Fidati di me

Ci sono delle volte che non abbiamo fiducia in noi stessi, pensiamo di non essere all'altezza degli altri, di non essere abbastanza bravi nelle nostre capacità. Ma quando arrivano i nostri Angeli Custodi tutto cambia, perché ci danno la forza e il coraggio di affrontare le nostre paure e le nostre insicurezze, fidandosi di noi.

Appena arrivati al Congresso-Festa prima di scendere dall'auto, mi era sorto un dubbio.

"Un momento, ma io so cos'è tutto questo, è il SIOT!" Esclamai emozionata.

"Finalmente lo hai capito! Ci sei arrivata da sola?" Mi chiese ridendo.

"Sì, non mi ricordavo scusami, l'ho capito perché ho visto il logo dell'albero!" Gli risposi.

"Sei un genio!" Mi replicò soddisfatto.

Intervenni subito dicendogli: "Sì! Sono un genio, miliardario, playboy, filantropo!"

Lui scoppiò a ridere, mi baciò e poi aggiunse: "Dai entriamo che ci aspettano, noi siamo gli ospiti d'onore della serata di apertura" ero molto emozionata.

La S.I.O.T. "Società italiana di ortopedia e traumatologia" è un evento molto importante per gli ortopedici. Raccoglie oltre 5000 soci su tutto il territorio nazionale. Raccoglie sia gli ortopedici universitari che gli ortopedici ospedalieri. La società è stata fondata nel 1891 da un gruppo di chirurghi esperti di traumatologia osteoarticolare.

Quando tutti ci videro scendere dalla Audi R8 ed entrare all'evento, era come se eravamo per davvero Robert Downey jr e sua moglie.
Ci applaudirono tutti e io mi sentivo importante, perché ero accanto al mio uomo che tutti aspettavano, ed è stata una sensazione bellissima.

Appena preso posto, in prima fila naturalmente, si avvicinò a noi un chirurgico amico di Angelo che era con sua moglie.

E gli disse: "Carissimo amico ti vedo in gran forma, ti fa bene stare con una donna più giovane eh?! E bravo il mio vecchio marpione!"

E Angelo rispose: "Carissimo amico, prova a pensare a come si sente tua moglie a stare con uno come te. E poi dopo ne parliamo!"

E il suo amico chirurgico rimase sbalordito, e si allontanò da noi senza dire più nulla.

Dopo un po' cominciò il congresso, presentato dal Presidente della Società italiana di Ortopedia e Traumatologia.

Una volta assicurato che tutti avevano preso posto, disse a tutti: "Cari Amici, benvenuti al 100° Congresso nazionale SIOT di quest'anno.
Per noi organizzatori diventa sempre più difficoltoso organizzare e definire nuovi ambiti di interesse. Abbiamo pensato quest'anno, di parlare di due temi molto importanti nel nostro ambito ospedaliero. Il primo argomento è quello delle instabilità articolari del bambino e dell'adolescente. Mentre il secondo argomento è riferito al trattamento delle fratture nella terza età e nel grande anziano. Verranno discusse le suddette tematiche soltanto nelle loro generalità, e cioè epidemiologia, fisiopatologia, diagnosi ed indicazioni terapeutiche. Prima di aprire il buffet e le danze, diamo la parola all'ospite d'onore di quest'anno, il Dottor Angelo Cox, il chirurgico ortopedico e primario dell'ortopedia del Sacro Cuore" tutti applaudirono le mani.

E Angelo prima di salire sul palco mi baciò, sembrava di essere alla notte degli Oscar.

Salito sul palco cominciò a dire: "Grazie a tutti di essere qui questa sera, per me è sempre un onore essere qui al SIOT, ed è per me la terza volta che partecipo. Prima di cominciare il mio discorso sui temi di questa sera, vorrei ringraziare una persona molto speciale per me, l'infermiera Stella Gagliardi!" E tutti applaudirono le mani verso di me, naturalmente diventai tutta rossa.

Ma Angelo continuò a dire: "Lei non è solo la mia assistente è anche l'amore della mia vita, da quando c'è lei in ortopedia tutto funziona alla grande. È una ragazza molto in gamba, mi aiuta tantissimo e ogni giorno accanto a lei mi sento un uomo migliore. Ti Amo Stella Gagliardi!"

E di nuovo tutti ad applaudire, sentendo quelle parole mi veniva da piangere, perché ero felice che lui mi amasse così tanto.
Quando cominciò a parlare degli argomenti era stupendo, lo diceva in un modo semplice e significativo e sentivo di amarlo sempre più.

Appena finì di trattare gli argomenti della serata disse: "Adesso ho l'onore di dare la parola a Stella Gagliardi, che vi spiegherà la storia dell'ortopedia!" E di nuovo tutti applaudirono.

Angelo scese dal palco, e mi alzai dal mio posto. Lui mi venne vicino e mi sussurrò nell'orecchio: "Fai vedere a tutti chi sei, e non avere paura!"

