Capitolo 17 (seconda parte)

Stiles e Derek stavano camminando mano nella mano per le stradine di Beacon Hills.

Camminavano con passo lento, in modo tranquillo, prendendosi tutto il tempo per loro.

Peccato che, se Derek si stesse beando di quel momento in tutta tranquillità, Stiles si stava quasi per sentire male talmente era tanta l'ansia che lo attanagliava.

Le mani di Stiles iniziarono ad essere sudaticce, cosa di cui Derek si accorse -Stiles, tutto bene?- gli chiese con premura.

Stiles lo guardò -Si Derek, tutto ok!- disse un po' troppo velocemente.

Difatti, questa risposta fece corrucciare non poco Derek, che preoccupato, decise di far sedere entrambi in una panchina che si trovava in una viuzza piena di negozi.

Si sedettero, e Stiles quando fu seduto, iniziò a far traballare la gamba in un tic nervoso, che non gli capitava di avere da quando stava al liceo, e Derek a quel punto non poté far altro che imporsi -Dimmi che cos'hai.- gli chiese, con un tono di voce molto deciso, anche se dal suo sguardo si poteva intuire perfettamente la preoccupazione che aveva per il suo ragazzo.

Stiles guardò Derek con uno sguardo che era un misto di paura, ansia, e disperazione.

Perché tenersi dentro quel discorso era diventato estremamente difficile e sentiva il disperato bisogno di liberarsene.

Così - Derek ascolta ti devo parlare, vedi io- disse Stiles mentre prese le mani di Derek nelle sue, ma appena iniziò a parlare, l'altro tolse subito le mani da quelle di Stiles come se si fosse scottato ed esclamò -mi stai lasciando, vero? Lo sapevo, io che non dovevo fidarmi,-

Stiles sbarrò gli occhi e si affrettò a salvare la situazione, riafferrando in modo deciso le mani di Derek - No, no Derek ma che dici! Fammi finire, non è come pensi, lo giuro!- disse tutto di un fiato.

Derek lo guardò e non fiatò, voleva solo che Stiles finisse di parlare.

E mai, mai si sarebbe aspettato ciò che Stiles gli avrebbe detto da lì a pochi istanti.

-Stavo dicendo, vedi, quando io e Peter siamo andati a fare la spesa, abbiamo parlato.. e.. è saltato fuori, che lui fosse l'unico membro della tua famiglia in vita, a parte Cora, che mi ha detto essere tua sorella.. per cui.. niente, cioè, volevo solo dirti che non so cosa sia successo ma.. io ci sono. Per te. Ogni volta che ne avrai bisogno- disse e durante tutto il discorso ogni tanto si prendeva qualche pausa, perché fu estremamente difficile dirgli quello, cercando di non tergiversare con discorsi inutili.

Derek, a quelle parole, si irrigidì.

E Stiles lo poté percepire da come le mani che teneva strette alle sue, se dapprima erano morbide e rilassate contro i suoi palmi, ora sembravano rigide e contratte.

Derek, spostò lo sguardo pieno di sgomento, da Stiles, all'asfalto.

Per un primo momento non fiatò, ma poi -Vattene- gli disse in un sussurro.

Stiles lo guardò allarmato, mentre dentro di se iniziava a crescere un senso di angoscia e di smarrimento dovute alle parole di Derek -No, Derek, aspetta, io non te l'ho detto prima perché- stava iniziando a dirgli, quando Derek diede un forte colpo con la mano alla panchina -Ho fatto l'amore con te porca puttana Stiles e tu non sei stato in grado di parlarmi di questo, prima di scoparmi?!- gli urlò addosso,poi, puntando le sue iridi verdi su quelle miele dell'altro -Cosa cazzo ci voleva a non immischiarti nei miei affari?! Hai mai pensato che magari, una volta fossi stato pronto, sarei venuto io a parlartene?!- continuò, fuori di se.

Stiles non la smetteva di tartassarsi con le mani, le passava nei capelli, sul viso, si mordicchiava le unghie, e più Derek urlava, più la sensazione di star precipitando aumentava -Derek, no davvero, credimi. È stato Peter che mi ha detto questo, io non avrei mai voluto forzarti, e comunque certo che avrei voluto parlartene prima, ma era difficile. E smettila di dire quelle cose, ti amo e non ti ho scopato per togliermi uno sfizio, lo sai bene!-

Derek stringeva le mani a pugno così tanto che le nocche erano diventate bianche -La verità è che tu non hai rispetto per nessuno Stiles! A te importa solo di te!- continuava intanto ad inveire contro Stiles.

