Capitolo XX
- Congratulazioni!! - le mie amiche quasi urlano.
- Era, fottutamente, ora! - mi scuote Kanon.
- Se non si fosse dichiarato sarebbe finita male, per lui. Per mano, o piede, di mia proprietà. - sbuffa Chihiro.
- A tal proposito... - mi agito seduta sul mio letto - Non so come ringraziarti. Sei stata tu a dargli la spinta, con la bugia su quel compagno che voleva dichiararsi a me. -
- Avrebbe dovuto decidersi da solo, senza bisogno dell'utilizzo di certi mezzucci. - schiocca la lingua infastidita.
- Proprio tu parli? Non mi sembra ti sia ancora dichiarata a Shigeru. - la fissa di sottecchi Kanon.
- Ma che... diavolo?! - sussulta l'altra, dopo essere stata presa in causa all'improvviso.
- Che c'è? Ho solo detto la verità. - fa spallucce, indisponendola pure più di poco fa.
- Non stavamo parlando di me. - sbuffa, cercando di tornare al discorso principale.
Questo suo modo di fare mi ricorda quello di Takashi.
Come lui cerca di rimanere composta anche quando potrebbe lasciarsi andare alla situazione, essendo con le giuste persone.
- Quando fai così gli somigli un sacco. - non riesco a reprimere una leggera risata.
- A chi, scusa? - mi guarda storto lei.
- A Taka. -
- Cosa?! - scatta come una molla - Io non sono un'idiota che si fa pare da idiota, come quell'idiota. - si altera, agitando freneticamente le mani per aria.
- Se non fosse per voi due io ora non sarei qui a raccontarvi che, con Takashi, è andata così alla grande. - traggo mentalmente un profondo respiro - Per questo, per stavolta, sorvolerò sugli insulti gratuiti che hai versato senza senso sul ragazzo che amo. Anche perché... - rifletto - Se si parla di chi è più idiota, credo ci siano pochi in grado di superare mio fratello. -
- Più che idiota lo classificherei come Re dei tardi. - ragiona Kanon - Comunque, parlando di lui... tu e Takashi avete pensato a come dirgli di voi? -
- Oh, è vero. Visto che ci sono, ne approfitto per chiederti se posso assistere al momento in cui glielo direte. - Chihiro torna in sé in un istante - Voglio proprio assistere alla sua reazione. -
- Tu hai un modo tutto strano per dimostrare amore, lo sai? - Kanon le fa un sorriso tirato.
- Sono divertenti le sue reazioni esagerate, quasi più di quelle di Setsuna. - già le si vede in volto come sta pregustando l'arrivo della scenata che farà Shigeru.
Però, ahimé...
- Mi spiace dirtelo, ma Takashi ha detto di voler parlare con mio fratello da solo. - confesso.
- Solo, solo? Pure senza di te? - scatta sorpresa Kanon.
- Già. -
- Perché? Insomma, nel caso Shigeru desse di matto... la tua presenza potrebbe calmarlo o almeno frenarlo. - mi fa presente Chihiro.
- C'ho pensato anch'io, lo ammetto. - sospiro - Però Taka è stato irremovibile. Ha detto di volergli parlare a quattr'occhi, che gli deve almeno questo. -
- Oh, ora capisco. Si sente in colpa per non avergli mai detto d'essere innamorato di te. - annuisce.
- Credo di sì. In quanto sorella di Shigeru non ho nemmeno mai pensato di dirgli cosa provavo per il suo amico, era troppo imbarazzante pensare di fare un discorso del genere con lui. Questo però era diverso per Takashi, che probabilmente deve essersi sentito spesso in torto a tener la cosa nascosta al suo migliore amico. -
- Eh, già. Certe persone si sentono in colpa quando tengono per sé questi dettagli di loro stesse. Dopotutto gli amici esistono per sostenersi a vicenda. - Kanon canzona, non molto indirettamente, Chihiro.
