35. « Sì, lo voglio »

Erano passati almeno due mesi dalla fine dell'anno scolastico ad Hogwarts, era quasi finita l'estate e ognuno l'aveva affrontava a modo suo.

Alice Paciock era partita per il mare con suo fratello Frank e Roxanne Weasley, aggiungendosi ad un ipotetico "viaggio di coppia", ma in realtà aveva promesso di farsi i fatti suoi. E così fece, molto spesso le capitava di scendere in spiaggia a leggere un libro e grazie alle mille feste a cui partecipava con la coppietta aveva conosciuto molti babbani divertenti.
Aveva mantenuto i contatti sia con Lily che con Lucy - per fortuna fuori Hogwarts avevano un cellulare - e saltuariamente sentiva Albus, senza impegni e senza domande sul loro rapporto.

Albus Severus Potter e Scorpius Malfoy, invece, erano partiti per il loro viaggio di fine scuola insieme ai loro inseparabili Adam Nott e Jacob Zabini, inspiegabilmente anche Dominque Weasley partì con loro - aveva voglia di cambiare un po' compagnia, diceva -.
Tutti alla volta delle Maldive!
Più lontano era e più si sarebbero divertiti.
Albus manteneva qualche contatto con Alice, come abbiamo già detto, quindi questo lo tratteneva un po' dallo sballarsi e fare festa ogni sera come, invece, avevano deciso di fare i suoi amici e sua cugina.
Scorpius, infatti, si stava dando alla pazza gioia nel giro delle feste babbane cercando di non pensare alla rossa che, in ogni caso, quando si buttava a letto - che fossero le otto del mattino o le quattro di pomeriggio - aveva in testa.

Lily Luna Potter era andata per qualche settimana a Villa Conchiglia, per poi tornare a Villa Potter a Godric's Hollow - che ormai si stava svuotando, con James che era andato a vivere in un appartamento con Teddy a Diagonal Alley e Albus alle Maldive -. Costantemente, nei weekend, usciva con i cugini o con Megan Zabini; ma, in realtà, si ritrovava qualche volta nel porticato di casa sua a pensare a Scorpius. Sapeva tutto di lui, Albus la teneva aggiornata quasi ogni giorno - fratellanza prima di tutto - e gli mancava da morire.

Era appena tornata da una epica serata con Lucy, Megan ed Hugo, si era divertita molto soprattutto perché ormai anche Megan si era integrata nel loro strano gruppetto. Aveva leggermente bevuto e avevano ballato in un pub che frequentavano molto spesso; a fine serata si erano aggiunti anche Rose e Lorcan, che in realtà erano lì anche per smaterializzarli ognuno a casa propria.

Come ogni venerdì sera, Lily si avvicinava al porticato di casa sua e si lasciava bellamente cadere su una delle poltrone situate li, fermandosi per guardare un po' le stelle.

Ginevra Weasley non riusciva mai ad addormentarsi presto quando i suoi figli erano in giro fino a tardi; non perché non si fidasse, ma sapeva quando il loro nome potesse pesare su di loro, sia per via dei vari giornalisti - che nonostante gli anni passati dalla Seconda Guerra Magica continuavano a tormentarlo - sia per qualsiasi tipo di minaccia ancora in circolazione.

Quella sera, quando scese le scale per andare a prendere un bicchiere d'acqua in cucina, Ginny vide sua figlia sedersi fuori casa ed ammirare le stelle. Sorrise per quell'immagine e prese ben due bicchieri colmi di tè babbano ed uscì.

« Qualcosa non va? » chiese Ginny, sedendosi accanto alla figlia, porgendogli poi il bicchiere.

Lily prese il bicchiere e si concesse subito un sorso di tè, « sono solo un po' pensierosa. »

« Sono pensieri che riguardano un certo undicenne che vaga per casa nostra da quando ha conosciuto Al? » ipotizzò Ginny. I gossip di Hogwarts volavano a casa Potter, ma Lily sapeva benissimo che quello era il frutto della bocca troppo larga di James.

« Malfoy è così complicato, mamma » ammise Lily, poggiando la testa sulla spalla di sua mamma e portandosi le ginocchia al petto.

