Love is gone - Trailer
Liberamente ispirata a "The Vow" - La Memoria del Cuore".
- Oh, senti questa! È assolutamente strepitosa! - alzai la radio a tutto volume per quel pezzo, inondando l'abitacolo.
- Ma non ti è mai piaciuto questo pezzo. Hai sempre cambiato stazione - Iniziai a intonare qualche parola e lei a protestare con una punta di divertimento. - Su, spegni quest'affare!
Non le diedi retta, ero così felice, soddisfatto di averla al mio fianco. Cantai a squarciagola e la sua risatina cristallina echeggiò nelle orecchie. - Ti prego, basta...
Fermai la macchina al semaforo e mi soffermai a contemplare il volto di Courtney. Slacciò la cintura di sicurezza e si sporse per baciarmi. Poi ci fu uno schianto assordante, i finestrini si sventrarono per l'impatto e le schegge che volarono mi ferirono la pelle. Restai ancorato al sedile, ma al risveglio, vedevo solo ombre sfocate circondarmi e udivo voci ovattate. "La vita era fatta di momenti... giusto? E in un attimo tutto può cambiare."
Non mi sono mai domandato cosa sarebbe successo se un giorno potesse sparire dalla nostra memoria... come se avessi premuto per sbaglio reset. Fino a quel giorno. Fino a quando mia moglie non riaprì gli occhi...
- Courtney, come si sente? È in ospedale. Ha avuto un incidente. - le spiegò in poche battute l'infermiera ai piedi del lettino.
- Ti fa male qualcosa?
- Credo... La testa, dottore. - Era confusa per i postumi del coma.
- Io... sono tuo marito. Siamo sposati. - rivelai con un filo di voce e si guardò la mano sinistra, notando con sgomento la fede nuziale al dito.
Era chiaro che ci fosse qualcosa di strano.
Gli anni del nostro matrimonio erano stati completamente rimossi dal cervello, non esisteva più alcuna traccia.
- Lei non ricorda più chi sono io!-
- Signor Miller, la memoria di sua moglie migliorerà col tempo. Deve avere un po' di pazienza...
Pazienza... Era questo che ci voleva. La riportai a casa, invitai le persone a lei più care e organizzarono una piccola festa di bentornata. Ma Courtney era più smarrita di prima, mentre una donna l'abbracciava.
- Tornare a una vita che non ricordo più come fosse è un passo importante e complicato. Ho bisogno di tempo, ho troppo da metabolizzare - confessò.
- Troveremo una soluzione insieme. - Dissi prendendola per le spalle e guardandola negli occhi. C'eravamo sempre intesi con quel gesto, ma ora era tutto troppo diverso.
- Buongiorno! - la salutai, passando nudo e con ciò intendo anche i gioielli di famiglia in bella vista. Lei trasalì in biancheria intima coprendosi istintivamente con le mani. - Cosa... Succede? -
- Bussa la prossima volta.
- Pessima abitudine, mi dispiace. - finse di distogliere lo sguardo, ma in realtà, finché non chiusi la porta a soffietto continuava a guardare con la coda dell'occhio.
- Ti ricordi che volevo studiare Legge e fare l'avvocato? Oh, cielo.... Che n'è stato di quel sogno? Ho trovato anche un vecchio biglietto... è di Loris. -
- Intendi il suo ex? - domandò Bella, prendendo un libro da uno scaffale.
- Non si tratta dell'ex... per lei è l'attuale fidanzato. Come posso farla innamorare di me se quell'uomo continua a ronzarle attorno e non la lascia in pace? Devo farsì che mia moglie s'innamori di nuovo...
- Accetteresti se ti volessi invitare ad un appuntamento. Saremo come due persone che si sono conosciute la prima volta... -
- Mi stai chiedendo un appuntamento?-
Le aprii la portiera per farla salire in auto. - Beh, ti avverto che devo tornare a casa per le dieci del mattino...
- Oh, cielo!
- Cosa?
- È il nostro primo appuntamento e ti sei già autoinvitata per il resto della notte? -
- Che?- Provò a ribattere.
-No... è che mi sembra scandaloso...
"Se non ricordi di esserti innamorata di me, allora ti farò rivedere tutto daccapo. Rivedere quei posti dove tutto è iniziato." Confessai.
- Non ricordi più chi sei, tesoro. E non sai più cosa è giusto e cosa no.
- Ti piace?- chiesi al castano riccioluto seduto sul divano facendo schioccare le nocche.
- Solo un po'...- gli assestai un pugno dritto in faccia.
- Sto cercando di aiutarti! Di restituirti quello che hai perso! Non è tutto perduto, non lo sarà mai...
- Vorrei poterti amare, sul serio. Vorrei poterlo fare, come tu con me.- le afferrai le mani, chiudendole nelle mie.
- È già successo una volta. - le voltai le spalle e continuai a camminare. - Succederà ancora... Ma nel frattempo, cercherò di lasciarti andare... Perché non importa quanto saremo lontani e irraggiungibili, ci ritroveremo...
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