13. « Mi farai impazzire »
Era passata una settimana dal ritorno ad Hogwarts dopo le vacanze di Natale, e tutti avevano ripreso la propria monotonia. Ma c'era una persona che nella sua monotonia aveva dovuto includere una novità ed era una novità veramente seccante, Alice si ritrovava a dover fare i conti con la presenza snervante di Kira Chang; in realtà non era una ragazza tanto malvagia, era gentile, ma alla Paciock non andava giù il modo in cui guardava Albus.
« Alice, quante volte ti dovrò ripetere che mio fratello non ti tradirebbe neanche sotto l'Imperius? » ironizzó Lily, stufa delle continue paranoie dell'amica.
« Io non mi preoccupo di lui, ma di lei! » esclamò Alice, prendendo il libro di Pozioni, la prossima lezione da affrontare.
« A me sembra una ragazza gentile e timida » ammise Lily, che aspettava Alice alla porta della camera.
« Sono le peggiori » constató poi la Paciock, avvicinandosi all'amica.
« Tu sei gentile e timida » rise Lily, aspettava proprio il momento in cui Alice l'avrebbe detto. Quest'ultima alzò gli occhi al cielo e trascinò l'amica fuori dalla stanza, per andare nei sotterranei a lezione.
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« Vorrei che, per la prossima lezione, riusciste a prepararmi l'Amortentia » disse il professore Lumacorno, a lezione finita. Lily sbiancó, faceva letteralmente schifo in Pozioni e se riusciva a prepararne qualcuna era grazie a delle spiegazioni accurate, ma non ci sarebbe riuscita da sola.
Per un attimo le balenó in testa l'idea di chiedere una mano al re delle pozioni, Malfoy, ma anche lui doveva studiare e non poteva pretendere che fosse al suo servizio tutto il giorno, ce l'avrebbe fatta da sola, ne era certa. Insomma, il loro libro spiegava piuttosto bene i passaggi da compiere, quindi non sarebbe stato così terribile.
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Alice era seduta al tavolo dei Grifondoro, a pranzo, e continuava a guardarsi intorno. Albus non era ancora arrivato e non la Paciock non era per niente tranquilla con quella santarellina in giro. Lily e Alice non potevano contenersi dal ridere a come la loro amica stesse reagendo, per non parlare anche di Hugo e Dominique.
« Andiamo Alice, mio cugino è tutto tranne che un traditore » disse Domi, cercando di non ridere.
« Io non mi preoccupo assolutamente di Albus, mi preoccupo unicamente di quella » rispose Alice, continuando a picchiettare le unghie sul tavolo.
D'un tratto Kira entrò nella Sala Grande, in compagnia di altre sue compagne di casa e, dopo pochi minuti, arrivò Albus accompagnato da Scorpius.
« Visto? Sono arrivati entrambi con persone diverse » borbottò Hugo, mentre mangiava. Alice lo guardò truce, sia per la frase -poiché l'aveva appena rappresentata come una paranoica- sia perché stava parlando con la bocca piena.
Lily, appena vide Scorpius, non poté fare a meno che seguirlo con lo sguardo e lui, una volta seduto, se ne accorse e le sorrise. Adorava i sorrisi veri di Scorpius, perché erano pochi e sinceri; così ricambiò il sorriso e continuò a pensare a come erano arrivati a quel punto.
Albus, al tavolo dei Serpeverde, aveva visto il sorriso del suo migliore amico e intercettò la persona a cui era rivolto, sua sorella Lily. Scoppiò a ridere.
« Cosa c'è? » chiese Scorpius, spostando il suo sguardo dalla piccola Potter al Potter idiota che aveva come migliore amico.
« Niente, solo che adoro i sorrisini ammaliatori che rivolgi a mia sorella » rispose Albus, facendo ridere anche Nott e Zabini.
« Io non faccio nessun sorriso ammaliatore a nessuno! » esclamò il giovane Malloy e guardò truce il suo migliore amico.
« Se lo dici tu » continuò a prenderlo in giro Albus.
« Pensa a parlare con la tua ragazza grifone, la vedo nervosa » ridacchiò Scorpius, ammiccando verso Alice. Ad Albus morirono le risate, che lasciarono il posto ad una smorfia nei confronti del Malloy.