« Vuoi raccontarmi di più? » chiese Ginny, accarezzando i capelli di sua figlia.

« Abbiamo idee diverse su molte cose e litigavamo spesso, il problema è che io avrei voluto affrontare questa cosa e trovare una soluzione, ma lui ha tagliato corto lasciandomi perché aveva paura » spiegò sinteticamente Lily, « però mi ha chiesto scusa per questo e io l'ho perdonato, solo che ora sono io ad avere paura. »

« Tu sei sicura che lui ti ami? » domandò semplicemente Ginny.

« È stato lui il primo a dirlo e mi ha aspettato fin quando non sono stata pronta io.. »

« E tu lo ami? »

« Sto passando un'intera estate a pensare a lui, mi sveglio pensando a cosa abbia combinato alle Maldive e mi addormento pregando che non si scordi di me per una qualsiasi che incontri lì » disse sinceramente Lily, bevendo poi un sorso del suo tè. Aprirsi con sua madre non era mai stato un problema, lei credeva davvero che sua madre fosse la migliore - nonostante le litigate solite dovute alla testardaggine di entrambe -.

« Tuo padre mi lasciò prima di andare a combattere Voldemort e lo fece per il mio bene » ricordò Ginny, « ovviamente le situazioni non sono neanche lontanamente paragonabili, ma voglio farti capire che a volte le persone che ci vogliono bene prendono decisioni avventate proprio perché ci vogliono bene. »

« Ma il gesto di papà fu davvero un modo di proteggerti, Scorpius è stato solo codardo. »

« O abbastanza forte da lasciarti andare credendo fosse per il tuo bene, dipende dai punti di vista » disse Ginny, dando un bacio sulla fronte a sua figlia, « non dico che abbia fatto bene, quello lo sapete solo voi, ma un'altra chance, per me, se la merita. »

Detto ciò, Ginny le sorrise e si alzò, seguita subito da sua figlia ed insieme rientrarono in casa.

Lily si addormentò consapevole che da sempre i consigli di sua madre erano stati i migliori e secondi erano solo quelli di suo padre.

E così arrivammo a fine agosto, precisamente il 20 agosto, giorno del grande evento per il Mondo Magico: il matrimonio di Teddy Lupin e Victoire Weasley.

Villa Potter era di nuovo stracolma, tra Harry e Ginny che si preparavano, James - che era a villa Potter con Teddy perché Ginny aveva deciso che si sarebbero preparati tutti insieme - che recitava a memoria il discorso da testimone, Albus che cercava di farsi il nodo alla cravatta, Lily che aiutava Teddy a farlo perché lui stava letteralmente morendo d'ansia. C'era anche Andromeda, ormai vedova, che si faceva consolare da Harry perché il suo nipotino ormai si era davvero fatto grande.

« Lils, vado bene o mi lascia all'altare? » chiese Teddy, specchiandosi allo specchio enorme della camera dei coniugi Potter.

« Ti lascia all'altare » scherzò Lily, ma appena vide Teddy girarsi in preda al panico, « scherzo idiota, ti sposa eccome! »

« Anche perché se non lo fa, le spacco il culo, è la prima volta che so qualcosa a memoria » disse James, entrando nella sua stanza.

« Teddy, in casa tu voglia scappare, basta girarti verso di noi » ironizzò Albus, entrando anche lui insieme a James con il nodo della cravatta ancora sfatto.

« Le Maldive fanno quest'effetto? » domandò sarcasticamente Lily, finendo di aggiustare i capelli.

« Tranquilla Giulietta, il tuo Romeo è ancora alla tua mercé » rispose Albus, ricevendo un'occhiataccia da Lily.

« Deduco che Scorpius starà a casa sua oggi » scherzò James, « quando smetterai di far penare quel ragazzo? »

« Già Lils, dovresti smettere di fare l'isterica » rispose Teddy, cercando di scaricare un po' l'ansia.

« Teddy! Eri l'unico a prendere le mie parti e ora mi tradisci con Malfoy? » chiese Lily, fingendosi ferita.

« Capiscimi, è un giorno particolare » ricordò Teddy.

« Uno di noi si sposta, sembra ieri che tiravamo i capelli a Lily e Teddy ci sgridava » ricordò con rammarico James, scoppiando a ridere insieme ad Albus e Teddy.

