Capitolo 17
POV'S ALEX :
Sono passati esattamente due giorni da quella notte di passione tra me e Eleonora.
Lei mi ha evitato come la peste rintanandosi costantemente negli uffici o in palestra con big Jim, inutile dire che mi sta sui coglioni, soprattutto dopo avermi confessato di aver avuto una storia con lei.
Ricordo tutto di quella notte, ma non le sensazioni o il piacere che ho provato, chissà se per lei è lo stesso. Stiamo nella stessa stanza il minimo indispensabile anche perché la sera successiva è andata a dormire nella stanza di Carla. Scommetto che lei sa tutto, decido quindi di cercarla per la caserma fin quando non la trovo in palestra con Eleonora.
Sono entrambe con una tuta formata da leggins e una maglietta a maniche corte troppo aderenti per i miei gusti, mettono in risalto le loro forme. Noto con grande dispiacere che c'è anche Marco che cerca di attaccare le ragazze e loro che devono evitare i colpi, mi rendo conto solo ora che sia Carla che Eleonora hanno movenze diverse da quelle di Marco, la loro lotta è più strutturata invece quella di Marco è più d'assalto. Ora comprendo i loro 18 mesi di addestramento.
Mi riprendo di colpo vedendo a terra Eleonora con sopra un Marco vittorioso,non ci credo, è riuscito a placcarla.
-Leonessa so di essere irresistibile, ma non davanti a tutti -
Marco la deride mentre è a cavalcioni su di lei, mi fa salire la bile, ma improvvisamente lei gli arpiona il bacino con le sue gambe e con una stoccata di reni fa sobbalzare Marco indietro invertendo le posizioni, automaticamente ora è Eleonora ad essere a cavalcioni su di lui mentre ha i polsi bloccati sulla testa.
-Dicevi Marco? -
Solleva un angolo delle labbra mettendo in mostra la sua adorabile fossetta.
-Anche così mi sta bene, mi piace il fatto che sia tu ad avere il controllo -
Inutile, lo strozzo.
Lei si mette a ridere di cuore mentre si solleva con le sole braccia facendo una verticale perfetta per poi scendere a ponte e rimettersi in piedi in un nano secondo, è stupendamente atletica, ma improvvisamente torna seria.
-Va bene scherzare ma ricordiamo il motivo del perché ci stiamo allenando ininterrottamente da due giorni, ricordate anche voi le parole di Victor al telefono no??-
-Tranquilla Ele, non succederà nulla ad Alex, ha te come protettore e non poteva capitargli di meglio -
Carla che era stata tutto il tempo ad assistere alla scenetta di prima cerca di tranquillizzare la sua amica.
-Non proteggevo qualcuno dai tempi di Luca e dopo il rapimento di Eva quattro anni fa avevo chiuso con questa storia, non voglio che qualcuno altro si faccia male per una mia distrazione e in più sono fuori forma -
-Se sei fuori forma tu io posso andare in pensione -
Carla la fa sorridere le si avvicina con Marco e la abbracciano entrambi.
-È successo a Lee che era il migliore, può tranquillamente succedere a me, soprattutto se devo badare anche ad Alex con una banda di russi che lo vogliono morto attaccati al culo-
-Non dire puttanate Eleonora -
Stavolta Marco ha un tono severo.
-Lee è stato un incosciente, è andato incontro alla morte di sua spontanea volontà,tu stessa hai detto che non ci sono faglie nell'operazione, quindi o voleva farla finita oppure non ha calcolato bene tutte le sue mosse ma non dire che tu sei un cattivo protettore. Luca ha deciso di testa sua a non ascoltarti, si è scavato solo la fossa, con le sue stesse mani quindi non ti colpevolizzare e salva quel bel faccino di protetto che hai. Ho parlato con Victor prima di venire qui, se partirete domani non dovrebbero esserci problemi. In ogni caso giubbotto antiproiettile e qualche pistola. Se ti può far sentire più sicura ti accompagniamo noi. Se dovesse succedere qualcosa ci sono quattro mani in più a sparare-
Eleonora sorride lievemente mentre abbraccia nuovamente i suoi amici.
