Mi allontano dalle persone.

Ho bisogno di un costante stimolo alla socializzazione, qualcosa che mi obblighi in qualche modo a interagire con gli altri. Altrimenti mi ristrovo a tagliare tutti i ponti senza nemmeno rendermene conto.

Non faccio apposta, lo giuro.

Io non mi accorgo dell'assenza delle persone. Non ne sento la mancanza. Ma so che questo non è salutare per la salute mentale. L'essere umano è un animale da branco.

Spesso mi devo costringere da sola a riprendere i rapporti, perché sapere che non mi mancano ma fa sentire in colpa.

Eppure nemmeno loro hanno provato a contattarmi.

Cosa può significare?

Quello che significa sempre: l'amore che dono è sempre maggiore di quello che ricevo. A loro non interesso molto probabilmente.

Avevo appena fatto i primi passi per farmi accettare, per essere come loro, quando è arrivata questa maledetta quarantena.

Ho impiegato tre anni per riuscire ad appartenere a un gruppo di persone che mi fanno stare bene. Ora non le rivedrò più. Quanto tempo impiegherò prima di trovarne delle altre?

Non mi va di prendermi in giro. Nessuno di loro mi contatterà mai più solo per voglia di sentirmi.

Eppure continuo a sentirmi in colpa per non sentire la loro mancanza.

Colpa del cuore difettoso.