Capitolo 31

Derek quella mattina, si svegliò di soprassalto a causa di un incubo.

Non che avesse fatto chissà che grande sonno ristoratore, ma comunque era stato un brusco risveglio ugualmente; si era addormentato accanto a Stiles ma era rimasto seduto sulla sediolina accanto al suo letto per tutta la notte.

Non aveva chiesto un altro lettino o un'altra poltrona letto.

A lui andava bene così; stava bene, finché poteva rimanere accanto a Stiles.

Sbadigliò e si stropicciò gli occhi, guardò in direzione di Stiles ma era ancora come la sera prima, con gli occhi serrati come se dormisse e il respiro calmo e regolare.

Solo la flebo era diversa, poiché piena rispetto a quella della sera precedente; le infermiere gliel'avevano sostituita durante la notte, a quanto sembrava.

Derek decise di alzarsi e andare a svegliare lo sceriffo dopo aver controllato l'orario sul telefono: erano le 8 e mezza del mattino.

-Noah, svegliati- gli sussurrò Derek mentre lo scuoteva delicatamente.

Lo sceriffo aprì gli occhi ma subito lì sbarrò allarmato e si precipitò sul corpo del figlio disteso nel lettino -Stiles!- esclamò; ma nessuna risposta.

Si girò verso Derek che scosse la testa -No Noah, ancora non si è ripreso- gli disse, piano, chinando poi il capo a terra chiudendo gli occhi e sospirando sommessamente.

Noah si passò le mani sul volto e le lasciò scivolare piano sul viso, esasperato.

-Vado a prendere un caffè- disse poi, atono, sorpassando Derek e uscendo dalla stanzetta.

Derek si avvicinò poi a Stiles, e fece per passare una mano sui suoi capelli quando sentì un leggero mugugnare.

Così si avvicinò ancor di più al viso del suo fidanzato, che in quell'istante aprì gli occhi: lo sguardo di Stiles era assonnato e confuso, quello di Derek colmo di stupore, gioia e lacrime in procinto di uscire.

-D-..Der- cercò di dire Stiles, con la voce ridotta ad un rock sussurro; la gola arsa gli bruciava e non riusciva a dire una parola.

-Shh amore shh, non parlare- gli sussurrò Derek dolcemente per poi dare un dolce bacio sulla fronte del suo fidanzato -Tu aspettami qui io arrivo subito- gli disse, piano, per poi uscire dalla stanzetta e urlare nel corridoio -Stiles è sveglio! Chiamate un'infermiera!-

E proprio quando la situazione si stava mobilitando, con Derek che rientrò in stanzetta e le infermiere subito dopo di lui per visitare Stiles, che nel frattempo si era messo seduto con la schiena poggiata contro la testiera del lettino, che Noah, che era appena arrivato nel corridoio, sentì tutto il trambusto e preso da un moto di panico, corse come un pazzo fino a che non arrivò davanti la camera del figlio, aspettandosi il peggio.

Ma quando vide Stiles seduto sul lettino gli si precipitò vicino, scostando Derek e le infermiere e lo abbracciò come se da un momento all'altro, suo figlio potesse volatilizzarsi dalle sue mani.

Ed in effetti, si era sentito così, quando aveva visto Stiles inerme sul lettino: come se lo stesse perdendo e non ci fosse più niente che potesse impedirlo.

-Papà..- sussurrò Stiles, tra le lacrime - Sto bene..-

Noah lo strinse ancor di più a se -Figliolo.. sono così contento- gli disse, con voce sommessa e un po' roca dal pianto, dandogli poi un bacio sulla guancia che portò Stiles a sorridere come un bambino, mentre si asciugava con il dorso della mano le lacrime sulle guancie.

E poi un largo sorriso si fece strada sul suo volto quando i suoi occhi si posarono su quelli di Derek; in un attimo fu tra le braccia del suo fidanzato che lo strinse forte a se.

