Capitolo 26

POV'S ELEONORA :

Apro lentamente gli occhi cercando di abituarmi alla luce che filtra dal finestrino dell'aereo.
Stanotte stranamente ho dormito più che bene, saranno le braccia di Alex che mi stringono dolcemente oppure il suo fiato caldo e regolare che continua a infrangersi nell'incavo del mio collo non so, so solamente che tra poche ore saremo a Washington e io ho una certa paura, non perché debba affrontare una missione, quella non mi preoccupa minimamente.
La mia paura è quella di lasciare lui nell'eventualità che mi accada qualcosa di grave.
In questi giorni non aver parlato con lui mi ha fatto capire che di Daniel non mi importa più niente, di certo continuerò a volergli bene ma non quel bene che si prova con un fidanzato o un marito.... L'amore che ho provato per Daniel è stato l'amore più bello di tutta la mia vita ma è arrivato il momento di lasciarlo andare per sempre, se continuo a vivere nel passato non riuscirò ad andare avanti.
Alex è arrivato come un'ondata d'aria fresca, all'inizio è stato fastidioso ma dopo ha cominciato ad essere piacevole e ora quell'aria comincia essere essenziale per me. La sua mano che si muove lentamente sul mio ventre mi fa smettere di pensare e mi invita a godermi queste ultime ore di pace prima dell'atterraggio.


-Buongiorno-

Alex mi abbraccia dolcemente mentre mi giro per mettermi di fronte a lui, apre un occhio e resto incantata da quell'azzurro intenso che mi guarda quasi scavandomi l'anima.


-Buongiorno a te, hai dormito bene??-


-Divinamente, tu??-


-Il fatto di averti avuto tutta la notte attaccato non mi ha facilitato nei movimenti quindi no, non ho dormito bene.-

Ovviamente non posso essere così dolce con lui, manderei a puttane la rabbia avuta nei giorni scorsi e lui deve riconquistare la mia fiducia. Non mi voglio sentire una prima donna con questo atteggiamento, voglio semplicemente fargli capire che le parole vanno ponderate prima di essere dette, la lingua non ha ossa ma le rompe,i proverbi non sbagliano mai.  Qualcuno interrompe il mio monologo interiore bussando alla porta della stanza.


-Generale tra mezz'ora inizia la fase di atterraggio, le consiglio di ultimare la preparazione e di cominciare ad allacciare le cinture.

Il comandante comunica ciò che più temevo. Non voglio più atterrare ma non posso più tirarmi indietro ormai, non l'avrei potuto fare comunque dato che mi hanno praticamente obbligata a partire.


-La ringrazio comandante, saremo fuori in dieci minuti, Alex muoviamoci, comincia l'inferno.-

Lui mi guarda come se fossi pazza ma non sa realmente cosa ci aspetta una volta che avremo incontrato Mc Raven e tutta la sua divisione.

Ho avuto modo di lavorare una volta con uno dei suoi sottoposti nel duemilatredici in Giappone per il caso Snowden ma da allora non ho più avuto contatti con la divisione americana.


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Siamo fuori dall'aeroporto di Dulles ma non vedo nessuna camionetta dell'esercito o un qualsiasi mezzo militare che possa farmi capire che sia venuto a prenderci qualcuno ma improvvisamente qualcuno picchetta una mano sulla mia spalla.

Mi giro di scatto e vedo una ragazza dai capelli neri corti, alta quanto me e con due occhi verdi stupendi, lei mi sorride dolcemente.


-Lei è il generale Mazzini?-

-Si sono io.-

-E' un onore fare la sua conoscenza, io sono Bettany, sono venuta a prendervi e portarvi nella nostra divisione. Mc Raven non vede l'ora di incontrarla.-

-Sai per quale motivo sono così attesa dal Comandante?-

-Saprà tutto una volta arrivati in caserma, ora andiamo . Non vorrei far spazientire i miei superiori.-

-Vedo che sei venuta in borghese, qual'è il tuo grado?-

-Caporal maggiore scelto generale, sono a sua completa disposizione per qualsiasi cosa.-

Devo dire che è molto tenera.

-Ok Bettany, per prima cosa dammi del tu, odio queste formalità, io sono Eleonora e lui è il mio protetto Alex.-

Tendo la mano verso lei che subito stringe con un sorriso stupendo ad incorniciarle il viso.