La quale subito - Che vuoi? Tanto che bisogno c'era di dirlo apertamente? L'avete capito entrambe senza che proferissi parola. - sbuffa.
- Sarebbe comunque stato carino se ti fossi confidata con noi. -
- Ormai è tardi per i "se". - scuote il capo, puntando lo sguardo su di me - Piuttosto... quand'è che Takashi pensava di parlare con tuo fratello? -
- Eh... non lo so. - faccio un sorriso tirato, alle loro espressioni contrariate - Ha detto di aver bisogno di un po' di tempo. Per capire come dirglielo nel modo migliore. -
- In pratica... sta temporeggiando perché se la sta facendo sotto. - ribattono in un coro quasi terrificante.
- Anche se fosse, non posso certo fargliene una colpa. Pure io nella sua situazione avrei paura. E se Shigeru finisse per detestarlo? Se smettesse di parlargli? O addirittura... se gli vietasse d'uscire con me? - mi afferro la testa tra le mani.
- Ehi, Setsuna! - vengo scossa da Chihiro - Pensi davvero che Takashi possa permettere a Shigeru di vietarvi d'uscire? Dopo tutti gli anni che c'ha messo per decidersi a dirti i suoi sentimenti? Andiamo. Dovresti avere più fiducia nel tuo ragazzo. E pure in tuo fratello, dopotutto... vuole molto bene a Takashi. Dubito riuscirebbe a tenergli il muso per tanto. Anche perché in fondo non avete fatto nulla di male, innamorarsi non è mica un crimine. -
Il mio... ragazzo...
- Può diventarlo, se un ultra maggiorenne finisce per capitolare dietro una minorenne. - puntualizza Kanon.
Ascoltata da me solo di striscio, perché troppo impegnata a crogiolarmi nelle parole "il mio ragazzo".
Devo ancora realizzarlo a pieno, ma è proprio così.
Senza ombra di dubbio.
Takashi ed io... siamo una coppia.
- Ma che c'entra questo ora? Setsuna non è più minorenne. -
- E chi ha detto che parlavo di loro due? - ride Kanon.
- Ma che cavolo! Oggi sei in vena di rompere le scatole?! - battibeccano.
- È divertente. Di solito sei tu a prendere in giro noi. -
- Smettila, abbiamo cose più importanti di cui discutere. Guarda. - la vedo indicarmi.
Gesto che mi fa riprendere dallo stato di trance - Hai visto come si è bloccata? La stai agitando. -
- Veramente... - punto lo sguardo a terra, in imbarazzo - Stavo solo pensando al fatto che Takashi è per davvero il mio ragazzo. Cosa che ancora fatico a credere. -
- Visto come ti sei sbagliata, Chihiro? - la risata di Kanon si fa più sguaiata - Ora non potrai più sfuggire alle mie frecciatine. -
- Davvero? - il suo tono cambia, mentre si mette a sedere composta.
- Uhm? Sì, perché? -
- Avevo una mezza idea di confidarvi una cosa, ma se continui così mi fai passare completamente la voglia. - sospira teatralmente.
- Parli così solo per farmi smettere. - Kanon incrocia le braccia indispettita.
- In verità... non proprio. - d'un tratto s'agita sul posto. Arrossendo pure leggermente, portando così la mia massima attenzione su di lei.
- Eh? Che vuoi dire?! - scatto curiosa.
Chihiro timida è una visione così sconvolgente che... che dovrei aspettarmi di scoprire?
- Parlerò solo se Kanon prometterà di star buona. Non voglio venir presa in giro più di così. -
- Stavo solo scherzando. Se devi dire qualcosa di serio è logico che ti ascolterò senza fare commenti sciocchi. -
- Allora... ok. - annuisce, cominciando a torturarsi le mani.
Il silenzio che cala nella mia stanza.
La curiosità che sale.
Questa è la prima volta che Chihiro decide di parlare del suo amore per Shigeru in maniera aperta, perciò vedrò di fare il possibile per aiutarla.
