Capitolo 19
POV'S ALEX :
Sento uno strano odore nell'aria, come se fosse disinfettante ma non capisco da dove provenga. In lontananza sento un bip fastidiosissimo, ho un male alla testa assurdo ma io ricordavo di essere dentro la raduna con Eleonora e gli altri, ma dov'è Eleonora??
-Eleonora -
Grido il suo nome ma senza risposta.
-Finalmente ti sei svegliato -
Ginevra entra nella mia stanza con un caffè in mano.
-Ciao Ginevra, dove sono e dov'è Eleonora?? -
-Tranquillo Alex, non è morto nessuno se ti può tranquillizzare. L'unico problema è Eleonora, ha fatto da scudo a Carla durante l'esplosione, ha riportato ustioni su tutta la schiena e un buco sulla coscia sinistra, ma si rimetterà presto. Tu invece ti sei collassato sul posto. Ti abbiamo portato qui e ti abbiamo tenuto sotto osservazione -
-Da quanto tempo sono qui? -
-Due giorni -
-Che cazzo dici? Sono stato svenuto per due fottutissimi giorni? -
-Calma biondino -
Marco e Victor varcano la porta della mia stanza sedendosi successivamente sul mio letto.
-Io mi devo alzare, devo andare da Eleonora -
-Al momento non puoi, è in terapia intensiva, non fanno entrare nessuno se non i parenti e in due giorni è entrato solo suo zio-
Io devo vederla.
-Anche da dietro un vetro, devo vedere se è veramente viva -
Victor mi guarda con uno sguardo strano ma acconsente ad accompagnarmi.
Usciamo dalla stanza e percorriamo un corridoio fino ad arrivare alle scale, scendendo un piano fino a trovarci una porta con la scritta terapia intensiva. Ho il cuore che rischia di uscire dal petto, non voglio vedere i reali danni che ha subito a causa mia.
-Alex siamo arrivati -
Alzo lo sguardo sul vetro e la vedo lì, distesa su quel letto inerme. L'unica cosa che mi da conferma del fatto che sia viva è il macchinario che le rileva i battiti, una serie di tubi che le drenano la ferita alla coscia, il busto fasciato dalle garze per non far infettare le bruciature. È una scena raccapricciante ma lei sembra dormire serena, la sua pelle candida, le labbra rosee e leggermente schiude per via del tubo che le permette di respirare, è una strazio.
-Devi essere veramente cotto se stai piangendo -
Che sta dicendo io non......e invece sto piangendo, e anche tanto.
-Ti avevo detto che ti avrebbe preso con i suoi modi di fare -
Lui sorride ma non sa realmente che io l'ho presa realmente mentre eravamo a Londra, Ma penso che sia trascurabile al momento la cosa.
-Torniamo indietro, tra poco verrà il medico a visitarti. Lei ne avrà per un bel po' qui.
Lentamente torniamo nella stanza, ma il mio pensiero è sempre rivolto a lei, distesa sul quel letto, ho una fitta al cuore se penso che lei è in quello stato per colpa mia... Non vedo l'ora che si risvegli per perdermi nuovamente nei suoi occhi nocciola....
-Victor? -
-Dimmi Alex -
-Insegnami a combattere -
Sette giorni dopo...
POV'S ELEONORA :
Mi sento strattonare in modo leggero, non ho voglia di svegliarmi, si sta così bene qui, ma questo qui continua imperterrito a disturbare il mio sonno.
Giuro che se è Victor gli strappo i testicoli....
Piano piano apro gli occhi ma fatico a respirare..
-Generale non si agiti, adesso le tolgo il tubo che l'ha aiutata a respirare-
Faccio cenno con la testa, il dottore sfila via il tubo dalla mia gola, mamma mia che fastidio.
-Come si sente? -
Questo dottore è simpatico e di bell'aspetto.
-Ho avuto giorni migliori... Da quanto tempo sono così? -
-Una settimana generale, é stata in coma farmacologico per non soffrire a causa delle ustioni riportate sulla schiena, ora però dovremmo fare dei controlli per accertarci che vada tutto bene sia a livello cerebrale che a livello motorio. Adesso la lascio per qualche minuto, ha una squadra dietro la finestra pronti a salutarla -
Sorrido al dottore che nel frattempo è uscito
-Generale finalmente -
Entra una Carla seguita da Marco, Victor, Ginevra e Gregory.
-Come ti senti? -
-Una merda, tu Carla invece che danni hai avuto? -
-Grazie a te solo qualche escoriazione, se non ci fossi stata tu avrei sicuramente il volto bendato -
Ha le lacrime agli occhi poverina, le prendo la mano per farle capire che deve stare tranquilla.
-Com'è finita quel giorno alla raduna? -
-Niente Eleonora, quel tizio è scappato mentre noi correvamo in tuo soccorso -
Questo è Victor a parlare
-Male Victor, non ho rischiato la pelle per poi sentirmi dire che è scappato, per giunta solo, qualcuno di voi poteva seguirlo. C'erano due squadre che potevano soccorrere me-
Io rischio il culo per poi scoprire queste cazzate.
-Non stai dimenticando nessuno? -
Mi chiede Ginevra. Cazzo Alex...
Gli occhi mi escono fuori dalle orbite e sento la risata di Marco riempire la stanza.
-Tranquilla l'ha preso il russo-
-Seriamente Marco, dov'è? -
-Alla safe house, tuo zio ci ha ordinato di portarlo la e presto lo raggiungerai anche tu, sei rientrata tra i protetti dopo l'accaduto -
Perfetto, di male in peggio.
Rientra il dottore chiedendo al gruppo di uscire per potermi visitare.
Tutti mi rassicurano sul fatto che verranno domani e mi lasciano sola col dottore.
Speriamo di uscire presto. È quindici minuti che sono sveglia e mi sono già scazzata a stare qui.....
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