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Lily, il pomeriggio, era nell'aula di Pozioni, provando a svolgere il compito più difficile della sua vita; l'ammortentia era qualcosa di impossibile e lei doveva prepararla per il giorno successivo. Molto spesso le veniva voglia di chiamare Scorpius e farsi dare una mano, ma si era intestardita e doveva farcela da sola, non era di certo stupida, prima o poi ci sarebbe riuscita.
Passarono almeno due ore e Lily non riusciva ancora a preparare quella stramaledettissima pozione.
In quel momento Scorpius stava andando nell'aula di pozioni per preparare, anche lui, una pozione per il giorno dopo; appena vide Lily, tutta attenta a ciò che stava facendo, si fermò e appoggio la spalla allo stipite della porta, aspettando che lei si accorgesse di lui.
Lily, dal canto suo, finì per la millesima volta la pozione, si avvicinò per assaporarne l'odore, ma sentì un rumore. Scorpius, riconoscendo il rumore, si precipitò preoccupato vicino a Lily e l'allontanò dal pentolone che, dopo pochi secondi, esplose in una nuvola di fumo.
Nello spostarla, Scorpius la fece poggiare al muro e lui contro di lei, a coprirla. Dopo aver tenuto gli occhi chiusi, Lily li aprì e si ritrovò davanti uno Scorpius con dei ciuffi di capelli fuori posto, era la prima volta che lo vedeva così ansioso per qualcosa, di solito non si scompone per niente e nessuno. Le venne completamente naturale prendergli il viso nelle mani e baciarlo, sia per ringraziarlo sia perché gli mancava baciarlo. Scorpius Malfoy baciava maledettamente bene.
Scorpius ovviamente rispose al bacio, e le circondò i fianchi stringendola a sé; si era maledettamente preoccupato per Lily e sapeva che quello che stava accadendo tra loro poteva non essere né un favore né tantomeno una semplice amicizia.
« Mi farai impazzire, piccola Potter » le disse, a fior di labbra. Dopo che decise che quel bacio era durato abbastanza, Scorpius si distaccò e le spostò un ciuffo di capelli dietro l'orecchio.
« Stavo cercando di preparare l'Ammortentia per Lumacorno » spiegò Lily, guardando il pentolone.
« E chiedermi una mano? »
« Non puoi sempre stare dietro a me e ai miei problemi » rispose la piccola Potter.
« E tu potevi chiederlo anche a qualcun altro » iniziò Scorpius, « come te lo devo dire che anche tu hai dei limiti? »
« Ok, va bene, scusa » sbuffò Lily e poi si avvicinò al pentolone, con aria arresa si girò poi verso il ragazzo, « ora mi aiuti? »
Scorpius scoppiò a ridere e si avvicinò a Lily.
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Albus era felice di parlare con Kira, era un piacere affrontare un discorso con lei. Stavano camminando per il giardino di Hogwarts, perché la ragazza aveva avuto un problema con sua mamma, Cho Chang, ma non aveva amiche strette a cui dirle, quindi cercò Albus per parlarne con lui.
Alice vide la scena e, se in un primo momento decise di contenersi, quando Kira abbracciò il suo ragazzo, di inferocì e raggiunse i due a grandi falcate.
« Ehi » annunciò Alice per comunicare il suo arrivo, ad alta voce, facendo così staccare Kira da Albus.
« Amore, tutto bene? » rispose Albus, tutto tranquillo.
« Perfettamente » disse la Paciock, esaminando Kira.
« Forse è meglio che me ne vada » capì Kira, poi si rivolse ad Albus « grazie mille, Al » e gli diede un bacio sulla guancia, per poi sorridere ad Alice e andar via. Tutto sotto lo sguardo indignato di Alice.
« Ma vuole presa dai capelli? » domandò Alice sarcasticamente, rivolgendosi ad Albus che cominciò a ridere.
« Come te lo devo dire che per me ci sei solo tu? » affermò il giovane Potter, tirando la sua ragazza vicino a sé e abbracciandola.
« Dillo a quella » continuò imbronciata Alice.
« Tu mi farai impazzire » rise ancora Albus, per poi baciarla.
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