Stiles sentì, dopo tanto tempo, le lacrime che minacciavano di uscirgli dagli occhi.

Perché tutta questa situazione era ingiusta.

Sapeva c'è avrebbe dovuto parlarne prima con Derek, ma non aveva trovato il coraggio di farlo.

Distolse lo sguardo da lui, e lo puntò sulla strada davanti a se - Se la pensi così, cosa ci fai ancora qui?- chiese a Derek in u sussurro.

L'altro, sbarrò gli occhi -Io sono qui, perché ti amo, razza di un deficente! Ti amo, ma sono così incazzato questo momento, perché tu non capisci quanto ancora questa cosa mi ferisca, cazzo!-continuò ad urlare Derek.

Stiles si massaggiò le tempie con le mani.

La testa gli stava per scoppiare.

Si girò verso Derek, e con un solo movimento deciso e fluido, gli afferrò il viso con le mani e lo baciò.

Derek, rimase un secondo con gli occhi aperti e sorpresi dal gesto di Stiles, poi li chiuse, beandosi di quel contatto.

Quando Stiles si staccò, Derek che fino a quel momento era davvero troppo furioso per rendermene conto, vide negli occhi dell'altro, per la prima volta, tutto lo sgomento, la sofferenza, e l'angoscia che aveva provato Stiles durante quella discussione.

-Anch'io, ti amo, Derek. Davvero. E mi dispiace, so che non posso nemmeno immaginare quanto questa cosa possa ancora farti soffrire, ma l'unica cosa che volevo dirti era che, quando sarai pronto, potrai parlarmene. Dico davvero. - gli disse, dolcemente, guardando Derek negli occhi.

Derek sorride debolmente, era ancora furioso, ma non riusciva a resistere a lungo quando si trattava di Stiles -Va bene.. L'ho capito. Grazie per non avermi forzato-

-Figurati, certo ammetto che all'inizio volevo sapere tutto- disse e quando Derek inarcò un sopracciglio in tutta risposta, Stiles ridacchiò - però poi ho capito che è giusto rispettare i bisogni dell'altro- finì poi, baciandolo dolcemente sulle labbra.

Derek ricambiò, e strinse le mani dell'altro nelle proprie - Ti amo- gli disse in un sussurro e Stiles gli accarezzò una guancia - Anch'io zuccherino- ed entrambi finalmente tirarono un sospiro di sollievo, poiché la discussione era finita, finalmente.

Certo, Stiles moriva ancora dalla voglia di sapere cosa fosse successo, ma era in grado di aspettare i tempi di Derek, assolutamente.

E infatti fortunatamente il pomeriggio passò tranquillo.

Passeggiarono per le strade di Beacon Hills, mano nella mano, si fermarono ad un bar a prendere un cappuccino per entrambi e poi si fermarono a guardare qualche negozio.

-Sei pronto per la Fashion Week?- chiese Derek a Stiles.

Stiles che intanto era intento a guardare i capi di abbigliamento esposti in vetrina di un negozio molto costoso, annuì -Certo che sono pronto Derek. Adoro la fashion week perché tutti potranno finalmente ammirare la mia bellezza e bravura, e non sono affatto infastidito dagli altri modelli che ci saranno-

-Beh allora siamo a cavallo, abbiamo comunque tantissimo materiale, sia foto all'esterno che dentro lo studio, e fortunatamente tu non dovrai sfilare, altrimenti saremmo stati proprio fregati- gli disse Derek, poi, prendendo in giro volutamente Stiles con l'ultima frase.

Perché si, Stiles sarà stato bellissimo e dannatamente fotogenico, ma la coordinazione non era proprio il suo forte.

Stiles gli diede uno schiaffo giocoso sul braccio - Ehi! Io sono perfetto in tutto, tienilo a mente dolcezza- gli rispose ammiccando.

Derek sbuffò divertito, vedere Stiles che rimbalzava dall'essere super dolce, a sprazzi di narcisismo più assoluto, lo divertiva.

