CAPITOLO 7

Salve a tutti, eccomi tornata finalmente! Inizio con lo scusarmi per la fin troppo lunga attesa, ma oltre al tempo è mancata parecchio anche l'ispirazione, troppi problemi e pensieri uno dietro l'altro. Ora che sono un po' più lucida sono riuscita ad aggiornare. Ho recentemente deciso di aggiungere un personaggio (che conosciamo bene) e quindi un minimo di dinamiche ed esperienze anche per Towa, spero la scelta sia di vostro gradimento 😉

A questo punto direi bando alle ciance e si ricomincia! 😁
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Dopo la partenza di Setsuna, Towa era rimasta sola con i genitori. Certo, non che la cosa le dispiacesse, ma dopo cena si ritrovò a ripensare alle parole di Moroha...

*tu invece cosa hai intenzione di fare? Non ti farebbe male un po' di allenamento extra*

Si rese conto che sua cugina aveva ragione eccome, il problema era uno solo, e anche bello grosso: l'unica persona con cui avrebbe potuto allenarsi era suo padre. Sapeva bene che sotto sotto era un demone dai buoni sentimenti e che farebbe di tutto per la sua famiglia... ma dopo soltanto poco più di due mesi non aveva ancora una confidenza sufficiente.
Provava una sorta di soggezione che le impediva di andare da lui e fare richieste particolari.

Rin aveva notato l'espressione pensierosa di sua figlia, oltretutto Towa non faceva altro che sospirare da almeno cinque minuti.
"Towa, sei sicura di sentirti bene? Devi dirmi qualcosa?"
"No mamma, non esattamente... Beh, in realtà una cosa ci sarebbe... Credo sinceramente che sarebbe il caso mi allenassi anche io, ma dovrei farlo con mio padre"
"Indubbiamente. E c'è qualche problema? Per caso è successo qualcosa?"
Towa rispose immediatamente per evitare che sua madre si preoccupasse inutilmente.

"No, non è questo. Anzi, ad essere sincera provo una grande ammirazione nei suoi confronti. Però mi sembra che sia molto più concentrato su Setsuna, e io non riesco in nessun modo a chiedergli nulla. Mi farebbe piacere passare più tempo con lui e conoscerci meglio però..."
La ragazza venne interrotta da una lieve risata sotto i baffi della madre.
"È questo che ti preoccupa? Lo so che è difficile per chi non lo conosce bene, ma devi comprendere un paio di cose fondamentali. Innanzitutto tuo padre è un demone puro, il che significa che dimostra il suo affetto in maniera diversa rispetto agli esseri umani. E cosa più importante: lui vi ama entrambe allo stesso modo. Io credo che l'unico ostacolo da superare tra voi due sia il carattere. Setsuna è molto più simile a Sesshomaru, ma questo non significa che non possiate trovare un punto d'incontro, è pur sempre tuo padre. Senti, ora vai a riposarti... Fatti una bella dormita e ci penserai domani, che dici?"
"Va bene... D'altra parte credo proprio tu lo conosca molto meglio di me. Grazie mamma, a domani!"

Madre e figlia si strinsero in un abbraccio pieno d'affetto, subito dopo il quale Towa si avviò di fretta verso la sua stanza.
Rin non riuscì a trattenere un lieve sorriso, e pensò di dare un piccolo aiuto a Towa.
Si diresse anche lei verso la stanza da letto dove trovò Sesshomaru intento a leggere un rotolo.
"Pensavo di parlarti un attimo prima di dormire, ma vedo che sei impegnato. Magari ci pensiamo domani mattina", disse la ragazza prima di stampare un bacio sulla guancia del suo uomo e coricarsi accanto a lui.

"No Rin, rimando tutto a domani, non è così importante. È successo qualcosa?" disse Sesshomaru mentre avvolse Rin in un abbraccio.
"Towa... Vorrebbe passare più tempo con te e magari allenarsi un po' ma non riesce a chiedertelo. So che è già abbastanza grande, ma mi è sembrata davvero frustrata. Pensavo di parlartene in modo che potessi andarle incontro"
Ci fu qualche istante di silenzio e conoscendo il suo sposo, Rin iniziò a pensare che non avrebbe collaborato. Poi lo vide farsi pensieroso in volto.

"Credi che sia un buon padre?"
"Che dici? Certo che lo sei, anche tu fatichi a comprendere il problema. Hai visto com'è Towa, siete praticamente agli opposti. Non riesce ad aprirsi con te perché prova soggezione, e non perché tu sia un pessimo padre anzi... Ti ammira così tanto da sentirsi a disagio, so che può sembrare strano..."
"No... No, non lo è. Ora che me ne parli, ricordo bene come mi sentivo nei confronti di mio padre. È colpa mia, non ho mai pensato a questa possibilità"
Rin gli rivolse un dolce sorriso...
"Nessuno ci insegna come essere buoni genitori, bisogna seguire il proprio istinto e imparare a conoscere i propri figli. Towa ti adora, andrà tutto bene!"
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La notte passò tranquilla nel silenzio dell'abitazione al confine con il bosco.
Il giorno seguente, Towa si ritrovò a tavola una volta finita la colazione, ancora più agitata del giorno prima, nonostante le parole della madre. I suoi genitori si scambiarono un veloce sguardo d'intesa.
Mentre Sesshomaru si alzó da tavola, la ragazza iniziò a perdere le speranze di riuscire a comunicare con lui, quando sentì la voce di suo padre chiamarla.
"Towa... Prendi la tua spada e raggiungimi fuori"
"Ah... Sì padre! Grazie mamma..."
Rin guardò sua figlia negli occhi e ammiccò, accennando un sorriso.

