31. « Forse è meglio rompere »
Il giorno dopo fu un grande giorno per i cugini Weasley. Molto spesso, infatti, capitava che tutti e tredici si riunissero. Una riunione sempre molto rumorosa, ovviamente, ma indispensabile per tenere unito tutto il gruppo.
Era una tradizione iniziata da Teddy - da sempre parte integrante della famiglia - e Victoire quando i loro cugini cominciarono ad andare ad Hogwarts, nel momento in cui stavano andando via.
Capitava almeno una volta l'anno, sceglievano giorno e orario tramite lettere, era sempre una delle domeniche di Hogsmeade. Era un modo, secondo Victoire, di tenere vivo lo spirito Weasley anche quando si trovavano ad Hogwarts e, soprattutto per chi si trovava al primo anno, era bello sapere di avere sempre dei cugini su cui contare.
Ovviamente i tredici Weasley non si ritrovavano nei pub o bar di Hogsmeade, ma, per l'occasione, si riunivano alla Stamberga Strillante, cercando sempre di renderla il più accogliente possibile per il pranzo domenicale made in nonna Molly. Quest'ultima, infatti, non si tirava mai indietro per far avere a tutti i suoi nipoti - in occasione delle loro "riunioni" - una parte di ciò che aveva preparato per quella domenica.
Non c'è neanche da spiegare quanto tutti i Weasley non vedessero l'ora che arrivasse quel giorno, tutte le volte.
All'una di quell'ultima domenica di maggio, era tutto pronto ed erano quasi tutti arrivati, tranne i Potter. Era una tradizione anche quella.
Lily era fuori la Stamberga ad urlare verso i suoi fratelli che erano in estremo ritardo, ma Albus stava perdendo tempo a spiegare a James quanto Alice si fosse arrabbiata la sera prima e James cercava di spiegargli che non aveva tutti i torti.
Per la gioia della più piccola dei Potter, riuscirono tutti e tre ad entrare nella Stamberga e a salire le scale, dove li aspettavano il resto dei cugini.
« E finalmente » gioì Fred, andando a salutare James. I due - almeno fin quando James non finì gli anni ad Hogwarts - erano stati i degni eredi dei Malandrini e di Fred e George Weasley. Due burloni, costantemente in cerca di guai; ne avevano combinate di tutti i colori e Fred II, molto spesso, sentiva l'assenza del suo socio.
« Voi Potter amate farvi attendere » ironizzò Teddy.
« Come se tu non fossi praticamente uno di noi » disse Lily, correndo ad abbracciare il suo quasi fratellone. Harry e Ginny, insieme ad Andromeda Tonks, si erano occupati di Teddy e l'avevano da sempre fatto sentire in famiglia, insegnando ai loro figli naturali come Teddy, nonostante non condividesse il loro sangue, fosse praticamente un Potter fatto e finito. Anche se aveva continuato a vivere con Andromeda fino alla fine dei suoi anni ad Hogwarts, Teddy non mancava mai di passare molti giorni a Villa Potter - e non mancava mai alle feste organizzate alla Tana.
James, Albus e Lily l'hanno, quindi, da sempre considerato loro fratello a tutti gli effetti.
« Già, se non ci fossi io a dargli una svegliata, saremmo arrivati anche noi in ritardo » scherzò Victoire. Quest'ultima era forse la ragazza più bella mai vista, di quelle bellezze oggettive; non puoi passarle accanto senza guardarla. Inoltre era una persona dolcissima, testarda all'occorrenza. Lily l'aveva sempre ammirata, complice la relazione con Teddy - i due stavano insieme sin da piccoli, anche se si sono realmente fidanzati l'ultimo anno di Teddy ad Hogwarts -, ma soprattutto perché Victoire aveva insegnato alla piccola Potter molte cose: come curare il suo aspetto, come farsi valere nonostante il loro nome e come non buttarsi mai giù, neanche quando tutto ciò che vedi davanti a te è il buio.
« Non vorrei essere affrettato, ma è il momento di mangiare » proclamò Hugo, ed il momento dopo si sentì il brontolare della sua pancia.
Si misero a tavola, trascorrendo in pace e serenità il pranzo. Qualche barzelletta da parte di James o Fred, qualche gossip provenienti da tutte le case, qualche racconto di Teddy - ormai Auror a tutti gli effetti - sull'addestramento di James e qualche battutina su ciò che era accaduto ad Hogwarts in quei mesi.