Glielo devo sia come amica che per senso di gratitudine nei suoi confronti.
- Ho deciso di cominciare a far sul serio. - esordisce in fine - Fin'ora è sempre stato settato in modalità fratello adorante ed iperprotettivo, ma quando scoprirà di voi... le cose cambieranno. O almeno è quel che ho sempre sperato. - sospira - Per questo ho preso la decisione che, finiti gli esami d'ammissione, chiederò a lui e Takashi di lavorare da loro. Così da poterlo marcare stretto. -
- Ma è... un'idea magnifica! - le afferro le mani entusiasta - Se lavorerai lì avrai modo di vederlo quasi tutti i giorni. E questo lo porterà inevitabilmente a notarti di più. -
- Ti stai esaltando troppo e troppo presto. - sbuffa, scappando dalla mia stretta - Shigeru sarà un osso duro da conquistare. -
- Non lo so, sai? - comincio a riflettere tra me - Mio fratello è sempre stato corteggiato molto, ma mai in maniera seria. Tutte le ragazze che gli giravano attorno sapevano che io ero il centro dei suoi pensieri e delle sue preoccupazioni. Per questo si sono sempre espresse con frasi come "Vorrei anch'io avere un fratellone premuroso come te" oppure "Se hai tutte queste attenzioni verso tua sorella, chissà che fortunata sarà la ragazza con cui un giorno ti metterai." Che ovviamente, a causa della capoccia tarda di Shigeru, non sono mai state assimilate come dichiarazioni, ma semplici complimenti. -
- Tu dovresti parlare poco di "capoccia tarda", lo sai? - mi punzecchia Kanon.
- Già, ma comunque... quel che sto dicendo è che non ha mai sentito nessuna esternare il suo amore per lui in maniera diretta. Per questo credo ci siano buone probabilità di farlo capitolare. O almeno di scuoterlo alla grande, per cominciare. - annuisco convinta.
- Bah, in ogni caso... - sospira Chihiro - Andrà come deve andare. E poi ora ho altro a cui pensare, nell'immediato futuro. Tipo impegnarmi per ottenere l'ammissione all'università che m'interessa. -
- Non farmi pensare a cose del genere. Non ora. - si lagna Kanon - Sapere che prenderemo strade diverse mi fa piangere il cuore. -
- E perché mai? Mica smetteremo d'essere amiche, solo perché frequenteremo istituti diversi. - la guarda storto Chihiro.
- Ha ragione. - concordo - Siete le mie prime vere amiche, motivo per cui non ho intenzione di perdervi di vista. Per il resto della mia vita. -
- Questa sembrava quasi una minaccia. - scoppiano a ridere, facendo virare i nostri discorsi su temi molto più sciocchi e leggeri.
Fino a quando...
Giunta alla preparazione della cena, dopo averle salutate, comincio a riflettere sul mio futuro.
Chihiro e Kanon hanno preso la loro decisione oramai da parecchio, mentre io sono ancora qua a tentennare.
Tanto da non aver ancora espresso nulla in di ciò in modo diretto.
Una parte di me aveva paura d'ammettere l'esistenza di questo mio desiderio, consapevole del fatto che mi avrebbe portata a star ancora meno tempo con Takashi.
Temevo che ciò potesse allontanarmi da lui in maniera irreparabile, ma ora so essere stato un pensiero assai sciocco.
Anche se le cose tra noi non fossero andate così bene, non sarei mai finita con l'essere un'estranea per lui.
In ogni caso, a premermi molto di più c'è un altro timore.
Ovvero la stizza di non essere adatta al lavoro dei miei sogni.
Quello che ho sempre cercato di tenere in secondo piano, nella mia mente, per non farmi troppe illusioni.
Un attimo...
A pensarci, non mi sto comportando con esso come ho fatto con Takashi?
Forse un po', però... non posso farci nulla, dannazione!
Di scrittori ne è pieno il mondo.
Perciò, come posso pensare di non essermi imbarcata in una scelta azzardata?
