Pochi giorni fa si è spento Nedo Fiano, uno degli ultimi testimoni in Italia (e forse nel mondo) degli eventi dell'Olocausto che coinvolsero milioni di Ebrei. Come sopravvissuto (l'unico della sua famiglia) aveva deciso di raccontare la sua storia, girando per le scuole e condividendo le sue terribili esperienze con i ragazzi, con pazienza e fermezza, senza risparmiarsi, per quanto doloroso fosse ricordare quello che è accaduto.

Io l'ho conosciuto, molti anni fa. Ero un ragazzino, e venne nella mia scuola esattamente per questo, parlare. Raccontò per ore ciò che successe nel campo di concentramento e di come sopravvisse, soprattutto grazie alla sua conoscenza della lingua tedesca, insegnatagli dal padre, che gli fece ottenere un trattamento di favore, per quanto possibile (ovvero un minimo di cibo in più, quanto bastava per non morire).

Ricordo che condivise tutto, anche le storie di botte e maltrattamenti, con dovizia di particolari, perché è importante ricordare ciò che lui e moltissimi altri hanno subito durante la Shoah.

Ora tocca a noi ricordare. Ricordiamoci di Nedo Fiano e di tutti quelli che, come lui, hanno cercato in ogni modo di impedire che la loro storia fosse dimenticata. E ricordiamoci anche la loro storia, che è altrettanto importante.

- Shade Owl