Steal my Heart
Letteralmente è
"Rapisci il mio Cuore".
con Amybeth McNulty e Lucas J. Zumann.
ANTEPRIMA
Non riesco a spegnere il mio cervello. Sembra quasi un'ossessione oppure sto diventando matta per davvero.
Penso a lui, al modo in cui mi ha stretto forte. Al modo in cui mi ha preso il volto e, senza alcuna autorizzazione, ha posato le sue carnose labbra sulle mie.
Non so cosa sia stato peggio sinceramente. Essere stata la vittima inconsapevole di un gioco meschino ai danni di una ragazza o essermi licenziata dal mio storico posto di lavoro. Àine! Ah, Àine!
Mentre sono immersa nei pensieri, la voce allegra della mia cara sorellina mi fa tornare rapidamente alla realtà.
- Àine! - strillò da lontano correndo verso di me. - Àine! -
- Tesoro! - si ferma davanti a me - Ma che cosa ci fai qui? È successo qualcosa?
- Quella signora ti sta cercando - rispose indicando con il braccio la donna in tailleur, molto elegante per appartenere al nostro quartiere. Mi alzai in piedi con slancio, mettendo le mani nelle tasche della mia casacca sporca di olio di motori.
- Ciao Àine, sono Merilin. - Poi si rivolse alla bambina. - Puoi lasciarci sole? Ho bisogno di parlare un po' con tua sorella a quattr'occhi. - le faccio cenno di sì con la testa appena mi guarda.
La donna poi si accomodò sulla panchina, accavallando le gambe, e lasciò penzolare il braccio.
- Vieni qui, cara. Siediti vicino a me.
Con un po' di titubanza, perché non so ancora cosa volesse, mi sedetti anch'io. Lei osservò il mare davanti a noi.
- È bellissimo qui. Ti piace questo posto? Ci vieni spesso?-
- Scusi? Perché lo vuole sapere? -
Andai dritta al punto, non mi piaceva girarci attorno.
Lei sospirò. - Ah, anch'io da giovane avevo un posto come questo, dove potermi rilassare e riflettere un po'. Andavo lì e parlavo con me stessa tutto il tempo. Scaricavo la tensione.
- E allora?
- Che maleducata - Mi fece notare, ma il suo non era un tono arrabbiato. - Ho capito... che si trattava solo di follia.
Se stava cercando qualcuno che analizzasse i suoi problemi, aveva scelto la persona sbagliata.
- Che intende dire?
- La soluzione per i tuoi problemi sta sempre negli altri, Àine.
- Non sto capendo.
- Parlo di "miracoli". Non puoi creare i miracoli da sola. È una grande bugia inventata da qualche sciocco credulone. Creare i miracoli per te e quando arriva il momento viverli, come se non ci fossero altre possibilità.
Questa signora era strana forte!
- Uhm, come se avessi scelto tutto quello ch'è mi è capitato finora. Insomma, santo cielo, chi è lei? Una bifolca che finge di prevedere il futuro o che spara sentenze in ogni frase?
- Questa volta, avrai scelta su ogni cosa. Ti propongo qualcosa che non potrai rifiutare... un lavoro, per la precisione.
- Lavoro? Che lavoro? - Feci spallucce. - Per il momento, mi basta quello che ho.
- Un lavoro divertente... e bello, che ti appassionerà. C'è un ragazzo, non chiedermi chi... Ha bisogno di una ragazza che gli faccia perdere la testa e che lui voglia sposare... In cambio, questa ragazza riceverà una gran quantità di soldi.
- Cioè? - Strinsi gli occhi in due fessure.
- La ragazza deve essere povera.
- Che cosa?
- Possibilmente, un bel po' svitata...
- Scusi, ma sta parlando di me? - sbottai. - Lei si è guardata allo specchio stamani?
- E bellissima... come te. So che sotto quegli stracci e quella casacca da maschio si nasconde la donna dei suoi sogni. Tu sarai quella ragazza! Gli ruberai il cuore e in cambio guadagnerai un bel po' di denaro.
- Mi ascolti, 'signora'. - la guardai male. - Mi sto trattenendo, data la sua età, ma sta davvero prendendo un granchio!
