capitolo 13 parte 2- Jude

Jude povs
Stavo camminando quando mi accorsi che Annabelle non era lì accanto a me...
Qualcosa dentro mi si chiuse, uno strano presentimento prese il soppravvento.
Mi girai, pronunciando il suo nome, e lo vidi... il brutto presentimento.
Annabelle e Dake si stavano baciando.
Una rabbia dentro prese il soppravvento, non capivo più nulla...
Andai da Celia e Silvia che erano poco più avanti di me e gli dissi che me ne stavo andando: non posso restare un minuto di più in questo posto.
All'inizio camminai normale ma poi presi a correre.
Qualcosa sotto l'occhio pungeva per uscire, ma io mi rifiutavo, non volevo...
Fa male...
Corsi più veloce, finchè non decisi di fermarmi.
Trovai un albero, mi ci appoggai con la schiena, una mano che teneva la maglia sul cuore.
Scivolai lentamente giù, fino ad arrivare a sedermi sull'erba...
Portai le ginocchia al petto e nascosi lì la faccia.
Strinsi le gambe più forte, cercando rifugio, non volevo restare solo, ma al contempo non volevo nessuno...
Rabbia, tristezza, dolore... non capivo quali erano i sentimenti che mi stavano ballando dentro, so solo che mi lasciai scappare una lacrima che rimase bloccata negli occhiali.
Lasciai la presa sulla gambe, mi alzai gli occhiali e mi asciugai gli occhi...
Ma più asciugavo le lacrime più queste aumentavano e più cercavo di smettere più avevo voglia di piangere...
Avevo bisogno di sfogarmi, avevo appena visto la persona a cui volevo più bene in questo mondo baciarsi con un altro... tradirmi...
Axel: Jude!
La voce di Axel mi raggiunge l'orecchio, alzo lo sguardo e lo vedo lì, accanto a me, con il fiatone.
Axel: ti ho trovato...
Si mise li a sedere accanto a me, senza dire niente...
Ci furono minuti di silenzio, anche se sapevo che non mi avrebbe detto nulla, non avevo voglia di farmi vedere piangere...
Orgoglio? Boh, forse... so solo che non riuscì a trattenermi più di tanto...
Io: può rimanere fra noi... tutto questo?
Non so cosa ha risposto, ma le lacrime che avevo appena trattenuto iniziarono a scendere senza fermarsi.
La mia voce voleva urlare, urlare il suo nome ma appena provavo a parlare i singhiozzi mi interrompevano...
Io: Ann-Annabe-... Anna-belle...
La mano di Axel si mise sulla mia spalla.
Axel: sfogati pure...
Diciamo che, per tutto il resto del pomeriggio restammo lì sotto l'albero, senza che nessuno dicesse qualcosa...
Si sentiva solo me... Solo io che piangevo...
I minuti passavano e i miei occhi diventavano sempre più rossi. Era la prima volta che piangevo in questo modo, così tanto... o almeno non ne ricordo altre...
Axel: Allora? Meglio?
Annuisco, tirando su col naso.
Axel: mi dispiace ma in queste situazioni sono pessimo nel consolare...
Mi sforzo di fare un sorriso. Un po' lo capisco, anch'io non saprei cosa dire in una situazione simile.
Axel: sai... non so come mai, ma appena ho visto la scena del bacio avevo voglia di prendere a pugni quel ragazzo...
Lo fisso, sorpreso di questa frase: non me l'aspettavo proprio.
Io: e come mai?
Si gira verso di me e mi guarda negli occhi.
Axel: e me lo chiedi anche? Ha appena fatto piangere ben tre miei cari amici... appena lo rivedo lo ammazzo!
Ha... fatto piangere tre persone?
Quindi anche Annabelle, in questo momento e... Celia?
Giusto... non solo io ho appena sofferto una perdita... aspetta... ma la mia si può chiamare "perdita"?
Io: Axel... secondo te... Perchè Annabelle non ha reagito subito al bacio?
Mi guarda con sguardo pensoso, poi gira la testa e guarda davanti a noi.
Axel: sarà stata presa alla sprovvista...?
Già, ci può stare...
Axel: può anche darsi che lo shock le ha proibito di muoversi...
Io: ci può stare...
Guardo le mie gambe distese sull'erba... Annabelle non potrebbe mai tradirmi, sarà sicuramente un errore; già, non capendo cosa stava succedendo non ha saputo ragionare subito lucidamente.
Eppure, cos'è questo strano sentimento dentro? Anche se non confermato, conosco Annabelle abbastanza bene da dire queste cose con sicurezza eppure...
Il mio stomaco sembra impazzito,  sembra girare, il mio cuore batte all'impazzata, come un martello nel petto...
Mi porto una mano alla bocca: che abbia lo stesso paura di perderla?
Axel: ehy, Jude... che succede?
Non alzo nemmeno la faccia per guardarlo, resto fermo, immobile, faccio muovere solo le mie labbra...
Io: secondo te, è normale avere lo stesso paura di perdere Annabelle?
Axel: in questo momento, sì... Penso tu sappia anche perché.
Si alza, mi tende una mano ed io la afferro.
Axel: andiamo a parlarle.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top