Passione
La sua camera è rimasta esattamente come la ricordavo. Non è passato molto tempo dall'ultima volta che sono stata qui, ma non sembra che sia cambiato un granchè, a parte qualche maglia sparsa qua e là per la stanza, tipico del disordine di Stiles. Di fronte al letto c'è la sua solita lavagnetta da detective, inaspettatamente troppo vuota e ordinata. Ma osservandola bene, noto la scritta "Void Stiles", e mi si stringe il cuore nel pensare a tutto quello che ha dovuto sopportare.
Ma la sua mano che intreccia la mia mi da la conferma che ora sta bene ed è finalmente qui con me. Mi volto verso di lui sorridendogli e fissando i suoi bellissimi occhi.
-Forse dovresti sostituirlo con "Void Rachel" a questo punto- esordisco, indicando la scritta.
-Ci penserò più tardi. Ora sono impegnato-
Un secondo dopo le sue labbra sono sulle mie e le sue mani tra i miei capelli. Non riesco proprio ad abituarmi ai suoi baci, mi fanno mancare di un battito il cuore e mi provocano brividi dappertutto.
Iniziamo a giocare l'uno con le labbra dell'altro, fin quando il bacio non diventa molto più serio, più passionale. Le sue mani si spostano dai capelli alla schiena, per scendere sul mio sedere, avvicinandomi ancora di più a lui e premendo le nostre intimità. Questo provoca un sussulto da parte di entrambi, segno che entrambi non resistiamo più.
-Andiamo- sussurra Stiles con voce roca e sensuale.
Mi trascina verso il bagno senza staccare un secondo le labbra dalle mie, come per recuperare tutto il tempo perduto, e non potrei esserne più d'accordo.
Interrompe il bacio solo per osservarmi da capo a piedi. Comincia ad alzarmi la maglia fin sopra la pancia, per poi sfilarmela lentamente, continuando a mantenere vivo il contatto tra i nostri sguardi.
E' tutto cosi lento ed erotico che mi sta letteralmente uccidendo.
Passa le sue lunghe dita affusolate sui miei fianchi, provocandomi una fitta al basso ventre. Continua la sua tortura slacciandomi i pantaloni e lasciandoli scivolare ai miei piedi, rimanendo cosi solo in intimo e in balia di uno strano imbarazzo.
Tento di coprirmi con le braccia, perchè sto morendo di vergogna e non so nemmeno io il motivo.
-Non nasconderti Lydia, sei perfetta- mi dice lui, continuando a farmi una specie di radiografia di tutto il corpo.
Sento le gambe cedermi quando lui slaccia il reggiseno e lo lascia cadere a terra, insieme agli altri vestiti. Continua a fissarmi con sguardo di adorazione, ma io mi fiondo sulle sue labbra per sciogliere l'imbarazzo che provo e mi stringo a lui che si lascia sfuggire un gemito di piacere. In men che non si dica, anche lui si ritrova solo in intimo. Continuiamo a baciarci, mentre lui passa una mano sul mio seno, stringendolo delicatamente e facendomi perdere completamente il lume della ragione. Il cuore mi batte all'impazzata e credo di non aver mai provato nulla di simile in vita mia.
Le mie mani vagano fameliche sui suoi pettorali, notando quanto in questi ultimi anni Stiles sia cambiato tanto. Rispetto a tempo fa ora le sue braccia sono molto più robuste ed è anche più muscoloso.
Le sue dita scivolano con una lentezza insopportabile verso la mia intimità, sopra le mie mutandine in pizzo. Giocherella con il bordo prima di togliermele del tutto, e per la prima volta mi ritrovo completamente nuda davanti a lui che mi guarda come se fossi una sorta di angelo caduto dal cielo. Io invece continuo a fissarlo come se volessi saltargli addosso da un momento all'altro, ma vabbè, dettagli.
Preme le labbra sulle mie schiudendo la bocca per far entrare le nostre lingue in contatto e con un'improvvisa frenesia, porta la mano sulla mia intimità, infilando un dito nel mio centro bagnato. Sento un vuoto allo stomaco e dalla mia gola esce un gemito eccitato.
-Mio Dio, Lydia..sei talmente bagnata-
La sua voce non fa altro che eccitarmi ancora di più. Mi aggrappo alle sue spalle, trascinandolo con me dentro la doccia. Se continua cosi non resisterò ancora a lungo prima di esplodere.
Apro l'acqua bagnando entrambi, cominciando ad insaponarci a vicenda, sempre più carichi di desiderio. I nostri corpi sono estremamente vicini e io sento la sua evidente erezione premere contro la mia gamba.
Uscendo dalla doccia, gli salto addosso cingendogli i fianchi con le gambe e lui mi tiene saldamente per i glutei, fino a stendermi sul letto della sua camera. Ci guardiamo sorridenti e con il fiato corto.
