2. « Ti aiuterò »

Quel primo giorno di inizio corso, per Scorpius, era la cosa più atroce che avesse mai fatto. Aveva un orario assurdo e, la cosa peggiore, era che Pozioni -sua materia preferita- non l'avrebbe avuta per niente quel giorno.
Non aveva neanche nessun altra ragazza con cui divertirsi nelle ore libere, tutte quelle che fossero abbordabili, decenti, non Weasley o che interessassero seriamente a uno dei suoi amici, le aveva già usate. Quindi si prospettava un anno noioso e pieno di ripetizioni.

Stava facendo l'ultima ora, prima del pranzo, di Erbologia con il professor Paciock e i Corvonero. Inutile dire che Albus lo convisse a iscriversi a quel corso per il professore, che, curiosamente, è il padre della ragazza fine anno scolastico. Albus non gli aveva ancora raccontato niente di Alice, ma lui lo sapeva, perché era il suo migliore amico e a un migliore amico non sfugge niente.

Era da un po' di tempo che Albus osservava l'altro lato dell'aula, cosi, per curiosità, decise di seguire il suo guardo su, niente poco di meno, Lorcan Scamandro. Ricorda solo una cosa di quel tizio, un inutile pallone gonfiato che si crede chissà chi solo perché va bene a scuola, che l'anno scorso stesse con Lily; non sapeva, però, il perché avessero rotto e, almeno l'anno scoro, non gliene era fregato niente, ma ora aveva una maledetta voglia di sapere. Sicuramente il perché era spiegato dalla faccia totalmente arrabbiata di Albus, Scorpius non l'aveva mai visto così.

« Amico, tutto ok? » chiese, facendo girare Albus.

« Oh, si, certo » rispose Albus, per niente convincente.

Alla fine dell'ora, Scorpius e Albus furono gli ultimi ad uscire. Mentre uscivano dall'aula videro Lorcan parlare con uno dei suoi amici Corvonero, ed erano posizionati in mezzo al corridoio. Albus, facendo oro quell'occasione, mentre camminava con affiancato da Scorpius, diede a Lorcan una spallata tanto forte da farlo cadere.

« Scusa Scamandro, non ti avevo visto » mentì Albus, Scorpius alzò un sopracciglio. Lorcan deve aver fatto davvero qualcosa di grave alla piccola Potter se faceva diventare Albus un Serpeverde alle prime armi.

« Certo, Potter, come no » disse Lorcan, rialzandosi.

« Forse dovresti fare più attenzione a dove stai, Scamandro » ribatté Albus, assottigliando gli occhi.

« Oh, andiamo Potter, finiscila di fare l'evasivo e parla chiaro » incitó Lorcan, non l'avesse mai fatto.

« Vuoi che parli chiaro? Bene » cominciò Albus, avvicinandosi minaccioso, « hai fatto del male a mia sorella, l'hai fatta soffrire e, se anche James ti ha lasciato stare sotto ordine di Lily, sta pur tranquillo che con me non hai vita facile quest'anno » finí, per poi andarsene, più Serpeverde che mai.

~

Scorpius, per tutto il giorno, non aveva fatto altro che osservare Albus, senza proferir parola su quello che era accaduto quella mattina. Albus, d'altronde, non ne aveva parlato e non toccarono quel tasto. Però, a cena, Scorpius non poté fare a meno che continare a scrutare Albus. Quel ragazzo sapeva cambiare carattere come pochi.

« Se non la pianti di guardarmi, potrei cominciare a dubitare il tuo orientamento sessuale » disse Albus, ridendo e stanco di avere sempre Scorpius che lo studiasse.

« Che ha fatto Scamandro di tanto orribile alla piccola Potter da far uscire l'Albus Serpeverde che è in te? » chiese Scorpius, senza fare troppi giri di parole. Albus ritornò serio.

« È un idiota, Scorp, un'idiota che ha fatto soffrire mia sorella. E qualsiasi ragazzo che fa soffrire mia sorella è il nemico » rispose Albus, per poi tornare a mangiare e scherzare con Adam, segno che non ne avrebbe parlato più. Ma Scorpius voleva saperne di più.

In un istante, come se qualcuno avesse assecondato le sue richieste, girò lo sguardo e vide Lorcan e Rose Weasley scambiarsi effusioni tanto romantiche da fargli rimettere ciò che ancora non aveva mangiato. La sua testa, come mossa involontaria, si girò verso Lily, anche lei guardava il suo ex e sua cugina baciarsi, e li guarda tristemente e rassegnata.

Dopo la cena, Scorpius uscì affiancato da Albus e seguito da Adam e Zabini. Come una fuoria, Lily Luna Potter li raggiunse e cominciò a prendere a pugni il fratelli, pugni -ovviamente- né ben assestati né dolorosi.

« Luna, cosa diamine fai?! » chiese Albus, cercando di fermare la sorella. Lui e i suoi fratelli si chiamavano con il secondo nome, un modo per distinguere il loro rapporto da qualsiasi altro.

« Perché oggi hai scontrato Lorcan? Ti avevo detto che era passata e anche che so difendermi da sola » ringhió Lily, veramente arrabbiata col fratello.