-Amore mio- sussurrò Derek a Stiles, che per tutta risposta lo strinse ancor di più; Derek si scostò un attimo dall'abbraccio, quanto bastava per specchiarsi nelle iridi ambrate del suo fidanzato e sussurrargli un -Ti amo- che portò Stiles a sorridere teneramente, per poi prendere il volto di Derek tra le mani e avvicinarlo al suo per catturare le sue labbra in un dolce bacio.

Quel bacio sapeva di amore, conforto, e felicità per essere finalmente insieme e per il fatto che Stiles l'aveva scampata bella: stava bene, certo era un po' ammaccato, ma stava bene.

Quando si staccarono dal bacio, non tanto per loro volontà quanto per le infermiere che avevano iniziato a tossicchiare, come per far capire loro che dovevano darsi una mossa dato che avevano il loro lavoro da svolgere, seppur di malavoglia, Derek si scostò da Stiles e gli fece segno con la mano, mimando una cornetta del telefono vicino all'orecchio, che sarebbe andato a fare una telefonata.

Noah invece rimase con il figlio ad ascoltare come stesse e ciò che avevano da spiegare le infermiere a riguardo.

Derek, appena fu fuori dalla stanzetta si premurò di telefonare prima di tutto a Lydia e Peter, che gli risposero che sarebbero arrivati immediatamente; la fortuna di aver preso un hotel vicinissimo all'ospedale.

Poi telefonò a Scott, e di conseguenza a Melissa, Erica e Vernon; ognuno di loro poi, avrebbe avvisato Isaac, Liam e di conseguenza Theo.

Una volta fatto le telefonate e rassicurato tutti comunque che Stiles stesse bene, ritornò nella stanzetta e si mise affianco al suo fidanzato.

-Allora? Come ti senti?- gli chiese carezzandogli i capelli in un gesto dolce.

Stiles socchiuse gli occhi beandosi di quel contatto, per poi riaprirli poco dopo e specchiarsi nelle bellissimi iridi verdi del suo fidanzato -Diciamo che sto bene, ho fame, e mi sento la gola andare in fiamme. Ho bevuto, ma sembra non passare- constatò poi.

-É normale figliolo, hai dormito molto. Vedrai che a breve passerà- gli disse Noah per poi rivolgersi a Derek - le infermiere hanno detto che entro la fine della giornata probabilmente lo dimetteranno se non ci saranno complicazioni. La ferita non era molto grave per cui, in realtà ha solo bisogno di riposo. Inoltre hanno detto che sicuramente l'ambiente di casa è migliore rispetto a questo dell'ospedale, per cui preferiscono così- spiegò poi, e Derek annuì.

La mattinata passò lenta, ma non noiosa; Stiles, seppur un po' deboluccio, stava bene e aveva preso a parlare con la sua solita parlantina, arrivando anche a commentare le azioni di Matt e in generale tutta la situazione avvenuta; fu così che Scott trovò loro tre, Derek e Noah vicini al lettino si Stiles a chiacchierare con lui.

Il silenzio fu interrotto da Stiles che si accorse della presenza del suo migliore amico -Scotty!- esclamò, e l'altro non se lo fece ripetere due volte; andò verso Stiles camminando a grandi falcate per ridurre più velocemente la distanza che li separava, per poi racchiudere il suo migliore amico in un forte abbraccio.

A differenza di Derek, o del padre, Scott non parlò, e neanche Stiles lo fece.

Si limitarono a stringersi, con le lacrime che minacciavano di nuovo di scendere dalle loro guance, senza fiatare; loro non ne avevano bisogno.

Si conoscevano da così tanto tempo che oramai le parole tra di loro erano quasi superflue e sottovalutate.

Dopo Scott, anche Melissa, che era arrivata assieme al figlio, abbracciò Stiles in un modo e con gesti cosi dolci e delicati che solo una mamma poteva avere; a Stiles ricordarono tanto gli abbracci che sua madre gli dava quando stava poco bene e aveva la febbre o il raffreddore, per rassicurarlo che tutto sarebbe passato al più presto.

