Il Mio Sogno

Dottor Angelo Cox:

Passarono tre giorni da quando Stella era in coma, ero sempre vicino a lei, non volevo lasciarla. Neanche quando vennero a trovarla suo fratello Elijah, e sua sorella Genoveffa. Ma non avevo altra scelta, decisi che sarei andato a casa solo per cambiarmi, per poi ritornare subito da lei.
Facendo a turno il fratello e la sorella entrarono nella sua stanza.

Elijah:

"Stella non posso vederti così, non voglio perdere anche te, sto pregando ogni giorno sperando in un miracolo che ti svegli. A casa ci manchi, Mary e Mike chiedono sempre di te e non vedono l'ora che ritorni, per poter stare di nuovo tutti insieme. Ti chiedo scusa se a volte ti tratto male, ma sono sempre nervoso perché anche a me manca nostra mamma. Lo so che per te è più difficile essendo cresciuta anche senza papà. L'ho capito che per te il dottor Cox è molto importante, perché è come una figura paterna. Lui ti è sempre stato vicino, e io lo rispetto e lo apprezzo".

Genoveffa:

"Stellina cosa ti hanno fatto, non ci lasciare anche tu. Alex e Anya chiedono sempre di te, sono preoccupati.
Ti chiedo scusa se a volte non approvo le tue decisioni, e per tutte le volte che ti ho sempre giudicata e trattata male. Tu essendo la più piccola tra noi sei anche quella più forte, quella che non si arrende mai nonostante la tua fragilità con i tuoi attacchi di panico, che io pensavo che fossero la tua debolezza e invece sono la tua forza. Scusami se all'inizio io e mio marito non abbiamo approvato la tua relazione con il Dottor Cox, ma ora ho capito che lui ti ama davvero tanto. Poi è una bravissima persona, oltre a essere un bravissimo chirurgo ortopedico".

Dottor Angelo Cox:

Ritornai in ospedale, il fratello di Stella mi guardò, dicendomi: "Grazie dottore per essere sempre così vicino a mia sorella!"

"Non mi devi ringraziare, Stella è tutto per me" gli confermai.
Sua sorella Genoveffa mi chiese scusa, per non aver approvato fin da subito la nostra relazione.

Rimasi di nuovo da solo con lei tenendola sempre per mano, ed ebbe lo stimolo di accarezzare la mia mano e fui felicissimo.
Perché sapevo che si stava svegliando e chiamai il Dottor Dorian, subito dopo i suoi battiti cardiaci erano accelerati di nuovo ed ebbe subito un arresto cardiaco.
Con l'aiuto dell'altro medico gli feci immediatamente il massaggio cardiaco, e con il defibrillatore riuscimmo a salvarla.
Mi spaventai tantissimo e subito mi misi a sedere, altrimenti sarei svenuto.

Scoppiai a piangere e il Dottor Dorian mi tranquillizzò: "Calmati Angelo ora è salva, ha reagito così perché si sta svegliando ovviamente, e soffrendo di attacchi di panico reagisce così. Ha subito comunque un trauma!"

Ero sconvolto e gli confessai: "Jonny credimi in trent'anni anni che faccio il medico, non ho mai avuto così paura di perdere un paziente!"

"È normale Angelo lei è la tua ragazza, ma ora stai tranquillo è fuori pericolo" mi rassicurò Jonny.

Subito dopo vennero Ada e Mark avevano appena smontato dalla mattina, gli raccontai ciò che era successo e rimasero sconvolti.

Ada chiese se poteva rimanere un attimo sola con Stella, per parlarle.

Ada:

"Ciao Stella so che riesci a sentirmi, ti volevo dire che mi manchi e in reparto senza di te non è la stessa cosa. Non fare brutti scherzi ti prego! Tu sei davvero la mia migliore amica, scusami se non ti ho detto che mi sono lasciata con il mio ragazzo. Ma quando è successo tu eri in pausa di riflessione con Cox, e quindi non mi sembrava il caso di dirtelo. Ma poi non ci ho più voluto pensare. Vorrei frequentare Mark adesso, e tu lo sai che io ho sempre avuto un debole per lui. Quando ti risveglierai mi piacerebbe fare un'uscita a quattro. Per qualsiasi cosa potrai contare anche su di me e non solo su di Mark, ti voglio bene amica mia"

Dottor Angelo Cox:

Ada scappò fuori piangendo, Mark la abbracciò.
Ritornai dentro ero distrutto, dopo un po' Ada andò via.
Mark decise di rimanere un altro po' per farmi compagnia, potevano stare almeno in due nella stanza.

