Si torna a parlare di Skioffi, il più discusso rapper italiano della storia musicale attuale.

Avevamo già parlato di costui, più precisamente di quando il blog femminista LetteraDonna criticò il successo e la qualità artistica delle sue canzoni, e di tutta risposta il cantante insultò il gruppo con frasi del tipo: "Femministe care, siete una massa di idiote, una massa di imbecilli. Di handicappate. Vi piscio in testa. Dovete scopare di più, andate a lavorare e scopate di più. Fatevi una vita, scopate e badate ai vostri figli.".

I suoi fan, purtroppo, non furono da meno con gli insulti.

Ma qual era il problema? Era che le sue canzoni, tanto popolari tra i ragazzini, contenevano toni volgari e messaggi misogini, quasi per il gusto di avere successo attraverso lo scandalo. Come dimenticare "Yolandi", che sembrava proporre il messaggio per cui la donna che tradisce il suo compagno con un altro uomo merita la morte?

E, lo ripetiamo, se l'intento di quest'uomo era denunciare o quantomeno raccontare la triste realtà delle relazioni abusive che finiscono male, allora perché anziché spiegarsi o ammettere di avere sbagliato approccio si è messo a insultare?

Tipico atteggiamento di molte autrici e autori delle fic squallide: "non vi dovete permettere di criticarmi!"

Sta di fatto che, a un anno di distanza da questo orribile episodio, Skioffi è stato assunto ad Amici, il talent show condotto da Maria De Filippi.

Quello che in teoria dovrebbe essere un normale avanzamento di carriera per un cantante popolare è in realtà un fatto negativo: Skioffi è già fin troppo popolare tra ragazzini che rischiano di assimilare in modo acritico il contenuto volgare e sessista delle sue canzoni, quindi non serve dargli ancora più visibilità mandandolo a un programma seguito da milioni di adolescenti con un senso critico bassissimo.

Lettera Donna ha provato a presentare a un commissione il motivo per cui tale individuo non dovrebbe essere ammesso ad Amici, e la commissione ha votato per assumerlo, non considerandolo un esempio malsano per i ragazzi.

Da questa vicenda sono emersi tre fattori.

Primo: chi ha assunto il cantante se ne è infischiato del contenuto delle sue canzoni e voleva solo aumentare gli ascolti del programma puntando biecamente sullo scandalo.

Secondo: ancora una volta il rapper ha dimostrato di non sapere cosa siano l'umiltà o l'autocritica o di ritenerle una forma di debolezza in un'artista.

Anzi ha fatto intendere di essere un povero cucciolo incompreso dalla società (tipo i bad boys delle storie che stronchiamo):

"Essere bigotti non è una novità. Se non viene capita una canzone il problema è il loro, probabilmente siamo solo di generazioni diverse. Quando fai tante cose belle, le persone se le dimenticano. Quando arrivi a fare una sola cosa, magari apparentemente sbagliata, le persone se la ricordano a vita. Funziona così."

Terzo: ancora una volta i fan di Skioffi hanno reagito con la stessa violenza verbale che lui inserisce nei suoi testi. A seguito della contestazione per la sua presenza ad Amici, infatti, Lettera Donna ha ricevuto decine di messaggi in cui i fan hanno lanciato decine di insulti, anche pesanti; le donne che criticano il rapper sarebbero "ignoranti, mentecatti e zoccole". Addirittura il termine "femminista" viene usato a mo' di insulto.

E ci sono pure delle ragazze che difendono Skioffi e insultano le femministe al grido di: "lui scrive contro la violenza e voi non capite un ca**o!"!

Sembra di sentire le protagoniste delle fic squallide quando difendono il loro bad boy.

Concludiamo precisando una cosa: noi non stiamo giudicando Skioffi come persona. Non pensiamo che sia un soggetto pericoloso e/o disturbato, sicuramente, nella vita di tutti i giorni, è un individuo tranquillo e normale.

Come nel caso di autori e autrici di storie discutibili, noi non abbiamo mai criticato la persona, ma il suo lato artistico.

E anche qui noi stiamo giudicando il lato artistico: va bene parlare della violenza sulle donne in una canzone, ma bisogna farlo nel giusto modo, non di certo con volgarità e messaggi misogini, perché allora è facile travisare l'idea originale dell'opera.

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