4 Una meravigliosa richiesta

Darkdeath si stava annoiando: era da un tempo infinito che stava lucidando le armi da taglio; quelle da fuoco splendevano sotto la luce del lampadario e le mani erano stanchissime.
La porta alle sue spalle si aprì di botto, facendo sobbalzare la Predacon. Questa si voltò: un Autobot era sull'uscio della porta, magro ma bello in forma con la carrozzeria gialla e nera.
"Ciao Darkdeath".
"Ciao Bumblebee. Cosa ti porta da queste parti?".
"Sto cercando Darkmoon" entrò, chiudendosi la porta alle spalle "per caso sai dové?".
"Guarda in palestra. Probabilmente è ".
"Non c'è".
"In camera sua?".
"Neanche. È che volevo chiederle una cosa importante...".
"Uhhhh..." Darkdeath si voltò con in viso un sorriso malizioso "spero tu abbia le rose cybertroniane".
"Non esattamente".
Bumblebee tirò fuori una scatolina nera e l'aprì, mostrando il contenuto: un anello corvino e scintillante.
"Volevo rendere il nostro fidanzamento ufficiale".
"Era ora cazzo! Sono tre anni che ho una bottiglia di Energon da stappare. Che ci fai ancora qui? Cercala e chiediglielo".
"L'avrei già fatto se l'avessi trovata. Ho paura che le sia successo qualcosa".
Darkdeath si allarmò; Bumblebee aveva ragione. C'era qualcosa che non quadrava.
La chiamò.

Darkmoon era nascosta dietro a un masso, mimetizzata con l'ombra che emanava la roccia.
Lo spettacolo era alquanto incredibile: Vehicon da tutte le parti mentre chiacchieravano tra loro.
Ma la cosa strana era al centro: era un cubo enorme dal lato di dieci metri; Shockwave era lì, mentre lo esaminava da cima a fondo.
"Cosa credono di fare?", mormorò Darkmoon.
A quel punto udì suonare l'auricolare.
Accettò la chiamata.
"Darkmoon. Cosa c'è?".
"Cosa c'è?! Io e Bumblebee ti stiamo cercando da mezz'ora!".
"Proprio adesso dovevi chiamarmi Darkdeath? Sto lavorando".
"Torna immediatamente qui. Adesso".
"È importante...".
"Adesso!".
Quell'urlo la frastorno'.
"Va bene. Dammi dieci minuti".

Appena tornò alla base dei Dinobot, Darkmoon ignorò Darkdeath e andò dritta nell'ufficio di Grimlock, dove l'aspettava.
"Cosa pensi stia accadendo?", chiese il Dinobot.
"Non lo so signore, ma sento puzza di bruciato".
"Non andiamo a fare conclusioni affrettate. Finché non abbiamo niente in mano dobbiamo stare in allerta".
"Come sempre, Grimlock", sorrise, mentre il Dinobot la imitava.
"Va bene, puoi andare".
Il dilofosauro annuì prima di uscire.
"Darkmoon" l'accolse Darkdeath "c'è Bumblebee che ti aspetta fuori".
"Mi devo preoccupare?".
"No dai".
"Se menti giuro che ti pugnalero' ".
Darkdeath rise mentre Darkmoon se ne andò.

Bumblebee la stava aspettando in un locale dall'altra parte della strada, seduto a un tavolo isolato dagli altri.
I clienti lì erano quasi nulli, seduti al bancone.
"Volevi vedermi?", chiese Darkmoon quando lo raggiunse, sedendosi di fronte all'Autobot.
". Ricordi questo posto?".
"Ovviamente. È il locale dove ci siamo conosciuti" sorrise al solo ricordare quel giorno "e quindi?".
"Ecco...sai, ci frequentiamo in segreto da ormai tre anni e...".
"Continua", si fece improvvisamente attenta.
Bumblebee non seppe come andare avanti, quindi passò all'azione. Tirò fuori la scatolina e l'aprì, appoggiandola sul tavolo. Appena vide l'anello, Darkmoon mise le mani sulla bocca per non urlare.
"Vuoi essere la mia ragazza?".
La Dinobot annuì freneticamente prima di tirare a sé Bumblebee e baciarlo sulle labbra.
Si staccò e se lo fece indossare dalle mani dolci e delicate dell'Autobot.
"Ti amo Darkmoon", le parlò dolcemente.
"Io di più, novellino", sorrise e lo baciò di nuovo.

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