capitolo 13 parte 1- Annabelle
Jude: tutto bene, Annabelle? Hai una brutta cera...
Io: sì, sì...
Jude: sicura?
Annuisco, gli parlerò dopo dei miei dubbi.
Celia: ehy, Jude, senti...
Jude si allontana da me per andare a parlare con Celia, mentre Dake viene da me.
Dake: allora, gattina? Come va con Jude?
Io: bene. E tu con Celia?
Dake: mmh... bacia bene.
Io: solo quello? Bah... i maschi...
Ridacchio alla mia stessa affermazione...
Chissà se a Jude piace come bacio io...
Continuo a pensarci su, per poi smettere quando sento un braccio sulla spalla.
Mi giro verso Dake e gli chiedo.
Io: vuoi qualcosa?
Dake: non precisamente...
Guardo nella direzione in cui sono rivolti gli occhi di Dake e mi accorgo che sta assorvando Jude, e proprio quando si sta per girare, pronunciando il mio nome...
Una mano mi prende da sotto il mento mi fa girare e in pochi secondi due labbra a me sconosciute mi baciano...
Accade tutto lentamente: Dake mi bacia approfondendo il bacio, mentre guarda Jude. Quest'ultimo ci osserva per poco poi si gira, dice qualcosa a Celia che si gira e se ne va.
Dake si stacca e mi fa l'occhiolino, alzo la mano per tirargli uno schiaffo quando ne arriva uno a me.
Per la potenza del colpo casco a terra.
Alzo la faccia e noto Celia davanti a me che mi guarda con due occhi pieni di lacrime.
Celia: CHE BELL'AMICA CHE SEI!
E se ne va via correndo nella direzione opposta del fratello.
Silvia corre inseguendo Celia, senza nemmeno calcolarmi, come se la causa di tutto ciò fossi io...
Qualcuno che si sta trattenendo dal ridere, mi porge una mano: alzo la faccia e Dake scoppia a ridere.
Mi alzo senza il suo aiuto. I capelli mi coprono gli occhi, che si stanno riempendo di lacrime che non voglio far uscire.
Io: cosa c'è? Ti diverti? Sono veramente felice... spero che riderai ancora...
E gli tiro una manata in faccia, zittendolo di colpo.
Dake: ahio! Perchè?
Io: NON OSARE MAI PIÙ AVVICINARTI A ME E AI MIEI AMICI!
Ho voglia di prenderlo a pugni, non si rende conto di ciò che ha fatto? Alzo un'altra mano, stavolta chiusa in un pugno.
Mark: ANNABELLE! FERMA!
Mark mi afferra il pugno e mi porta via, lontano dalla fonte di tutti questi guai.
Ci sediamo su una panchina, io che stringo le mie mani lui che mi tiene un braccio sulla spalla.
Io: Axel è con Jude, vero?
Mark annuisce.
Io: anche lui è arrabbiato con me?
Mark: Axel? No no, anche se non sembra si è molto affezionato a te... sa che non sei un tipo da tradire... no... sta cercando di farlo capire a Jude...
Sorrido nel sentire che almeno due dei miei amici sanno che non è colpa mia...
Le lacrime iniziano a scendere senza che io riesca a fermarle. Cerco di asciugarmele con le mani ma invano: sono troppe.
Io: Jude...
Mark mi abbraccia.
Mark: vedrai che tutto si chiarirà...
Continuo a piangere, battendo i pugni sul petto di Mark, trattenendomi dall'urlare.
Non so per quanto rimasi lì, so solo che piansi talmente tanto che avevo finito le lacrime.
In un solo giorno, anzi, pomeriggio, avevo perso il fidanzato e le mie due migliori amiche, tutto per colpa di un ragazzo, un vecchio amico d'infanzia.
Mi pulisco le labbra al solo ripensare che quel lurido me le ha toccate con le sue.
Mark: tieni.
Mark mi porge un fazzoletto e dopo averlo utilizzato lo butto nel cestino.
Ho gli occhi rossi per il pianto.
Mark: vieni, ti accompagno a casa.
Mi prende per mano e mi avvolge un braccio intorno alle spalle e io ne approfitto per mettere la mia testa contro la sua spalla.
Due piccole lacrime scendono dai miei occhi e cadono a terra.
Camminiamo lentamente, quindi ci mettiamo molto più del normale a tornare a casa.
Appena arrivati, la porta si apre, mio padre ci accoglie con le braccia aperte ma le richiude subito vedendomi.
Ray: Annabelle? Che è successo?
Mi buttai fra le braccia di mio padre, cercando rifugio.
Inizia ad urlare per sfogarmi: avevo finito le lacrime ma avevo ancora tutta la mia voce.
Mio padre mi accompagnò dentro e stava salutando Mark, ma io lo presi per il polso, non volevo che se ne andasse. Non volevo restare sola e rischiare di perdere uno dei due amici che mi credevano.
E poi mi credevano... ma credevano cosa? Hanno solo visto due persone che si sono baciate, nient'altro...
Non ho detto loro la mia versione...
Qualcosa dentro di me mi disse che la sapevano di già...
Mentre salivo le scale per andare in camera, sentii Mark raccontare l'accaduto a mio padre.
Salii più velocemente le scale: non volevo sentire nulla di più...
Corsi in camera e mi chiusi dentro, lanciandomi sul letto.
Sarà una lunga notte...
Angolo Autrici
Yotobi: *tossisce*
Alice: *si nasconde*
Yotobi: già... dovrei farlo anch'io... CI DISPIACE. DOVEVA CAPITARE E CI DISPIACE- *Inizia a scappare e cercare un nascondiglio per paura della reazione delle persone.*
Alice: emh... non ci uccidete... okay? *scappa*
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