disse lui, indicando il letto.

Mi sedetti vicino a lui e lo abbracciai.

"Ho avuto così tanta paura" dissi singhiozzando.

Lui mi abbracciò di più e sentii una goccia di acqua sulla mia spalla.

Lo guardai... Aveva le lacrime all'occhio.

"Vedi? Hai fatto piangere anche me" disse sorridendo, mentre si asciugava l'occhio.

Lo baciai allungo.

"Come farei senza di te" dissi io ricominciando a baciarlo.
"Ti proteggerò per tutta la vita, amore mio" disse lui accarezzandomi le guance.

Stavamo piangendo tutti e due come delle fontane.

"Non ti lascerò mai" disse abbracciandomi "Starò per sempre al tuo fianco" continuò "Nessuno ci separerà"

Sentimmo bussare e in un attimo entrò un'infermiera.

"Lei è il signor Henderson?" chiese lei guardando una cartella.

Annuì.

"Dovrei informarla di alcune cose"
"Erika, ti dispiace andare fuori?" mi chiese lui dolcemente.
"Non preoccuparti" dissi dandogli un bacio a stampo.

Uscii dalla stanza...

-Andrà tutto bene-

~Logan's Pov

L'infermiera mi diede quella cartella gialla.

C'erano delle ecografie epatiche... Le mie.

"Non ci capisco niente" dissi sfogliandole.
"Vede quella macchia più scura?" mi chiese lei.

Annuii.

"Quello è il tumore"

-Ma che delicatezza-

Era una piccola macchia che si trovava al bordo del fegato.

"Mi dica cosa devo fare" ordinai senza alcun giro di parole, chiudendo la cartella.
"Fra un mese dovrà andare all'ospedale San Lorenzo in Texas... È l'unico specializzato per la chemioterapia al fegato. Dopodiché, subirà un intervento" mi informò lei.
"Qual è la percentuale di morte?"
"Ora è del 5%, ma se non verrà curato, aumenterà"

Mi passai una mano tra i capelli.

-PERCHÉ TUTTE A ME?!-

"Ah e perderà i capelli" disse beffarda, riprendendo la cartella e uscendo.
"Stronza" gridai.

Passarono 10 minuti...

-Che noiaaaaa-

Guardai attraverso il vetro per vedere se arrivava qualche infermiere...

Non c'era nessuno, così mi sedetti sul letto e, dopo aver infilato le ciabatte, mi alzai.

Persi un tantino l'equilibrio, visto che ero steso da quasi un giorno su quel letto, ma alla fine non caddi.

Mi avvicinai verso la porta e abbassai la maniglia.

Non la aprii tutta, solo uno spiffero.

Tirai fuori la testa e perlustrai il corridoio; non c'era nessuno.

Lo percorsi fino ad arrivare alla curva.

Mi assicurai che non ci fossero dottori.

Vidi Erika di spalle che parlava con James.

Lui mi vide, ma gli feci segno di non dire niente e riposò lo sguardo su sua sorella.

Mi avvicinai di soppiatto e posai le mani sui suoi fianchi.

Lei sussultò per la sorpresa e rise di poco.

"Dovevi stare a letto" disse stringendo di più le mie braccia attorno a lei.
"Lo so... Ma mi annoiavo" dissi lasciandole un bacio sul collo.

James ci guardò maliziosamente "Cos'è successo tra voi due?"

Erika girò il capo verso me e sorrise intimidita.

"Mah... Niente di che" dissi io.
"Erika?" chiese James.
"Non è successo niente James" disse lei ridendo.
"Ma" disse James non capendo il perché del nostro comportamento.
"James non ti cruciare" dissi io ridendo.
"Logan fatti la barba" disse Erika poggiando la guancia sulla mia.
"Cos’hai contro la mia barba morbida" dissi accarezzandole la guancia con la mia.

Mugolò dandomi un bacio sul mento.

"E dai ragazzi... Deve essere per forza successo qualcosa" disse James.
"James non infierire" dissi io.

"Signor Henderson le avevamo ordinato di rimanere in camera" gridò un infermiere venendo verso di noi.

Mi girai e dissi "Mi stavo seccando. Quando potrò ritornare a casa?"
"Domani se le sue condizioni rimangono stabili. Ma ora ritorni in camera" mi ordinò.

Sbruffai.

"E le visite sono terminate" disse guardando James e Erika.
Gli feci un'occhiataccia.
"Oh ok" disse Erika prendendo il suo giubbotto.
"Invece lei rimane" dissi io guardandolo.
"Non può" esclamò l'infermiere.
"Invece si" dissi gridando.
"Logan, non puoi disubidire alle regole" disse Erika accarezzandomi il braccio.
"Io non mi muovo da qua se lei non viene con me" dissi a braccia conserte.
"Ahh va bene" disse l'infermiere roteando gli occhi.

Sorrisi soddisfatto.

"Ciao James" disse Erika dando un bacio sulla guancia a lui.
"Ciao ragazzi" disse andandosene.

Ritornammo in camera e mi stesi sul letto distrutto... Mi ero affaticato troppo.

"E ora che facciamo?" chiese Erika guardandomi.
"Togli le scarpe e coricati vicino a me" dissi sollevando le coperte.

Lei mi guardò esterrefatta per qualche secondo, ma poi fece quello che le avevo detto io.

La strinsi a me e le lasciai svariati baci in fronte.

"Ti amo" le ripetei fra un bacio e l'altro "Sei mia. Solo mia"

Lei mi guardò sorridendo e mi baciò dolcemente.

Accendemmo la tv e guardammo Cado dalle nubi.
Checco Zalone... Un mito.

Ad un certo punto sentii la testa di Erika cadere sul mio petto... Si era addormentata: era così tenera.

Spensi la tv e mi coricai facendo attenzione a non svegliarla.

Le accarezzai i capelli finché il sonno non si impossessò ti me.

Ti proteggerò, l'ho promesso

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