-Va bene Eleonora adesso andiamo, dobbiamo guidare per venticinque miglia e non vorrei portare molto ritardo.-

Velocemente ci avviamo verso la sua utilitaria e prendiamo posto io sul lato passeggero e Alex nei sedili posteriori e partiamo verso la nostra nuova avventura.


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Circa un'ora dopo siamo davanti la divisione di Washington, è semplicemente maestosa.

Quasi tutte le divisioni hanno strutture che esternamente sembrano hotel lussuosi e internamente pieni di porte con apertura ad impronta digitale e sistemi all'avanguardia. Solo la mia divisione è una bettola ma va bene così alla fine, non siamo per nulla al centro dell'attenzione.

Bettany digita un codice su una porta che si apre un attimo dopo e fa entrare prima me e subito dopo Alex con lei a seguito. E' una stanza dove ci sono quattro postazioni con computer inclusi , in fondo una specie di angolo ristoro dove intravedo un ragazzo girato verso il microonde intento a mettere una bustina nell'acqua calda.

Ragazzo molto più alto di me , capelli rossicci tirati indietro dal gel, occhi verdi che più verdi di così non si può. 

Non appena si avvicina verso noi lo riconosco subito , ha lavorato con me in Giappone. Si avvicina ridendo e porgendomi la tisana che in questo momento è in infusione.


-La tua preferita con olmaria e pompelmo.-

Come diavolo fa a ricordarsi la mia tisana preferita dopo tutto questo tempo.

-Non immaginavo potessi ricordarla, è un piacere rivederti Thomas-

Stringo la sua mano calorosamente mentre continua a sorridermi dolcemente.

-E' impossibile dimenticarla, ha un sapore forte e al contempo aspro, rispecchia a pieno il tuo carattere, ad essere sincero la bevo da quando siamo tornati dal Giappone-

-Non so se essere lusingata per aver fatto amare anche a te questa tisana o se essere rammaricata per aver appena definito il mio carattere aspro.-

Lui scoppia immediatamente a ridere, come se avessi appena fatto la battuta del secolo.


- Generale, vedo che i miei ragazzi vi hanno accolto nel modo che più meritavate-

Mi giro di scatto udendo la sua voce, è invecchiato dall'ultima volta ma ha sempre il suo charme, Mc Raven avanza verso noi con la sua solita postura rigida ma con il sorriso, quel sorriso che rivolgi a una persona a cui vuoi bene.


-Comandante, anzi no, Colonnello adesso, avrei voluto vederti in circostanze diverse dato che la mia presenza qui è necessaria per qualcosa che la tua squadra da sola non sa fare ma va bene comunque-

Mi avvicino verso e non appena siamo l'uno di fronte all'altra ci stringiamo in abbraccio che cerca di compensare gli anni di lontananza.

-Mi sei mancata tantissimo-

Sussurra tra i miei capelli mentre mi perdo tra il suo odore, lo stesso che adoro da sempre, quell'odore pungente di bosco al mattino ma allo stesso tempo dolce.

-Anche tu mi sei mancato, non come l'aria ovviamente, ma avevo nostalgia di te e del tuo profumo-

-Sempre bastarda a quanto vedo-

Scioglie l'abbraccio ridendo.

-Posso cambiare fisicamente ma il carattere resta lo stesso-

-Eri bellissima anni fa ma ora sei stupenda, gli anni in più ti hanno fatto bene a quanto vedo.-

E poi la bastarda sarei io....

-Comunque fatti accompagnare da Bettany nella tua stanza che ovviamente condividerai con il tuo protetto e rilassati un pò. Più tardi avremo modo di parlare.-

Mi lascia una carezza sul viso e si allontana , mi è mancato tantissimo ma ho paura di quello che dovrà dirmi più tardi, ho visto la preoccupazione sul suo viso anche se cerca di mascherarla. Speriamo bene.......




RAGAZZI ECCOCI AL VENTISEIESIMO CAPITOLO.. RINGRAZIO ANCORA TUTTE LE PERSONE CHE MI SUPPORTANO LEGGENDO LA MIA STORIA . VOLEVO SOLAMENTE DIRE CHE TRA CIRCA TRE CAPITOLI ENTREREMO NEL VIVO DELLA MISSIONE CHE VERRA' SPIEGATA DA MC RAVEN NEL PROSSIMO CAPITOLO, INCONTREREMO ANCHE IL FAMOSO DANIEL E IL RESTO DEL GRUPPO . PER SAPERE COME ANDRA' A FINIRE STAY TUNE.....

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