« Roxie, un uccellino mi ha fatto arrivare voce che in molti vedono te e Frank molto affiatati » spettegolò Molly.
« Pensavo foste solo amici! » si lamentò Fred, indignato dal non avere certe notizie da sua sorella.
« Lo eravamo, ma poi abbiamo quest'anno qualcosa è cambiato e siamo finiti con lo stare insieme » raccontò Roxanne, molto imbarazzata. Roxanne Weasley era molto timida, aveva molto amici nella sua casata; adorava passare momenti con i suoi cugini, ma era convinta che, ad Hogwarts, doveva farsi amici fiori dal radar Weasley. Non per cattiveria, ma quantomeno per "cambiare aria".
Semplicemente non aveva un cugino per amico come Fred e James, Lucy e Lily o Molly e Rose.
« Dovrò fare un discorsetto con Frankie, allora » borbottò Fred.
« Andiamo, Freddie, ti è andata bene! Quantomeno non hai Scorpius Malfoy come cognato » scherzò James, pentendosi subito dopo dell'argomento che aveva tirato fuori grazie allo sguardo minaccioso di Lily puntato su di lui.
A Lily non andava proprio di parlare dei suoi problemi con Scorpius ad una tavolata di Weasley, soprattutto con Rose e Molly pronte a dirle te l'avevamo detto.
« Già, Lils, come va con Malfoy? » chiese Teddy. Avere un terzo fratello equivaleva ad una terza gelosia fraterna.
« Bene, a volte litighiamo, ma risolviamo sempre » tagliò corto la piccola Potter.
« Se con a volte intendi sempre, allora si » si intromise Rose.
Lily la guardò storto, per poi dire, « solo perché ieri mi sono sfogata con te, non puoi lo stesso intrometterti nella mia vita. Tu non sai niente di me e Scorpius. »
« I miei sono solo consigli, se tu non riesci a seguirli, sono cavoli tuoi » si scompose Rose. Tutti i cugini stavano seguendo quella conversazione come se fosse una partita di tennis.
« I tuoi non sono mai stati consigli, ma se non fai così allora sbagli, perché io so cosa è giusto » rese chiaro Lily.
« Direi anche basta ora » disse Victoire, alzandosi dalla sedia, « Rose, se Lily ha problemi con il suo ragazzo sono fatto suoi, chiunque lui sia. E Lily, non passare subito sulla difensiva, ascolta » continuò poi.
Lily e Rose si guardarono, ma non dissero nulla. Nonostante tutto, erano sempre figlie dei loro genitori. Due teste dure.
« Bene, io e Vic avremo un annuncio da fare » si alzò anche Teddy.
« Ci sposiamo ad agosto! » esclamarono insieme.
D'un tratto tutta la tensione sparì per far spazio alla notizia del secolo. Sarebbe sicuramente stato il matrimonio dell'anno e tutti i cugini si alzarono per congratularsi della scelta dei loro cugini più grandi.
Dopo una buona mezz'ora di racconti su come Teddy avesse chiesto la mano a Victoire, su come che lei avesse intenzione di preparare, tutti insieme rimisero in ordine la Stamberga.
« Quindi stai con Alice? » chiese Lucy a Louis, non considerando che Albus era dietro di loro a spazzare.
« Ti ha chiesto di sondare il territorio? » rise Louis. Albus continuava a spazzare intorno a loro, incuriosito dalla conversazione.
« Alice è troppo orgogliosa per chiedere una cosa del genere » rise Lucy, « sono io a chiederti che intenzioni hai con la mia amica. »
Louis notò il continuo avvicinarsi di Albus e prese subito la palla al balzo per dire, « Alice mi piace un sacco, come io sicuramente piaccio a lei. Sinceramente non so che accadrà, ma spero duri a lungo. »
Albus si trovò molto infastidito da quelle parole, aveva sempre immaginato lui ed Alice avere una lunga vita felice insieme; ad oggi, immaginarsela con Louis poteva sembrare per molti la scelta più giusta, ma a lui sembrava ancora così assurdo.
« Ti piace la Zabini?! » sbottò James, dall'altro lato della stanza, rivolto verso Fred.