-Mi fareste un favore, per chiamare Victor vuol dire che ci sono stati movimenti strani, non vorrei un agguato come quello che abbiamo già affrontato. E meno male che c'erano Gregory e Ginevra, immaginate fossi stata sola-
-Vado ad avvisare Alex, voi continuate ad allenarvi e mi raccomando, solo allenamento. -
Carla si avvia verso l'uscita con loro due che ridono tenendosi i fianchi, io cerco di svignarmela il più velocemente possibile. Non voglio che mi veda.
Mi avvicino ad una macchinetta del caffè e con nonchalance prendo delle monete e seleziono un caffè.
-Alex -
Carla di ferma al mio fianco poggiando le spalle al muro.
-Ciao Carla, gradisci un caffè? -
Cerco di essere il più disinvolto possibile.
-Si grazie, comunque non c'è bisogno che menti a me, so che hai visto e sentito tutto in palestra e sai anche che domani tornerete in Italia accompagnati da noi-
Cazzo non ci voleva, mi ha sgamato
-Tranquillo, ti ho visto solo io. Ele è troppo frastornata, non ti avrebbe visto nemmeno se gli fossi passato davanti -
Perché è così preoccupata. Come se mi avesse letto nel pensiero Carla mi risponde:
-Victor ha notato movimenti strani da quando siete partiti, sospetta che stiano cercando voi quindi ha chiesto massima prudenza, per questo abbiamo deciso di accompagnarvi a casa, non sappiamo quanti siano e potreste trovarvi in pericolo, ecco perché Eleonora è due giorni che si allena costantemente, aveva perso un po' il ritmo non proteggendo più da anni. -
-Ma almeno ha dormito in questi giorni? -
-Se per dormire intendi stare 2 ore su una poltrona e riprendere gli allenamenti subito dopo allora si-
Carla sorride teneramente.
-Ha finto di dormire con me per non farti capire niente -
Questo è un colpo al cuore, non pensavo potesse arrivare a tanto.
-È il suo lavoro Alex, non arrovellarti il cervello -
Se ne va ringraziandomi per il caffè e dandomi una pacca sulla spalla.
Torno velocemente in palestra ma vedo che non c'è più nessuno, mi fiondo su per le scale fino ad arrivare nella mia stanza, spalanco la porta e la trovo lì, concentrata sulla sua valigia mentre ha già un cambio pronto per la doccia. Non le permetto nemmeno di aprire bocca che subito mi fiondo sulle sue labbra quasi con necessità stringendo con una mano quasi tutta la sua schiena e con l'altra la sua testa come a volerle scavare l'anima con la mia lingua. Lei dapprima si irrigidisce ma quasi subito dopo si rilassata avvolgendo le sue braccia attorno al mio busto e chiudendo gli occhi. Mentre continuiamo questo continuo gioco di lingue comincio a scendere verso l'orlo della sua maglietta, sfilandola successivamente mentre comincio a lasciare scie di baci lungo il suo collo, la sua clavicola, la sua spalla, devo ricordare ogni dettaglio del suo corpo e scusami Victor, ti avevo promesso che non mi sarei avvicinato a lei ma non riesco più a trattenermi, mi ha fottuto il cervello.
POV'S ELEONORA :
Alex continua a baciare ogni parte del mio corpo e so che è sbagliato ma non riesco a fermarlo, velocemente sfilo anche la sua maglia mentre mi avvento di nuovo sulle sue labbra, labbra che bacerei ogni istante, così morbide e carnose da far tremare tutto il mio corpo.
Lentamente arriviamo fino al letto dove lui mi solleva per le gambe e mi adagia sul piumone e mentre continua la sua dolce tortura con la bocca si regge sui suoi avambracci per non pesare su me ma in questo preciso non c'è una parte del suo corpo che non vorrei sul mio.
