29. « E se non fossimo fatti per stare insieme? »
Lily Luna Potter non aveva mai osato varcare la soglia della Sala Comune dei Serpeverde, le uniche due volte che l'aveva fatto erano collegate a Scorpius.
La prima volta fu quando Scorpius si era deciso ad aiutarla nel maturare e cambiare alcuni tratti del sue carattere, quella fu la prima vera volta in cui si era aperta con Scorpius. Sorprendentemente Malfoy l'aveva capita e ciò che le aveva detto quel giorno le era rimasto impresso, "per quel che vale, per me, vali molto di più di Rose". Non le era rimasto impresso perché per Scorpius era meglio Lily che sua cugina, ma perché lui aveva capito il suo malessere e le aveva detto che valeva - a quei tempi, detto da Scorpius, un non amico, era abbastanza significativo.
« A che stai pensando? » chiedeva Scorpius. La seconda volta che Lily entrò nella Sala Comune dei Serpeverde fu dopo un mese dall'ultima litigata seria con Scorpius.
Era passato un mese, era maggio e Lily e Scorpius avevano battibecchi continui tutti i giorni. Molto spesso finivano sul nascere, ma altre volte si protraevano nei giorni.
Lily aveva ceduto ad andare dalle serpi quel giorno di fine maggio sia per passare un po' di tempo con suo fratello, sia stare un po' anche con Megan Zabini - con cui ormai si confidava molto spesso quando si veniva a parlare della sua relazione con il giovane Malfoy - e ovviamente perché Scorpius gliel'aveva chiesto molto gentilmente.
In quel momento erano soli, di fronte il camino acceso, a notte inoltrata. Erano seduti su una poltrona, così da poter stare molto vicini - ma anche perché fino a prima sui divani c'era tutta la banca di Albus e Scorpius.
« Alla prima volta in cui sono venuta qui » rispose Lily, girandosi verso il suo fidanzato e iniziando a giocare con i suoi capelli.
« Per quel che vale, vali molto di più di ogni ragazza ad Hogwarts » ripeté Scorpius, sorridendo e accarezzando le gambe di Lily.
Lily sorrise, « come ci è successo? Come siamo passati dall'odio, all'accettazione e all'amore? »
« Siamo andati a gradi » scherzò Scorpius, « in realtà credo fosse inevitabile. Era palese a tutti la nostra chimica. »
Lily diede uno schiaffo sulla nuca a Scorpius, che scoppiò a ridere per poi baciare la ragazza.
La Potter ricambiò in modo molto coinvolto, cosa che permise a Scorpius a continuare ad approfondire il bacio.
Scorpius cominciò a muovere le mani sul corpo della ragazza abbastanza velocemente, mentre Lily continuava a sfogarsi sui capelli del ragazzo.
Continuarono così, fin quando Scorpius - molto a malincuore - allontanò di poco la ragazza e le disse: « Lily, se andiamo anche solo di poco avanti, non riuscirò a trattenermi. »
Lily, cosciente di ciò che stava dicendo il ragazzo, riprese la posizione 'casta' di poco prima. Non era ancora pronta a fare quel grande passo, anche se credeva che, prima o poi, l'avrebbe fatto proprio con Scorpius.
« Scusa se ti sto facendo stare così tanto in astinenza.. » ridacchiò imbarazzata.
« Non devi chiedermi scusa, Piccola Potter, non sei come le altre e ti aspetterò cent'anni se servisse » disse Scorpius, fiero di se stesso.
« Se vabbè » lo prese in giro Lily ridendo.
« Che c'è? Non mi credi? » domandò fintamente ferito il ragazzo, al segno di negazione con la testa di Lily, prese a farle il solletico.
La Potter, per paura di svegliare qualcuno, dovette trattenere le risate, ma le si notava dagli occhi quando era felice e spensierata in quel momento. Scorpius amava causare quella reazione in Lily.
Quando si ricomposero, Lily fece la domanda cruciale, « ma quando lo diremo ai nostri genitori? »
« Lily, che domandona.. » divenne serio tutto d'un colpo il ragazzo, « quando ce ne sarà occasione. »
« Ma perché non lo facciamo in questi giorni? Ormai siamo insieme da un mese e mezzo » propose Lily.
Scorpius la guardò per poco e disse, « Lily non credo sia opportuno dire queste cose attraverso una lettera. »
« Quale sarebbe il problema di dirlo con una lettera? Non è una cosa brutta e non stiamo dichiarando di sposarci » si impose la ragazza.
« Ma perché non farlo quando saremo a casa? Io lo dico ai miei genitori e tu ai tuoi, poi magari io vengo a cena da te e tu a cena di me » propose Scorpius, rimandando abbastanza tranquillo.
Lily, invece, si alzò di scatto e si mise davanti al ragazzo, « hai bisogno di altri mesi per testare il nostro rapporto? » quasi ringhiò poi.