« Ma che cazzo urli » rispose Fred, ma era troppo tardi perché tutta la stanza si era girata verso di loro.
« Ti aiuto io, Freddie » rise Lily, facendo l'occhiolino al cugino, che era completamente imbarazzato.
Quando finirono di sistemare, Lily salutò tutti i cugini - alcuni tornarono alle loro case, altri raggiunsero i loro amici o fidanzati - e i suoi fratelli - Albus doveva raggiungere Kira, James faceva un giro con Domi -.
« Lily, mi serve un favore » disse Rose, abbastanza frettolosa.
« E a me lo devi chiedere? »
« Hugo è andato con Fred e Molly aveva un appuntamento con non so chi » spiegò velocemente Rose, « ho una riunione di Caposcuola e prefetti di Corvonero, ma ho appuntamento con Lorcan da Madama Piediburro, potresti andare tu ad avvisarlo che non riesco a raggiungerlo? »
Ma cos'era? Un test? Lily sospirò e annuì, « sarò la tua segretaria. »
Rose ringraziò sua cugina e corse via. Lily non riusciva a spiegare l'atteggiamento di Rose, un minuto prima faceva la maestrina e il secondo dopo si comportava come se nulla fosse successo.
Non si fece troppe domande e andò di fronte Madama Piediburro, vide Lorcan. Era da tanto tempo che non lo vedeva o, almeno, da quando stava con Scorpius, non faceva più caso alla sua presenza.
Lily si avvicinò titubante - e pensare che un anno fa erano lì, insieme -, sbatté il dito sulla spalla di Lorcan e sorrise quando lui si girò, « Rose mi manda a dirti che non riesce a raggiungerti, aveva una riunione con gli altri prefetti di Corvonero. Si scusa molto. »
« E ha mandato te? » si stupì sinceramente Lorcan.
« I piani di Rose sono onniscienti e incomprensibili a noi umani » disse sarcasticamente Lily.
Lorcan sorrise, « ti va di fare una passeggiata? »
Scorpius era rimasto ad Hogwarts quel pomeriggio per studiare e Lily non aveva nulla da fare, per cui accettò l'invito di Lorcan.
« Rose mi ha detto delle vostre litigate » ammise Lorcan.
« Tutte? » chiese Lily. L'idea che Lorcan potesse scoprire che non aveva ammesso subito a Scorpius i suoi sentimenti per colpa sua non le era mai passata per la testa, ma in quel momento si rese conto che era una variabile da considerare.
« Si, Lils, tutti » rispose Lorcan, « mi dispiace di averti fatto soffrire tanto, ma io mi stavo innamorando di Rose e non volevo trascinarti in una relazione a tre » continuò poi.
« Ora lo so, Lorcan, e non fraintendere le mie paure, io non ti amo più » rese chiaro Lily, « amo Scorpius, solo che in quel momento mi veniva difficile ammetterlo per il mio piccolo trauma, non per te. »
« Capisco » disse Lorcan, « come va con Malfoy? »
« Come se non lo sapessi » sospirò Lily, sicuro Rose aveva raccontato anche questo. Poi vide una panchina e andò subito a sedercisi, consapevole che Lorcan l'avrebbe seguita.
« Rose mi ha detto anche questo. Ma voglio che me lo racconti tu, è la tua relazione, non quella di Rose » spiegò Lorcan.
« Litighiamo molto e quando facciamo pace è solo perché uno dei due retrocede, non perché capiamo veramente i motivi dell'altro » raccontò Lily. Ok, forse confidarsi con l'ex non era la mossa migliore da compiere, ma Lorcan non era un ex qualsiasi; erano cresciuti insieme e, per di più, la mamma di Lorcan era la sua madrina. Avrebbero sempre avuto a che fare l'uno con l'altra.
« Dovreste parlare di questa cosa, secondo me » consigliò Lorcan, « e cercare di non dare in escandescenza quando non avere la stessa opinione su qualcosa. »
Lily sorrise, « ti voglio bene, Lorcan » e lo abbracciò. Lorcan rispose a quell'abbraccio in maniera spontanea. Erano semplicemente due amici che si scambiavano due consigli ed erano felici di questo rapporto ritrovato.
« Lily! » la voce nervosa di Scorpius si fece largo davanti a Lily e Lorcan, dividendo l'abbraccio dei due amici.
