capitolo 25-extra. (lemon)
Eheh (leggere nota autrice in fondo please)
Non è finito ancora!
Sono ancora qui!
Avvertenze: questo capitolo è fatto per persone più grandi.
Ci saranno scene di... *tossisce* cose sconce *tossisce*
Coscienza: sempre che tu riesca a scriverlo ;-;
Io: già... sarà un bel problema.
Ciaoh, vi lascio al capitolo!
P.s. taggo giadycat07. Sei una veggente, ragazza mia. Diventa la mia veggente personale, please.
Rimango attaccata a Jude tutto il tempo dell'allenamento.
Gli stringo la mano mentre torniamo a casa.
Jude: sei tornata oggi?
Annuisco.
Io: ho fissato con mio padre e lui ha subito provveduto a prendermi una casa.
Guardo il tramonto scendere, mentre cammino per le strade.
Quanto mi è mancato guardare il tramonto giapponese...
In realtà non ha nulla di diverso da quello americano...
Sarà forse il fatto che Jude è qui con me?
Gli lancio una piccola occhiata e subito sento il cuore iniziare a battere...
Perchè?
Non lo so...
Sembra che ciò che provo non sia più per il vecchio Jude, ma per questo nuovo uomo che è qui accanto a me.
Stringo di più la presa sulla sua mano e lui mi fissa curioso.
Jude: che succede?
Io: v-verresti... a... dormire da me...?
Sussurro, diventando tutta rossa in volto.
Lo sento esitare un attimo, ma poi mi risponde tranquillo.
Jude: sì, come vuoi...
E subito inizia a pensare qualcosa, poi mi guarda.
Jude: lo sai che significa, vero?
In un attimo, le peggio immagini di noi due insieme mi appaiono nella mente.
Sento tutto il mio corpo andare a fuoco, le guance si tingono di un rosso ancora più accesso e il mio cuore prende a battere più velocemente.
Io: m-m-m-ma cosa vai a pensare? Pervertito!
E lui ridacchia, mentre io muoio dalla vergogna.
[...]
Jude: sei migliorata nel cucinare.
Io: grazie... In America dovevo cucinarmi da sola le cose...
Mi avvio verso il lavabo, iniziando a sciacquare i piatti e i bicchieri.
Sento due braccia forti stringermi la vita e subito mi blocco in tutti i miei movimenti.
Sento il suo respiro sul mio collo e, con un'espressione perplessa, la giro di poco.
Io: c-che succede?
Mi stringe di più la vita con un braccio, mentre l'altro lo porta vicino alla mia faccia e tocca i miei capelli, tracciando la loro lunghezza.
Jude: mi è mancata la loro morbidezza...
Sorrido.
Sento il suo braccio ritornare verso la mia vita e stringermi di nuovo, avvicinandomi a lui.
Le sue labbra si poggiano sull'incavo del mio collo ed inizia a lasciare piccoli baci.
Chiudo l'acqua, finendo il mio lavoro e mi giro, appoggiando la schiena contro il lavello.
Jude mi fissa negli occhi, mentre io distolgo lo sguardo, rossa.
Jude: ancora non ci siamo baciati, da quando sei tornata...
Alzo di poco la faccia e, non ho il tempo di trovare il suo sguardo, che le sue labbra si poggiano sulle mie.
Sono morbide, calde, proprio come le ricordavo.
Una piccola lacrima mi si forma sotto l'occhio, ricordando il nostro primo bacio...
Ma questo è diverso...
Sento qualcosa punzecchiarmi le labbra e le socchiudo, sentendo la sua lingua iniziare ad esplorare il mio palato.
Appoggio le braccia sulle sue spalle mentre le sue mani iniziano a curiosare sotto la mia maglietta, accarezzando la mia schiena.
Un brivido mi percorre tutta, sentendo per la prima volta quel tocco.
Le mie guance si colorano di un rosso molto acceso.
Sento l'altro braccio cingermi la vita e tirarmi su, tenendomi da sotto.
Circondo le mie gambe intorno a Jude ed inizio a mettere le mani nei suoi capelli, mentre continua a baciarmi.
Inizia a camminare e riesce a tenermi in collo fino alla mia camera al secondo piano.
Entra e mi appoggia dolcemente sul letto, mettendosi subito sopra di me e fissandomi negli occhi.
