6.

Il solo pensiero di chiedere a un ragazzo di uscire la intimorisce, ma non dovrebbe aver motivo di preoccuparsi: in tante lo fanno! Dal momento che solitamente sono i ragazzi a prendere questo tipo d'iniziativa, dovrebbe essere lusinghiero e rilassante quando i ruoli si invertono. Vuole invitare un ragazzo ad uscire con lei, allora tutto quello che dovrebbe fare è prepararsi in anticipo, trasudare di autostima e reagire nel modo giusto di fronte alla sua risposta. Certo, più facile a dirsi che a farsi, ma ci deve riuscire.
Qual'è, in fondo, la cosa peggiore che potrebbe capitare? Potrebbe succedere che le dica rispettosamente di no, siccome sembra una persona educata. Deve tenerlo a mente e poi prepararsi a chiedergli di uscire. Almeno ricordarlo la aiuterà a incassare il colpo qualora dovesse accadere.
Deve assicurarsi di avere l'opportunità di incontrarlo in un luogo informale, dove non ha nulla di cui preoccuparsi, quindi nell'unico posto in cui è solita vederlo. Per invitarlo a uscire, deve scegliere un momento in cui probabilmente è sereno.
Non devono essere completamente soli, ma probabilmente entrambi si sentirebbero - maggiormente - a proprio agio in un posticino semiprivato. Infatti, questo faciliterebbe, e non poco, il momento dell'invito vero e proprio. In presenza di amici, a volte, i ragazzi non rispondono onestamente e si sentono sotto pressione; un po' di privacy può quindi permetterle di ottenere una risposta più sincera.
Non deve avere fretta: non può di certo invitarlo ad uscire non appena lo vede da solo per un secondo. Se è in compagnia di altra gente, deve solo avvicinarsi con naturalezza, abbassare leggermente la voce e chiedergli: "Ehi, posso parlarti per un minuto in privato?"; a quel punto, allontanarsi un po'.
Non deve lasciarsi ossessionare dai pensieri negativi come "Riderà di me", "Mi rifiuterà", "Mi considera solo un'amica", eccetera. Deve ricordarsi che i ragazzi si sentono allo stesso modo e hanno timori simili quando si trovano nella medesima situazione. E a loro capita più spesso visto e considerato che, generalmente, sono i primi a prendere l'iniziativa. Molti finiscono per avere un due di picche e vengono relegati alla temuta friend-zone soprattutto a causa dell'insicurezza. La verità è che scoprirà quello che pensa solo dopo aver messo le carte in tavola, facendosi coraggio e chiedendogli di uscire. Può farcela! Probabilmente, la calma con cui risponderà la stupirà: paragonandosi alle ragazze, quasi tutti i ragazzi reagiscono in maniera spontanea, ed è facile parlare con loro.
Deve pensare ad un piano B per mettersi in salvo senza scossoni. Certo, dovrebbi essere ottimista e aspirare al meglio (ovvero che le dica di sì), e non al peggio. Tuttavia, deve ricordare che esiste la possibilità di ricevere una risposta negativa, seppur minima. Magari gli piace un'altra, o magari è sorpreso della sua proposta perché la considera un'amica e non si sarebbe mai aspettato che avesse una cotta per lui. Ad ogni modo, deve riuscire a superare questo momento. Se vuole prenderla con filosofia ed evitare di perdere la testa, dovrebbi pensare ad un piano B da mettere in atto qualora le cose non dovessero andare come sperato.
Magari pensare ad un motivo per cui andarsene subito. Potrebbe dire che deve studiare o è ora di andare a lezione, o è in ritardo per incontrare un'amica. Una scusa del genere suona decisamente meglio se è stata preparata.
Oppure preparare un'altra domanda da porgli qualora si rendesse conto che non è il momento giusto per invitarlo a uscire. Se si fa coraggio invano perché chiaramente non è dell'umore adatto, deve farsi venire in mente qualcos'altro da chiedergli, così non sembrerà strano che si sia avvicinata.
Non deve essere nervosa; all'inizio, deve parlare del più e del meno, poi passare alla sua domanda. Magari digli il motivo per cui le piace, aggiungendo che una delle ragioni è che la fa sentire più sicura di sé. Oppure fargli sapere che se l'appuntamento non va come dovrebbe potranno comunque rimanere amici e, magari, riprovarci al secondo appuntamento.
Chiederglielo anche se dovesse avere un ripensamento? Molti trovano carine le ragazze che si innervosiscono un po'. Ma lui è il tipo? O aspettare pazientemente la sua risposta. Se le dice che ha bisogno di pensarci su, glielo lascia fare? È sempre bene permettergli di riflettere prima di prendere una decisione? Magari lo spaventa l'idea di ammettere quello che prova per lei. In fondo, non deve metterlo sotto pressione. Lasciare che ci pensi su, la decisione, d'altro canto, spetta a lui.
E se è già impegnato? No, non può pensare che non sia interessato o che non sia un vero uomo perché non ha fatto la prima mossa. Ma forse è già impegnato, troppo timido, triste per una rottura sentimentale o altro ancora. Forse si sta riprendendo da una delusione sentimentale, quindi dovrebbe essere comprensiva. Magari non è pronto a uscire con un'altra ragazza o, in alternativa, vuole usarla per ripicca.
Cercare di sembrare distaccata, tranquilla (anche se un po' di nervosismo può essere tenero) e sicura di sé, ma non troppo. Trasmettere disperazione non è affatto allettante. Deve essere serena e amichevole, tutto qui.
Non è che ha interpretato male i suoi segnali. Questa incomprensione potrebbe portare ad una situazione decisamente imbarazzante!