Poco dopo arrivarono tutti gli altri; Peter si scusò per il ritardo, ma Tyler aveva faticato a svegliarsi e aveva fatto i capricci per il sonno.

Appena Tyler entrò nella stanzetta e vide il suo papà sveglio e pimpante, l'espressione assonnata sul suo giovane volto, passò di colpo ad una piena di gioia, e si fiondò vicino a Stiles, abbracciando la mano e il polso del padre poiché il lettino era parecchio alto per la sua altezza, e Stiles più di così non riusciva ad abbassarsi a causa della ferita.

Derek che era accanto a loro, decise così, di prendere in braccio delicatamente il piccolo Tyler e lo portò vicino al volto di Stiles in modo tale che potesse abbracciare suo figlio come meglio voleva, posizionandolo piano vicino al suo petto senza che Tyler ci si poggiasse sbadatamente sopra e quindi rischiasse di far male involontariamente a Stiles.

E fu così che Lydia trovò Stiles ; vivo e vegeto con in braccio il loro bambino.

Le lacrime scesero dalle sue guancie copiosamente e quando Stiles la vide, sussurrò lieve il suo nome -Lydia..- prima di avere la ragazza tra le sue braccia, stando comunque attenti a non schiacciare o fare male al piccolo Tyler.

Lydia strinse forte a se il suo ex marito, e pianse anche un po'; nonostante tutto ci teneva tantissimo a lui, ed era così felice che stesse bene.

Quando si staccarono dall'abbraccio, Stiles la guardò e le carezzò dolcemente una guancia in un muto gesto di conforto e rassicurazione, per poi posare lo sguardo su suo figlio e dargli un dolce bacio sulla guancia: erano la sua famiglia, un po' malandata e con qualche casino in mezzo, ma era la sua famiglia, e nonostante tutto la amava.

Peter gli si avvicinò poi, posando dolcemente una mano sulla parte bassa della schiena di Lydia e dandole un bacio sulla nuca, per poi avvicinarsi a Stiles e dargli una pacca sulla spalla -Sono contento che tu stia bene- gli disse poi.

Stiles annuì - Grazie Peter-

Derek aveva osservato tutta la scena tra Lydia e Stiles, ma nonostante tutto non era geloso: sapeva che Stiles lo amava ma sapeva anche quanto tenesse a Lydia e quanto amasse suo figlio, ed era contento che finalmente la situazione fosse risolta.

Poco dopo arrivarono anche Isaac, Erica e Vernon, che non erano partiti assieme a Scott e Melissa perché si collerò fermare a prendere un vaso con i girasoli, i fiori preferiti di Stiles, e Liam e Theo.

Tutti abbracciarono a loro modo Stiles, Vernon e Liam dandogli delle amichevoli pacche sulle spalle, Theo stringendogli una mano in modo dolce, che fece però storcere un po' il naso a Derek, questo gesto, ma cercò di non darci troppo peso; in fondo avrebbe potuto anche lanciarglisi addosso in un grosso abbraccio, come invece aveva fatto Erica, che si era spupazzato Stiles, baciandolo sulle giancie e carezzandogli i capelli piangendo un poco.

Era comprensibile in fondo; tutti loro avevano rischiato di perdere Stiles ed ora erano tutti felici e sollevati di vedere che invece stava bene.

Il restante del pomeriggio lo passarono tutti in ospedale con Stiles; era il bello di avere l'orario delle visite fino alle 18 di sera, in fondo.

Stiles non aveva bisogno di chissà quale terapia, per cui le infermiere, a parte un cambio di flebo con i liquidi necessari, non fecero altro.

Pranzarono tutti insieme, e fu davvero esilarante vedere come Stiles si lamentasse dell'orribile cibo dell'ospedale, immangiabile ma necessario dal momento che aveva comunque subito un intervento chirurgico, e che quindi, il suo stomaco, fosse ancora un po' sensibile.