Jude: sei bellissima...
Mi accarezza la guancia, mentre io lo fisso con la bocca aperta, cercando di riportare il respiro alla normalità.
Vedo il mio viso riflesso negli occhiali e d'istinto, alzo le mani stringendo il laccio e sfilandoglielo.
I suoi occhi rossi mi colpiscono: il cuore inizia battere ancora più veloce e le lacrime iniziano ad uscire...
Mi sono mancati così tanto: quei suoi due occhi rossi che mi osservavano sempre...
Mi porto il palmo della mano sopra la bocca e subito Jude mi afferra il polso, spostandola e ricomincia a baciarmi
Jude: non piangere, ti prego...
Dice, stringendomi dalla vita.
Appoggia la testa sul mio collo ed io sulla sua spalla, mentre lo stringo dalla schiena.
Io: mi sei... Mi sei mancato...
Lo sento mugugnare un "anche tu", per poi mordermi la pelle subito dopo.
Non mi lascia il tempo di fare nulla, che subito avvicina le sue labbra al mio orecchio e sussurra, con voce bassa...
Jude: posso... renderti mia?
Il mio corpo rimane immobile a questa frase: non riesco più a muovermi.
Annuisco con la testa e subito tutto inizia a farsi sfocato: sento la mano di Jude afferrarmi l'inizio della maglietta; il tessuto sfiorarmi la pelle, fino a quando non sparisce del tutto.
Le sue labbra si poggiano sotto il collo, iniziando a tracciare una scia di baci sulla mia pancia.
Lo sento indaffarato col ferretto del mio reggiseno e poi...
Click
Il ferretto si stacca e gli spallini mi scivolano di lato.
Lo afferra ma subito mi stringo nelle spalle, coprendo ogni presa possibile sul mio reggiseno.
Chiudi gli occhi, anzi, li strizzo proprio: mi vergogno... Non voglio che mi veda.
Il fruscio dei vestiti di Jude sulla mia pelle mi fa il solletico...
Sento il suo respiro sul mio viso, poi le sue labbra si appoggiano ancora una volta sulle mie, facendo allentare la mia presa sul petto.
In poco tempo, tutto il pezzo di sopra sparisce, lasciandomi solo in pantaloncini.
Le sue mani scivolano lungo la mia pelle bianca ed arrivano all'elastico dei pantaloni.
Mette le mani sotto e inizia a tirare giù i pantaloni, finchè non me li toglie del tutto.
Li lancia dietro di sé ed inizia a baciarmi le cosce.
Avvicino le mie braccia a lui, iniziando a tirargli su la maglia così da far spogliare anche lui...
Alla fine rimaniamo tutti e due in mutande, i vestiti a terra.
C'è silenzio, disturbato solamente dal rumore dei nostri baci.
Jude mi stringe a sé ed io gli stringo le spalle.
Quando si stacca mi fissa negli occhi sorridendo.
Jude: sei pronta?
Non dico nulla, annuisco semplicemente: è da quando siamo entrati in camera che la mia voce sembra sparita.
Non riesco a dire nulla, solo a mugugnare quando mi bacia...
Sento l'ultimo strato di tessuto sul mio corpo scivolare via, scendendo lungo le gambe, accompagnato dalle mani di Jude.
Alzo un attimo la testa e mi ritrovo Jude nudo davanti come me...
Mi copro subito gli occhi e ributto giù la testa, morendo dentro di vergogna.
Jude ridacchia; non so se una risata imbarazzata oppure dovuta al mio comportamento, fatto sta che sento un suo braccio stringermi la vita e avvicinarmi a sè ed una mano che mi accarezza la guancia.
Jude: non ti preoccupare... andrà tutto bene, Annabelle...
Il mio nome... che bello sentirlo uscire dalle sue labbra... è un qualcosa che avevo dimenticato...
Sento le sue mani prendermi i fianchi ed il suo volto si avvicina al mio.
Qualcosa si avvicina alla mia entrata e resta lì, fermo...
Le labbra rosse di Jude mi baciano subito e poi niente, il buio...
Un dolore acuto mi percorre tutto il corpo, ma non posso urlare: Jude bloccava la mia voce coi suoi baci.
Sento bruciare ovunque, anche se lui rimane fermo.
Si stacca dal bacio ed asciuga con un dito, una lacrima che mi si era formata sotto l'occhio.
