Capitolo 24
POV'S ALEX:
Non appena lo zio di Eleonora va via lei cambia immediatamente espressione mentre si accende una sigaretta, perché questo cambio repentino...
-Ele, pensi anche tu quello che penso io?-
Marco da voce ai miei pensieri.
-Purtroppo si Marco. Se Mc Raven mi vuole la non è per farmi riposare qualche giorno.-
-Hai più sentito Daniel?-
Ma chi sono queste persone,vorrei tanto chiederle ma non vorrei sembrare un impiccione..
-No, non lo sento da quando abbiamo saputo che anche lui fosse un protettore interrompendo ogni rapporto ma non penso che possa dirci qualcosa,lui è in Sicilia e non in America-
-Veramente io so che è stato trasferito li un anno fa e se Mc Raven vuole anche te sicuramente dovrà affidare un caso sia a te che a Daniel. Sinceramente non capisco però cosa c'entra Alex in tutta questa storia e perché devi portarlo con te..-
-Sarà per un discorso di protezione, non può passare da un protettore ad un altro senza una motivazione valida..-
-Scusate-
Ora cerco di capire che cavolo sta succedendo in questa cucina..
-Potreste gentilmente spiegare chi è Mc Raven e chi è Daniel?-
Eleonora sospira rumorosamente prima di voltare lo sguardo sulla mia figura e rispondere....
-Mc Raven è il comandante della divisione di Washington e Daniel il mio ex ragazzo. Con lui siamo stati insieme otto anni è solo dopo abbiamo scoperto che è un protettore anche lui dovendo obbligatoriamente a interrompere la relazione-
Spiega tutto questo tenendo il capo chino, sicuramente le farà ancora male parlare di lui dato che sono stati obbligati a lasciarsi...
-Ci sei stata male per questo vero?-
-Ci sto male tuttora-
La sua risposta arriva come una coltellata al petto e fa male, cazzo se fa male.. Decido solamente di annuire e uscire dalla cucina con la scusa di andare a fare una doccia...
POV'S ELEONORA :
Vedo Alex uscire dalla cucina a passo svelto, sono sicura ci sia rimasto male per quello che gli ho detto ma è la pura verità.
-Potresti mentire ogni tanto. -
Marco mi rimprovera trucidandomi con lo sguardo...
-A che serve mentire? Se non glielo dicevo io l'avrebbe scoperto una volta arrivato in America e poi ho semplicemente detto le cose come stanno -
Marco adesso mi guarda tristemente....
-Ci soffri realmente ancora?? -
-Si. La mia felicità mi è stata strappata da un giorno all'altro. Tutto quello che avevo costruito con lui volato via, come polvere al vento. E la cosa più brutta è stata che lui, per non macchiare la sua reputazione con la divisione, ha persino chiuso ogni contatto con me, come se io in otto anni non abbia contato un cazzo. Ecco perché sono così adirata con lui e con la divisione, hanno fatto finta che non fosse successo nulla. -
Marco mi guarda quasi dispiaciuto mentre avanza verso di me per abbracciarmi, cosa che ovviamente gli lascio fare. Quasi tutti i miei amici sanno della situazione tra me e Daniel, Victor in particolare c'è rimasto molto male perché è successo tutto mentre coronava il suo sogno, legarsi per tutta la vita con Eva. Io ovviamente sono contentissima per lui, almeno qualcuno ha avuto il suo lieto fine.
Decido di interrompere l'abbraccio da Marco con un sorriso triste e mi avvio verso la mia stanza per cominciare a sistemare quello che devo portare in America, li farà sicuramente più freddo rispetto a qui essendo la fine di gennaio e quasi sicuramente troveremo neve. Devo uscire per comprare indumenti molto pesanti ed attrezzarmi con creme ultra idratanti, purtroppo in inverno soffro di dermatite e il freddo non aiuta molto.
Non appena varco la porta della stanza da letto mi soffermo sul letto ripensando a tutto quello che è successo la scorsa notte con Alex. Per quanto possa essere severa nel mio lavoro non sono riuscita a resistere con lui ma so che infondo è sbagliato.
Lui non può incasinare la sua vita per stare dietro a una come me, io sono sbagliata in tutto tranne che sul mio lavoro, purtroppo sono stata addestrata in modo da essere sempre cinica e bastarda.
Dall'esterno posso sembrare la persona più insensibile del mondo ma chi mi conosce veramente sa che ho un gran cuore e un gran bisogno di affetto e Alex pur essendo mio protetto da circa un mese, a modo suo riesce a farmi sentire bene.
Sono stata una stupida a dire quelle cose senza pensarci un attimo ma sono stata presa alla sprovvista e ho risposto di getto.
Avanzo verso l'armadio per prendere la valigia mentre Alex rientra dal bagno solo con un asciugamano in vita.
È impossibile non notare la sua bellezza.
Non mi degna di uno sguardo e comincia a vestirsi, questa è una cosa che mi da fastidio, in un mese non può pretendere di cancellare anni della mia vita passati felicemente.
-Hai intenzione di ignorarmi per molto? -
Le parole mi escono senza controllo, lui si volta verso me con un sopracciglio alzato.
-Non ho motivo di dialogare con una donna che mentre fa sesso con me pensa al suo ex-
Tagliente il ragazzo...
-Volevi che dicessi una cazzata? La situazione è questa e se non te l'avessi detto io l'avresti saputo da lui una volta arrivati a Washington -
-Quindi dovrei ringraziarti? Beh allora grazie, grazie per avermi fatto credere che un po' ci tenessi a me dato che ti sei concessa un paio di volte, grazie per aver messo la mia vita davanti alla tua ma a questo punto fa tutto parte del tuo lavoro e non mi sorprenderei più di tanto se sapessi che sei stata anche con altri protett-
Non gli faccio completare la frase dandogli uno schiaffo talmente forte da fargli girare il capo dall'altro lato.
-L'hai già fatto una volta, non ti permettere mai più a darmi della puttana solo perché le cose non vanno come vorresti tu -
Mi incammino verso la porta ma arrivata allo stipite mi fermo voltando la testa verso Alex che ha ancora il volto girato, gli occhi chiusi e la mascella contratta.
-Prima della partenza vedrò se posso assegnare la tua protezione ad un'altro agente, non ho intenzione di portarmi dietro qualcuno che non sia in sintonia con me, farei male il mio lavoro -
-Non puoi lasciarmi qui, ricordati che io proteggo te-
Lui mi guarda con sguardo incazzato.
-Tranquillo che so badare a me stessa senza bisogno di te, con quello che pensi su di me mi saresti solamente d'intralcio -
Chiudo la porta alle mie spalle lasciando lui solo in camera senza avere la possibilità di ribattere, sono troppo nervosa in questo momento, è la seconda volta che mi da della poco di buono senza conoscere il mio passato o le storie che ho avuto dopo Daniel. Come diavolo si permette di insinuare una cosa del genere? Devo fare in modo di lasciarlo qui, purtroppo però sono sicura che mio zio non mi lascerà partire senza lui, vediamo come riesco a risolvere il problema....
Note D'autore :
Mie care e miei cari, sono contentissima per i risultati che poco a poco si fanno vedere, ho posizioni in classifica di tutto rispetto per essere la prima volta e per essere una sconosciuta quindi grazie mille a tutti quelli che hanno contribuito a ciò. Continuo a ringraziare rossomando per il sostegno e ringrazio alicepaliuca02 per i commenti costruttivi che ha fatto alla mia storia.
Al prossimo capitolo...
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