Capitolo 25
POV'S ELEONORA :
Sono passati due giorni da quando ho litigato con Alex ignorando ogni suo tentativo di riappacificazione, ovviamente mio zio mi ha negato il cambio protettore per lui, automaticamente dovrò portarlo con me in America.
Mancano quattro giorni alla partenza e ho deciso di allenarmi come se non ci fosse un domani, devo essere in forma per quando Mc Raven mi dirà quale missione io debba fare, ho chiesto a Marco uno dei suoi allenamenti intensivi e devo dire che mi ha distrutta ma adesso riesco a saltare sulla gamba sinistra, la ferita non si è riaperta in questi giorni ed è un buon segno, l'unico problema è alla sera, ho una tensione nel punto dove mi hanno ferita e devo obbligatoriamente prendere un analgesico per evitare di prendermi la gamba a pugni.
Marco ha cercato in tutti i modi di farmi parlare con Alex, ovviamente mi sono rifiutata, anche se non sono incazzata con lui, sono delusa, delusa dal fatto che mi abbia classificato come una donnetta di poco conto, delusa perché mi ha dato della poco di buono ma ancora più delusa dal fatto che lui non si sia scusato per quello che ha detto.
Marco mi ha detto che lui si è pentito delle parole dette, ma che per orgoglio non verrà mai a chiedermi scusa, per me il suo orgoglio se lo può ficcare dove non batte il sole.
Io sono bastarda di segno e di carattere e di certo non mi abbasso ai suoi livelli.
Meno due giorni alla partenza :
Oggi è il trentuno di gennaio, mancano esattamente due giorni alla partenza e io ho un'ansia che mi sta divorando all'interno.
Ho quasi ultimato la valigia, non ho messo molti vestiti, sono sicura che li dovrò usare la divisa della mia divisione, una rottura di palle assurda.
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Ho appena finito gli allenamenti con Marco, oggi a differenza degli altri giorni si è unito anche Alex volendo provare a battersi con me, povero illuso, in dieci match l'ho steso otto volte, a modo suo voleva competere con me, una che ha affrontato diciotto mesi di allenamenti durissimi con tecniche diverse, tra kick box, karate, judo, kendo e chi più ne ha più ne metta.
I prescelti si differenziano da questo rispetto agli altri militari, per questo ci hanno affibbiato questo appellativo.
Mi dirigo verso le doccie per togliere di dosso il sudore accumulato durante l'allenamento e un po' d'ansia rilassando i muscoli sotto il getto caldo, intravedo Alex che si sta facendo lo shampoo, questo ragazzo è uno spettacolo ma non devo cedere, non in questo momento dato che tra tre giorni circa dovrei ritrovarmi un ex fidanzato dall'altra parte del mondo e la cosa non mi piace affatto. L'amore della mia vita mi è stato strappato dalle mani come se niente fosse e io non ho potuto fare nulla per tenere stretto il mio tesoro e ringrazio Dio in questo momento perché sta lavando via le mie lacrime tramite l'acqua che scorre sul mio corpo.
Mai nessuno mi ha visto piangere per Daniel ma ciò non significa che io non abbia sofferto, non mi è ancora passata ad essere sinceri....
Uno febbraio :
Questa giornata doveva passare il più lentamente possibile e invece.... è volato in un battito di ciglia...
Ci stiamo avviando verso Roma, partiremo alle due e mezza in modo tale da poter dormire durante la notte mentre siamo in volo e soffrire un po' meno il jetlag, cazzata colossale dato che per me saranno le sette pm e invece in America saranno le tredici circa....
-Mi raccomando Eleonora, state attenti e guardatevi le spalle a vicenda.-
Mio zio fa la sua inutile raccomandazione e si allontana per permettere agli altri di salutarmi.
Contemporaneamente si avvicinano Victor,Gregory, Ginevra e Marco che prontamente mi avvolgono in un abbraccio collettivo..
-Generale mi raccomando, stai attenta e soprattutto stai tranquilla, sappiamo che quando sei in ansia sei peggio di una bomba -
Victor sembra quasi triste, effettivamente in base al rapporto che abbiamo noi mi aspetto le lacrime, cosa che accade subito dopo..
-Ehi maschione non fare così, tornerò sana e salva e continueremo a fare le cose a cazzo come solo noi sappiamo fare ok? -
È inutile negare che mi ha fatto venire il groppo in gola. Sciolgo l'abbraccio con lui e saluto gli altri per poi avviarmi verso il gate con Alex a seguito..
-Generale non fare strage di cuori con quella divisa -
Ginevra mi fa l'occhiolino e sorride dolcemente mentre le mando un bacio con la mano e faccio il saluto militare e ovviamente loro ricambiano immediatamente ridendo di cuore, tra noi non abbiamo mai fatto un saluto serio per questo ogni volta che accade lo facciamo ridendo.