"Mamma mia, ma quante paranoie ho?! È solo una domanda, dannazione! Quanti problemi!! Se becco un no, pazienza. Ci sono tanti bar in cui andare."

Celeste entra così nel pub, dopo che ha pensato tutto il tragitto che la porta dall'università al locale.

<<Ehi>> la saluta John, con un grande sorriso.

Dai, che forse la possibilità di un sì è più di una possibilità.

<<Ciao. Scusa se l'altro giorno sono scappata via, ma purtroppo mia madre è un pò stressante.>> mentre si sistema la ciocca di capelli dietro l'orecchio.
<<Semmai si preoccupa. Vieni, siediti pure. Che ti offro?>>
<<Guarda, preoccuparsi è un conto, ma chiamare ogni giorno è assillante. Che poi, prima che tu possa difenderla, non mi chiama per sapere come sto (se ho febbre, o cose così), ma vuole sapere se vado alle lezioni, se ho stretto amicizie, se mi assilla qualcuno.>>
<<Spero tu non abbia fatto il nome mio allora>>
<<Mi sembra il minimo, guarda.>> ridendo. <<Comunque posso avere una cioccolata calda?>>
<<Va bene.>>

"Glielo dico? No? Dio, come comincio?!"

<<Cos'hai?>> chiede lui. <<Ohi, Celeste. Ci sei? Sei nel nostro mondo? Terrestre chiama ragazza..>>
<<Uhm. Oh, scusa, ero immersa nei miei pensieri.>>
<<Profondi, vedo. Cosa c'è che non va? Ti va di parlarne?>>
<<No, guarda, sto bene.>> e dopo che guarda la sua espressione accigliata <<No, davvero. Non fare quella faccia da ebete, non ho fatto niente.>>
<<Eh, queste offese gratuite.>>
<<Dai, che scherzo. Figurati se lo penso.>>
<<Figurati se me la prendo. Dai, ecco a te la tua cioccolata.>>
<<Grazie.>>
<<Dimmi. Che hai fatto di bello oggi?>>

"GRANDIOSO! Ora ho la possibilità di chiederglielo, grazie mille John"

<<Sono andata a lezione di arte contemporanea. Sai, il prof...>>

<<Buongiorno>> dice una signora entrando nel pub

"Ma che sfiga!! Questa capo di cazzo proprio ora doveva entrare?!"

<<Salve.>> risponde John.

Nel frattempo la signorina si siede al tavolo, e John sussurra un "scusa" nei confronti di Celeste.

<<Cosa le porto?>>
<<Vorrei una spremuta di arancia col melograno.>>
<<Arriva subito.>>

"Danazione! Mica posso chiederglielo mentre sta spremendo! Sono costretta ad aspettare che finisca"

<<Ecco a lei.>> e ritorna al bancone, dove Celeste sorseggiava la sua cioccolata fin troppo calda.

<<Allora mi dicevi che sei stata a lezione di arte contemporanea. È interessante?>>
<<Abbastanza, sì. Tu? Tutto il giorno qui?>>
<<Con la compagnia della musica per gran parte di fine mattinata.>>
<<Sai, il professore è anche un pittore e fotografo.>>

"Cazzo! Troppo frenetica. Rilassati, rilassati."

<<Ma stai bene?! Ti vedo strana? Sei stanca?>>
<<No, veram..>>

Drin..drin..drin.. suona il telefono del bar

<<Pronto?>>

"Ma dai?! Ma è sfortuna allo stato puro!!"