Lentamente scendo verso i suoi jeans sbottonandoli e facendoli scivolare lungo le sue gambe ben definite, lui ripete il gesto con i miei leggins.
Non so come ma ci ritroviamo sotto le lenzuola completamente nudi, non abbiamo ancora fatto nulla, semplicemente baci baci e ancora baci, stranamente mi piace stare così e ci starei tutto il giorno, lui però comincia a scendere con la lingua verso il mio seno mentre con le mani sta marchiando i miei fianchi che cominciano a fremere dal desiderio di essere allargati ma no, lui continua ad assaporare ogni parte del mio corpo e penso che potrei tranquillamente venire in questo modo senza essere penetrata, mi sta facendo letteralmente impazzire. Non provavo sensazioni di questo tipo dai tempi del mio ex storico e la cosa mi fa paura.
Improvvisamente ci ritroviamo nuovamente faccia a faccia, senza che nessuno dica niente, ci rispecchiamo nei nostri stessi occhi, come se questi parlassero per noi.
-Non era necessario ignorarmi per poterti allenare -
Maledetta Carla.
-Immaginavo sapessi tutto -
Ha un sorriso diverso, uno di quelli che ti fa venire la pelle d'oca.
-Sei bellissima-
Detto con quella voce arrochita dal desiderio non resisto più.
Mi avvento di nuovo sulle sue labbra come fossero ossigeno mentre con le mani mi aggrappo alle sue spalle, lui per tutta risposta mette entrambe le mani dietro la mia schiena e mi abbraccia in modo possente.
-Hai detto che prendi la pillola vero? -
Riesco solamente a dire si con la testa
-Bene perché stavolta devo sentirti veramente -
Non aspetta il mio consenso che è già dentro muovendosi con maestria mentre continua a torturare il mio collo e i miei seni con la sue fantastiche labbra e io sono in paradiso, mi perdo nel suono dei suoi gemiti strozzati dalla passione del momento mentre comincio a sentire il mio ventre che si contrae, sono vicina alla perdizione, cerco di inarcare il bacino per sentirlo sempre più dentro.
-Così mi fai morire -
Mi guarda con quelle pupille dilatate e profonde che segnalano l'arrivo di un orgasmo da favola.
-Tu continua, non penso che resisteremo a lungo cosi-
Le parole mi escono strozzate insieme dei gemiti che lui interpreta come un invito ad andare più forte e più a fondo.
Non resisto più, mi lascio andare completamente mordendo la sua spalla per attutire i miei spasmi e per evitare che possa sentirci qualcuno e lui fa lo stesso dando un ultimo colpo di bacino e stringendo il mio corpo quasi a stritolarlo.
Poco dopo esce da dentro me e mi sento subito vuota ma lui non si sposta. Continua a tenermi stretta a lui con il suo viso nell'incavo del mio collo.
-Più tardi non fare finta che non sia successo nulla, stavolta eravamo lucidi, quindi ti chiedo di non ignorarmi come hai fatto in questi giorni -
Le sue parole mi scaldano il cuore
-Ok, per oggi non ti evito, ti ricordo però che domani torniamo a casa e sono sicura che Victor ti abbia fatto tutte le raccomandazioni possibili come non ti avvicinare e blah blah blah -
La sua risata si propaga per tutta la stanza facendo ridere anche me
-È così scontato Victor?-
-Assolutamente no, è il mio migliore amico, avrei fatto lo stesso al suo posto-
Racconto mentre lui mi accarezza dolcemente le spalle e la testa, cosa che mi fa chiudere lentamente gli occhi, sono stanca e ho voglia di dormire.
-Dormi Eleonora, domani continuerai a pensare -
Mi da un bacio in fronte e mi fa stendere sul suo petto mentre continua questi grattini e mi racchiude tra le sue braccia.
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