Chapter 20
~Erika's Pov
Dopo l'ora di matematica, uscii dal quel manicomio aka scuola.
Mi diressi tranquillamente verso il cancello.
-Logan cantante... Mhm... Di cantare sa cantare e anche molto... Logan Henderson il nuovo re del pop ahahah-
Mi sentii prendere dai fianchi in malo modo.
Venni trascinata fino al retro della scuola e venni sbattuta violentemente contro un muro per poi cadere per terra sull'erba umida.
Intorno a me c'erano tre ragazzi che, dall'aspetto, non mi sembrarono dei buoni tipi.
"Cosa volete?" chiesi balbettando spaventata.
Quello al centro si abbassò fino ad arrivare con la sua faccia difronte alla mia.
"E così tu sei la fidanzatina di Henderson" disse maliziosamente, passando un dito sulla mia guancia.
"Io e Logan non siamo fidanzati" dissi con il fiato corto.
"Migliori amici, fidanzati... Non c'è molta differenza" disse sorridendo, continuando quel movimento con il dito "Ti vuole sempre bene, no?" disse e in un attimo mi diede uno schiaffo.
Non mi lamentai, ma una lacrima mi rigò il viso.
Lui me la asciugò facendo la faccia da cane bastonato.
"Oh la piccola Erika piange... Presto chiamate Henderson così la abbraccia e tutto passa" gli altri due si misero a ridere.
Sentii dei passi venire verso di noi.
Dall'angolo sbucarono due tizi che tenevamo per le braccia Logan che si dimenava.
"Eccolo" disse uno dei due.
Gli lasciarono le braccia. Logan abbassò lo sguardo e mi vide.
La sua espressione dall'infuriata diventò di spavento.
"CHE COSA LE AVETE FATTO BASTARDI" disse avvicinandosi di corsa verso quello che stava più vicino a me per picchiarlo, ma purtroppo venne bloccato dagli altri e spinto indietro.
Un altro mi fece alzare tirandomi ferocemente dal braccio.
"NON LA TOCCARE" gridò Logan riprovando ad avvicinarsi.
Quello che a quanto pare era il capo, si avvicinò a me e mi girò intorno.
Io rimasi immobile guardando Logan spaventata.
"È proprio una bella ragazza... Vero Henderson?" detto questo mise una mano sotto il mio mento.
"LASCIALA STARE" gridò Logan.
"E tu cosa mi dai in cambio?" disse guardandolo.
"Tutto quello che vuoi, ma lasciala stare, lascia che se ne vada" disse quasi supplicandolo.
"Ti sei fottuto la mia ragazza... Quindi occhio per occhio, dente per dente" disse ghignando.
"NON TI AZZARDARE STRONZO"
Riuscì a scappare dalla presa degli altri quattro e si mise difronte a me.
"Dovrai passare sul mio corpo" lo minacciò.
"Sono 10 volte più forte di te. Non mi fai paura Henderson" disse sferrandogli un pugno in pieno viso.
Logan fece qualche passo indietro.
"LOGAN" gridai io, mentre le mie guance si rigarono di lacrime.
Mi fiondai su quel ragazzo e gli tirai dei pugni sul petto, ma senza alcun risultato.
Mi prese da un polso e mi trascinò altrove.
"ERIKA" gridò Logan avvicinandosi a me.
Uno degli scagnozzi lo spinse e sbattè contro il muro, svenendo.
Cercai di togliermi dalla presa di quel cretino e di andare da Logan.
"Ma sei cazzone?! Lo hai fatto svenire" disse il capo.
Mi lasciò il polso e se ne andarono.
Mi fiondai da Logan.
"Logan ti prego apri gli occhi" dissi accarezzando la sua guancia, piangendo disperata.
Aprì gli occhi stordito, passandosi una mano sulla nuca.
Lo abbracciai e lui ricambiò abbracciandomi più forte.
"Amore mio stai bene?" disse prendendo il mio viso fra le sue mani.
Annuii continuando a piangere.
Mi fece sedere sulle sue gambe, stringendomi al suo petto.
"È tutto finito" mi ripeté per qualche volta, cercando di calmarmi.
Presi un fazzoletto dalla tasca dei miei pantaloni e lo passai sul suo naso dal qualche scorreva del sangue.
Non staccò un attimo lo sguardo dai miei occhi.
"Non accadrà mai più, te lo giuro" disse poggiando la fronte alla mia.
"Te lo giuro amore mio" disse accarezzandomi le guance con i pollici per asciugarmi le lacrime.