-Ho aspettato questo momento da sempre- pronuncia flebilmente.
Gli porto un dito sulle labbra.
-Shh non parlare-
Ricongiungo le labbra alle sue in un bacio mozzafiato, mentre lui continua a passare le mani sul mio corpo e ad inserire le dita nella mia intimità, facendomi impazzire di piacere.
-Stiles..- lo chiamo in preda all'estasi più assoluta, fino a quando si stacca dalla mia bocca per scendere all'altezza del mio fulcro e sostituire il dito con la sua lingua, che muove ritmicamente, assaporando la mia essenza. Sto arrivando al limite, non ce la faccio più.
-Stiles, voglio sentirti- riesco appena a dire, ansimando.
Lui sorride sghembo, facendo peso sulle braccia per tornare alla mia altezza.
-Non avrei mai pensato di sentirti dire una cosa del genere, nemmeno nei miei sogni più erotici con te-
Lo guardo inarcando un sopracciglio.
-Fai davvero certi sogni su di me?-
-Certo! Credevi che sognassi solo di uscire insieme o darci qualche bacetto?- sghignazza e io non posso fare a meno di scuotere la testa, divertita.
Un attimo dopo si sporge verso il comodino per prendere un preservativo e infilarselo. Mi mordo le labbra, immaginando ciò che da un momento all'altro succederà.
Lui si riposiziosa su di me, accarezzandomi una guancia, con la sua dolcezza irresistibile.
-Sei bellissima-
Amo quando mi fa i complimenti.
-Lo sei anche tu- dico sincera come mai prima d'ora.
Lentamente avvicina il suo membro alla mia entrata e con una leggera spinta si fa spazio dentro me. Entrambi ansimiamo sempre di più, e non riesco proprio a trattenere un gridolino di piacere sfuggito al mio controllo.
Mi ancoro alla sua schiena, stringendomi a lui mentre si muove dentro di me con spinte inizialmente lente per poi diventare sempre più movimentate e sempre più in profondità. Il suo respiro diventa molto più pesante ed entrambi arriviamo al limite esplodendo insieme e urlando il nome l'uno dell'altra.
Stiles si butta a peso morto sul letto, al mio fianco, ancora con il fiato corto e il viso in fiamme, come me d'altronde.
-Dio. Ne è valsa proprio la pena aspettarti tutti questi anni-
Gli tiro uno schiaffetto sul petto ridacchiando, e mi accuccio a lui che mi stringe protettivo tra le sue braccia.
E' la prima volta che mi sento cosi felice e serena, vorrei che questa sensazione non finisse mai.
-Stiles- lo chiamo dopo qualche istante di piacevole silenzio.
-Mh?-
-Che faremo? Con Rachel intendo-
Noto il suo sguardo pensieroso e piuttosto preoccupato.
-Non lo so, ma dobbiamo fidarci di Scott-
Annuisco, voltandomi ad incrociare il suo sguardo. E' incredibile che non mi sia accorta prima di quanto lui sia speciale per me. Io amo Stiles, e il solo pensiero mi fa battere forte il cuore.
-E tra noi? Come la mettiamo?- domando distogliendo lo sguardo dal suo, in imbarazzo.
-Direi che posso considerarti la mia ragazza-
Mi accarezza i lunghi capelli, ora sparsi sul cuscino.
-Ma non me l'hai nemmeno chiesto!- protesto, fingendomi offesa.
-Hai ragione. Allora vuoi esserlo?- domanda sorridendo.
Fingo di pensarci.
-Solo se mi porti ad un vero appuntamento- puntualizzo, prendendolo in giro.
-Ci sto- dice infine, poggiando le sue labbra, gonfie di baci e passione, sulle mie.
-Non smetterei mai di baciarti- mi sussurra in un orecchio e io rischio seriamente di sciogliermi tra le sue braccia.
-Non farlo-
Riprendiamo a baciarci sorridendo, fino a che l'atmosfera non si surriscalda nuovamente e siamo costretti ad interromperla.
-E' il caso di andare a dormire, non credi?- domanda Stiles, con voce carica di eccitazione, che non riesce a controllare.
-Si, sono d'accordo. Buonanotte Stiles-
Gli stampo l'ultimo bacio, poggiando la testa sul suo petto e socchiudendo gli occhi, pronta a cadere in un sonno profondo.
Lui mi posa un bacio tra i capelli.
-Buonanotte amore mio- sussurra, credendo che io non stia ascoltando.
Chiudo gli occhi e mi addormento con il sorriso sulle labbra, perchè ora tutto ciò che voglio e di cui ho bisogno è proprio qui, accanto a me.
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