Ok che un tempo ho vinto un premio, per uno dei miei racconti, ma si parla comunque di svariati anni fa.
Il mondo dell'editoria è così vasto ed agguerrito che... cosa mi fa credere di riuscire a poterci sopravvivere, lì in mezzo?
Diamine... è spaventoso pensare al futuro che potrei trovarmi ad affrontare, ma pure così...
Sento di volerci provare.
Mi ero autoconvinta di voler intraprendere la stessa carriera di Taka e Shigeru, però so bene, in cuor mio, che ciò non mi renderà mai felice come lo sono quei due.
Pur essendo una che ama cucinare.
Quello che realmente mi dà gioia è racchiuso nelle parole che le mie dita realizzano nero su bianco.
Che portano alla luce emozioni, mondi, personaggi, vicende... che altrimenti esisterebbero solo nella mia testa.
Ora non so ancora se il mio sogno si possa in effettivo concretizzare, ma sapere che Takashi crede in me significa moltissimo.
Benché io non gliel'abbia mai detto chiaramente, lui mi ha comunque letto dentro. Capendo da solo cosa davvero desideravo fare del mio futuro.
E sostenendo fermamente la mia scelta.
Per questo voglio sia lui il primo a sentirmelo dire ad alta voce.
- Setsuna, siamo a casa! - trilla felice Shigeru, all'entrata. Distogliendomi momentaneamente dalle mie riflessioni.
Ieri, alla fine, non ha fatto chissà quante storie per la mia fuga con Takashi. Pur dispiaciuto di non essere stato in grado di fotografarmi per i corridoi, con la divisa da cameriera.
Questo perché, Chihiro, gli ha passato sottobanco una sfilza di miei scatti rubati di nascosto.
Che la ragazza si è premurata di passare pure a me, con tanto di "Così puoi inviarle al tuo ragazzo."
Ragazzo che, evidentemente, non ha ancora detto nulla di noi a mio fratello.
- Bentornati. - li saluto, beandomi della vista del biondo - Com'è andata la giornata? -
Se non fosse per il fatto che voglio evitare un infarto a Shigeru... correrei tra le braccia di Takashi senza pensarci un istante.
- Bene a me. Ed alla grande a Taka. - ride mio fratello.
- Shigeru! - lo guarda storto l'altro.
- Che c'è? Non sei contento di aver ricevuto tutti quei complimenti? - gli batte una mano sulla spalla.
- Non chissà quanto, considerando che quella mi ha fatto uscire dalla cucina più per provarci con me che per lodare il dolce da lei mangiato. - sbuffa, guardandomi di sottecchi.
- Era contenta pure del dolce. - si siede divertito su uno dei due sgabelli posti davanti al bancone.
- Ma non è stato per quello che sono stato chiamato in sala. E sai quanto certi comportamenti m'infastidiscono. - ripete, avvicinandosi a me - Hai bisogno di una mano, per far qualcosa? -
- Eh? No grazie, sono ormai a buon punto. - lo guardo confusa.
Che sia preoccupato che io possa fraintendere questa storia?
Dopotutto sono sempre stata il tipo che parte in quarta ad immaginarsi scenari negativi.
Però... dopo ieri questo lato di me ha subito una drastica modifica.
Non sono cambiata totalmente, ma l'idea che Takashi possa sentirsi interessato ad un'altra, attualmente non mi sfiora nemmeno di striscio.
- Non cercare di scappare dal discorso. - ride Shigeru - Ti ha pure lasciato il suo numero, povera. Non hai nemmeno intenzione di scriverle per un saluto? -
Shigeru... seriamente?
Ok che non mi sento minacciata, ma stai comunque esagerando.
- Nemmeno per idea. - ribatte seccamente - Piuttosto... perché non vai a lavarti? Puzzi. Le grasse risate che hai fatto per tutto il giorno ti hanno fatto sudare alla grande. -
- Che cattivo... ed io che cercavo solo di aiutarti a trovare una compagna. - borbotta, avviandosi verso la porta - Se continui a pensare unicamente al lavoro finirai per morire solo e triste. -
- Pensa per te, piuttosto. - sbuffa, agitando una mano per aria. Nel gesto di farlo andar via più velocemente.