Jude: mi dispiace... non voglio farti male..
La sua voce è bassa, ma riesco a sentire che è preoccupato.
Sforzo un sorriso e, mordendomi l'interno guancia, scuoto la testa...
Io: n-non fa più di tanto male...
Mi riaffera i fianchi e si alza un pochettino col petto, sistemandosi in una posizione più comoda.
Jude: provo a spingere, okay?
Annuisco.
Lo stesso bruciore di prima mi invade...
Mi copro la bocca con la mano, soffocando i piccoli gemiti di dolore che uscivano dalla mia bocca.
Una spinta dolce, poi un 'altra...
Va piano, cercando di farmi il meno male possibile.
Muove i fianchi per farmi abituare al movimento ed alla fine il dolore si allieva.
Inizio a sentire qualcosa di diverso... sento piacere...
Passato il dolore, tutto il resto è molto meglio...
Levo le mani dalla bocca e le porto dietro il collo Jude, notando ora quanto fosse sudato.
Mi accarezza la guancia, sorridendo, e subito da un'altra spinta, stavolta più accentuata.
Ed ecco che il dolore ritorna, ma stavolta è molto più sopportabile...
Infatti, dopo pochi secondi, lascia subito spazio al piacere.
Dei gemiti sempre più alti mi escono dalla bocca, uniti ai sospiri di piacere di Jude.
Jude continua a spingere ed è come se ora ci fossimo solo noi.
Tutto è buio, non c'è più nulla, solo i nostri corpi uniti insieme, imperlati di sudore e con i respiri affanosi.
La mia mente non pensa più, si aggrappa ai movimenti del mio corpo, sperando che questa sensazione non svanisca mai.
Non voglio staccarmi più da Jude, mai più...
Continua a spingere, aumentando ogni volta la velocità ed io cerco di aiutarlo, muovendo i fianchi.
Ogni volta che da una spinta più forte, mi bacia.
Alla fine, mi lascia un piccolo bacio sulla fronte e poi Jude si ferma e, lentamente, esce da me.
Alzo un attimo lo sguardo, ma subito Jude cade stremato con la testa sul mio petto.
RImango un attimo immobile, stringendolo poi subito dopo.
Chiudo gli occhi, cullata dal respiro che cercava di tornare alla normalità di Jude.
[...]
Apro gli occhi e mi ritrovo contro il petto di Jude.
Le sue mani mi stanno accarezzando i capelli e mi fissava sorridendo.
Jude: buongiorno, amore mio...
"Amore... amore mio"?!
Le mie guance diventano subito rosse e il mio cuore inizia a battere, ricordando la sera prima...
Alzo un attimo gli occhi e li immergo in quelli di Jude, prendo un profondo respiro...
Io: buongiorno anche a te... amore.
Angolo autrici
Hi people!
Okay, lo ammetto.
Non sono brava a scrivere queste cose.
Sono una grande pervertita, ma quando si tratta di scrivere queste cose, non mi riesce.
Yotobi: dai, ci abbiamo provato no?
Io: già. Che poi volevo finire entro oggi...
Yotobi; già. È stato un caso, ma proprio ieri ci siamo accorte di una cosa...
Io: OGGI È IL COMPLEANNO DI JUDE.
Yotobi; QUINDI CI SIAMO MESSE SOTTO E ABBIAMO PROVATO A TIRARE FUORI UN LEMON DECENTE.
Io: SORRATECI SE NON È MOLTO BELLO, MA... NON SAPPIAMO SCRIVERLE QUESTE COSE.
Yotobi; ma ora!!
*iniziano a cantare*
TANTI AUGURI A TE!
TANTI AUGURI A TE!
TANTI AUGURI A JUDE SHARP!
TANTI AUGURI A TE!
Io: vi ringrazio veramente tanto per averci supportato e sopportato fino a qui.
Yotobi; grazie mille a Jude che ci ha dato l'idea per scrivere la storia.
Jude: modestamente... È tutto merito mio.
Annabelle; zitto!
Io: ma apparte gli scherzi. Grazie veramente tanto, voi non sapete quanto scrivere questa storia ci ha fatto divertire. Per me è stato un passatamento ma a volte anche una cura.
Vi ringraziamo di cuore.
~Mondomanga e Yotobi~
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