- Ascoltami tu! - Urlò mentre gli occhi le tremavano, come se avesse un tic nervoso alla palpebra destra. - Non alzare la voce con me, dolcezza... Sono io quella che deve alzare la voce qua! - Mi puntò l'indice addosso.
- Ma sta dicendo delle assurdità! Quale donna dei suoi sogni, ma per favore!
- Non temere! È solo un gioco, devi fare come io ti dirò. Fidati di me. - Sbuffò. - Inoltre togliti dalla testolina tutto quello che hai visto nei film... cancellalo, rimuovilo! Io riscriverò una nuova sceneggiatura. Non ti convertirò naturalmente in una prostituta... anche perché ti guardo e...- squadrò il mio aspetto facendo una smorfia. - e non hai neppure il fisico per certe cose. Beh, questo significa...-
- Beh, che significa? - Ripetei. - che si è preoccupata di insultarmi invano.-
- Vedo che sei inteliggente, brava! Complimenti... dieci punti! -
Ma guarda tu, questa...
Che antipatica!
- Il nostro obiettivo è, cioè il ragazzo in questione, è decisamente un tipo affascinante e possiede una bella compagnia qui in Irlanda. - Spiegò imperterrita il suo crudele piano. - Se accetti la mia offerta... comincerai a lavorare come assistente e dismettererai con questi panni orribili. Sarai la sua assistente personale... ti occuperai di ogni mansione...
- Perché? A questo tizio piacciono le assistenti o cosa?
Lei soffiò. - Sarai la sua assistente per stargli vicino, tesoro! Faciliteremo la conoscenza in questo modo... Assistente. Assistente personale. Vuoi che ti faccio lo spelling?
- Capisco, tranquilla, non sono ignorante nella lingua. Ma no... Ho già avuto abbastanza avventure negli ultimi due giorni e non voglio rincarare la dose... Molte grazie per la sua proposta, ma davvero, non ho bisogno. Arrivederci e buona giornata! -
Mi alzai voltandole le spalle.
- 400!? - Frenai di colpo. - Ti darò esattamente 400 mila euro... -
Ma è un capitale? Questa signora naviga nell'oro per caso? Avrà qualche deposito nascosto chissà dove...
- 400? Ma è... una fortuna - Mi voltai lentamente stringendo le labbra imbarazzata e mi avvicinai alla panchina, sotto lo sguardo determinato della donna che giocava con l'asticella dei suoi occhiali griffati.
- Lei è molto ricca? - mi grattai la nuca e lei ridacchiò.
- Vieni, cara, siediti qui... - Feci ciò che mi aveva chiesto. - Adesso ti spiegherò passo per passo quello che farai e come ti dovrai comportare... Tu farai in modo di farlo innamorare di te e ti sposerai con lui quando sarà il momento. È questo il piano! Semplice e perfetto!
Una strega. Grimilde! Sputata!
-E dopo? Dovrò vivere insieme a lui? Insieme a un uomo che non amo?
- Ma no, no! Ti sposi, prendi tutte le tue cose e sparisci! Impacchetti tutto e adios... - schioccò le dita - Fine!
- Ah, interessante, mi piace il suo piano. Facciamolo! - esclamo fingendomi entusiasta e accondiscendente.
- Hai molte cose da imparare... del tipo... il tuo aspetto... il tuo modo di esprimerti e di camminare...- Elencò a bassa voce.
- Perché proprio io e non altre centomila ragazze irlandesi? È ovvio che potrebbe pagare chiunque, anche artiste famose. Offra questo impiego a una di loro!
- Diciamo... che so esattamente quello che sto facendo! Pensaci bene! Se vuoi domani posso già farti il bonifico sul tuo conto in banca. Hai appena trovato l'occasione della tua vita, non dovresti sprecarla!
- Ok, però... lui chi è? Non vorrà che faccia la finta fidanzata di uno che non ho mai visto in vita mia!
- Non te lo dirò fin quando non accetterai il nostro accordo e comincerai a lavorare come sua assistente. Il mio tempo è scaduto... - tirò fuori dalla borsa un biglietto da visita che mi porse. - Ecco. Aspetto al più presto la tua risposta. - Detto ciò si alzò e andò via, mentre alzavo le mani per dire "ma questa è pazza!"
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