« Non ce l'ho fatta, l'ho visto e gli ho chiariti quali sarebbero stati i miei comportamenti con lui » disse Albus, « non mi interessa se tu sai difenderti da sola, Luna, io voglio farlo e lo faró. »

« Sei impossibile, Severus » riferí Lily, per poi andarsene.

Scorpius, preso da un attacco di involontarietà, la seguì. Questa mossa lasciò Albus di stucco, non avrebbe mai pensato di vedere Scorpius seguire Lily. Disse ad Adam e Zabini di andare e andò per seguirli, ma qualcuno lo fermò. Si girò e vide Alice.

« Hai già fatto troppo, non credi? » chiese ironicamente, togliendo subito la mano dal suo polso.

« Volevo solo difendere mia sorella » disse Albus, guardando Alice negli occhi.

« Lorcan non le stava facendo nulla né parlava male di lei » ribatté la ragazza, evitando il suo sguardo.

« Ma l'ha fatto » controbattè il giovane Potter.

« Beh, dovresti capirlo, siete uguali » disse freddamente Alice.

« Non è vero, Alice » Albus era ferito da quelle parole, come poteva paragonarli? « Io non sono un bastardo. »

« Ah no, e tu come lo chiami uno che smette di farsi sentire dopo che una ragazza si dichiara? »

Flashback

Alice si trovava in uno scompartimento da sola, aspettava Albus ed era la ragazza più nervosa di quel treno. Stava letteralmente tremando, aveva una cotta per il fratello di Lily da ormai troppo tempo e stava per dichiararsi. Non sapeva perché voleva farlo, ma aveva notato degli atteggiamenti diversi da parte del ragazzo e, indipendentemente da come sarebbe andata, almeno si sarebbe cacciata un peso.

Ed eccolo, bello come sempre, varcava la soglia dello scompartimento.

« Ehi, Ali, hai chiesto di vedermi? » chiese Albus e ad Alice non era mai sembrato così bello il suo nome come quando lo pronunciava lui.

« Mi piaci » e lo disse, senza mezzi termini, saltando in piedi « mi piaci da quando neanche sapevo cosa volesse dire, hai continuato a piacermi anche dopo lo smistamento che, lasciamelo dire, non me ne poteva fregar di meno; mi piace come sorridi, mi piaci quando sei nervoso e scusa se ti ho preso in contropiede, ma dovevo dirtelo perché questa cosa mi stava lacerando dentro, non potevo tenerlo più per me. »

Albus ne era rimasto scioccato, ma quella dichiarazione era quanto di più genuino e bello gli fosse mai stato detto. Aveva cominciato a guardare Alice con occhi diversi, ma era troppo piccola e lasciò correre quelle farfalle -poco Serpeverde- che gli giravano nella pancia. Ma in quel momento lasciò perdere ogni problema e la baciò.

Fine flashback

Entrambi ricordavano bene quel giorno, per Alice è stato lo sbaglio più grande della sua vita e per Albus è stata la cosa più bella che gli potessa capitare.

« Non so cosa mi sia preso dopo, Alice » ammise Albus, « ero spaventato e anche un idiota. Ti prego, perdonami. »

« No, Albus, non posso » disse Alice e lo guardó, « se ti sei comportato cosi, vuoldire che per te noi non dobbiamo essere niente. »

« No, Alice, tu sei la prima ragazza che voglio davvero » riconobbe Albus prendendole il viso tra le mani e guardanola. Non ha mai voluto una ragazza cosi tanto.

« E lo dimostri cosi?! » proferí Alice, togliendogli le mani.

« Te lo dimostreró, Alice, te lo prometto. »

~

Scorpius non sapeva che le avrebbe detto, né cosa sarebbe successo, ma ogni cosa era cosi con Lily e a lui non dispiaceva neanche un po'.

« Piccola Potter, fermati » disse, afferrandole un braccio. Lei si girò e tolse il braccio.

« Cosa vuoi, Malfoy, difendere il tuo amico? » chiese ironicamente Lily.

« Sì, lui ti vuole bene e ha solo cercato di aiutarti » rispose Scorpius, guardandola.

« Non ho bisogno del suo aiuto » disse piano Lily. Era possibile che ancora nessuno volesse capire che non era la principessa in pericolo di nessuno?

« No, Potter, sei una principessina viziata che crede di essere forte, ma ancora non lo è » sputó fuori Scorpius, senza pensarci.

« E allora aiutami ad esserlo » disse Lily, anche lei senza pensarci. Poi si rese conto di ciò che aveva detto.

« Vuoi che io ti aiuti? » chiese Scorpius, stupito.

« No, ovvio che no » e girò le spalle, pronta ad andare via, « anzi, sai che c'è, si, voglio il tuo aiuto. Sei l'unico che non ha mai provato e mai proverà ad aiutarmi, sei l'unico a cui non sto abbastanza a cuore da volermi proteggere ad ogni costo. »

Quelle parole colpirono Scorpius, perché era sempre stato così, lui e Lily avevano uno strano rapporto, ma difenderla non era tra i suoi scopi più alti.

« Ti aiuterò » acconsentì Scorpius.

Buon Natalee❤🎄

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