YOU KNOW NOTHING
"Grazie..." disse James alla cameriera che gli aveva appena portato la sua ordinazione, abbassò gli occhi ed osservò, completamente senza appetito, il panino e le patatine: suo padre lo aveva costretto a prendere almeno un piatto, così aveva chiesto la prima cosa che i suoi occhi avevano visto.
"Io vado in bagno!" esclamò proprio Bucky, alzandosi dalla sedia "voi due fate amicizia d'accordo?"
"D'accordo" rispose Elisa, sorridendo, cercando di nascondere il proprio nervosismo; si passò una mano nei capelli neri e poi tentò d'iniziare una conversazione con James "non hai fame? Quel panino sembra essere molto buono. Che cosa ha dentro?"
"Nulla di speciale. Quello che si trova nella maggior parte dei panini"
"C'è qualcosa che non ti piace in particolare?"
"Si, come a tutti" si limitò a dire il più piccolo, in tono laconico, stroncando ogni tentativo di Elisa, che non sapeva cos'altro chiedergli.
"Bucky mi ha parlato molto di te. Ha detto che sei un bravo ragazzo"
"Davvero? Ha detto questo? Peccato che noi due abbiamo passato davvero pochissimo tempo insieme, non può dare alcun giudizio su di me. Senti, lo so quello che stai cercando di fare. Vuoi essermi simpatica per riuscire a conquistare mio padre, vero? Non funziona così. Io non lo voglio vedere insieme ad un'altra donna. Lo voglio vedere solo con mia madre. E tu non sei alla sua altezza"
"Non sono alla sua altezza? Tuo padre non ti ha mai raccontato di me e Charlie? Ti ha mai detto che eravamo amiche e che abbiamo lavorato per anni nella stessa libreria?"
"No, non me l'ha detto"
"Ho smesso di parlare con tua madre perché è sparita per due anni e poi è ricomparsa all'improvviso, chiedendomi perdono e sperando che ogni cosa tornasse come prima. Sbaglio o ha rovinato anche la relazione che aveva con Bucky?"
"Sei una stronza" soffiò il ragazzo, a denti stretti, paonazzo dalla rabbia; non riuscì a continuare la discussione a causa del ritorno del padre: quest'ultimo notò subito la tensione che si era creata, ma chiese spiegazioni alla sua nuova compagna solo nel pomeriggio, mentre visitavano un centro commerciale e Jamie si era allontanato per prendere qualcosa da bere.
"Che cosa è successo mentre ero in bagno?"
"Semplicemente quello che immaginavo" rispose lei, scuotendo la testa con amarezza "lui non mi sopporta. Vuole vederti insieme a Charlotte"
"Oh..." mormorò il più grande, infilando le mani nelle tasche della giacca "mi dispiace, non credevo che..."
"Tu non hai colpa. Tutti i ragazzi che hanno i genitori separati vorrebbero solo rivederli insieme"
"Lo so, però dovrebbe comprendere che nel mio caso non è possibile" commentò poi, appuntandosi mentalmente che una volta tornati alla Villa doveva parlare seriamente con il figlio.
"Grazie di tutto" disse il nuovo Soldato D'Inverno, in tono piatto, mentre si accingeva a ritornare all'abitazione, ma venne subito bloccato dal genitore.
"Prima di lasciarti andare c'è una cosa di cui vorrei parlarti"
"Ah, davvero?"
"Non usare quel tono con me, James, sono tuo padre. Dovresti portarmi un po' di rispetto"
"Come lo hai fatto tu portandomi una sconosciuta?"
"Ecco, era proprio di questo che volevo parlarti"
"Ahh... Ho capito... Ti ha parlato della nostra piccola conversazione che abbiamo avuto a pranzo?"
"Come ti sei permesso? Perché le hai detto quelle cose?"
"Io?" chiese lui, sbalordito, portandosi la mano destra al petto "io non ho fatto assolutamente nulla. Tu, piuttosto, ti sei comportato da egoista e bastardo. Sei sparito per mesi e quando sei tornato, la tua prima preoccupazione è stata quella di farmi conoscere una completa sconosciuta! Ma perché non puoi tornare insieme con la mamma? Tu non capisci proprio quello che lei prova per te, vero? Sei così cieco che davvero non noti nulla".
James non si aspettava lo schiaffo da parte del padre, così rimase a bocca aperta quando la mano sinistra si schiantò contro il suo viso, provocandogli un forte dolore.
"Non ti permetto di parlarmi in questo modo. Si tratta della mia vita e sono libero di frequentare le persone che desidero. Il rapporto con Charlotte è impossibile da recuperare ed io non voglio fare sforzi inutili. Credo di avere sprecato fin troppo tempo. Anche tu dovresti pensare a vivere la tua vita, sei solo un ragazzo, James"
"Oh, non ti preoccupare. Lo farò iniziando a troncare ogni rapporto con te, Bucky" dopo aver pronunciato quelle parole con una freddezza estrema, il giovane rientrò nella Villa, sbattendo con forza la porta, andando poi alla ricerca del suo migliore amico, perché aveva bisogno di qualcuno con cui sfogarsi "non ci posso credere! Non voglio più vedere quell'uomo in tutta la mia vita"
"Che cosa è successo?"
"Un disastro" sbuffò il nuovo Soldato D'Inverno lasciandosi cadere sul materasso "mio padre ha avuto la brillante idea di portare la sua nuova ragazza, ed ovviamente non è mia madre"
"Mi dispiace, Jamie, ma non puoi dargli la colpa di questo. Insomma, se non ha funzionato con tua madre è giusto che frequenti nuove persone. Scommetto che non hai provato a dare una possibilità a quella ragazza e l'hai subito aggredita. Magari è anche simpatica, non hai pensato a questo?"
"Oh, tu non sai niente!" esclamò l'altro, visibilmente alterato, uscendo subito dalla stanza, deluso perché credeva di ricevere solo comprensione.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top