24.


Harry, William e Louis arrivarono a casa del calciatore solamente a notte fonda, dato che erano dovuti passare dall'appartamento del riccio per prendere le loro cose.

La villa di Louis era davvero bella, con un grande giardino ed una piscina illuminata da molti lampioni e i due ospiti non riuscirono a nascondere l'ammirazione.

" È magnifica!" si lasciò scappare Harry con un sospiro.

" Potrai fare il bagno quando tornerà il caldo, adesso non c'è l'acqua, ma fra un paio di mesi verranno gli addetti a riempirla " spiegò Louis gesticolando animatamente.

" Domani lavori ?" chiese William di colpo al calciatore.

" No, domani e dopodomani il campo è chiuso, non te l'hanno detto?" rispose Louis.

" Sì...il fatto è che...tu e papà siete a casa e vorrei starci anche io...sai due giorni insieme...per conoscerci..."

Harry sorrise e gli domandò con indifferenza:

" Mi stai chiedendo di stare a casa da scuola?"

" Sarebbe la prima assenza, papà, dai...." lo supplicò quasi il ragazzo.

" Tu cosa ne dici Louis ?" chiese il riccio.

" Io...io non so, sei tu suo padre, io non sono capace di...lo sai..." balbettò il calciatore in imbarazzo.

" Puoi imparare, però " lo rassicurò Harry.

" Beh...allora...io ecco dico che potrebbe stare a casa e che, per festeggiare, potremmo ordinare una pizza al ristorante che è aperto ventiquattr'ore su ventiquattro " mormorò Louis.

" Ma sono le due del mattino..." cercò di farlo ragionare Harry.

" Io ci sto, se stai meglio, papà " intervenne il ragazzo.

" E va bene " concesse Harry " in effetti, un po' di fame ce l'ho, forse dipende dalla flebo che mi hanno fatto, mi sento davvero in forma "

Louis, allora, telefonò alla pizzeria, facendosi preparare una pizza con varie farciture, fece sedere i suoi ospiti in sala e, stropicciandosi le mani agitato, ripetè per l'ennesima volta:

" Mi dispiace per non avervi voluto, mi dispiace davvero tanto "

" Puoi rimediare adesso, se vuoi, vero William?" cercò di consolarlo Harry.

" Puoi farlo " esclamò il ragazzo " davvero..."

Il calciatore si sentì un po' più sicuro e chiese:

" Vuoi vedere una cosa?"

Il figlio annuì e, quasi saltò di gioia, quando Louis gli portò il Pallone d'oro che aveva vinto anni prima.

William lo guardò con riverenza e sospirò:

" Un giorno vorrei vincerlo anche io..."

" Ci riuscirai sicuramente, io non ero bravo come te, alla tua età. Diventerai un campione, un campione acclamato da tutti " disse Louis.

William sorrise e Harry sorrise a sua volta, sentendo il suo cuore un po' più leggero.

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