Capitolo 15

Derek non rimase sul quel tappeto ancora per molto, ma dopo essersi destato dai suoi pensieri, si alzò e andò nella camera degli ospiti a cercare di calmare Stiles.

Quando aprì la porta, lo trovò seduto sul letto, che si teneva la testa tra le mani con i gomiti che poggiavano sule sue ginocchia, stava tutto ricurvo in avanti e il suo sguardo era puntato a terra.

A Derek si strinse il cuore.

Non voleva vederlo stare male, ma non era solo quello a ferirlo.

In parte, si sentiva impotente.

Sapeva di non poter risolvere gli screzi che aveva con Lydia, però nonostante questo, sarebbe stato accanto a Stiles e avrebbe provato a farlo stare meglio.

Derek si andò a sedere accanto a lui - Tutto bene?- gli chiese, per poi pentirsene poco dopo.

Che domanda stupida Derek! Si rimproverò mentalmente

Così, ci riprovò-Ehm, intendevo, sono convinto che le cose miglioreranno- gli disse, accarezzandogli dolcemente la schiena con la mano sinistra.

L'ho già detto che Derek era una frana a consolare le persone?

No?

Beh, sappiate che è così.

Non lo faceva apposta.

Ma proprio non ne era in grado.

Stiles rimase fermo nella posizione che aveva assunto prima, e Derek sospirò conscio del fatto che non lo stava aiutando molto.

Così -Parlami Stiles. Sfogati- gli disse, dandogli poi un bacio dolce sulla guancia.

Stiles, a quel punto, voltò il suo sguardo verso di lui.

E si fiondò sulle sue labbra.

Lo baciò scompostamente, in modo frenetico, spostando le sue mani su tutto il corpo di Derek, che rispose al bacio stringendoselo forte contro, con un braccio avvolto nella sua vita e una mano poggiata sulla sua guancia, mentre cercava di rendere il bacio meno feroce e più morbido e calcolato.

Si baciarono per un po' e si accarezzarono i corpi, portando le mani sotto i vestiti per poter sentire meglio l'uno il corpo dell'altro.

Ma non andarono oltre, seppur quando si staccarono avessero entrambi il fiatone.

Stiles, però, sorrise.

E Derek gli sorrise di rimando, felice che Stiles si fosse ripreso un po'.

E poi, Stiles iniziò a parlare -Ti ho già spiegato quanto per me sia stata dura spiegarti di tutto questo. E, oltretutto non sapevo neanche che Peter avesse un nipote e che fossi tu, oltretutto.
Devi credermi- gli disse Stiles puntando le sue iridi caramellate su Derek.

-Ti credo. Oddio, quando Peter mi disse di Lydia al telefono, ammetto che il dubbio un pochino mi era venuto, ma poi a cena mi spiegasti tutto quella sera, per cui non ebbi più dubbi riguardo tutta questa storia, davvero- gli rispose Derek facendogli un sorriso rassicurante, e che portò Stiles a continuare il suo discorso.

-Ti ricordi la serata di beneficenza? Il quadro con i girasoli? I soldi erano per loro. Isaac ogni tanto mi aiuta, organizza questi eventi in modo tale che grazie a quelle associazioni, i soldi arrivino a Lydia in modo molto più sicuro rispetto al normale, e così non corro il rischio che qualcuno li trovi o cose simili. Succederebbe un macello, ed inoltre non voglio che Tyler possa essere in pericolo o simili-

Derek rimase un po' sorpreso da questa rivelazione, però tuttavia comprendeva il discorso di Stiles.

Derek annuì comprensivo e Stiles riprese, anche se ogni tanto faceva delle pause come per riuscire ad avere il coraggio di continuare - Io e Lydia siamo sempre stati così. Abbiamo sempre litigato in quel modo, e ora è ancora peggio. Lei mi odia. E fa bene- disse, infine, Stiles.

Derek se lo avvicinò ancora di più, per fargli sentire che lui c'era, e non aveva alcuna intenzione di andarsene - Lydia non ti odia, Stiles. Ma l'hai ferita. È comprensibile se ancora non gli è passata. E vedrai che le cose andranno meglio- lo rassicurò, baciandogli la guancia.

Stiles ridacchiò nervoso - Lo spero. Grazie Derek- gli disse poi, sorridendo.

Derek ricambiò il sorriso - Quando vuoi, lo sai-

E diciamo che la serata non andò poi così male.

Cioè sarebbe potuta andare peggio, ecco.

Perché, se ad inizio cena le cose sembravano normali, con Peter che chiedeva curioso di come si fossero conosciuti, Lydia che rimaneva in silenzio, Derek che raccontava a grandi linee l'incontro con Stiles e quest'ultimo che imboccava Tyler, verso la fine della serata Lydia aveva iniziato a contestare i modi di Stiles con il quale si rapportava a Tyler.

