Quanto accaduto nei giorni scorsi a Washington DC, rappresenta la summa di tutte le contraddizioni degli USA, i cosiddetti "campioni della democrazia".

Il fatto è chiaro: il presidente in uscita Donald Trump, non accettando i risultati delle elezioni del nuovo presidente Joe Biden, dopo aver urlato ai quattro venti ai brogli elettorali (inesistenti) ha incitato una folla di suoi sostenitori, una banda di suprematisti bianchi, ad assaltare il Campidoglio dove in quel momento si stava svolgendo la ratifica della vittoria di Biden e del suo vice Harris.

L'assalto è avvenuto, e se ne è dibattuto ampiamente sui social e sul telegiornale.

Questi fan di Trump non sono patrioti: sono complottisti neofascisti e anti-minoranze che si comportano come i tifosi ultras dello stadio (il livello di violenza e vandalismo è quello) e sono manipolati da fake news e teorie complottiste.

Sono persone che affermano di difendere la democrazia americana ma sono davvero convinte che Joe Biden abbia truccato le elezioni e che chiunque, anche repubblicani, che dicano il contrario sono complici.

Questa gente è davvero convinta che Hilary Clinton, Rockfeller, Rothschild, Biden, Obama, Beyonce, Madonna, Lady Gaga, Tom Hanks, Bill Gates e Soros siano i componenti di una setta segreta che comanda il mondo, rapisce i bambini, li violenta e ne beve il sangue per rimanere giovani (teorie di QAnon).

Delle persone sono morte in quell'assalto, quattro manifestanti e un poliziotto. Morti che si sarebbero potuti evitare se Trump avesse accettato diplomaticamente la sconfitta elettorale e non avesse incitato la folla.

Ora Joe Biden è stato confermato nuovo presidente e Trump rischia di finire in grossi guai.

Ci sono state anche dimissioni a catena tra i membri dello staff di Trump. Si parla di indagini, e anche alcuni repubblicani continuano a invocare il 25mo emendamento.

Come tirarsi la zappa sui piedi e capire troppo tardi di aver fatto una sciocchezza.

Questa non è democrazia.

- mattheus93 -

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