« Per fortuna non hanno subito parecchi danni » disse Lily, accarezzandosi i capelli.

Poi partì l'abbraccio Potter, pieno di significato in quel momento; avevano vissuto un'infanzia unica tutti insieme ed ora era il momento di lasciar andare un pezzo. Almeno lasciarlo andare in parte.

Ginny entrò come una furia, perché era tardi e costrinse tutti a scendere velocemente perché dovevano essere in chiesa per primi, essendo i parenti prossimi dello sposo.
Come sempre i Potter si facevano attendere.

Prima di smaterializzarsi Harry notò che Albus non aveva ancora il nodo fatto, così si precipitò vicino a suo figlio per finirglielo lui.

« Menomale che l'ho notato io e non tua madre, brutto ritardato » scherzò Harry, finendo il nodo.

« Sei il mio eroe, Harry Potter » rise Albus.

« Ah, prima che ci smaterializziamo, Neville mi ha chiamato dicendomi di aggiungere un posto al vostro tavolo.. Alice è riuscita a tornare » disse velocemente Harry, consapevole di scombussolare suo figlio, poi sorrise e si smaterializzò.

Albus era sorpreso, Alice non gli aveva detto niente, forse andava con Louis? No, impossibile, in quel caso gliel'avrebbe detto.
Magari voleva risparmiare al quasi fratello dello sposo un crollo al matrimonio perché lo stava per lasciare anche se non stavano insieme?

Quelle domande non potevano avere risposta per il momento, perché Ginny avrebbe ammazzato il suo secondogenito se quest'ultimo non si fosse dato una mossa - era l'ultimo ancora a casa - ed Albus lo sapeva, per cui si smaterializzò anche lui.

Ma una volta arrivato alla chiesa, Albus vide Alice, bellissima e abbronzata. Salendo le scalinate della chiesa stava per morire, ogni scalinata erano mille battiti cardiaci.
Possibile che non vederla per così tanto tempo faceva quest'effetto?

« Ehi » salutò per prima Alice, che lo stava osservando da quando era arrivato. Non aveva ancora parlato con nessuno, perché era lui il primo con cui voleva parlare.

« Ali » salutò Albus, abbracciandola, « mi sei mancata. »

« Anche tu » ammise Alice, ricambiando forte l'abbraccio di Albus, « non immagini quanto. »

« Sono stanco di non sapere che c'è tra di noi » sbottò Albus, « so che è il matrimonio di Teddy e dovremmo aspettare, ma sono stanco di aspettare. Io ti amo Alice e scusa se sono stato un idiota e un codardo, ma mi è servito a capire quello che volevo. E sei tu. »

- Lily, Lucy e James stavano origliando, ma dettagli. -

Alice, sorrise per tutto il discorso di Albus, anche se sapeva già che non avrebbe dovuto convincerla, lo lasciò finire e, quando finì, lo prese dal colletto e lo baciò. Albus rispose subito al bacio, abbracciandole i fianchi e sorridendo sulla sua bocca.

« Anche io so quello che voglio, stupido di un Potter » sorrise Alice, stringendo le mani del suo amore ritrovato.

« Vuoi essere la mia ragazza? » richiese Albus, mentre il cuore gli esplodeva di gioia.

« Mille volte sì » rispose Alice ed ecco un altro bacio.

Lucy, Lily e James uscirono fuori la chiese e applaudirono ai due. Alice ed Albus si staccarono e risero felici.

« Tutto bello, ma sono io lo sposo e la mia futura moglie sta arrivando » iniziò Teddy, « Al sono felice che tu ti sia rifidanzato, ma ora vorrei le damigelle e i miei testimoni in fila in coppia come abbiamo organizzato! » esclamò a tutti e poi tornò all'altare perché la macchina che accompagnava Victoire ormai era arrivata.

Lily ed Albus.
Dominique e James.
Louis e Rose.
Poi una serie di coppie formate da amici e amiche degli sposi.
Queste erano le coppie che anticipavano l'arrivo di Victoire, bellissima nel suo lungo abito bianco a sirena.

