1. « Dove diavolo eri finito?! »
La famiglia Potter, con James incluso, varcava la soglia del binario nove e tre quarti, Lily e Albus stavano per partire per i due anni scolastici più importanti di due maghi, rispettivamente, l'anno dei G.U.F.O. e dei M.A.G.O.
Lily si guardava intorno, in cerca di una delle sue cugine o di Alice, ma non vedeva nessuno.
« Lo sapevo, sta mattina siamo arrivati troppo presto » si lamentó Lily, sbadigliando.
« Ma cosa dici, Lily, in treno parte tra dieci minuti e qui è strapieno di gente » la corresse Ginny Potter, che quella mattina aveva insistito sul non fare tardi, ma alla fine, sono arrivati tardi lo stesso.
Continuarono a camminare, in cerca dei Weasley, fino a vedere Ron ed Hermione Weasley che salutavano i propri figli, Rose e Hugo. Lily li ha sempre considerati come dei fratelli, Hugo era il suo migliore amico e Rose era la sorella maggiore mai avuto, l'ha sempre adorata.
« Rosie! » esclamò correndo verso la cugina e l'abbracció. James prese il suo carrello col baule e, insieme i Potter, raggiunse i Weasley.
Le due famiglie si salutarono, si aggiunsero a loro anche i Paciock con i loro figli: Alice, una Grifondoro, migliore amica di Lily, mora e con gli occhi da cerbiatto e Frank, anche lui Grifondoro. Arrivarono anche Percy e Audrey Weasley, insieme a Lucy e Molly; Lucy era una Grifondoro ed era una delle migliore amiche di Lily, oltre che sua cugina, e Alice, anche lei con i capelli rossi e occhi verdi. Molly, anche lei Grifondoro, era all'ultimo anno con Rose.
Albus, unico in quella combriccola smistato in Serpeverde -perché tutti i cugini Weasley erano Grifondoro- , si annoiava a morte e non riusciva neanche ad avvicinarsi a colei a cui doveva delle imperdonabili scuse, poiché troppo presa dalle amiche.
« Fratello, non preoccuparti, riuscirai a rimediare » gli sussurró James, mettendogli una mano sulla spalla.
« Mi odia, ne sono sicuro » rispose Albus, guardando il fratello.
« Oh, andiamo, smettila di commiserarti come un Serpeverde e trova quel po' di coraggio che hai sicuramente in te, sei un Potter, in fondo » lo incoraggió James, sorridendo.
« Grazie, fratello.. forse, un po', mi mancherai quest'anno » disse Albus, da sempre restio agli abbracci, ma, per James, fece un'accezione.
« Sta' attento a Lily e, per qualsiasi cosa, manda un gufo » comunicó James. James Potter era da sempre un bambinone e sempre lo sarebbe stato, ma quando si trattava dei suoi fratelli, riusciva a diventare maturo.
« Tu non farti uccidere, futuro Auror » rise Albus.
« Ehi, non vi starete salutando senza di me! » esclamò offesa Lily, andando verso di loro e abbracciandoli. I fratelli ricambiarono l'abbraccio e sentirono uno scatto, si girarono e videre loro padre con una macchina fotografica babbana, Harry adorava quell'aggeggio.
« È raro non vedervi litigare, quindi documento » scherzó il Bambino Sopravvissuto, era fiero dei suoi figli.
Il momento dei saluti finí e i Weasley e i Potter entrarono nel treno verso Hogwarts.
~
Lily era nel suo scompartimento con Alice e Lucy, come al solito, chiacchierando su come erano andate le vacanze. Alice e Lily avevano poco da raccontarsi, dato che le avevano passate insieme.
« Peccato che tu non sia venuta, Lus » disse dispiaciuta Alice. Lucy era partita, per tutta l'estate, per la Los Angeles babbana.
« Ragazze, lo sapete che vi adoro, ma Los Angeles è Los Angeles » rispose Lucy con gli occhi a cuoricino, « e non potete capire quanti ragazzi! » continuò facendo ridere le amiche.
« Noi eravamo invase da turisti, carini si, ma Alice era sempre nel suo mondo » disse Lily, lamentosa.
« Ancora non sei pronta ai ragazzi, piccola e ingenua Als? » rise Lucy.
« I ragazzi sono idioti » ribatté Alice, senza ridere. Lucy e Lily si scambiarono uno sguardo e capirono che era meglio non continuare.
« Tu, Lily, ancora ossessionata da questa mania di diventare più matura? » domandò Lucy, e Alice sembrò riprendere il solito sorriso.
« Non è una mania, è un dato di fatto » rispose Lily.
« Andiamo Lils, hai solo quindici anni, goditi la vita » esclamò Lucy.
