Mentore o Marito?
Ognuno affronta i problemi a modo suo: c’è chi si espone per difendere un amico…e la fa franca…e c’è chi deve discuterne con qualcuno.
Dottor Cox:
Durante il turno di notte io e Stella, non abbiamo fatto altro che discutere e stare separati. Ma ho sempre cercato di starle accanto lo stesso, la osservavo con i pazienti e faceva sempre del suo meglio. Mettendoci anima e cuore, proprio come faccio io con loro.
A turno finito chiesi a Mark se poteva accompagnare Stella fino a casa sua, almeno standole dietro con la sua macchina. Gli chiesi anche scusa per averlo trattato male quel giorno, quando era in compagnia di Tony. Ma ero troppo arrabbiato per aver litigato con Stella, io sono fatto così, sono infallibile ma anche insicuro.
Anche Mark mi considerava il suo mentore, gli volevo bene e lui lo sapeva.
Una volta arrivata a casa durante la mattinata, Angelo mi mandò un messaggio con scritto: «Credo che la mia vita senza te non abbia senso, ormai ci apparteniamo. Il tuo profumo è la mia droga e io ne sono dipendente. Ti desidero in ogni momento e senza di te non so vivere, mi hai cambiato la vita. Non litighiamo più per le nostre stupide gelosie, io ti amo più della mia stessa vita perché tu sei la mia vita!»
Ero sconvolta non sapevo come parlargli, durante il turno di notte mi fece quella domanda!
Che io sinceramente non l'ho capita "Vuoi continuare a stare con me?"
Ma certo che lo volevo ma che razza di domande faceva?!
Io non volevo perderlo e sapevo che nemmeno lui, ma delle volte davvero stava esagerando, forse davvero era troppo grande per me!
Il giorno dopo lo smonto dalla notte dovevo andare a fare il pomeriggio, avrei rivisto il Dottor Cox e stavolta doveva parlarmi per forza.
Visto che mi aveva mandato quel bellissimo messaggio.
Sinceramente mi ero stancata di farmi venire sempre a prendere e decisi di spegnere il telefono, così né Cox e né Mark mi avrebbero chiamato.
Per fortuna andò tutto bene, ma al parcheggio incontrai come volevasi dimostrare Cox.
Stavolta mi fermò: "Perché sei venuta da sola?"
"Perché mi sono stancata di farmi sempre venire a prendere" gli dissi.
"Io tengo molto a te, e ti voglio proteggere!" Mi prese per mano, e insieme senza dirci nemmeno una parola ci siamo avviati insieme in reparto. Come al solito sentivo il mio cuore battere fortissimo.
Appena finito di fare il giro di routine con Mark, Cox mi prese da parte e mi disse: "Stella mi spieghi cosa vuoi fare con me? Vuoi che sarò anche tuo marito? "
Scioccata gli risposi: "Perché vorresti sposarmi?"
"Non ora! Ma non mi è piaciuto il tuo comportamento di gelosia. E ti chiedo scusa se ti ho detto di sparire, ma non mi è piaciuto quello che mi hai detto!" Era arrabbiato, ma aveva gli occhi lucidi.
"No invece scusami tu, non dovevo avere quell'attacco di gelosia. Ma la cosa che mi ha dato fastidio è stato il tuo atteggiamento, le tiravi troppo la corda!" Gli dissi arrabbiata anche io.
"Ascoltami Stella, tu devi fidarti di me! Il tuo vantaggio è che io ti amo. Ma vorrei farti capire che ogni anno verranno studenti da tutte le parti, e saranno infermieri o medici. Ed è normale che cercheranno sempre un mentore, perché servirà a loro per crescere. E presto non sarò più solo il tuo mentore, ma sarò anche tuo marito!"
Dopo quelle sue parole lo guardai dritto negli occhi, dicendogli: "Va bene, io mi fido di te. Ma la prossima volta cerca di contenere le parole, quando parli con le altre!"
Approvando mi baciò prendendomi in braccio, e tutti applaudirono le mani. La nostra storia stava diventando peggio di Beautiful.
Ma dopo un po' mi disse che voleva venire a casa mia, per parlare ai miei fratelli della nostra relazione. Ero contentissima, sapevo che prima o poi avrebbe fatto il suo primo passo.
Appena finito il turno Angelo venne dietro di me con la sua macchina, fino a casa mia.
Appena scesi mi disse: "Ci siamo, non avere paura adesso" e mi diede la mano.