<<Certo, va bene. Alle otto. A dopo, arrivederla.>> e richiude la cornetta. <<Scusa, era una prenotazione per la mia favolosa pizza. Stavi dicendo?>>
<<Che questo professore sabato fa una m..>>

<<Scusa, quanto ti devo per la spremuta?>>

"Ma lo fate apposta allora?! Questo è un segno?!"

<<Sono cinque dollari. Grazie e buona giornata.>>

E dopo che questa signora esce dal pub
<<Dicevi?>>
<<Ilmioprofessoresabatofaunamostraehadettoanoialunnichesiamoinvitatimichiedevosetiandavadivenireconme>> affannosamente cercava di recuperare il respiro.
<<Mi dispiace, ma non ho capito nulla>>
<<Scusa, è che ci provo ma c'è sempre un disturbo. Ti stavo dicendo che il mio professore fa una mostra con i suoi dipinti e foto, ed ha allungato il suo invito a noi alunni. La sua mostra è sabato, e mi stavo chiedendo se per caso hai tempo e voglia di andarci con me.>>
<<Questo sabato?>>
<<Sì, ma se sei fidanzato, cioè impegnato con il bar non ti preoccupare>>
<<No, dai, provo a chiedere al mio capo se mi lascia un giorno. Se sono libero, posso farti da accompagnatore molto volentieri.>>
<<Sicuro? Se hai degli impegni, non ti preoccupare.>>
<<Posso chiedere, ma ti faccio sapere. Vieni domani qui al bar che ti do la risposta. E comunque no.>>
<<Cosa no?>>
<<Non sono fidanzato.>>
<<Pensavo lo fossi.>>
<<Sono mesi che non ci sto più, ma non mi va di parlarne, scusa.>>
<<Certamente. Ti capisco.>>
<<Grazie.>>
<<Aspetta, ti lascio il mio numero, così mi puoi chiamare se vuoi una mano per le pizze>>
<<Io non uso il telefonino.>>
<<Come non lo usi?>>
<<Hai capito bene, non lo uso. Non mi piace>>
<<E perché?>>
<<Perché non c'è cosa più bella che aspettarsi senza mandarsi continuamente "dove sei", avendo quella certezza che lei arriverà, o che noi arriveremo da voi. Senza controllare gli ultimi accessi su whatsapp, ma quei rapporti basati solo sulla fiducia. Ora come ora, noi non sappiamo neanche cosa sia la fiducia, non sappiamo vivere se non sentiamo almeno una volta al giorno la persona che ci interessa; pensiamo subito al peggio se non ci risponde. Gente che si deprime per un visualizzato e non risposta; basta pensare a quando i giovani partivano in guerra e le ragazze restavano a casa ad aspettarli. Questa è la vera magia dell'amore, aspettare ed avere pazienza, avere fiducia, confidare sul fatto che l'altra persona non sarebbe mancata all'appuntamento. Quelle lettere scritte e poi spedite, senza sapere se sarebbero mai arrivate, gettate al vento, piene di speranza.
Avere voglia di vedersi, corrersi incontro e guardarsi negli occhi. Niente è più bello di due mani che si sfiorano invece che un dito che sfiora un cellulare. I ragazzi che andavano sotto casa delle ragazze solo per sentire la loro voce perché no, non c'era la registrazione su whatsapp.
Ora ci accontentiamo, ci accontentiamo di tutto. Ci facciamo andar bene la foto profilo invece che vedere per davvero una persona, una telefonata invece che una passeggiata.
E crediamo di capire gli stati d'animo delle persone mediante gli stati su whatsapp, e se non aggiorni nessuno se ne accorge, perché nessuno si guarda più negli occhi.>>

Intanto si apre nuovamente la porta del bar.
<<Ciao John. Salve a lei.>>
<<'Giorno Nick.>>
<<Puoi andare a casa, tanto sono qui.>>
<<Grazie tante Nick.>> ed entra nello stanzino per prendere la giacca. <<Ah, Nick, già che sei qui, posso chiederti di avere questo sabato sera libero?>>
<<Perché?>>
<<Perché avrei una mostra da vedere con lei. Lei è Celeste.>>
<<Ah, va bene allora.>>
<<Grazie ancora Nick.>>

<<Bhe, dove abiti?>> riferendosi a Celeste.
<<Di fronte al bar.>>
<<Ah, perfetto. Allora sabato a che ora passo?>>
<<Alle sette?>>
<<Allora alle sette>> ed esce, sempre dopo di lei.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top