La cerimonia iniziò, Teddy era emozionato con dietro James, Albus - felice come pochi -, Louis ed il resto dei suoi amici maschi e Victoire continuava a fissare il suo fidanzato con dietro Dominique, Lily, Lucy ed il resto delle sue amiche.

Arrivò il momento delle promesse, James consegnò gli anelli ai due sposi.

« Bene, dopo anni di continue predizioni, siamo qua. Tutti ci hanno sempre detto che questo momento faceva parte del nostro destino, perché ci vedevano così bene insieme. Ma io e te sapevamo che il parere degli altri non bastava per far essere questo il nostro destino, dovevamo essere noi a volerlo - e Victoire si fece scendere una lacrima, emozionata - e abbiamo lottato per arrivare al nostro e vissero felici e contenti. Non siamo sempre stati la coppia perfetta, ce ne siamo combinate di ogni, ma ho sempre avuto la consapevolezza che tu eri l'uomo della mia vita, questo perché eri stato tu a farmelo capire negli anni. Prometto di amarti sempre e per sempre, prometto di creare il mio destino insieme a te ogni giorno » promise Victoire, per poi mettere l'anello al dito di Teddy.

« Sei sempre stata fantastica, Vic, non sapeva come tu facessi, ma hai sempre saputo starmi accanto. Nonostante non fosse facile farlo. È inutile negarlo, ero un ragazzino abbastanza problematico, ma tu mi facevi sentire la persona più normale del mondo. Eri l'unica a colmare quel vuoto che avevano lasciato i miei genitori e non ti ringrazierò mai abbastanza per questo.. abbiamo avuto molte incomprensioni negli anni, ma queste ci hanno solo legato di più; ci hanno fatto conoscere meglio ed, ad oggi, posso dire che sei tu la donna della mia vita. Prometto di lottare per costruire una famiglia nostra e prometto di amarti per sempre » promise Teddy, mettendo poi l'anello al dito di Victoire.

Vennero dichiarati marito e moglie, per poi scambiarsi un bellissimo bacio di fronte ad una chiesa stracolma di persone.

Lily era emozionata dalle parole sia di Teddy che di Vic, ma anche sinceramente colpita. Era vero, avevano avuto parecchie incomprensioni negli anni, ma continuavano ad amarsi.
Avrebbe mai trovato un amore così? Si chiedeva principalmente, ma in realtà sapeva di averlo già trovato.

Il rinfresco era stato organizzato in uno dei più grandi giardini di uno degli hotel più famosi della Londra babbana - Fleur non aveva basato a spese per la sua prima figlia femmina.

Nel corso del rinfresco, Lily era semplicemente rimasta seduta ad una sedia, prendendosi una pausa e ballando una volta con Teddy, una con James ed una con Albus. Si sentiva già una vecchia zitella, con Albus ed Alice felici ad un lato ed Lucy e Adam all'altro.

Per cui si fece forza e si alzò, andando incontro ad uno dei camerieri che portavano i bicchieri di champagne e ne prese ben due, per poi allontanarsi dalla folla.

Harry la vide, poco lontano da lei, e si avvicinò a sua figlia, togliendole dalle mani almeno un calice.

« Per quanto questo sia un giorno di festa, hai ancora sedici anni » la rimproverò Harry. Li aveva compiuti da poco, ma Harry ormai riconosceva che era prossima ai diciassette ed erano quelli che lo spaventavano. La sua bambina era cresciuta.

« Hai ragione, sei il mio eroe » disse Lily, bevendo un sorso di champagne.

« È la seconda volta che un mio figlio me lo dice, oggi » riconobbe Harry, « ad Albus poi ho fatto incrociare Alice? Vuoi che per magia faccia apparire Malloy jr.? »

Lily quasi si strozzò con il sorso che aveva appena bevuto, sotto lo sguardo derisorio di suo padre.

« Sai bene che tuo fratello ha la bocca troppo larga » disse Harry.

« Quale? »

« Entrambi » ammise con naturalezza il Salvatore.

« Due serpi, una effettiva ed una mancata » borbottò Lily.