E così, avevano ripreso a discutere.

E così, Derek, davvero, non ce la fece più- Adesso basta!- Urlò, battendo forte il pugno sul tavolo.

Tutti sobbalzarono.

Stiles lo guardava quasi con gli occhi fuori dalle orbite, e Tyler che fino a quel momento piangeva senza controllo, si era zittito.

-Lydia, andiamo a prendere una boccata d'aria- disse a Lydia, e più che una richiesta sembrava un ordine.

-Scordatelo- gli rispose lei.

Ma se pensava di essere più testarda di Derek Hale, si sbagliava di grosso.
-Lydia, ho detto andiamo. Devo parlarti- disse, sempre con lo stesso tono duro e piatto, che Stiles sentì utilizzare a Derek solamente quando erano a cena insieme e Derek aveva saputo di Lydia prima che lui gli desse la possibilità di spiegarsi.

Peter e Stiles guardavano la scena interdetti.

Lydia, stizzita seguì Derek fuori di casa.

Una volta che furono fuori, Derek parlò -Ascoltami. Io capisco la situazione che c'è tra te e Stiles. La conosco. Solamente, potresti cercare di essere un tantino più tollerante? Ne sei consapevole che se continuerai a frequentare mio zio, le probabilità di incontrare Stiles aumenteranno a dismisura, vero?- le disse, mantenendo un tono calmo e pacato.

Lydia lo guardava con astio - Cosa credi, che io sia stupida, per caso? Lo so perfettamente questo. Secondo te perché oggi ero così furiosa, mh? Sai una cosa, Derek, tu non hai la minima idea di cosa abbia significato stare con Stiles, in quel periodo. Ancora peggio quando ho scoperto del tradimento. Tu hai sentito una sola versione, e non ti dico questo per dirti che la mia sia chissà quanto diversa dalla realtà dei fatti o da quello che magari ti ha detto Stiles, ma significa che non ha sofferto solo Stiles. Io ero devastata. Mi ha tradito, e ci ha abbandonati. Ci arrivi, a questo, Derek?- gli disse, Lydia, con la voce che man mano che raccontava, si faceva sempre di più spezzata e meno chiara, come se si stesse trattenendo dal piangere, pur mantendendo lo sguardo determinato sulle iridi verdi di Derek.

Derek si passò frustrato le mani sul viso e quando le fece ricadere di nuovo ai lati del corpo, dopo aver sospirato, esasperato quasi dalla situazione che si stava creando, rispose a Lydia, cercando di essere più calmo possibile -Io capisco, Lydia. Non avrò avuto un figlio, ma sono stato tradito anch'io in passato. Comprendo la tua sofferenza, in parte, e so quanto fa schifo quando la tua fiducia viene letteralmente calpestata.. Però vedo anche Stiles, che sta cercando di sforzarsi a mantenere una situazione stabile, e sinceramente, entrambi amate così profondamente Tyler, che non capisco come non possiate provare ad andare d'accordo. Non dico di diventare amici per la pelle, ma dagli una possibilità. - provò a convincerla Derek.

Lydia però, non era così malleabile come poteva far credere.

-No Derek. Ora come ora non riesco. Posso provare a non essere così costantemente in conflitto con lui, ma al momento non posso proprio dargli un'altra possibilità.- e detto questo rientrò in casa, seguita poi successivamente da Derek.

Derek a quella risposta si sentiva un pochino più fiducioso.

Certo, aver vinto questa piccola battaglia, non significava aver vinto la guerra.

Però, per lo meno, Lydia non si era totalmente rifiutata di collaborare.

Magari diventando un po' più tollerante con Stiles, le cose si sarebbero evolute per conto loro.

O almeno così sperava.

Quando rientrarono, c'era Stiles intento a giocare con un allegro Tyler, mentre Peter stava sistemando le stoviglie.

Lydia e Derek andarono dai loro rispettivi partner, e appena Derek si sedette accanto a Stiles, quest'ultimo gli fece un sorriso di gratidudine, perché pur non sapendo precisamente cosa Derek avesse detto a Lydia, Stiles si fidava ciecamente di lui e in cuor suo sperava che la situazione migliorasse.

Ed effettivamente, fu così.

O quasi, per lo meno.

Perché, la mattina successiva, ovvero sabato, Stiles si alzò abbastanza presto, e lasciando Derek dormire ancora nel letto, avviò in cucina per preparare un po' di caffè, ma si bloccò sulla soglia della porta trovando Lydia già intenta a prepararlo -Buongiorno- le disse, quasi in un sussurro.

Lydia si girò verso di lui e per tutta risposta gli fece un semplice cenno con il capo.

Stiles sospirò e le si avvicinò.

Lydia, che poco prima era impegnata ad accendere il fornello per il caffè, si girò verso Stiles.