Mentre gli altri beh, mangiarono hamburger davanti a Stiles, perché a detta di Lydia -Così impari a farci prendere i colpi- e invece, suo padre, Noah, si giustificò dicendogli che dopo l'ansia patita se lo meritava un panino carico di grassi che proprio bene al suo colesterolo non avrebbero fatto.

Ma in fondo a chi importava davvero?

Erano tutti insieme, felici, come una famiglia; a Stiles si strinse il cuore di gioia e felicità nel vedere i suoi amici, il suo ragazzo con il suo zio non proprio normale, la sua adorata ex moglie con suo figlio e suo padre, tutti insieme, lì per lui a supportarlo.

E finalmente si sentì a casa, come non gli capitava da chissà quanto tempo, a NewYork.

La sera, fortunatamente, Stiles venne dimesso e portato al suo appartamento da Scott, Noah e Melissa; Derek insistette per voler rimanere con lui, ma Stiles gli intimó di andare a casa e farsi una doccia e soprattutto riposare decentemente, dato che la sera precedente non l'aveva fatto.

Derek si lasciò convincere, di malavoglia comunque, e dopo aver salutato Stiles con un profondo e lungo bacio, tornò nel suo appartamento con Erica e Vernon prendendo un taxi, non prima però che Erica salutasse Stiles con un bacio sonoro e schioccante sulla guancia e Vernon con una pacca sulla spalla, giusto per non sbilanciarsi troppo e perdere l'abitudine.

Lydia abbracciò di slancio Stiles, Peter gli diede un'amichevole stretta di mano, mentre il piccolo Tyler gli si artigliò alle gambe, portando inevitabilmente Stiles a chinarsi e trattenere un sibilo di dolore; ma tutto pur di salutare suo figlio come si deve, dandogli tanti piccoli baci sul volto.

Lydia poi, prese in braccio il piccolo Tyler, e disse a Stiles che lei e Peter sarebbero rimasti ancora una notte nello stesso Hotel e che la mattina seguente avrebbero dovuto prendere un volo, ma che sarebbe stata felice di rivederlo da lì a breve.

Stiles annuì e le promise che si sarebbe fatto rivedere presto.

Isaac salutò Scott—finalmente— con un lieve e dolce bacio a stampo sulle labbra, che fece sorridere e rabbrividire Scott sotto quel tocco.

Quando si scostarono Isaac sorrideva a sua volta e gli sussurrava che si sarebbero sentiti in seguito, per poi avvicinarsi a Stiles e abbracciarlo facendogli promettere di non fargli mai più prendere quei colpi; Stiles gli rispose ridacchiando e annuendo, dandogli amichevoli pacche sulla schiena.

Liam salutò Stiles stringendogli la mano e dandogli una pacca sulla spalla, mentre Theo, stupendo tutti i presenti e Stiles compreso, lo abbracciò.

Stiles fece un leggero sorriso e lo strinse un poco a sé; entrambi, ora, sapevano che non dovevano più temere di inciampare nel passato.

Tutto era stato chiarito, e la situazione fu resa ancora più limpida, quando Theo scostatosi dall'abbraccio e aver detto a Stiles di riguardarsi, prese Liam per mano e gli diede un dolce bacio sulle labbra, per poi avviarsi insieme verso casa.

Quando finalmente Stiles, Scott, Noah e Melissa furono a casa, tutti esalarono un sospiro di sollievo; era tutto finito, ed erano finalmente a casa.

Mentre Melissa e Noah si mobilitarono quasi subito a preparare qualcosa da mangiare, in modo tale che Stiles potesse prendere le pastiglie di antibiotico che gli erano state somministrate e che avrebbe dovuto assumere da lì ad una settimana ancora, per precauzione dalle infezioni, Scott aiutò Stiles a sedersi sul divano.

-Diamine, amico, che giornata- esalò Scott con voce stanca, come se avesse tirato su un masso pesantissimo.

Stiles ridacchiò-Per lo meno si può dire che con me non ci si annoia mai eh? Ho la garanzia che Derek non si stancherà mai di me!- esclamò, sarcastico, Stiles.

