Mano nella mano
Mi sveglio inondato dal profumo dolce dei suoi ondulati capelli sparsi sul mio cuscino. Appena spalanco gli occhi, la prima cosa che vedo sono le sue labbra socchiuse, rosee e carnose, che vorrei catturare nuovamente con le mie.
Guardarla mentre dorme è uno spettacolo. Sembra una dea di bellezza, un piccolo angelo, e i miei occhi non si stancano mai di osservarla. Passo le dita tra i suoi setosi capelli, stando bene attendo a non svegliarla.
Dio, quanto la amo. Se solo potessi descrivere il mio amore per lei, direi che è più profondo dell'Oceano, più immenso del cielo, e non è paragonabile a niente al mondo.
Lentamente anche lei apre le palpebre rivelandomi il verde smeraldo dei suoi grandi ed incantevoli occhi, che mi fanno mancare il respiro per qualche secondo.
Sono proprio messo male.
-Buongiorno bellissima- dico sottovoce, avvicinandomi al suo orecchio.
Lei sorride, scuotendo la testa divertita.
-Ciao Stiles- si avvicina con una lentezza estrema alle mie labbra sfiorandole con le sue, e guardandomi maliziosa.
Premo la mia bocca sulla sua, non resistendo più a questo contatto troppo ravvicinato tra noi. Il bacio è talmente lento, fatto di lingue che si incontrano, di mani che cercano smaniose il corpo dell'altro, che il rigonfiamento nei miei boxer ora è piuttosto evidente e anche Lydia se ne accorge visto che ci è completamente appoggiata sopra con la sua coscia.
-Stiles!-
-Non posso farci niente. Tu mi provochi e questo è il risultato- affermo in tono altezzoso vedendola sorridere sulle mie labbra. Passo le mani sui suoi fianchi salendo per trovare il suo seno che non smetterei mai di toccare e assaggiare.
Lei comincia ad agitarsi e ansimare senza ritegno sotto al mio tocco, e questo fa eccitare non poco anche me. Porto una mano sulla sua intimità e con un dito stimolo il suo clitoride, notando che è già pronta per me.
-Non sono l'unico allora- ghigno compiaciuto.
Lydia mi afferra per il volto facendo scontrare le nostre labbra e facendo scoppiare una passione irrefrenabile.
Impazienti e pieni di desiderio, ci uniamo in un'unica persona. Affondo in lei sentendola soffocare urla di piacere, e questo è il colpo di grazia che mi fa giungere al limite. Mi riverso dentro di lei gemendo, e poco dopo anche lei raggiunge il culmine aggrappandosi ai miei capelli. Ci accasciamo sfiniti sul letto, ma appagati e felici.
-Non avrei mai immaginato un risveglio migliore di questo- dico con il fiato corto.
-Puoi dirlo forte- risponde di rimando Lydia guardandomi con le gote arrossate, sconvolta dal piacere almeno quanto me.
-Ora però dobbiamo andare. E' già tardi- afferma infine, sollevandosi dal materasso.
Ma io le afferro il polso trattenendola dal suo intento di alzarsi.
-Non mi va di andare a scuola. Rimaniamo qui ti prego- la imploro, assumendo un'espressione da cucciolo, a cui so che lei non può resistere.
-No Stiles, stavolta non ci casco. Su, in piedi!- mi incita trascinandomi e facendomi praticamente cadere dal letto.
-Va bene, va bene, mi alzo. Non c'è bisogno di essere cosi violenta- mi massaggio la parte dolente mentre lei mi stampa un bacio sulle labbra, ridacchiando soddisfatta.
Questa ragazza mi farà diventare matto.
***
Arriviamo a scuola insieme, tenendoci per mano, e stranamente gli occhi degli altri puntati su di noi non mi mettono affatto in imbarazzo, anzi non fanno altro che aumentare la voglia di averla sempre accanto a me come ora.
-Lydia, Stiles!- ci salutano Scott, Malia e Liam avvicinandosi a noi, e Malia ci si butta praticamente addosso, abbracciandoci come una mamma premurosa.
-Come state? Lydia ti ho mandato un centinaio di messaggi ieri, dov'eri finita?- domanda preoccupata, forse anche troppo.
Io e Lydia ci guardiamo in leggero imbarazzo.