Ora erano uno di fronte all'altro.

E non erano così vicini da chissà quando tempo.

Rimasero così per un po', a scrutarsi solamente.

Fino a che Lydia non ruppe il silenzio -Ascolta, Stiles. Io ancora non ti ho perdonato per quello che ci hai fatto, sono stata molto male per come è andata tra di noi-

Stiles la interruppe - Lydia, io..-

Ma Lydia alzò una mano e la mise tra i loro volti - Fammi finire.-

Stiles sospirò, spostando un attimo lo sguardo da lei alla cucina, per poi riposarli sugli occhi di lei come per un muto invito a proseguire, e così infatti fece Lydia - Stavo dicendo, che sono stata male, ma tu già lo sai. Solamente che anche con Peter è difficile andare avanti se continuo a mantenere questo risentimento nei tuoi confronti.- poi prese un bel respiro, come se quello che avrebbe detto dopo le costasse davvero molto, ed infatti - per cui, ho deciso, che posso provare ad essere più tollerante. Non ti sto perdonando, non ti sto dando una seconda possibilità, ma ti sto dicendo che posso essere meno restìa nei tuoi confronti- disse, sospirando infine.

Stiles, era interdetto.

Mai si sarebbe aspettato quelle parole.

E sapeva perfettamente che tutto il merito andasse a Derek.

E non sapendo come ribattere, abbracciò Lydia di slancio.

Lydia sobbalzò quasi, a quel contatto.

Erano anni, che non si sfioravano neanche.

Ed ora Stiles la stava abbracciando, e le stava sussurrando un grazie, che racchiudeva mille scuse al suo interno.

Lydia sorrise debolmente, e poi Stiles si staccò e corse per andare in camera.

Corse verso Derek, perché meritava di sapere quanto Stiles si stesse inevitabilmente innamorando di lui, e il fatto che l'altro l'avesse scoperto mentre Stiles lo urlasse alla sua ex moglie, non valeva.

Così, una volta fiondatosi in camera, e vedendo un Derek che era seduto sul letto, con tutte le lenzuola posate scompostamente sul suo meraviglioso corpo aitante, non poté far altro che avventarsi su di lui e sulle sue labbra, prendendogli il viso con le mani, e mettendosi sopra di lui a cavalcioni.

Derek, preso un secondo alla sprovvista, per un primo momento non si mosse, ma appena ebbe Stiles sopra di lui, se lo strinse contro, posandogli entrambi le mani dietro la nuca, per approfondire ancora di più il bacio.

Stiles si staccò solo un secondo, per guardare Derek negli occhi - Ti amo Derek. E sono così contento che ti sia presentato tu quel giorno a lavoro, e non Erica. - gli disse tutto di un fiato, riprendendolo a baciarlo.

Derek sorrise nel bacio, e poi prese il labbro inferiore di Stiles tra i denti, lo morse e lo tirò, facendo ansimare Stiles.

-Anch'io Stiles.- gli rispose in un soffio - Anche io ti amo- gli disse, sempre tra un bacio e l'altro.

Stiles, a quelle parole, sentì ogni parte del corpo formicolargli, e desiderava Derek in un modo quasi viscerale.

E per farglielo capire al meglio, Stiles portò le sue labbra sulla la mascella di Derek, dove vi posò un leggero morso, poi scese a baciargli il collo, in modo deliziosamente lento e bagnato.

Scivolava con le labbra lungo il corpo di Derek lasciando una scia bagnata dietro il suo cammino, Derek sotto di lui, ansimava sommessamente, per non farsi sentire, il suo respiro si faceva pesante man mano che Stiles si avvicinava sempre di più alla sua erezione che smaniava per essere liberata dal tessuto ingombrante dei boxer.

E proprio mentre Stiles, era arrivato al bordo dei boxer di Derek, e li stava abbassando, Peter urlò da dietro la porta che lui e Lydia sarebbero usciti, e che quindi Tyler sarebbe andato con loro.

Derek trattenne il respiro mentre Stiles, urlò un -Va bene! Ciao!- per poi ghignare soddisfatto in direzione di Derek, che lo stava fissando con gli occhi languidi di piacere.

E proprio quando Stiles si abbassò sull'erezione di Derek, inglobando con le labbra il glande e passandoci la lingua attorno, cosa che fece iniziare a gemere Derek in modo più rumoroso, cosa che portò Stiles a ghignare soddisfatto.

Stiles continuò così per un po', fino a che Derek non fu costretto a pregarlo - Stiles, per favore, fa qualcosa!- gli disse in un lamento frustrato.

Stiles, per tutta risposta si staccò dalla sua erezione, e si avvicinò al viso di Derek, erano così vicini che i loro respiri ansanti si infrangevano l'uno sul viso dell'altro - Vuoi che te lo succhi, Derek?- chiese Stiles con voce roca.