Scott sbuffó una risata- Amico, riesci ad essere sarcastico in qualsiasi situazione vero?-

Stiles inarcò un sopracciglio e rise -Sempre Scott. D'altronde è l'unica arma di difesa che ho, te lo sei scordato?-

Scott rise di gusto -No amico, come faccio a scordarmi dell'unica cosa che sei in grado di fare?-disse, prendendolo in giro.

Stiles aprì la bocca in un espressione di stupore assoluto -Tu! Come osi!- esclamò per poi iniziare a fare il solletico al suo amico, che intanto lo pregava di smetterla.

Noah e Melissa osservavano la scena ridacchiando; era da quando erano piccoli che non li vedevano interagire così, in maniera leggera e spensierata.

Sembravano tornati ragazzini; e fu bello.

E anche Stiles e Scott si sentivano così, leggeri e spensierati; il cuore di Stiles si fece, se possibile, ancora più leggero, quando il suo telefono squillò, segno che gli fosse arrivato un messaggio.

-Sei la mia vita.
Ti amo, zuccherino-

Inviato da Derek, che non perse tempo a stuzzicarlo imitando il soprannome con il quale era solito chiamarlo Stiles, che portò Stiles a sorridere.

-Anche tu, amore mio.
Ti amo immensamente.
Non vedo l'ora di vederti domani-

Gli scrisse, di rimando, per poi essere chiamato da Melissa e suo padre poiché la cena era pronta.

E proprio quando stava per sedersi sulla sedia, il telefono suonò di nuovo.

-Anch'io ti amo.
E anch'io non vedo l'ora, tesoro, di vederti, di amarti e viverti ogni giorno-

E Stiles, quando lo lesse, non poté che pensare di essere il ragazzo più felice del mondo, e che non vedeva l'ora davvero di passare la sua vita, la sua intera vita, con Derek al suo fianco.

Gli rispose che anche lui non vedeva l'ora, e che lo amava tanto, di nuovo, e poi si mise a cena con gli altri.

E finalmente, la tranquillità e la felicità potevano regnare sovrane, alla faccia di coloro che gli avevano voluto male, fino a quel momento.




NOTE AUTRICE:

Salve a tuttiii!

Come state?

Allora chiedo scusa per il capitolo un pochino più corto.. però, di nuovo sto un po' così e così, ma che volete farci, c'est la vie >.<
Spero che vi piaccia ugualmente <3

Allora che dire, volevo spiegarvi un paio di cosine; innanzitutto chiedo scusa se alcuni capitoli possono essere sembrati confusi (o forse anche questo lo sembrerà? Non so) a volte, è perché non stanti tanto bene a volte, avendo forti emicrania etc a volte può capitare che succeda.. ecco quanto ^_^

Ad ogni modo spero che vi piacciano e che vi facciano trasportare un po' nel loro mondo <3

Seconda cosa: dopo questo capitolo voglio fare un salto temporale di un paio di mesi, cioè da Settembre a Novembre, parlando del giorno del Ringraziamento!

Che ne pensate?

Ovviamente descriverò a grandi linee questi mesi, dal punto di vista di tutte le coppie (cioè descriverò comunque cosa hanno fatto e come si sono evoluti i loro rapporti etc)

Fatemi sapere se vi sembra una buona idea oppure no!

Inoltre ho già una vaga idea di quanti capitoli ancora vorrò fare; ma non voglio dirvi ancora un numero preciso perché potrei cambiare anche idea.

Oppure, sto anche pensando ad un possibile sequel; magari ambientato una decina di anni dopo la fine, quando la farò.

Però non so, ho paura che possa risultare noioso etc..
Vi sarei ENORMEMENTE grata de possiate darmi dei consigli a riguardo!

Io vi ringrazio come sempre dal profondo del cuore per leggere e commentare la mia storia!

Senza di voi non sarei di certo potuta arrivare fino qui!

Vi mando un abbraccio forte forte!

Come sempre, al prossimo capitolo!

BlueIrys

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