Scorpius si alzò, « cosa? No! »
« È l'unica spiegazione che mi viene in mente per la tua splendida opinione » rispose Lily. « O non ci credi abbastanza? »
« Merlino, Lily » disse Scorpius in maniera frustrata, aggiustandosi il ciuffo che gli ricadeva sugli occhi, « secondo te avrei aspettato settimane un tuo ti amo, avrei litigato con uno dei miei migliori amici per un rapporto in cui non credo?! »
Lily lo guardò negli occhi, che sembravano frustrati alle parole che la ragazza aveva pronunciato poco prima. Alla Potter non rimase altro che abbracciare il suo fidanzato e chiedergli scusa per la sua irruenza, abbandonando completamente il discorso che fece partire la discussione.
Poi decisero che Lily sarebbe salita con Scorpius nel dormitorio maschile, perché era troppo tardi per lei per girare nel castello.
~
Lily, il giorno dopo, era pensierosa nella Sala Comune della sua casata. Stava provando a concentrarsi per studiare, ma in vano.
Dal dormitorio maschile video scendere la Weasley che meno desiderava vedere di tutte. Rose Weasley.
Sicuramente aveva appena finito di aiutare uno dei cugini Weasley o Hugo con qualche compito.
Una santa.
Rose non poté che notare la faccia, ancora un po' contrariata, stanca della cugina e decise di sedersi accanto a lei.
« Che c'è, Rosie? » domandò Lily.
« È successo qualcosa? » chiese Rose.
« No, perché dovrebbe? »
« Ti conosco Lils, per quanto tu ora non voglia parlarmi, so riconoscere il tuo sguardo da cucciolo ferito » ricordò la più grande.
Lily sospirò e decise di provare a dare un'altra opportunità a sua cugina. « Diciamo che io e Scorpius, per quanto ci amiamo, non abbiamo un'affinità perfetta. »
« Dimmi di più » disse Rose.
« Siamo felice e ci amiamo - enfatizzò Lily -, ma ci scontriamo su molte cose.. abbiamo punti di vista diversi su metà degli argomenti di cui parliamo e, anche se uno dei due alla fine cede e chiede scusa, non troviamo mai un vero e proprio punto d'incontro. »
« Lily, a me viene solo una cosa da dirti » ammise Rose, accarezzando la mano poggiata sul tavolo della cugina, « so che sicuramente te la prenderai, ma l'amore a volte non basta. Se litigate su tutto e non trovate un punto d'incontro, magari vuol dire che non siete destinati a stare insieme. »
Lily era appena stata messa davanti ad una teoria che lei aveva voluto accantonare dalla prima litigata che avevano fatto lei e Scorpius.
Rose era stata la prima a dirglielo chiaramente, ma ciò fece reagire Lily in un solo modo: tolse la mano da sotto quella di Rose e andò via dalla Sala Comune.
In un'ora si era girata quasi tutto il castello, aveva pensato a tutto ciò che lei e Scorpius avevano passato. Come potevano non essere fatti l'uno per l'altra se avevano lottato per stare insieme?
Era impossibile che loro due non fosse fatti per essere fidanzati, si amavano troppo.
Ma allora perché quel pensiero continuava a ronzarle in testa?
« Luna ti ho cercata ovunque! » la voce di suo fratello Albus la risvegliò dai suoi pensieri. « James ha ottenuto un permesso per stare qui con noi oggi pomeriggio e stasera, dato che domani c'è l'uscita a Hogsmeade. »
« Seriamente? È perfetto! » esclamò Lily, entusiasta di vedere il suo fratellone.
« Vieni, ci aspetta al Ponte di Legno » disse Albus.
I due Potter raggiunsero il terzo Potter abbastanza velocemente. Non vedevano l'ora di vedere il loro fratellone.
« Sirius! » esclamò Lily, facendo girare James verso di lei. Dopo di che la ragazza prese la rincorsa e si fece abbracciare e sollevare dal fratello.
« Fratello » salutò Albus, facendo una stretta di mano super segretissima con James che i due avevano sin da piccoli.
« Che bello essere qui, con voi, in questa scuola » disse James, felice del momento, « credo di non avervi mai visto così felici di vedermi. »
Gli altri due fratelli scoppiarono in una fragorosa risata.
« Come va il corso Auror? » chiese Albus.
« Bene, ma zio Ron ci massacra » rispose James. Sia Ron Weasley che Harry Potter erano a capo del distretto degli Auror ed entrambi molto fieri di esserlo. Ron, tra le tante cose, si occupava anche della preparazione dei nuovi cadetti.
« Non c'erano dubbi, in realtà » rise Lily. « Te l'aveva detto che non sarebbe stato gentile con te. »
« Si, ma fino a Natale era meno impegnativo » si lamentò James.