Seppur certe volte Stiles potesse risultare odioso quando si atteggiava, in alcuni momenti questa parte di carattere era come una ventata di aria fresca per Derek, perché per Stiles sembrava tutto così semplice certe volte, mentre lui a differenza di Stiles era abbastanza razionale e calcolatore su molte cose.

E sicuramente, avrebbe dovuto prendere esempio da Stiles e amarsi anche un po' di più, dal momento che lui non si riteneva un granché fisicamente.

E Stiles, davvero, non sapeva come fosse possibile e infatti non riusciva ancora a darsi una risposta a questo quesito.

Mentre continuavano la loro passeggiata, il cielo andava man mano ad imbrunirsi, e Derek e Stiles decisero di incamminarsi per la via di ritorno a casa.

Stiles inviò prima un messaggio a Scott, scusandosi se non si era fatto sentire o vedere, ma era stato un weekend pieno di cose da fare e si scusava per non essere riuscito ad organizzare nulla.

Fortunatamente Scott era messo nella sua stessa situazione, quel weekend era stato risucchiato dalla grande mole di lavoro e comunque la sera sarebbe stato troppo sfinito per uscire , per cui gli disse di non preoccuparsi e che si sarebbero visti la prossima volta.

Poi, Stiles telefonò a Lydia e le chiese se a lei e Peter potesse andare bene ordinare delle pizze, e visto che loro erano d'accordo, mentre Stiles chiudeva la telefonata poco dopo averli avvisati che stavano rientrando, Derek si premurò di chiamare la pizzeria per ordinare le pizze.

Una volta arrivati a casa, ebbero giusto il tempo di togliersi i cappotti, che il fattorino delle pizze arrivò e così poco dopo erano già tutti a tavola a mangiare.

Dopo cena, Derek e Lydia sparecchiarono e si aiutarono a vicenda nel lavare e asciugare i piatti, Peter si recò in camera per sbrigare delle faccende lavorative al computer e Stiles si sedette sul divano per giocare con Tyler.

Una volta finito, Lydia diede la buonanotte e andò a raggiungere Peter, mentre Derek raggiunse Stiles e si mise a giocare anche lui con Tyler.

La scena era molto dolce, l'innocenza di Tyler era come se ti trasportassse in un'altra dimensione dove tutto era più semplice.

E forse fu proprio quello, vedere Tyler così felice tra le braccia del suo papà, che non si sa come, diede a Derek la forza di parlare.
-Sai, la mia famiglia è morta in un incendio. Gli unici sopravvissuti siamo io, Cora, e mio zio Peter. Ci fu una fuga di gas, la mia famiglia perse i sensi, e poi fu inghiottita dalle fiamme. - iniziò Derek, quasi in un sussurro.

Stiles si bloccò tenendo in mano un gioco di Tyler a mezz'aria.
Si girò a guardare Derek. Ma non disse nulla, aspettando che l'altro proseguisse.

-È successo a New York.. nel nostro vecchio appartamento, e per me andare avanti fu molto dura. Se non ci fossero stati Vernon ed Erica, davvero, non so come avrei fatto.- finì poi in un sussurro.

Il cuore di Stiles sembrò andare in mille pezzi, alla sola vista di Derek che mentre raccontava, aveva lo sguardo sul tappeto, e si stava passando tra le mani un gioco di Tyler. , completamente perso nei ricordi.

Stiles fece la cosa più naturale che potesse fare.

Lo abbracciò.

E anche se Derek rimase un attimo interdetto per quel gesto, ricambiò il suo abbraccio, stringendo forte Stiles.

E pianse.

Stiles strinse a se ancor di più Derek, gli accarezzò la schiena, gli baciò la tempia e la guancia umida dalle lacrime che scorrevano -Ci sono qui anch'io, ora, con te, tesoro. Non dovrai più affrontare nulla da solo.-

A quelle parole, Derek si artigliò con maggior forza al corpo del suo fidanzato -Grazie Stiles, e-e scusa, se.. se non ne ho parlato, ma.. ma vedi. Era così difficile.- gli disse con voce flebile e spezzata dai singhiozzi.

