Addii
Mi alzo a sedere sul materasso e mi avvicino a lei ritrovandola a poche spanne da me. Cerco il suo sguardo ma lei lo evita in tutti i modi.
-Lydia..- la mia mano si appoggia delicatamente sulla sua, in un gesto quasi involontario, accarezzandole il dorso con il pollice. Per un momento rimane pietrificata, con gli occhi spalancati.
Si solleva dal materasso di scatto, ritirando la mano come scottata.
-Ho detto vattene! Sei venuto a letto con me, cos'altro vuoi? Pensavi per caso che fosse cambiato qualcosa tra noi per una notte di sesso?!- mi urla, tenendo la testa bassa.
Adesso basta. Sono stanco di questo suo atteggiamento. Ci sto provando in tutti i modi a riportarla indietro, ma ogni cosa che faccio per lei è un fastidio e non mi da nemmeno modo di avvicinarmi al suo cuore, si chiude a riccio e respinge chiunque. Preferisce che io sia spietato e cattivo? Perfetto, lo sarò.
Mi avvicino rapidamente a lei, costringendola con le spalle al muro, e con le braccia le blocco il passaggio.
-Devi smetterla!! Ti sta comportando come una ragazzina viziata! Non esisti solo tu nel mondo, e non hai nessun diritto di prenderti gioco dei sentimenti degli altri!- sputo fuori tutto quello che penso in questo momento, con una frustrazione che mi porto dentro da giorni.
Lei boccheggia, emettendo dei flebili rantoli, incapace di dire altro.
Tiro un lungo sospiro, prima di appoggiare la testa sulla sua spalla, con le gambe che minacciano di cedermi da un momento all'altro.
-Avevi promesso, Lydia. Avevi promesso che il nostro amore non sarebbe svanito. Devi ricordare Lydia! Perchè io ti amo e non ho mai smesso di farlo neanche per un secondo. Dimmi che provi ancora qualcosa per me, ti prego- sussurro mentre trattengo le lacrime.
Sapevo che sarebbe stato difficile e doloroso tutto questo, ma mai avrei creduto fino al punto di annientarmi il cuore del tutto.
Lei mi fissa con gli occhi lucidi e in me si riaccende il fuoco della speranza. Forse comincia a sentire di nuovo qualche emozione, forse non è tutto perduto.
Ma una sola frase distrugge nuovamente tutto e mi fa sprofondare in un baratro senza uscita.
-Mi dispiace. Io non ti amo- pronuncia con voce rammaricata, ma purtroppo sincera.
"Io non ti amo"
Quattro parole che hanno spazzato via ogni barlume di speranza.
Quattro parole che continuano a rimbombarmi in testa come un martello su un incudine.
Faccio persino fatica a respirare.
-Io non ce la faccio più. Ci ho provato in tutti i modi, ma è tutto inutile, non è cosi?- domando, allontanandomi da lei, che continua a tenere la testa bassa, e mi sembra anche di sentire dei singhiozzi ma sono troppo esasperato per preoccuparmene.
Lei non risponde, e io non posso che interpretarlo come un tacito segno di assenso.
-Addio Lydia-
Pronuncio queste parole con una fatica immensa, come se fossero le parole più dure che abbia mai dovuto dire in vita mia. E mi allontano da lei, anche se è l'ultima cosa che vorrei.
POV. LYDIA
"Addio Lydia"
Tutto ciò dovrebbe essermi completamente indifferente, eppure queste due parole hanno aperto una voragine nel mio cuore. E guardando Stiles andarsene via mi lascia un vuoto dentro, e la sensazione di aver perso una persona che per me era troppo importante.
Tutto ciò che provava la vecchia Lydia sta tornando a galla, lo sento. Ma non glielo permetterò. La Lydia oscura prevarrà e non lascerò che sentimenti come l'amore, compassione, affetto, riemergano fuori.
E' vero, ho detto che dovrei fregarmene di lui, che non provo più nulla, ma allora perché sono circa due ore che mi giro e rigiro tra le lenzuola cercando inutilmente di prendere sonno?
Possibile che quello che provavo per lui era talmente forte da riuscire ad allontanare l'oscurità dal mio cuore?
Ora che l'ho perso mi sembra di impazzire. E' come se una parte del cuore mi fosse stata strappata dal petto. Sto lottando con tutta me stessa per resistere a queste strane emozioni, ma è più forte di me.
E' l'alba ormai, non ho chiuso occhio per tutta la notte ma il suo pensiero è fisso nella mia mente e non mi da tregua. Cosa farò quando lo rivedrò?
***
-Ciao Lydia- mi saluta titubante Malia.
-Ciao- rispondo fredda. So' che prima per me era una specie di migliore amica, ma ora non è più lo stesso.
-Hai visto Stilinski?- domando senza rendermene conto e infatti noto la sua espressione sorpresa.
-No, credo che non sia ancora arrivato. Perchè ti interessa?-
-Cosi..- rispondo in imbarazzo.
-E' successo qualcosa ieri sera?- mi chiede, fin troppo curiosa.
-Non sono affari che ti riguardano-
Mi fissa corrucciata e un po' dispiaciuta.
-E poi è tutta colpa tua se è successo quello che è successo. Se non mi avessi invitata in quel pub ora non avrei questa confusione in testa- continuo, emettendo un sospiro esasperato.
-Vuoi dire che...-
-Si, ci sono andata a letto. Contenta?-
-In realtà si, è una splendida notizia- esulta, battendo le mani.
-No, non lo è. Lui mi ama, e io non provo più nulla, ricordi?- dico piccata, con espressione altezzosa.
-Ne sei proprio sicura?-
-Non lo so...- ammetto, decisamente a disagio.
Non fa in tempo a replicare che a noi si avvicina correndo Scott, con uno sguardo terrorizzato.
-Scott ti senti bene?- chiede Malia, appoggiandogli una mano sulla spalla mentre lui si piega in due cercando di recuperare il respiro regolare.
-Ragazze, è successa una tragedia- ci informa arrancando e con le lacrime agli occhi.
Non che mi interessa cosa sia successo, ma sembra davvero stravolto.
-Non ci tenere sulle spine!- urla Malia.
-Stiles-
Il sentire pronunciare il suo nome mi fa voltare di scatto verso di lui con gli occhi sbarrati, e il cuore mi manca di un battito.
-Dimmi che gli è successo!- grido contro Scott, afferrandolo per lo scollo della t-shirt.
-Questa notte ha avuto un incidente. E' stato portato in ospedale ma mia madre mi ha detto che le sue condizioni sono gravi e che è entrato in coma-
Tutto il mondo mi crolla addosso. Le gambe stanno per cedermi e la vista si è completamente annebbiata, mi appoggio al mio armadietto per non cadere.
Le emozioni e i sentimenti che provavo mi travolgono tutte insieme e tutte in una volta, cancellando definivamente l'oscurità, e lasciando un'enorme tristezza nel cuore.
Io lo amo, ora lo so, e devo dirglielo. Anche se non potrà sentirmi, lui deve saperlo.
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