21.
William e Louis attesero per tre ore, finché un'infermiera disse loro che potevano entrare nell'ambulatorio.
Harry era disteso su un lettino, con una flebo attaccata al braccio ed era sveglio.
William gli corse subito accanto e lo baciò sulla fronte, sussurrandogli quanto si fosse spaventato.
Il dottore amico di Louis comparve alcuni minuti dopo e fece cenno al calciatore e al ragazzo di sedersi.
" Allora " esordì con tono calmo il medico " abbiamo fatto al signor Styles parecchi esami, di ogni tipo possibile e quello che vi posso subito dire è che non soffre assolutamente di Parkinson "
" Ma il nostro dottore...." balbettò incredulo William.
" Purtroppo il vostro medico ha fatto una diagnosi sbagliata e non è andato a fondo al problema. I farmaci che ha somministrato a tuo padre hanno leso una situazione psicologica già fragile, perché, in pratica, di questo si tratta....stress e depressione "
William guardò il padre con gli occhi lucidi e sussurrò :
" Mi dispiace, papà, per non esserti stato accanto abbastanza "
" No, tesoro, non dirlo neanche per scherzo " esclamò Harry sorridendo " tu sei la mia sola forza, ricordatelo sempre "
" Quindi non c'è nessun problema fisico?" intervenne Louis leggermente a disagio.
" No, fortunatamente no " spiegò il medico " sono disturbi che si possono curare con alcuni farmaci rilassanti e tanto, tanto riposo. Farebbe bene al signor Styles una vacanza o comunque un periodo di tempo in cui possa staccare dalla solita routine "
Il dottore parlò ancora per qualche minuto, poi uscì, dicendo che doveva andare da altri malati, ma che loro potevano trattenersi fino al momento in cui Harry non avesse finito la flebo.
Quando furono soli, i tre occupanti della stanza si guardarono in un discreto imbarazzo, ma Louis ruppe la tensione estraendo dalla tasca il portafoglio e prendendo una banconota da venti sterline.
" William, fammi un favore. Vai al bar della clinica e compra tre croissant al cioccolato e qualcosa da bere. Credo che tutti qui abbiamo fame e sete " disse dando i soldi al ragazzo.
William li prese, ma divenne rosso sulle guance e guardò il padre per cercare una rassicurazione.
" Fai come ti ha detto il signor Tomlinson " esclamò allora Harry " ...ha ragione, abbiamo bisogno di qualcosa di dolce. Io da bere vorrei un cappuccio "
" Io un tè " aggiunse Louis.
Il ragazzo annuì e uscì dalla stanza.
Louis e Harry si guardarono e si prepararono ad affrontarsi.
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