~
Albus, una volta tornato ad Hogwarts e salutata Kira, si fece forza, andò all'entrata della Sala Comune dei grifoni e chiese ad un Grifondoro che gli venisse chiamata Alice.
Dopo una buona mezz'ora, Alice uscì dal quadro della Signora Grassa e lo guardò, in attesa di una spiegazione.
« Mi dispiace per il mio poco tatto di ieri » disse Albus, « ma ero sincero quando ti ho detto di voler essere tuo amico. Non mi immagino una vita senza te. »
« Non è facile Albus, per me » ammise Alice.
« Oggi ho capito che non lo è neanche per me » spiegò Albus, « Louis era tutto contento di parlare di te ai nostri cugini, di come crede che questa storia possa funzionare, ed io ero là a guardarlo male. »
« Quest'amicizia non avrebbe senso, Al » continuò a credere Alice.
« Ma perché non provarci? » insistette Albus, « quando uno dei due si ritrova scomodo nei discorsi dell'altro, ci siamo un segnale per farci smettere. »
« Tipo? »
« Ti dico fallo e io mi fermo, io dico fallo e tu ti fermi » spiegò Albus.
« Fallo tipo nel calcio babbano? » chiese Alice, quasi convinta da ciò che Albus le diceva.
« Esattamente » rispose il giovane Potter.
« Va bene, allora » acconsentì la Paciock, ed Albus la abbracciò. Un abbraccio abbastanza teso, ma per entrambi molto meglio dei loro soliti litigi.
~
Lorcan decise di levare le tende quanto più velocemente possibile, dopo aver cercato di spiegare la situazione a Scorpius. Una volta andato via, Lily e Scorpius rimasero a guardarsi per un po'.
Continuarono a guardarsi, finché Scorpius non decise di voltare le spalle a Lily ed andarsene. La Potter lo seguì, urlandogli di fermarsi, fin quando non si ritrovarono di fronte ad una fontana.
« Sappiamo entrambi che il problema non è Lorcan » sputò Lily, una volta che Scorpius si era girato a guardarla.
« È vero, non è lui il problema » ammise Scorpius, « all'inizio ero arrabbiato perché eravate insieme e tu non mi avevi detto niente, pur sapendo che era lui il motivo per cui non mi dicevi ti amo. »
« Non avevamo organizzato niente- »
« Piccola Potter, fammi finire » la interruppe Scorpius, « ma poi mi sono incazzato quando lui ha detto che avete parlato dei nostri problemi! Cazzo Lily, con tutti i cugini e gli amici che hai, proprio a lui? » sbottò poi, abbandonando tutte le buone maniere insegnate dai Malfoy.
« Ne ho parlato con con Albus, James e Rose. »
« Di bene in meglio, non hai pensato di parlarne con me? Che ho il tuo stesso problema? » chiese Scorpius.
« Tu credi che non siamo destinati a stare insieme? » domandò Lily, ignorando le domande di Scorpius. Era quello il vero problema, non aveva senso discutere su altro.
« Io credo che forse è meglio rompere » disse freddo il giovane Malfoy.
« Non puoi crederlo sul serio » Lily era scioccata, era questo tutto l'amore che decantava? Si annullava alla minima difficoltà?
« Stiamo insieme da più di un mese, non ti è mai venuto in mente di parlarmi di questo problema? Come sempre volevi trovare una soluzione tutta da sola ed io sarei stato il cretino ad aspettare che tu risolvessi le cose per entrambi. »
Lily non rispose, così Scorpius andò via. La piccola Potter si sentiva distrutta, non poteva credere che Scorpius avesse appena rotto con lei. Tutto ciò che voleva era risolvere il loro problema, non voleva chiudere con lui.
Perché non riusciva a portare una relazione avanti? C'era qualcosa che non andava in lei?
Cercava sempre di dare il meglio di se stessa. Perché non riusciva a trovare quello giusto?
Era da Lorcan che non credeva più al e vissero felici e contenti, ma era tanto chiedere un bravo ragazzo che non la facesse soffrire?
Ora si sentiva sola e con il cuore a pezzi. Ma sapeva che si sarebbe dovuta rialzare, perché avere se stessa era quello che doveva contare.
-4 💛
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top