"Mai più" continuò a ripetermi.
Ci alzammo e andammo verso il cancello.
"Erika vieni a casa mia ora" mi impose.
"Ma non ho i libri" protestai.
"Non fa niente. Per oggi non studiamo. Non riesco a lasciarti sola a casa tua sapendo che quegli stronzi potrebbero venire da te"
Nel giro di 15 minuti arrivammo a casa sua.
Mi fece accomodare e lasciammo gli zaini all'ingresso.
"Logan come mai così in ritardo?" chiese la madre dopo avermi salutato.
"La professoressa di chimica ci ha fermati un attimo" disse guardandomi per confermare, cosa che feci.
Mangiammo silenziosamente e poi io e lui andammo in camera sua.
Si sedette sul letto passando una mano fra i suoi capelli.
"Ho combinato un casino"
"Vedrai che si risolverà tutto" dissi sedendomi vicino a lui.
Si buttò sul letto tenendo le mani in faccia.
"Ho messo in pericolo la persona a cui tengo di più al mondo"
Sorrisi.
La persona a cui tengo di più al mondo
Mi coricai vicino a lui e lo guardai.
Lui tolse le mani dal suo viso e mi guardò sorridendo.
"Ti amo" mi disse sospirando, come se si fosse tolto un peso dallo stomaco.
Ti amo
La prima volta che un ragazzo mi aveva detto quelle due parole, esprimendo davvero i suoi sentimenti verso me.
Sorrisi e basta.
Volevo dirgli che anche io lo amavo, che sarei stata per sempre al suo fianco qualunque cosa sarebbe successa, che pensavo sempre a lui e a quelle labbra che baciavano le mie... Ma non ci riuscii.
"Io dovrei andare in palestra ora" mi disse Logan alzandosi.
"A va bene. Torno a casa"
"No! Vieni con me" mi ordinò.
"Ma Logan" cercai di controbattere.
"Niente ma. Non ti lascio sola"
Andò verso l'armadio e prese un paio di pantaloncini e una canottiera.
Si tolse la maglia e io posai lo sguardo altrove.
Sentii che rise, mentre si mise la canottiera.
Tolse i jeans e mise i pantaloncini; poi prese un felpa che indossò e un borsone.
Scendemmo le scale, salutai la madre e andammo verso la macchina.
Mi aprii lo sportello e, dopo essere entrata, lo richiuse.
Mise il borsone nel cofano e, dopo essersi sistemato al posto del guidatore, partimmo.
Una volta arrivati in palestra, lasciò il borsone nell'armadietto dopo aver estratto da esso un paio di guantoni, e andammo verso un uomo tutto muscoloso.
"Ehi Alec" disse Logan e quell'uomo si girò.
"Logan sei arrivato... E chi è questa bella ragazza?" disse salutandomi con un cenno del capo.
"Erika... Una mia amica... Lui è Alec, il mio allenatore" mi disse.
"Bene Logan... Iniziamo con al box a quanto pare" disse Alec guardando i guantoni.
Annuì ridendo.
Tolse la felpa e me la diede.
Siccome faceva un po' freddo, me la misi e la strinsi al mio petto.
Mi stava un tantino grande, ma avere il suo profumo sulla mia pelle, era una sensazione a dir poco splendida.
Iniziò a fare dei riscaldamenti e poi fecero un incontro amichevole.
A ogni pugno che sferrava contro l'avversario, i suoi muscoli si evidenziavano sulle sue braccia.
"Time out time out" disse Logan fermandosi.
Si avvicinò al bordo del campo e si tolse la canottiera lasciandola là.
Sudato era ancora più sexy.
Mi morsi il labbro guardandolo.
"Logan così farai svenire qualcuna" disse Alec indicandomi con la testa.
Logan mi guardò e mi fece un occhiolino.
-VUOI CHE MUOIA?!-
Cercai di ricompormi mentre loro continuarono per qualche altro minuto.
Scese dal campo e si tolse i guantoni, lasciandoli vicino alla canottiera.
Si avvicinò a me e mi prese dai fianchi.
"La mia felpa ti dona" mi sussurrò sensualmente lasciandomi un bacio sul collo.
Mi lasciò paralizzata e si stese su una specie di panchina imbottita.
Alec mese le mani attorno alle sue caviglie e lui iniziò a fare gli addominali.
-Ora ho capito perché mi hai portato qui... Per farmi morire-
I suoi muscoli si contraevano e si rilassavano, e l'unica cosa che potevo fare io, era sbavare davanti a quel ben di Dio posto difronte ai miei occhi.