Seduti accanto a lei, mi confidai con il mio collega: "Sono distrutto Mark, non avrei dovuto lasciarla sola, lei mi ha sempre detto che aveva paura. Io le dicevo sempre che doveva smetterla di avere sempre paura di tutto. Ma lei mi stava chiedendo aiuto e io non sono riuscito a capirlo, in questi giorni non abbiamo fatto altro che litigare. Anche se quella notte abbiamo fatto l'amore, ma lei si vedeva che era arrabbiata. Non voglio perderla, senza di lei sono un uomo finito!"

Mark era sconvolto quanto me, ma non gli uscirono le parole e allora mi abbracciò dicendomi: "Sei il mio eroe, e anche per me sei come una padre. Ti voglio bene Dottor Cox".

Mi fecero commuovere le sue parole.

"Lo so che anche per te sono come un padre. Ma ultimamente sto diventando il padre di tutti, ho molti figli sparsi qua e là. Ma ti voglio bene anch'io Mark" gli confessai.

Intanto mi avevano informato che i carabinieri stavano indagando, fecero mille domande sia a Roberto che era ancora ricoverato. E sia al padre di Gabriele che era piuttosto impaurito.
Secondo me si erano messi d'accordo. Volevo andare nella stanza di quell'animale e prenderlo a pugni. Facendogli sputare tutti e trentadue i denti, così mi avrebbe detto subito la verità. Ma non potevo perché altrimenti in galera ci sarei andato io,
e poi Stella non avrebbe approvato.
Ma le indagini erano ancora aperte.

Rimasi di nuovo con lei durante la notte, nonostante le suppliche di Mark.
Non me la sentivo di lasciarla, perché poteva risvegliarsi da un momento all'altro e io volevo essere presente. Così Mark andò a casa sconfitto.
Durante la notte notai dei cambiamenti, era come se stava sognando e aveva degli scatti di movimento.

Stella nel suo sogno:

Stavo percorrendo un lungo sentiero con tante piccole scale.
Attorno a me c'erano solo nuvole che potevo toccare, ed erano morbide e soffici.

Non sapevo dove stavo andando ma era come se non si arrivava mai, ad un certo punto vidi una luce che mi fece avere degli scatti di movimento.
Andando oltre la luce vidi due sagome, erano i miei genitori.
Appena mi accorsi che erano loro corsi ad abbracciarli, mia madre era bellissima come sempre.

"Mamma, papà mi mancate tantissimo, posso restare con voi?" domandai ai miei genitori.

Mia mamma con un sorriso radioso e bellissimo, mi rispose: "Stella tu devi vivere, noi staremo sempre nel tuo cuore, siamo molto orgogliosi di te!"

Mi rivolsi a mia madre piangendo: "Mamma, scusami io mi sento in colpa, perché potevo fare qualcosa ma non ho fatto niente... e se ho fatto qualcosa l'ho fatto troppo tardi. Magari ora staresti ancora insieme a noi. A volte mi chiedo perché ho scelto di fare questo lavoro, se non sono riuscita nemmeno a salvarti".

Lei sempre con il sorriso mi annuì: "Stella amore non è stata colpa tua, perché dici così? Tu mi sei stata vicino nei momenti più difficili della vita, l'ultima persona che ho visto prima di morire sei stata tu. E non pensare che non hai fatto nulla per me, hai fatto molto e io ti ringrazio. Ma era destino che sarebbe andata così. Tu continua a vivere e ad amare il tuo lavoro, vai avanti per le persone che ti vogliono bene. Il Dottor Cox vive per te, e io sono contenta per voi due. Non desideravo altro che vedervi insieme e mi avete reso felice".

Dottor Cox:

Nel frattempo parlai di nuovo con Stella, ed avevo come la sensazione che mi stesse ascoltando:
"Stella amore mio, sorridimi come sai fare solo tu. Le cose più belle accadono all'improvviso, tienimi per mano mentre ti parlo. Ormai tutti sanno che ti amo, e continuerò a farlo per tutto il resto della mia vita! Io sarò sempre al tuo fianco nessuno ci dividerà, ti amo tremila. Ti prego svegliati non voglio perderti!"