Una volta entrati nel mio appartamento, i miei fratelli erano in cucina.
Entrai dicendo: "Buonasera a tutti, stasera abbiamo un ospite molto speciale, il Dottor Angelo Cox " e salutarono inaspettati.
"Buonasera dottore si accomodi, Stella non mi ha avvertito che sareste venuto, cosa posso offrirle? Vuole cenare con noi?" Borbottò mio fratello inaspettato.
"Veramente è stata una mia idea di venire qui questa stasera, e poi stai tranquillo non vorrei disturbare"
era molto impacciato.
Gli diedi una pacca sulla spalla dicendogli: "Ma che disturbo resta!"
E mio fratello rimase un po' turbato, perché gli davo tutta quella confidenza dandogli del tu.
Ma Cox a sua insaputa continuò: "Io sono venuto qui questa stasera, per dirvi che io e Stella abbiamo una relazione insieme... e ci amiamo!"
Mi sedetti in braccio a lui, dandogli un bacio a timbro sulla bocca.
I miei fratelli e mia sorella rimasero di stucco, l'altro mio fratello quello un po' più calmo esclamò: "La differenza di età è molta, però se vi amate fate come volete!"
Mentre mio fratello che sbraita sempre, era un po' contrario.
"Per questo la signora del primo piano... mi ha detto che ha visto Stella baciare un uomo più grande. Io lo avevo già capito comunque, si vedeva che c'era qualcosa che non andava. Potreste essere padre e figlia!" Ci rinfacciò mio fratello.
Ma Cox non si fece intimorire.
Così cominciò a dirgli: "Sì ci siamo baciati sotto casa, e quella pettegola ci ha visto. Io amo veramente Stella, e non mi importa della differenza di età. Alla fine venticinque anni non sono nulla, l'età è solo un numero. E poi non è più una ragazzina, siete voi che la riempite di problemi!"
I miei fratelli rimasero senza parole, non se lo aspettavano quel suo discorso. Ma all'improvviso mi baciò molto intensamente davanti a loro, sembrava che non volesse smettere mai. Mia sorella applaudì le mani ed era molto contenta, mio fratello le fece il gesto di smetterla.
Ma Angelo la incitò a continuare, perché era l'unica che capiva veramente la dentro.
Ma dopo un po' gli dissi: "Vieni con me che ti faccio vedere la mia camera, e le mie collezioni" e lo presi per mano.
Mentre guardava la mia collezione di Action Figure disse: "Complimenti è bella anche la tua di collezione, vedo che per te Robert Downey jr è sempre presente. E anche tu collezioni i personaggi di Dragon ball e i fumetti, vedo che ti piace anche Harry Potter" e mentre guardava aveva le mani in tasca, mi faceva impazzire.
Ma appena vide i CD di Pupo ne prese uno, mettendolo nel lettore scelse la canzone. Subito partì "Su di noi" e abbracciandomi, cominciò a cantarla: «Su di noi, ci avresti scommesso tu. Su di noi gli amici dicevano no vedrai
e tutto sbagliato. Su di noi nemmeno una nuvola su di noi l'amore e' una favola, su di noi se tu vuoi volare.
Lontano dal mondo portati dal vento
non chiedermi dove si va, noi due respirando lo stesso momento
per fare l'amore qua e la.
Mi stavi vicino e non mi accorgevo
di quanto importante eri tu, adesso ci siamo fai presto ti amo non perdere un attimo in più»
Poi mi baciò, dicendomi: "Questa è la nostra canzone!"
"Sei dolcissimo amore mio, ti amo tremila" e lo abbracciai fortissimo.
Poi rimase a cena da me, con mia sorella aveva legato subito e lei lo trovava molto simpatico.
Ma dopo cena andammo di nuovo in camera mia, gli raccontai tutto.
Gli dissi della voce al parcheggio, e della chiamata con lo sconosciuto.
Lui diventò sempre più protettivo, ed era sicuro che fosse stato Roberto.
Mi disse che voleva parlare anche con mia sorella sposata, così non avremmo avuto più problemi.
Cominciò a baciarmi buttandomi sul mio letto, e così ci siamo ritrovati uno accanto all'altro abbracciati.
Ero avvolta dalle sue braccia forti e dal suo splendido profumo.
Mi sentivo sicura e protetta, capii che lui era l'uomo adatto per me. Così maturo e così diverso, trattandomi come a una regina.
Non mi importava di ciò che poteva pensare la gente, perché non c'è nulla che cambierei su di lui e sulla nostra relazione.
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