« Non fare il bambinone, Sir » lo ammonì Lily.
« Con Domi, invece? » chiese Albus.
James e Dominique stavano insieme dalla fine del settimo anno del ragazzo - tra svariati litigi - ovviamente in gran segreto. Era una bella relazione, anche perché si conoscevano alla perfezione - erano migliori amici prima -, ma entrambi sapevano non sarebbe durata. Ed a entrambi andava bene.
« Non credo duri, come sapete già » ammise James.
« Hai incontrato un'altra? » domandò Lily.
« No! Ma siamo cugini e ovviamente nessuno dei due è stato adottato » spiegò James, « è una cosa praticamente impossibile. »
« I purosangue si sposano tra cugini » provò a giustificare Albus.
« Ma perché state facendo l'interrogatorio a me?! » sbottò James, « è lui che in un mese ha cambiato due ragazze! » esclamò poi, indicando Albus.
Albus lo guardò male, « perché hai tirato fuori l'argomento? » supplicò poi.
Lily non era ovviamente felice della relazione che Albus aveva con Kira. Quest'ultima le sembrava semplicemente un'algida oca e, quando si fermavano con lei e Scorpius, Lily non perdeva tempo a cercare di essere simpatica. In più era la figlia di Cho Chang, per Merlino!
« Ormai ci ho perso le speranze » sospirò Lily.
« È la tua amica che voleva vedere se riusciva ad essere felice con Louis, nostro cugino! » esclamò Albus, imitando la voce di Alice. Lily lo guardò oltraggiata.
« Ha ragione, Sev! » disse James.
« E tu le hai detto che sei felice per lei » ricordò anche Lily, piccata. « Siete due teste dure senza speranza. »
« Ha parlato quella che ha fatto mille giri per stare con Scorpius » rispose Albus. Al prendere quel discorso, il volto di Lily si scurì.
« Che hai Luna? » chiese James, preoccupato del cambio di sguardo di sua sorella, « devo andare a schiantare quel furetto? »
« No, Sir, stiamo ancora insieme e non ha fatto nulla » spiegò Lily.
Albus guardò sua sorella, « avete litigato ancora? »
« Si » ammise Lily.
« Ma se stamattina eri a letto con lui » sbottò Albus.
James si fece paonazzo dall'orrore dell'immagine che suo fratello gli aveva appena dipinto, « tu eri dove?! Con chi?! Nel letto di chi?! Ma in questa scuola non c'è sicurezza?!»
« Oh Morgana, ho un flashback » sbuffò Lily ricordando la scenata della mattina di Albus appena si rese conto che Lily era in camera sul nel letto del suo amico.
« Hanno solo dormito » disse Albus, imitando il tono di voce di Scorpius quando quella mattina glielo spiegò, mentre Lily cercava di non farsi prendere una crisi di nervi.
« Ma lo sai quante volte ho usato anche io questa scusa? » scoppiò James.
« Ma abbiamo dormito, Santo Godric! Non abbiamo fatto ancora nulla » spiegò Lily, stanca. « Ora possiamo tornare ai miei problemi? »
« Si » disse James, più tranquillo.
« Bene, per quanto siamo innamorati, litighiamo su molte cose » iniziò Lily, « quando facciamo pace è solo perché uno dei due fa un passo indietro e chiede scusa, ma non torniamo mai sull'argomento. »
« Lu, è normale avere dei problemi in una coppia » ammise James, « soprattutto se siete tu e Malfoy, avete sempre vissuto scannandovi. »
« Ne ho parlato con Rose oggi e lei è stata subito in grado di dirmi ciò che nessuno fino ad ora non mi ha detto.. e se non fossimo fatti per stare insieme? » disse per la prima volta ad alta voce Lily, mentre le tremava la voce.
« Luna, questo è ciò che pensa Rose, tu sola sai ciò che è la tua relazione » rispose Albus, « per quel che vale, posso dirti che non ho mai visto Scorpius così innamorato e te così felice. »
« E neanche così triste per qualcuno » continuò James, « se provi queste emozioni per una persona, non può essere quello sbagliato. »
« Io lo amo » ammise per la prima volta davanti ai suoi fratelli, « lo amo davvero tanto, con lui mi sento libera di essere chi voglio.. pretendo che sia quello giusto. »
James unì a se i suoi due fratellini in un abbraccio. Il legame dei Potter era unico, con poche parole e pochi gesti si capivano alla perfezione. Non c'era cugino, migliore amico che tenesse, loro erano le persone più importanti che avevano nella loro vita.
I loro genitori gliel'avevano detto sin da quando erano piccoli, nel bene e nel male loro ci sarebbero sempre stati sempre.
« Nel bene, nel male e in quelle che fanno fottutamente schifo » dicevano sempre i tre Potter.
E Ginny Weasley e Harry Potter erano fierissimi del rapporto che avevano i loro figli.
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