Stiles gli passò le mani tra i capelli in una morbida carezza -Derek. Non ti devi scusare. Assolutamente. Ed anzi, ti ringrazio per avermene parlato, ed esserti fidato-

Stiles si sciolse dall'abbraccio e prese tra le mani il volto umido di Derek, gli diede un dolce bacio sulle labbra -Ti amo- gli disse solamente.

Derek fece un debole sorriso, le lacrime avevano smesso di scendere, e ricambiò il bacio di Stiles con altrettanta dolcezza.

-Grazie Stiles..- gli disse in un sussurro, Derek.

Stiles gli sorrise - Sono qui per questo. Ma ora, tesoro, vieni.- gli disse alzandosi dal tappeto e offrendogli la mano per aiutarlo ad alzarsi - ora ci facciamo una bella cioccolata calda, ci buttiamo sul divano e ci vediamo il film più scemo che c'è. Ti va?- gli chiese poi, facendo un sorriso a trentadue denti, sperando che Derek accettasse.

E per fortuna, così fu.

Derek si passò le mani sugli occhi per asciugarsi il volto dalle lacrime, afferrò poi la mano di Stiles e si issò- Va bene Stiles, sei fantastico. Grazie-gli disse sorridendo.

E certo, non era un sorriso ampio come quello di Stiles.

Però aveva sorriso.

E a Stiles quello bastava - Non sono fantastico zuccherino, sono favoloso- gli disse ammiccando, sicuro che quello avrebbe portato Derek a ridere.

E infatti, Derek rise -Sei tutto andato- gli disse dandogli un giocoso schiaffo sulla spalla

Stiles ridacchiò, e poi il suo sguardo si addolcì- Si, sono completamente andato, per te - e baciò Derek, che ricambiò il bacio subito, ma si staccò nonostante i mugugni di fastidio si Stiles per quel gesto.
-Le cioccolate non si faranno da sole, andiamo- gli disse Derek, accarezzando una guancia a Stiles.

-Noioso- borbottò Stiles facendo il finto offeso. E questo fece roteare gli occhi di Derek facendolo sbuffare divertito.

Stiles era così felice. Derek sembrava stare meglio.

Certo, non doveva essere stato affatto semplice, lo aveva notato.

Quindi sicuramente ci avrebbe pensato ancora alla sua famiglia, sia nell'arco della serata, che sempre.

Sono cose che ti segnano dentro, quelle.

Ma Stiles sapeva che Derek poteva stare tranquillo perché da quel momento in poi, nonostante tutto e tutti, ci sarebbe stato lui ogni volta che Derek ne avesse bisogno.

Si preparano la cioccolata, e si accoccolarono sul divano a vedere un film stupidissimo, che portò entrambi poi, una volta finita la cioccolata e posate le tazze sul pavimento, ad addormentarsi sul divano con Tyler in mezzo a loro.

E quello fu esattamente la calma prima della tempesta che li avrebbe colti da lì a poco, con l'inizio dellla settimana della moda.

NOTE AUTRICE:

Salve genteee!

Come state??

Scusate per il ritardo, ma indovninate? Ho problemi di linea qui dove sono, per cui è un po' un casino.

Ma non temete. Aggiornerò sempre ovviamente!

Allora, il capitolo è corto ma per il semplice fatto che è la seconda parte dell'altro.

E che dire, ho cercato di rendere la reazione di Derek più veritiera possibile, ma anche adatta al suo personaggio.

Per cui spero vivamente che questo capitolo vi piaccia.

Da domani inizierà la settimana della moda, e ne vedrete tante, ma tante, che non saprete più dove sbattere la testa.

Vi faccio un piccolo, piccolo spoiler : Ci sarà una coppia che è tanto amata.

Ah e piccola precisazione : mi rendo conto che sono stati a Beacon Hills e Stiles se n'è uscito alla fine del weeekend a scrivere a Scott. Può sembrare, visto dall'esterno che non gliene freghi na minchia, ma non è così. Semplicemente non è ancora il momento di Scott per saltar fuori. Ma arriverà ;)

Come sempre, spero che il capitolo vi sia piaciuto e per qualsiasi cosa, consiglio, correzioni etc non esitate a scrivermi!

Grazie di cuore a tutti voi che leggete la storia, la commentate, recensite, etc!

Vi mando un abbraccio forte forte!

Al prossimo aggiornamento!

BlueIrys

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