"Per prima cosa è necessario che tu abbia piena coscienza dei tuoi punti deboli Towa. Hai combattuto diverse volte in precedenza, hai mai fatto caso a queste cose?"
"Beh diciamo di sì, anche se devo ringraziare Kohaku per questo. Grazie a lui ho notato che spesso tendo a non cercare una via di fuga rimanendo scoperta in attacco. Anche se ora sto migliorando molto, non ho ancora perfezionato completamente il mio stile di combattimento"
"In effetti è un comportamento rischioso. Ricorda che per quanto tu possa essere forte sei demone soltanto per metà. Potresti ritrovarti in problemi seri prima o poi. Quindi direi di iniziare ad imparare a non metterti in situazioni pericolose"

*Deve imparare a difendersi nel modo corretto. Non voglio rischiare di perdere anche lei, non deve più succedere nulla di simile...*

Sesshomaru e Towa furono impegnati per una intera settimana in sessioni di allenamento che comprendevano perlopiù attacchi e soprattutto schivate.
Quel giorno Rin li stava osservando con un sereno sorriso in volto.
"Stai migliorando, anche se c'è ancora del lavoro da fare"
"Grazie padre, io..."
Towa si immobilizzò per un istante per poi fare diversi passi indietro.
"Questo odore... Cosa è venuto a fare qui?"

Un demone dai capelli rossi arrivò in volo per poi atterrare poco lontano dalla famiglia.
"Kirinmaru"
"Sesshomaru... Mi spiace di avervi interrotto, ma sono venuto con l'intenzione di parlare, vorrei fare una proposta. Chiedo scusa anche a voi Lady Rin per l'intrusione"
Se era vero che ormai era tutto risolto, era pur anche vero che Towa, al rivedere quel demone, non si sentiva ancora del tutto serena. Si fece coraggio e prese parola.
"Sai bene come sono, Kirinmaru. Non ho intenzione di biasimarti in eterno per ciò che è successo, ma diciamo che forse c'è ancora del lavoro da fare sui rapporti tra le nostre famiglie"
"Oh beh, allora forse la mia proposta capita proprio al momento giusto. Ti andrebbe di parlarne?"

All'improvviso, un colpo di scena inaspettato. Rin si fece avanti.
"Credo sarebbe più appropriato discuterne in casa. Signor Kirinmaru vi prego, accomodatevi"
Sesshomaru si avvicinò alla sua sposa parlando a bassa voce.
"Rin, sei sicura...?"
"Tranquillo, va tutto bene. Penso sia positivo mantenere buoni rapporti, soprattutto per il bene di queste terre e della nostra famiglia"
"Ti ho già detto che sei una donna fantastica?"
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"Avanti, ti ascolto Kirinmaru..."
"Beh, la mia proposta sarebbe più rivolta a tua figlia, ma immagino sia comunque giusto parlarne anche con voi. Anche se penso sinceramente che sia lei a dover decidere cosa rispondere. Sai bene che quando tuo padre era ancora in vita si era creata una sorta di alleanza per mantenere la stabilità su queste terre. E di sicuro non posso ignorare né tanto meno negare il fatto che Towa e Setsuna abbiano il suo stesso sangue in corpo. Diciamo che ho notato del potenziale in questa ragazza, e vorrei che mi concedeste la possibilità di prenderla sotto la mia protezione per un periodo di allenamento speciale.
Towa, immagino che per te sia difficile rispondere ma... "

"No. No io... Accetto. Non posso permettermi di essere debole. E credo sia importante per le nostre famiglie continuare a collaborare. Se ho il permesso di mio padre, non ho nulla in contrario"
"Nessun problema per me, la prenderò come una buona occasione per onorare la memoria di mio padre. Spero valga lo stesso per te, Kirinmaru"
"Sai che ho sempre avuto rispetto nei suoi confronti. Bene, se non c'è altro da dire, volendo possiamo partire subito"
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Dopo aver messo insieme un po' di cose, Towa si preparava a salutare la famiglia, soprattutto sua madre.
"Stai tranquilla mamma, andrà tutto bene. Credo si possano dire tante cose su di lui, ma penso proprio che disonestà non rientri nel suo vocabolario. Ci vediamo presto!"

"Sei pronta Towa?"
"Sì, più o meno... Immagino raggiungeremo la nave a piedi oppure... Woah!"
"Chiedo scusa Signorina Towa ma in volo faremo prima"
La ragazza si fece leggermente rossa in viso per essere stata sollevata tra le braccia del demone quasi come una principessa. In quel momento aveva forse iniziato a scoprire uno dei tanti aspetti sconosciuti del Signore dell'Est?

E ora forse non si sentiva più così tanto a disagio come temeva...

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