« Lus, ti adoro, ma guarda Rose, è sempre cosi matura e non ha bisogno della protezione di nessuno » spiegò Lily.
« Quindi è per questo? Vuoi essere come Rose? » chiese scioccata Alice.
« Ovviamente no » rispose Lily.
« E allora cosa? » domandarono, insieme, Lucy e Alice.
« Ho un motivo e, prima o poi, ve lo diró » disse Lily.
~
Albus era nel suo scompartimento con Scorpius, Adam Nott -cugino di Scorpius- e Jack Zabini. Loro quattro regnavano le Serpi, soprattutto ora che erano all'ultimo anno. Era stato difficile accettare un Potter fra le Serpi, ma appena Scorpius lo conobbe, capí che si, all'apparenza sembrava un Potter fatto e finito, ma aveva un lato oscuro.
« Al, ancora imbronciato per la storia di quella ragazza della fine dell'anno? » chiese Scorpius, divertito.
« Non era una semplice ragazza, Scorpius, è diversa » rispose Albus e mise su uno sguardo minaccioso, che lasciava intendere di non voler essere preso in giro.
« Allora vacci a parlare, con questa ragazza diversa » disse Adam, e Albus non la trovò una cattiva idea, si alzò e uscì.
Sapeva dove era, era sempre lì, ogni anno e sperava solo che non fosse con chi pensava che fosse.
Arrivò al suo scompartimento e la vide, Alice Paciock in tutto il suo splendore e sola.
Prese velocemente un pacco di cioccorane, senza pagarle, dal carrello ed entrò nello scompartimento. Alice alzò gli occhi verso di lui.
« Potter » disse gelida.
« Alice » Albus pronunciò quel nome sospirando, facendo capire il suo dispiacere e porgendole le cioccorane.
« Dove diavolo eri finito?! » disse Alice, dopo averlo guardato e alzandosi, arrabbiata.
« Non ti sei fatto sentire per tutta l'estate e io sono stata una stupida » urló, inizialmente lei, ma poi si rese conto di dov'erano e cominciò ad abbassare la voce.
« Senti, Al- »
« No, non voglio sentire scuse, esci da questo scompartimento! » esclamò spingendolo fuori, lui si lasciò spingere, maledicendosi dentro, « non ti voglio più vedere » gli sussurró alla porta.
Scioccato e sconfitto, andò via e torno nel suo appartamento. Ma non si sarebbe arreso, avrebbe ricoinquistato Alice.
~
Lily stava parlando con Rose, nello scompartimento di quest'ultima, di come riuscire a superare l'anno al massimo e vari consigli per farlo. Rose era davvero stupita da quella richiesta e parlava con lei, stupita come non mai, con interesse.
« Grazie mille, Rose » le sorrise e si alzò.
« Dovere da cugina, lo sai che ci sono sempre » disse Rose sorridendole e uscendo, per andare all'incontro dei Prefetti e dei Caposcuola.
Lily aveva lo sguardo perso nel vuoto, pensava ad Alice e alla sua affermazione sui ragazzi. È vero, tutta l'estate era rimasta o dentro la villa o usciva perché obbligata. Si sentiva pessima, la sua migliore amica soffriva, sicuramente, per amore e lei non ne sapeva niente.
« Ed ecco a voi un'esemplare di Piccola Potter pensante, non si vede tutti i giorni » quella voce, quella voce maledettamente odiata e pedante.
« Cosa vuoi, Malfoy? » domandò irritata la ragazza.
« Stavo andando alla riunione e ti ho vista qui con quell'espressione da abete e volevo infierire » rispose Scorpius.
« Sei così odioso » sospirò Lily.
« Qualcosa la preoccupa, signorina Potter » disse Scorpius, sedendosi affianco a lei.
« A volte, penso di non accorgermi di quello che mi sta intorno » confessò e si stupì di se stessa, da quando faceva confidenze a Malfoy? Da quando lui la ascoltava quando aveva problemi?
Lui fece una faccia ovvia, come se sapesse che lei non si accorgeva di talmente tante cose.
« Ma alla fine sei un'esemplere di Potter Grifondoro, mi sembra anche logico » ed eccolo che ritornava a fare il solito arrogante, Lily sorrise divertita e scosse la testa, alzandosi.
Scorpius si alzò insieme a lei, « ma devo ammettere che non sei male, Potter. »
« Sai, Malfoy, anche tu.. » disse Lily, avvicinandosi pericolosamente e con sguardo sognante, « ..sei cosi interessante. »
Lily, vedendo la faccia stupita di Malfoy, gli scoppiò a ridere in faccia e andò via; lasciando lì uno Scorpius Malfoy stupito e intontito.
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