-Ecco..ero piuttosto impegnata- si gratta un sopracciglio con la mano libera, mentre con l'altra continua a stringere la mia talmente forte che sento quasi le ossa scricchiolare.
Solo ora si accorgono delle nostre mani intrecciati e ci fissano tutti e tre sbalorditi e confusi. Il che mi provoca una certa ilarità, e devo trattenermi per non scoppiare a ridere davanti alla faccia da ebete di Scott.
-Finalmente, ce ne avete messo di tempo!- esordisce Malia con un sorriso a trentadue denti.
La situazione è piuttosto assurda. La mia ex che esulta per essermi fidanzato con la mia migliore amica.
Lydia rotea gli occhi al cielo, facendo uno smorfia simile ad un sorriso.
-Già, anche troppo- afferma rivolgendomi uno sguardo cosi dolce da farmi venire voglia di baciarla qui davanti a tutti.
-Avete notizie di Rachel?- domanda Lydia infine, ricomponendosi.
Solo sentirla nominare mi fa rabbia, come ho potuto essere cosi sciocco da non capire che mi stava solo usando come il suo giocattolino personale per fare del male a Lydia e per far uscire tutta la mia oscurità allo scoperto.
Tutti scuotono la testa in segno di negazione.
-Non si è vista nemmeno a scuola oggi. Ho paura che ora che ha raggiunto il suo obiettivo, stia premeditando la sua vendetta- ci informa Scott.
-Come facciamo a trovarla?- chiedo sommessamente, con espressione seriosa in volto.
Ma fortunatamente la mano di Lydia nella mia mi fa rimanere calmo.
-Non ce ne sarà bisogno- afferma sicuro Liam.
Io e Lydia ci voltiamo verso di lui guardandolo interdetti.
-Scott è un Alpha, e lei vuole uccidere tutti gli Alpha. Da chi credete inizierà?-
Un brivido spiacevole mi attraversa tutta la schiena.
-Dovremmo usare Scott come esca? Non sono d'accordo- sbotto io, contrario a questa folle idea.
Scott si avvicina a me, appoggiando una mano sulla mia spalla.
-Stiles, non devi preoccuparti per me. E' l'unico modo. Faremo in modo che mi trovi, e a quel punto combatteremo-
-Ragazzi, Rachel non è cosi ingenua, non ci cascherà mai- dice Lydia e io sono assolutamente d'accordo con lei.
-Fidati Lydia, non si lascerà sfuggire l'occasione di uccidere un vero Alpha- interviene Malia, stringendosi nelle spalle.
-Ma come faremo a metterla fuori gioco? Ora è troppo forte- chiedo con la gola secca e le mani tremolanti. Questa situazione non mi piace per niente.
-E' proprio questo che dobbiamo scoprire. Alla fine delle lezioni andremo alla clinica, e Deaton saprà darci delle risposte- ordina Scott e tutti noi accettiamo di buon grado.
-Allora a più tardi-
Ci salutiamo separandoci, mentre io e Lydia ci dirigiamo verso la prima lezione che abbiamo in comune. Ma io non riesco proprio ad essere sereno come lo ero questa mattina quando lei era tra le mie braccia sotto le coperte.
Tutta questa storia mi sta mandando in tilt il cervello.
-Stiles smettila di preoccuparti. Ce la caveremo come sempre- sento la sua voce che cerca di consolarmi.
-E' colpa mia Lydia, se io non avessi avuto quella parte oscura in me tutto questo non sarebbe mai successo- abbasso lo sguardo, frustrato come non mai.
Un attimo dopo sento le braccia di Lydia che mi cingono la vita e la sua testa nascosta nel mio petto.
-Non dirlo più. Non è colpa tua, tu sei la persona più buona che io conosca. Ti amo Stiles, e non permetterò che ti accada di nuovo qualcosa-
Le sue parole mi colpiscono come vento gelido. Lydia mi ama, e questa è la prima volta che me lo confessa. Rimango con gli occhi sbarrati e la bocca semiaperta dalla sorpresa.
-Dovresti dire qualcosa- sorride appena, e io non posso far altro che stringerla tra le mie braccia ancora più forte.
-Ti amo da morire- riesco solo a pronunciare. Tutte le altre parole mi muoiono in gola e mi sembrano completamente superflue in questo momento.
E anche Lydia sembra pensarla cosi, perché la sento sorridere contro il mio petto.
Fin quando saremo insieme, nulla potrà andare male.
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