Ho la squadra più bella del mondo e loro sono il mio gioiello più bello...
POV'S ALEX :
Dopo aver fatto i saluti lentamente ci avviamo verso il gate. Per poter partire in business class lo zio di Eleonora ha fatto mettere la divisa a entrambi, lei la odia profondamente ma ad essere sincero emana progesterone da ogni poro del suo corpo, nel breve tragitto ha avuto gli occhi di mezzo aeroporto addosso e aveva ragione Victor quando mi disse che a lei non importa degli sguardi altrui ma va avanti per la sua strada a passo spedito....
Appena saliti sull'aereo il comandante ci fa accomodare nell'area privata facendoci vedere la stanza con il letto, il bagno e un piccolo salottino dove serviranno la colazione e il pranzo.
Non appena ci lascia Eleonora comincia a togliersi la divisa avviandosi verso la stanza da letto, sinceramente voglio chiarire con lei ma ogni volta che provo a parlare mi incenerisce con lo sguardo.
-Possiamo parlare? -
O la va o la spacca.
-Che vuoi? -
Tagliente come non mai..
-Chiederti scusa per quello che ti ho detto settimana scorsa, non le penso realmente quelle cose su di te, so che tipo sei -
Lei sorride..
-Strano perché è tutto l'opposto di quello che hai detto qualche giorno fa-
-Lo so e mi sento una merda per quelle parole ma cerca di capire, mi hai detto che soffri ancora per il tuo ex. Cosa avrei dovuto fare? -
-Preferisci una bella bugia o una brutta verità? -
Ovviamente mi fotte sempre, ma cosa preferisco realmente??
-Verità? -
Chiedo titubante..
-L'hai già avuta allora, se avessi vissuto la mia stessa situazione stai tranquillo che saresti andato avanti come ho fatto io ma con un passato attaccato al culo. Quando ti viene strappato una cosa importante brutalmente non è facile dimenticarlo perché non hai scelto tu-
Ha perfettamente ragione, sono stato un coglione a non pensare due volte prima di parlare in quel modo ma è uscito in modo del tutto spontaneo.
-Sono geloso -
Lei ruota bruscamente il capo verso di me.
-Sono geloso del rapporto che hai con Victor, con Marco, il modo in cui vi guardate, la complicità che avete e il modo di capirvi solo con gli sguardi, con me non hai mai usato quelle espressioni-
Si avvicina velocemente verso di me e non ho il tempo di capire cosa vuole fare che mi ha già fatto poggiare alla parete e mi sta baciando, uno di quei baci urgenti, di quelli che ti danno vita e non riesco a non ricambiare, mi è mancato troppo il suo sapore che ha sempre quel retrogusto di tabacco, sapore che ho imparato ad amare follemente.
Mentre mi bacia continua a guardarmi negli occhi e riesco a notare la differenza, i suoi occhi parlano.
Lentamente si stacca continuando il contatto visivo..
-Ricorda una cosa-
Comincia a parlare allontanandosi giusto un po'.
-Gli occhi molte volte esprimono i sentimenti meglio delle parole, ora cerca di capire quello che ho voluto dirti attraverso essi e capirai la differenza nel guardare te e nel guardare i miei subordinati. Avrei potuto tranquillamente dirti che di Daniel non mi importa nulla, ma ti avrei mentito e ringrazio Dio che non sono una che racconta cazzate. La notte che ti ho rotto il naso ti ho detto una cosa molto importante e tu sei riuscito a buttare le mie parole nel cesso con una battuta di merda. Ti do un consiglio : imparare a leggere tra le righe. Solo così riuscirai a capire veramente me.-
Detto questo si volta in direzione della camera da letto lasciandomi appoggiato alla parete. Ha ragione, io do voce ai miei pensieri senza prima consultare il cervello, lei non ha bisogno di parlare, lo fanno già i suoi occhi e continuo a non leggere rabbia ma delusione.
Raggiungo la stanza notando che lei è già sotto le coperte. Mi stendo al suo fianco mettendo un braccio attorno alla sua vita e stringendola a me. Non ho bisogno di fare sesso con lei ma di avere un contatto, fortunatamente non lo rifiuta e da lì capisco che sta cercando di darmi un'altra possibilità.
Questa volta giuro che non ti deluderò Eleonora, lo giuro sulla mia vita, mi batterò affinché tu possa affidarmi tutta te stessa senza paura di soffrire.
MIEI CARI LETTORI, SPERO CHE IL CAPITOLO SIA DI VOSTRO GRADIMENTO. ELEONORA E ALEX STANNO PER ARRIVARE IN AMERICA, INCONTRERANNO DANIEL E IL RESTO DELLA SQUADRA. COSA SUCCEDERÀ?? STAY TUNE....
BACI BACI
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