capitolo 7
Povs Annabelle
Mi sveglio.
Apro gli occhi lentamente, odio la luce del sole addosso di prima mattina.
Mi rigiro nel letto, stringendo il cuscino sulla mia faccia.
Io: è presto... Perché mi devo svegliare presto la domenica...
Jude: ma che fai? Parli da sola?
Io: mm... Sì, forse...
Mentre cerco di riprendere sonno sento Jude ridacchiare, ed anche se debolmente mi da noia, così gli lancio addosso il cuscino che mi copriva la faccia...
Mi metto a sedere e lo guardo.
Lo trovo sdraiato per terra con un cuscino in faccia e la sedia che va da sotto la sua schiena fino alle gambe che sono ancora sistemate come se stesse a sedere.
Io: per colpa tua non riesco più a riprendere sonno... Accidenti a te...
Jude: e per questo mi lanci un cuscino, eh?
Si rialza rilanciandomi addosso il cuscino.
Io: sì, sai, lanciarti i cuscini è il mio secondo passatempo, non lo sapevi?
Jude: ma come siamo spiritose...
Io: chissà da chi avrò preso...
Sentiamo bussare alla porta e mio padre entra in camera.
Ray: scusate il disturbo ma volevo avvertirvi che avete visite.
E richiude la porta.
Io: chi potrebbe essere..?
Jude: non lo possiamo mai sapere se non andiamo a vedere...
Si alza e si stiracchia.
Io: vacci tu, mi sta fatica.
Mi ributto sul letto, facendo finta di russare.
Jude: sciocchina!
Io: ehy!
Mi alzo, ma Jude è già uscito dalla stanza, così mi infilo le ciambatte e lo inseguo.
Io: chi sarebbe la sciocchina?
Lo fermo sulle scale ma lui rigira la situazione e mi ritrovo con la schiena al muro e i polsi stretti fra le mani di Jude.
Vedo il mio riflesso nei suoi occhiali, vorrei tanto vedere i suoi occhi, vedere di che colore sono.. In questi mesi nei quali siamo stati insieme non si è mai tolto gli occhiali.
Jude si avvicina lentamente alle mie labbra.
Io chiudo gli occhi e aspetto che le sue labbra vengano a contatto con le mie quando...
Mark: che fate?
Jude si stacca velocemente da me.
Jude: nulla...
Rimango delusa, per una volta sono arrabbiata con Mark, non era proprio il momento adatto per disturbare.
Jude: perché sei venuto?
Sento che Jude si sta sforzando di non urlargli contro per averci disturbato.
Mark: volevo chiedervi se volevate uscire con noi?
Mi sa che Mark non si è accorto che Jude è un Pochettino arrabbiato.
Io: noi chi?
Celia e Silvia sbucano da dietro la schiena di Mark.
Silvia: noi.... Emh...
Celia: beh! E prima dici a me, fratellino!
Jude: pff... Vado a cambiarmi...
Guardo Jude risalire le scale e tornare in camera, poi mi giro verso i miei amici.
Io: vado a cambiarmi anch'io.
Sorrido e risalgo velocemente le scale, vado in camera mia e trovo Jude alle prese con dei vestiti, diciamo che li sta prendendo a pugni.
Io: ti sei arrabbiato?
Si gira.
Jude: no...
Io: a me non sembra, stai distruggendo dei vestiti innocenti.
Glieli prendo di mano e li butto sul letto.
Jude si gira dall'altra parte e si dirige verso l'armadio.
Io: non mettere in disordine più di quanto tu abbia già fatto.
Jude sospira e apre l'armadio, facendo finta di non avermi sentito.
Io: ma che fai? Mi ignori? Ah.... E pensare che io ero preoccupata per te, se questo, però. è il tuo ringraziamento, la prossima volta non ti lamentare se non ti sono corsa dietro...
Mi giro e mi dirigo verso la porta, appoggio la mano sulla maniglia e faccio per aprire la porta, quando una mano si appoggia sulla mia, facendomi smettere il movimento.
Jude: scusa... divento permaloso quando qualcuno mi interrompe, sopratutto quando sto per fare qualcosa di importante...
Sento una vampata di calore innondarmi tutto il corpo... scommetto che le mie guance sono diventate rosse peggio di un pomodoro...
Qualcosa di umido si appoggia sul mio collo... Le labbra calde di Jude, al solo sfiorare la mia pelle, mi provocano un brivido lungo la schiena.
Vorrei rimanere così per sempre ma dobbiamo scendere oppure gli altri si chiederanno che fine abbiamo fatto, dico fra me e me e così facendo, stacco Jude, gli do un bacino sulla guancia e corro a cambiarmi.
Angolo autrici
Eh niente. Scusate il ritardo.
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