- Io non ho di questi problemi. In confronto a te ho al mio fianco un'adorabile sorellina. - gli fa la linguaccia, prima di sparire lungo il corridoio.
- A volte si comporta proprio come un bambino. - sospira Takashi, poggiando la fronte sulla mia spalla.
Facendomi andare i battiti a mille.
- Ce l'ha perché ieri gli ho detto chiaro e tondo che per me non sei una sorella. - mormora.
- Oh, capisco. - gioisco interiormente come una pazza.
Consapevole del fatto che tale argomento è stato trattato prima della nostra dichiarazione.
- Devo muovermi a parlargli di noi. Sopportare le sue prese in giro, riguardo quella cliente, è stata una dura prova di resistenza. Solo, non volevo dirglielo preso dal nervoso del momento. - sbuffa, tirandosi su per guardarmi - A tal proposito, mi sembri piuttosto tranquilla. Il che è insolito, visto come parti sempre ad immaginare il peggio, quando il mio nome viene affiancato ad un soggetto femminile esterno. Anche solo incontrato per puro caso. -
- Hai ragione, mi sento piuttosto bene al riguardo. - spengo i fornelli per mettermi all'opera col contorno - In fin dei conti adesso so cosa provi e pensi. Per davvero. Perciò, pensando a questo più alle tue reazioni di ieri, mi risulta difficile scoraggiarmi. Anche se non ho apprezzato il comportamento di Shigeru. -
- In pratica... - mi volta verso di sé, sollevando il mio mento con due dita - Stai dicendo che credi ciecamente nel mio amore per te. - sul volto gli sorge un sorrisetto assai compiaciuto.
Il quale sparisce quasi subito, per dar modo alle sue labbra di calare sulle mie. In un rapido, ma disarmante bacio a stampo.
- Brava bambina. - mi pizzica il naso - Speravo in una reazione del genere, ma vederti così sicura di noi è pure più soddisfacente di ciò che mi ero immaginato. -
- Tutto questo è merito della tua appassionata dichiarazione, signore delle vasche. - lo canzono, riuscita a riprendermi non troppo lentamente dal suo bacio improvviso.
- Prova a raccontare questa storia ad una delle tue amiche... - mi punta contro un dito, tentando di assumere un tono minaccioso - E scoprirai quanto posso essere sadico, quando mi ci metto sul serio. -
- So io a chi non vuoi che lo racconti. - ridacchio divertita - Chihiro ti prenderebbe in giro a vita per quel discorso, ma puoi star tranquillo. Pure lei ha cose che non vuole che si vengano a sapere. -
- Parli del fatto che è innamorata di Shigeru? - si rilassa d'un tratto, cominciando a disporre le cose in tavola.
- Un attimo... cosa? Tu... ah...? - seguo i suoi movimenti, sconvolta.
- Basta guardarla per capirlo. È piuttosto palese. Beh, per tutti tranne che per il diretto interessato. - fa spallucce - In questo siete proprio fratelli tu e lui. -
- Non credo proprio, lui non ha dovuto aver a che fare con molteplici segnali equivo... - mi zittisco.
- Ecco brava, meglio se non prosegui la frase. Chihiro è complicata tanto quanto me. - ridacchia.
- Non posso darti torto. - riporto alla mente vari comportamenti avuti con mio fratello.
Uno più alla Takashi dell'altro.
Se non conoscessi le famiglie di entrambi penserei che sono fratelli separati alla nascita.
Comunque... in ogni caso, ora che sono un momento sola con Taka, credo sia arrivata la giusta occasione per parlare di quell'argomento.
O almeno per domandargli del tempo per discuterne.
- Cambiando discorso... - attiro la sua attenzione - Vorrei parlarti di una cosa. -
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