"Basta" sussurra.
Si infila tra le crepe,
sotto i tappeti,
tra le fotografie,
in questa stanza dimenticata
nella penombra del mattino.

Senza fiato.Lo sguardo perso.
Sola, sul nostro divano.
I raggi del sole d'ottobre
sul tavolino con la tua foto.
Il mio peccato. Il nostro amore.
Non riesco a lasciarti scappare.

Non posso vivere nel passato,
specchiarmi nell'eco di un giorno.
Cosa rimane della vita, infine,
quando l'ultimo sogno tramonta,
quando non riconosci più
nemmeno i tuoi occhi riflessi?

"Lasciati andare!" sussurra.
Scivolare via, svanire,
come polline al vento?
No, devo respirare, ancora.
Non posso gettare via la mia vita.
Non me lo perdoneresti mai.

Tu hai sofferto tanto.
Ora tocca a me, resistere.
Sento la tua mano sui capelli.
Il tuo respiro sul collo.
Devo aprire le finestre
a un nuovo giorno.

La tua risata si perde nella stanza.
Non cederò al nulla, non oggi.
Una ragazza suona al cancello,
un'auto parte, un'altra storia,
tormento e gioie tra le mani.
Indosso il sorriso e apro.

Lei sussurra, ma il mio cuore grida.
Tu sei più forte. Lo sarai sempre.
Io non sarò mai davvero sola.
Appoggio il libro sul tavolo.
Sento le tue braccia forti.
Il tuo odore sul cuscino.

Lei sussurra e tu vivi. In me.