Io e te
C'è una domanda che continua a tormentarmi notte e giorno e non vuole proprio darmi tregua.
Cosa faccio? Vado a trovarlo a casa o aspetto che torni a scuola?
Sono passati tre giorni da quando abbiamo scoperto la verità su Rachel, e sono tre giorni che Stiles non si fa vivo con nessuno di noi. Probabilmente è rimasto troppo scosso e sta cercando di riprendersi, oltre che fisicamente anche il suo cuore ha bisogno di essere curato. E' stata una vera batosta per lui e sento che dovrei stargli accanto in questo momento, ma quando finalmente mi convinco ad andare a bussare alla sua porta, mi assalgono mille dubbi. Magari vuole rimanere solo, e se avesse voluto parlare con noi ci avrebbe chiamato o scritto.
E poi c'è la questione del bacio. Come mi comporto con lui? Sarà impossibile per me guardarlo in faccia e non ripensare alle sue invitanti labbra sulle mie, alle sue mani che mi stringevano i fianchi. Non posso permettermi di renderlo ancora più confuso, sicuramente ora i suoi pensieri saranno incentrati solo su Rachel e questo mi fa provare una forte gelosia, mai provata nei confronti di nessuno oltre lui.
Basta, ho deciso, ci vado. Male che va, mi caccerà di casa.
***
-Lydia..- sussurra Stiles, sorpreso di vedermi davanti la porta di casa sua.
Lo scruto con attenzione, e noto che fortunatamente sembra stare molto meglio, anche se è venuto ad aprirmi praticamente in pigiama.
Gli rivolgo un sorriso che coinvolge anche gli occhi.
-Ciao Stiles! Come ti senti? Ti ho portato questi- gli sventolo un pacchetto di patatine al formaggio sotto al naso, quelle che a lui piacciono tanto. Cosi ho trovato anche la scusa buona per presentarmi a casa sua.
Alla visione del pacchetto gli si illuminano immediatamente gli occhi, manco fosse un bambino di dieci anni.
-Entra pure!- esclama entusiasta, ma io rimango a fissarlo contrariata assottigliando gli occhi.
-Vuoi farmi credere che se non ti avessi portato le patatine non mi avresti fatto entrare?-
Finge di pensarci, stringendosi poi nelle spalle.
-Credo di no- ridacchia sotto i baffi.
Ammicco un sorriso anche io, tirandogli un piccolo pugno sulla spalla, -Sei solo un venduto- lo prendo in giro mentre faccio il mio ingresso in casa.
Era da un pò, in effetti, che non entravo nella residenza degli Stilinski. Eppure continuo a sentirmi più a mio agio qui che a casa mia.
-Tuo padre non c'è?- chiedo, guardandolo divorare le patatine come se non mangiasse da mesi.
-No, siamo soli-
-Accidenti che fame, ma mangi?- scoppio in una fragorosa risata mentre lui mi lancia occhiatacce.
-Se per mangiare intendi roba surgelata, certo!-
Scuoto la testa esasperata.
-Ho capito, stasera ci penso io alla cena- affermo, rendendomi conto solo dopo di essermi praticamente autoinvitata. Non so nemmeno se lui vuole che io stia qui.
-Sempre se non ci sono problemi- mi correggo, sperando di non avere appena fatto una gaffe.
-Mi fa piacere un po' di compagnia-
Sorrido imbarazzata e spero che lui non si accorga del rossore sulle mie guance.
Mi appresto a mettermi ai fornelli per cucinare qualcosa da leccarsi i baffi. Mentre sono intenta a preparare il sugo, Stiles accende la radio e si avvicina a me porgendomi un bicchiere di vino rosso.
-Per lei, leggiadra fanciulla- lo fisso allibita. Forse tutta questa storia di Rachel lo ha fatto impazzire.
-Sicuro di non aver fumato niente oggi?-
-E io che volevo essere un gentil uomo per una volta- rotea gli occhi al cielo, sbuffando.
Mi avvicino a lui stampandogli un bacio sulla guancia.
-La ringrazio, Sir. Stilinski- dico, facendo un piccolo inchino.
Scuote la testa sorridendo e si avvicina ai fornelli.
-Che cucini di buono?-
-Alt, non avvicinarti al mio sugo- lo rimbecco, spingendolo per le spalle lontano dalla cucina.