Stella nel suo sogno:

Intervenne mio padre, era un bellissimo uomo alto e di corporatura esile, portava gli occhiali.

"Stella tesoro, lo senti il Dottor Cox?"

"Sì papà lo sento!"

Lui continuò: "Io non l'ho conosciuto, ma lui sta soffrendo per te Stella, lo so che per te è stato ed è come una figura paterna, perché io ti ho lasciato troppo presto. E questo ti ha portato ad innamorati di lui, ma è una cosa bella perché il vostro amore è vero!"

"Sì papà ma vedi, da quando ti sei preso anche la mamma gli altri mi caricano tutto sopra le mie spalle, come se io non avessi una vita. Dandomi anche la colpa in alcune situazioni, non posso andare a vivere con il Dottor Cox e non posso nemmeno più vivere così!" Confessai a mio padre.

Intervenne mia mamma dicendomi: "Stella amore ascoltami, tu devi crearti una tua vita, non devi sempre pensare agli altri ma anche a te stessa. Hai un futuro davanti e vivilo, vivilo insieme alla persona che ami, e createvi una famiglia tutta vostra. Gli altri capiranno, io e tuo padre staremo sempre vicino a tutti voi".

Dottor Cox:

Si fecero le sette del mattino, intanto le controllavo i battiti cardiaci, la sua saturazione e i suoi parametri vitali, ma all'improvviso venne Gabriele.
Appena lo vidi fui felicissimo e lo feci entrare, era venuto con il motorino prima di andare a scuola, all'improvviso si mise a piangere.

Abbracciandomi mi domandò: "Dottor Cox hanno detto che forse è coinvolto mio padre, molto probabilmente è stato lui a sparare a Stella, è vero?"

Gli risposi: "Sì mio caro Gabriele, i carabinieri stanno indagando in base alle informazioni che gli abbiamo dato noi"

Gabriele mi dichiarò: "Se è stato veramente mio padre lo odierò per tutta la vita, non doveva fare questo alla mia Stella" cercai in tutti modi di stargli vicino, facendogli capire che a volte la vita è crudele.

Stella nel suo sogno:

"Stella prima che ti risvegli c'è una sorpresa per te" mi conferì mia madre.

Sospettavo già qualcosa ma risposi: "Che sorpresa?"

E mia mamma chiamò: "Milly vieni qui, guarda chi c'è?" non ci credevo era la mia cagnolina Milly.

Appena mi vide cominciò a farmi le feste,  ero felicissima di vederla.

"Ciao Milly che bello vederti, mi manchi tanto anche tu. Non sono più riuscita a farmi un altro cane dopo di te" mi leccava tutta la faccia e io ridevo, era un volpino intreccio meticcio.

Ma dopo un po' mia mamma mi fece scegliere, se rimanere con loro per sempre o ritornare dal Dottor Cox e da tutti gli altri. Lei mi ha sempre detto che dovevo continuare a vivere, perché non era ancora arrivato il mio momento.

Non volevo lasciare il Dottor Cox e neanche la mia famiglia, anche se desideravo tantissimo restare con i miei genitori e con Milly.
Ma presi la mia decisione.

"Mamma, papà io voglio vivere. Vi ringrazio per tutte le belle parole che mi avete detto, mi hanno fatto capire il vero valore della mia vita. Grazie vi voglio bene".

Dopo avergli salutati e abbracciati mio padre mi propose: "Stella tesoro, per ritornare nel mondo reale, dovresti attraversare un bosco buio e pericoloso, ti servirà per affrontare le tue paure!"

E mia Mamma continuò: "È l'unico modo per arrivare a casa" e così accettai.

Avrei fatto di tutto pur di ritornare dall'amore della mia vita, il Dottor Angelo Cox.

Ma cominciai a piangere, perché non volevo lasciare mia mamma un'altra volta, ma lei mi disse: "Stella non piangere, io sto bene e ti starò sempre vicino. È bellissimo l'amore che hai dentro, portalo sempre con te!"

La abbracciai fortissimo dicendole: "Ti voglio bene Mamma, a presto" abbracciai anche mio padre e corsi via.

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