Gli risposi: "Fidati di me" e lo baciai.

Salita sul palco cominciai a dire: "Buona sera a tutti! Anche per me è un onore essere qui questa stasera, ed è la prima volta che partecipo ed è un esperienza straordinaria. Ma anche io prima di cominciare a spiegare il mio argomento, volevo ringraziare una persona molto speciale per me, il Dottor Angelo Cox! L'amore della mia vita. L'uomo che mi ha insegnato a vivere, e non smetterò mai di ringraziarlo per tutto quello che ha fatto per me, in questi quindici anni che ci conosciamo. Mi è sempre stato accanto, aiutandomi ad affrontare le mie paure e le mie insicurezze. Ti Amo Angelo Cox!"
E tutti ad applaudire le mani sempre più forte.

Subito dopo cominciai con il mio discorso dicendo: "Come ben sapete, l'ortopedia è la disciplina medica che studia l'apparato locomotore. Essa include in particolare la chirurgia ortopedica, i medici ortopedici sono specializzati nella diagnosi e nel trattamento dei problemi del sistema muscolo- scheletrico.
Che comprende: ossa, articolazioni, legamenti, tendini, muscoli e nervi.
La pratica ortopedica risale a epoche lontane, la parola "ortopedia" iniziò a essere usata dal 1741. Fu il medico francese Nicolas Andry, professore di medicina a Lione, a inventarla. Partendo da due termini in greco antico, ovvero orthòs, diritto e pàis, bambino, in quanto essa aveva come obiettivo quello di correggere le deformità del fisico nei bambini.
Il simbolo dell'ortopedia è infatti un albero torto, legato tramite una corda a un bastone dritto infisso nel terreno".

Appena finito di fare il mio discorso tutti si alzarono in piedi per applaudirmi, Angelo era commosso ed ero entusiasta di essere lì.
Dopo un po' venne il Presidente della Siot e mi fece i complimenti, fece salire anche sul palco il Dottor Cox.

Appena salito mi baciò davanti a tutti, dicendomi: "Mi dai sempre grandi soddisfazioni" ero molto emozionata.

Il Presidente della Siot disse: "Questa sera ho l'onore di consegnare un premio molto speciale al Dottor Angelo Cox e all'infermiera Stella Gagliardi, che sono due nostri grandi collaboratori dell'ortopedia e  traumatologia. A consegnare il premio sarà mio figlio Max!"

E di nuovo tutti compresa me applaudirono. Sul palco salì un ragazzetto biondo e magro, notai che aveva la sindrome di down.
Era dolcissimo, e lo abbracciai teneramente, era troppo carino.
Ci consegnò il premio, e Cox ed io lo alzammo in aria. Ed era come se avevamo vinto il Festival di Sanremo.

Ero contentissima di essere lì, era un evento straordinario. C'erano 2.689 partecipanti con 1.372 iscritti, 453 relatori, 213 moderatori, 139 sessioni scientifiche, nuove tecnologie invasive e molto altro ancora.Tutto riguardante il fantastico mondo dell'ortopedia traumatologica.Erano presenti anche il Dottor Kelson e sua moglie, io avrei voluto che ci fosse stato anche Mark sarebbe piaciuto molto anche a lui. Il Dottor Kelson mi fece i complimenti, ed era la prima volta che fu veramente gentile con me.

Volevo rimanere lì per sempre, durante il congresso ci fecero anche una breve intervista, e il servizio sarebbe stato trasmesso anche al TG .

Appena finito il congresso e arrivati alla macchina, tutti continuavano a farci i complimenti.

Una volta partiti Angelo mi disse: "Allora amore mio, ti è piaciuto il congresso?"

Gli risposi entusiasta: "Sì, è stato bellissimo, era tutto spettacolare" ero ancora emozionata.

Ma lui era emozionato più di me, e mi confessò: " Tu sei stata spettacolare, ti hanno riempito di complimenti. E io sono stato come sempre orgoglioso di te, ti amo da impazzire Stella. Grazie di essere sempre accanto a me!"

"Grazie a te amore mio, tu invece sei stato fenomenale ed eri il Re della serata. E con le nostre dichiarazioni d'amore gli abbiamo stesi tutti" lui si mise a ridere ed era stupendo.

Arrivati a casa sua sistemò il premio insieme agli altri premi che aveva, perché ne aveva ricevuti molti nel corso della sua carriera.

Poi mi sussurrò: "Adesso voglio fare l'amore con te fino al mattino tardi, tanto abbiamo il riposo" era tutta la sera che lo desideravo.

Ma gli risposi con affanno: "Sì, voglio fare anche io l'amore con te, non desidero altro".

Dopo qualche secondo ci siamo spogliati ritrovandoci nudi nel letto, dandoci baci molto intensi. Muovendoci lentamente uno sopra a l'altro, volevo viverlo sempre più.
Abbiamo continuato a fare l'amore fino all'alba senza mai fermarci, con una passione stravolgente.

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