34.


Harry non si ricordava quale meravigliosa sensazione fosse trovarsi sotto il corpo di Louis e non ricordava nemmeno quanto il suo compagno fosse in grado di fare stare bene il proprio partner.

Louis, infatti, stava venerando ogni centimetro di pelle del suo corpo, ricoprendola di baci, leggeri morsi e sensuali leccate.

Aveva le gambe aperte, pronto ad accoglierlo, ma Louis non sembrava ancora intenzionato a violare la sua entrata perché era impegnato a baciargli l'interno delle cosce e a sfregare contro la sua pelle sensibile la leggera barba che gli contornava il viso.

Harry si lasciò andare ad un gemito più acuto, quando percepì la lingua di Louis lambire la sua apertura e farsi strada in essa.

Era talmente ottenebrato dal piacere che non sentì nemmeno il rumore della bustina del preservativo che veniva aperta, ma spalancò gli occhi estasiato nel momento in cui percepì Louis farsi strada dentro di lui.

Le spinte, prima lente e dolci, poi sempre più veloci e profonde, lo cullarono fino a farlo arrivare in uno stato di piacere assoluto che culminò con l'orgasmo che lo colpì in modo forte e appagante.

Louis continuò a spingere ancora un po', ma le contrazioni che i muscoli di Harry ebbero a seguito dell'orgasmo, fecero l'effetto di fargli raggiungere il culmine e riversarsi nel preservativo.

Rimasero abbracciati, ancora uniti, per alcuni minuti, accarezzandosi e sussurrandosi parole dolci e tenere, poi Louis si sfilò dal compagno, si tolse il preservativo e, dopo aver fatto un nodo, lo buttò nel cestino.

Si lasciò quindi ricadere sul letto, attirò a sè Harry e lo strinse infilandogli le mani fra i ricci e massaggiandogli la cute sudata.

" Mi sei mancato così tanto in questi anni...sono stato così stupido a non cercarti, a non cercare te e mio figlio...." sussurrò Louis con tristezza.

" Siamo stati stupidi entrambi, amore, non prenderti tutta la colpa....adesso però siamo qui, siamo insieme e il passato non ha più importanza " lo rincuorò Harry.

Ad un certo punto, sentì il cellulare vibrare e, sapendo benissimo di chi si trattava, lo prese e lo sbloccò.

Dopo pochi istanti gli comparve davanti la foto di William, sorridente, davanti al Colosseo.

Mentre digitava in fretta una risposta, disse:

" Come è bello il nostro bambino!"

" È tutto merito tuo, sei tu che l'hai fatto " sussurrò Louis.

" Beh, ma tu hai contribuito !" ridacchiò il riccio.

Dopo alcuni istanti il cellulare vibrò di nuovo e i due uomini scoppiarono a ridere, quando lessero il messaggio del figlio...

" Fate i bravi e comportatevi bene!"

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