« Per quel che vale, so che sto per pentirmi per ciò che sto per dire, ma Scorpius è un bravo ragazzo e potrei tollerare di lasciare la mia principessa a lui » disse Harry. Lily si affrettò ad abbracciare suo padre; per tutto il Mondo Magico Harry Potter era il loro Salvatore, ma per Lily era il padre migliore che si potesse desiderare.
« Se smetti di fare l'isterica, però. »

Lily si staccò fingendosi offesa, ma alla sguardo divertito di suo padre scoppiò a ridere insieme a lui.

« Ah, e forse abbiamo invitato qualcuno che è arrivato in ritardo » ammise poi, Harry, indicando la folla che si erano lasciati alle spalle, dalla quale usciva uno Scorpius Malfoy in giacca e cravatta, elegante e splendido con al solito.

Lily non seppe che dire, per cui Harry ci tenne a precisare che lei sapeva quale era la decisione giusta e poi si dileguò.

Scorpius si avvicinò lentamente a Lily, ringraziando con lo sguardo Harry - che gli rivolse un semplice sorriso -. Non era certo di quello che stava facendo, si era lasciato convincere da Albus, ma aveva paura dell'ennesimo allontanamento da parte di Lily.

« Ti sono piaciute le Maldive? » chiese di botto Lily, appena si ritrovò Scorpius davanti, per maledirsi subito dopo per la domanda stupida.

« Mi sarebbero piaciute di più in compagnia di qualcun'altra » rispose Scorpius, con un mezzo ghigno sul volte.

« Ah si? » lo provocò Lily, avvicinandosi a lui.

« Si » le sussurrò all'orecchio Scorpius, mettendole una mano sul fianco, « sei bellissima. »

« Tu non sei da meno, Malfoy » disse Lily, sorridendo. « Ti odio » ammise poi, guardandolo negli occhi, entrambi sapevano in realtà cosa volesse veramente dire.

« Anche io ti amo, piccola Potter » sorrise Scorpius, per poi baciare Lily.

Ad entrambi quel bacio sapeva di una boccata d'aria fresca, come quando stai troppo a casa e poi esci e vedi il sole. Erano stati lontano così a lungo che finalmente quel bacio sapeva di un ritorno a risplendere.
Non sapevano di mancarsi così tanto finché non si sono baciati - e si erano desiderati tanto.

« Ora non scappi più » impose Lily, accarezzando la nuca di Scorpius, ancora dannatamente vicina al viso del ragazzo.

« Non ne ho alcuna intenzione » disse Scorpius, per poi ribaciare la sua fidanzata.

~

Arrivata a casa sua, dopo un pomeriggio passato con Scorpius subito dopo il matrimonio, Lily si precipitò in camera sua. Era così felice che c'era una sola cosa da fare.

Scrivere su quel maledetto diario.

"È stato un anno ed un'estate faticosa, per tutti.
Ma credo che il 20 agosto ce lo ricorderemo tutti; ed in generale l'anno scolastico 2023-2024 è stato per tutti un anno di svolte.
Un anno di verità.
Si dice spesso che la verità non conti, le persone cercano di vedere ciò che vogliono vedere: alcuni potrebbero fare un passo indietro e scoprire che stavano guardando lo stesso grande quadro, come Albus ed Alice, che dopo tante indecisioni e attacchi l'uno verso l'altro, si sono ritrovati a capire che entrambi vogliono solo stare insieme; altri potrebbero accorgersi che le loro bugie li hanno intrappolati, come tutte le volte in cui ognuno mente a se stesso quando dice di dimenticare qualcuno che in realtà non aveva ancora dimenticato o come quando menti sul non amare qualcuno; altri ancora potrebbero vedere ciò che è sempre stato lì, come quando ho scoperto di amare Scorpius. E poi c'è un altro tipo di persone: quelle che scappano più veloce che possono per non doversi guardare dentro, ma quelle verità, quelle che sono dentro di te, non possono rimanere nascoste a lungo, per quanto a lungo tu possa nasconderti. E, per quanto riguarda me, vedo tutto più chiaramente ora... sono innamorata e felice di stare con Scorpius, niente potrà più farmi cambiare idea.
Il mio amore è in corso e non penso avrà mai una fine."





Ci rivediamo venerdì con l'epilogo; giuro mi piange il cuore.
-1 💛

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