Lui di tutta risposta, si divincola e corre ad assaggiare il sugo con il cucchiaio di legno. Mi lancio su di lui per farlo smettere, e iniziamo una vera e propria "lotta" tra risate e piccole "vendette", fin quando non ci ritroviamo entrambi sporchi di sugo, con il volto a pochi centimetri di distanza l'uno dall'altro mentre ci fissiamo a vicenda. Il mio povero cuore sta impazzendo.
-Forse è il caso di farsi una doccia- esordisce, spezzando il forte imbarazzo che si è creato.
-Si, direi di si. Ma prima mangiamo- sorrido mettendo a tavola i due piatti di spaghetti fumanti.
Durante la cena chiacchieriamo e scherziamo tranquillamente, come sempre. Sembra non essere cambiato nulla tra noi e nessuno dei due ha ancora avuto il coraggio di tirare fuori il discorso del bacio. Credo che infondo sia meglio cosi, se dovessi scoprire che per lui non ha avuto nessun valore mi spezzerebbe il cuore.
-Penso che ora andrò a darmi una ripulita- informo Stiles, che continua a fissarmi in modo strano, quasi come se fossi un alieno sceso in terra.
-Lydia-
Il mio nome pronunciato dalle sue labbra fa sempre un certo effetto, e quando mi chiama con quella voce talmente profonda mi fa mozzare il respiro.
-Si?-
-Dobbiamo parlare-
Perfetto, e io che credevo che questa serata sarebbe stata bellissima. Invece prevedo un imminente disastro in arrivo.
-Di cosa?- faccio la finta tonta, ma lui non abbocca. Ormai mi conosce troppo bene per intuire quando sto mentendo.
-Lo sai di cosa- afferma altezzoso, incrociando le braccia al petto.
Sospiro, facendomi coraggio.
-Stiles senti, so cosa vuoi dirmi. Vuoi che io dimentichi quel bacio, perchè tu sei innamorato di Rachel. Ma io non posso farlo, mi dispiace- abbasso lo sguardo imbarazzata più che mai.
-Non hai capito un bel niente- si avvicina a me, prendendomi il volto tra le mani.
Il cuore comincia a battere talmente forte che temo di avere una tachicardia a momenti.
-Io non voglio che lo dimentichi, perchè non lo farò nemmeno io. E non è Rachel la persona di cui sono innamorato-
Immerge i suoi occhi nei miei e io mi sento morire.
-Ah no?- riesco solo a dire, con voce tremolante.
-Ancora non lo capisci? E' te che voglio Lydia. E' te che ho sempre voluto-
Sono completamente stordita, senza più fiato, in balia delle emozioni troppo forti che sto provando.
E l'unica cosa che riesco a fare è gettargli le braccia al collo e tuffarmi sulle sue labbra, sperando che riesca a fargli capire quanto anche lui sia importante per me.
Stiles porta una mano a stringermi il fianco e l'altra tra i miei capelli, aggrappandosi dolcemente e spingendomi ancora di più verso il suo corpo. Sento la sua lingua passare sulle mie labbra e sui miei denti, cercando di intrufolarsi nella mia bocca, e io glielo lascio fare. Socchiudo la bocca per far scontrare la sua lingua con la mia. Continuiamo a baciarci sempre più appassionatamente, senza fretta, beandoci di ogni movimento, ogni respiro. Stringo maggiormente il mio corpo al suo, premendo il seno sul suo petto e la mia intimità viene a contatto con la sua. Questo gesto gli provoca un sospiro di piacere, che cerca di trattenere ma che non sfugge al mio udito.
-Dio, Lydia. Mi fai impazzire- mi sussurra con voce roca in un orecchio, provocandomi un sussulto eccitato.
Entrambi ci fermiamo respirando affannosamente, con il cuore che rimbomba in gola e rossi in volto dalla troppa eccitazione.
-E' proprio il momento di andare a fare quella doccia- dice in tono malizioso.
-Non potrei essere più d'accordo-
E insieme ci dirigiamo al piano superiore, mano nella mano.
_____
*Angolo autrice
Ciaoo! Eccomi con un nuovo capitolo che spero possa piacervi :) Vi chiedo gentilmente di risparmiarmi, so che volete uccidermi per come ho concluso il capitolo, ma prometto che mi farò perdonare :D
Grazie mille per le visualizzazioni, i voti e i commenti che avete lasciato alla mia storia. E spero di riuscire ad aggiornare prestissimo!
Alla prossima :*
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