17. Confusione

Correre per le scale ad Hogwarts non era certo un idea geniale, anzi, si rischiavano più ossa del collo sfidando gli scalini lunatici piuttosto che giocando una partita a quidditch sotto la pioggia battente e questa era una regola che tutti avevano imparato fin dal primo istante nell'istituto. Nonostante ciò evidentemente non tutti avevano ben chiara questa semplice nozione, e tra essi vi era sicuramente il prescelto del mondo magico che stava sfidando la sorte scappando per le scale nel pieno dei loro spostamenti rischiando più volte di volare giù senza scopa.

Dire che il moro fosse sconvolto era un emerito eufemismo, ascoltare quella conversazione era stato a dir poco traumatico, Harry sapeva che tra Piton e i Malfoy ci fosse un rapporto molto intimo ma sicuramente non si aspettava che lo fosse così tanto! La cosa era a dir poco assurda, sapeva che Piton fosse follemente innamorato di sua madre ma pensare che potesse aver instaurato una relazione con Malfoy era quasi osceno!

La sua corsa impetuosa si placò non appena varcata la soglia della sala grande dove stava venendo servito il pranzo. L'aver saltato un intera lezione aveva destato non pochi sospetti nei suoi amici, Ron per primo, non appena si sedette al suo fianco venne subito circondato anche dalla piccola Weasley che lo osservava con occhio truce e indagatore.

“Sei sporco di sangue”

Sussurrò guardandosi intorno per evitare che qualcuno, oltre all'ex fidanzato e al fratello, che sembrava decisamente più interessato a finire la sua porzione di pollo piuttosto che a scoprire cosa fosse accaduto al moro, per quello ci sarebbe stato sicuramente più tempo.

“Maledizione Harry perchè ogni volta che ti vedo sei sempre sporco di sangue? Credevo che questa abitudine si sarebbe estinta dopo la guerra! Che cosa stai complottando questa volta?!”

La piccola rossa pareva a dir poco esausta, tanto da tenersi la testa con una mano, cosa ben poco da lei dato il suo carattere ostinato e sempre positivo* rassegnarsi non era proprio concepito dalla sua mente. Harry tirò un sospiro, si sfiorò il naso e si rese conto di star effettivamente perdendo sangue, doveva essere a causa di quella testata contro una colonna data mentre correva. Si pulì con un fazzoletto cercando di non dare nell'occhio e iniziò a riflettere velocemente su cosa potesse raccontare alla compagna di casa, sicuramente non avrebbe potuto dirle ciò che aveva sentito, per quanto volesse bene a Ginny tutti sapevano che non si lasciava scappare nessun pettegolezzo e per Godric quella sì che era una chiacchiera interessante per lei, così come per il resto della scuola.

“Ho solo sbattuto contro il muro mentre venivo qui, mi devo essere distratto, non è nulla di preoccupante stai tranquilla”

“L'ultima volta che ho dato retta ad un tuo “stai tranquilla” sono stata maledetta da un diario!”

Sbottò la rossa facendo girare metà degli studenti a guardarla, persino gli insegnanti avevano trovato quel commento disdicevole. Ginevra arrossì tornando tuttavia ad osservare il fratello e l'amico con aria torva.

“Ron tu non gli dici nulla?”

Sibilò a denti stretti guardandolo come se avesse voluto fargli ingoiare le ossa del pollo di traverso, aveva proprio ragione Hermione: Ronald era un vero animale a tavola! Non c'era proprio da stupirsi della loro rottura! Il rosso deglutì rumorosamente e si guardò intorno come a cercare una via di fuga che, ovviamente, non trovò.

“E che dovrei dirgli? "Harry cosa stai tramando?" Non mi sembra siano affari tuoi Gin!”

Le rispose il fratello notando come la sorellina avesse perfettamente imparato lo sguardo assassino di Hermione, ciò lo faceva rabbrividire, quelle due erano diventate fin troppo amiche e si erano alleate contro di lui!

“Vi conviene parlare prima che sia io a scoprirlo da me!”

Sussurrò alzandosi poco dopo, seguendo il resto degli studenti del suo anno che si dirigevano lentamente verso le aule per le lezioni pomeridiane. La sua assenza fece tirare ad entrambi i ragazzi un sospiro di sollievo, quando furono entrambi certi che la minaccia dai capelli rossi fosse abbastanza lontana, Ron diede voce a quella domanda che girava nell'aria:

“Allora? Che succede?”

Il moro si guardò intorno sentendosi osservato, il suo sguardo si scontrò con quello del professore di difesa contro le arti oscure che sembrava volerlo uccidere più del solito e questo mise il prescelto decisamente in allerta, si alzò con non curanza lanciando un'occhiata di intesa al migliore amico che si alzò poco dopo di lui un po' deluso nel non poter finire il proprio pranzo.

Solo quando si trovarono soli sulle scale, diretti verso l'infermeria per la consueta visita ad Hermione, Harry si decise e parlò, tuttavia continuò ad escludere la parte più preoccupante della sua scoperta:

“Ho sentito Malfoy e Piton parlare, non ho capito cosa stessero dicendo ma sembrava qualcosa di molto serio, tutti gli altri stavano dormendo, a te non sembra sospetto?”

“Credi che Piton e Malfoy facciano parte di una qualche setta per vendicarsi? E se avessero in mente qualcosa?”

L'espressione del rosso non sembrava poi così stupita o sconvolta, anzi, lui era da sempre contrario alla decisione presa dal ministero nel lasciare liberi quei due che per lui restavano comunque sporchi mangiamorte assassini. Arrivarono in infermeria e, ancora una volta, l'infermiera mancava all'appello e con lei anche Malfoy, vennero subito chiamati dalla riccia che gli sorrideva calorosa.

Parlarono per pochi minuti della routine monotona di quei giorni, e, infine, Harry tirò fuori il libro preso dalla biblioteca solo la notte precedente e lo porse alla mora che lo osservò con un luccichio emozionato negli occhi.

“Credo che qui troverò sicuramente le risposte che cerchi, sei stato incredibile Harry!”

Hermione sorrise abbracciando ill bambino sopravvissuto. Quel momento venne interrotto dal rosso che intanto si era dato un occhiata intorno:

“Ma che fine ha fatto Malfoy?”

“Non ne ho idea, sono venuti la Mcgranitt e Madama Pomfrey e lo hanno portato via circa mezz'ora fa”

I due amici si guardarono negli occhi scatenando l'indole sospettosa della migliore amica, tuttavia nessuno di loro due rispose alle sue domande, Harry non credeva di essere pronto a spiegare ciò che aveva sentito.

“Quando credi che dovrebbero dimetterti?”

Parlò cambiando discorso Ron, Harry parve lanciargli uno sguardo grato e,finalmente, la mora rispose smettendo di essere così insistente:

“Credo tra qualche giorno...ultimamente madama Pomfrey è occupata e non mi ha detto molto”

Il prescelto sembrava far fatica a non essere sconvolto dalla consapevolezza che anche l'infermiera fosse d'accordo in tutta quella brutta storia, finita la visita, al rientro in dormitorio, iniziò a leggere nuovamente il libro del principe e nuovamente gli parve che le pagine stessero cambiando.

*Ci tengo molto a precisare che per me esiste solo la Ginny dei Libri, quella dei a film non la considero neanche Ginny, e lei nei libri ha un carattere molto solare e determinato da vera Grifondoro.

Mi sa che Harry ha confuso un po' di cose... Voi che dite?

_Cupido__

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