"Erika nel borsone c'è un'asciugamano, puoi andarla a prendere?" mi chiese Logan continuando con il suo esercizio.
Annuii e andai a prenderla.
Ritornai e me lo ritrovai davanti.
"Grazie bellissima" disse lasciandomi un bacio sul naso, prendendo la tovaglia dalle mie mani.
Si asciugò il viso, il collo e il petto, proprio difronte ai miei occhi.
Deglutii rumorosamente e lui se ne accorse.
Mi guardò ridendo di poco mettendo l'asciugamano sulle sue spalle.
"Scusa Erika, ma devo prendere il tuo ragazzo" disse Alec avvicinandosi a noi due.
"Noi non siamo fidanzati" sussurrai con un filo di tristezza.
Logan mi baciò sulla guancia e andò con Alec.
Afferrò due pesi da 50 kili l'uno e iniziò a sollevarli.
Decisi di andare a prendere una bottiglietta d'acqua al distributore, per distrarmi, altrimenti sarei venuta ehm svenuta.
"Ehi bellezza" disse un ragazzo tutto muscoli appoggiandosi alla macchinetta.
"Ciao" dissi prendendo la bottiglietta.
"Che ci fai qui?" mi chiese inserendo 50 centesimi nel distributore.
"Mi ha portato un mio amico"
Lui si guardò intorno.
"Oh tu devi essere Erika. Piacere di conoscerti... Mi chiamo Glenn; sono un amico di Logan" disse stringendomi la mano cordialmente.
"Piacere... Ma come fai a conoscermi?"
"Bè... Logan ogni volta che viene in palestra ci parla di te" disse sorridendo.
Volsi lo sguardo verso di lui intendo al sollevamento pesi.
Lui, sentendosi osservato, si girò verso di me, e sorrise.
"Sei proprio come Logan ti aveva descritto"
"In che senso?" chiesi non capendo.
"Dolce" disse semplicemente prendendo la bottiglietta e andando altrove.
Mi avvicinai a Logan che aveva posato i pesi.
"Vuoi?" chiesi avvicinandogli la bottiglietta.
"Si grazie" disse prendendola.
Svitò il tappo e bevve.
Alcune gocce, caddero dal suo labbro, scesero lungo il mento, il collo e il petto.
-Ok, smettila di essere così sexy anche quando bevi da una fottuta bottiglietta-
"Grazie" disse lui tappandola e porgendomela per poi asciugarsi le labbra con il polso.
"Forza Logan alle barre" disse Alec richiamandolo.
Logan saltò e si appese a delle sbarre iniziando a fare flessioni tirandosi su e giù.
Io ero vicina ad Alec a guardarlo.
"È forte eh?" disse lui.
Annuii.
"È anche un bel ragazzo" continuò a dirmi.
Annuii sorridendo.
"Non perderlo" mi consigliò.
Guardai Alec che spostò lo sguardo su Logan.
"Bene Logan, ora qualche salto con la corda forza" disse dandogli una corda.
Iniziò a saltare e, dopo un po', inciampò e cadde.
Cercai di trattenermi, ma le risate ebbero la meglio sulla mia serietà.
"Ti diverti eh?" disse lui guardandomi maliziosamente.
Si avvicinò a me ridendo di sbiegò.
Io indietreggiai e inciampai ad un materassino cadendo su di esso.
Logan si mise su di me e iniziò a farmi il solletico.
Risi e, per fermarlo, gli presi le mani che si intrecciarono ai lati del mio viso con le mie.
Lui si avvicinò ancora di più a me.
Le sue labbra si posarono sulle mie.
Chiusi gli occhi e lui con me.
"Non accoppiatevi nella mia palestra" disse Alec ridendo.
Logan si staccò da me e alzò lo sguardo verso il suo allenatore.
Mi aiutò ad alzarmi... Tutti e due eravamo imbarazzati per poterci guardare negli occhi.
"Per oggi abbiamo finito... Puoi andare" gli disse Alec allontanandosi.
Prese i guantoni e la canottiera e andammo al suo armadietto.
Rimise la canottiera e prese il borsone, posando dentro esso i guantoni e l'asciugamano.
Mi sbottonai la felpa per dargliela ma mi fermò dicendomi "Non preoccuparti, ne ho un'altra"
Prese un'altra felpa dal borsone e la indossò.
Dopo 20 minuti, ritornammo a casa e lui andò a farsi una doccia.
Se solo Alec non ci avesse interrotto, a quest'ora ancora ci stavamo baciando.
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