Derek sbarrò per un secondo gli occhi, e quelle parole gli fecero provare dolorose fitte al suo membro, non l'avrebbe mai ammesso, ma gli piaceva quando Stiles era così sfacciato.

Deglutì, ma non volendosi mostrare troppo arrendevole, si avvicinò ancor di più al viso di Stiles e gli sussurrò un - Sì, succhiamelo- e con una determinazione che in realtà non gli apparteneva del tutto, mise una mano tra i capelli di Stiles, accompagnandolo verso la sua erezione ancora pulsante.

Stiles non fiatò, aveva solo un sorrisino eccitato sul volto, e i suoi occhi erano diventati come caramello fuso, e aveva capito che anche quando provava a comportarsi come era solito fare, con Derek non c'era verso.

Era sempre qualcosa di nuovo, gli dava modo di poter giocare con lui, ma quando le cose si facevano serie, non si tirava mai indietro, ma lo affrontava, come in quel momento.

E, a Stiles, questa cosa lo faceva eccitare fino all'inverosimile.

Ritornò a dedicarsi all'erezione di Derek, facendo guizzare la sua lingua dalla base fino al glande, con movimenti rapiti e precisi, facendo roteare la lingua sulla punta prima di inglobare completamente tutta la sua lunghezza e succhiare, mente compiva un sali scendi preciso e perfetto.

E se Stiles era rumoroso, Derek questa volta lo fu molto di più rispetto a quando erano stati a letto insieme.

Derek lo pregava, invocava il suo nome, i suoi gemiti risuonavano all'interno della camera, i suoi respiri erano affannati, annaspava in cerca d'aria mentre pronunciava il suo nome e lo pregava di andare più veloce, perché era quasi al limite - Stiles, ti prego, vai più veloce- gli disse con voce ansante.

E Stiles non se lo fece di certo ripetere una seconda volta.

Aumentò la velocità con il quale succhiava e si muoveva, fino a che Derek non venne nella sua bocca, e una volta che Stiles ebbe ingoiato il sapore di Derek, alzò lo sguardo su di lui e lo trovò con lo sguardo fisso su se stesso, con gli occhi semi socchiusi dal piacere.

Stiles gli si avvicinò e lo baciò, facendo riprendere Derek, che lo baciò altrettanto languidamente, giocando con la sua lingua all'interno della sua bocca, succhiandola e poi passando la propria sulle sue labbra e mordendole.

Il respiro pesante di Stiles si infrangeva sul volto di Derek, e quest'ultimo, fece poi scorrere una mano, dalla nuca di Stiles al collo, per poi passare veloce verso l'addome, infilando la mano sotto il tessuto della maglietta, per poi andare verso il petto e andando così a giocare con un capezzolo di Stiles, che stuzzicò e tirò con il pollice e l'indice della sua mano sinistra, mentre quella destra la teneva sempre dietro la nuca in modo tale da non far allontanare Stiles e continuarlo a baciarlo.

Stiles mugugnó eccitato nella bocca di Derek, e questo fu solo un incentivo in più, per Derek, per spostare la sua mano, accarezzandogli il petto, gli addominali, per poi, spostando anche la mano destra per un momento dalla testa di Stiles, e abbassandogli i pantaloni del pigiama e i boxer in un unico colpo deciso, passare finalmente la mano sull'erezione pulsante e gocciolante di Stiles, che sussultò quando sentì la mano sinistra di Derek, afferrargli il membro turgido e iniziando a massaggiarlo lentamente.

Intanto Derek, aveva riposizionato la mano destra dietro la nuca di Stiles, premendo di più sulle sue labbra e continuare a baciarlo, mentre con l'altra mano, aveva iniziato a frizionare in modo più deciso e veloce il membro di Stiles, e volendo sentire i suoi gemiti in modo chiaro, e non sommessi e attutiti dalle sue labbra, Derek passò a baciargli il collo e mordicchiargli il lobo, e poté sentire perfettamente come Stiles stesse apprezzando i gesti di Derek.

I gemiti di Stiles risuonarono come una bellissima melodia alle orecchie di Derek, gemeva forte, ansimava rumorosamente, ripeteva il suo nome all'infinito, e capì che stava arrivando al limite quando continuò solamente a ripetere il suo nome gemendo, e quando venne nella mano di Derek, fece un ansito più forte rispetto agli altri.

Derek teneva ancora stretto Stiles tra le proprie braccia, dandogli il tempo per riprendere fiato.

Stiles inspirava forte, inglobando quanto più ossigeno potesse, e poi una volta riacquistato un respiro abbastanza regolare, guardò Derek e sorrise - Questo sarà un lungo weekend tesoro-

Derek rispose ridacchiando - Penso proprio di sì- e lo baciò.

E il problema fu che nessuno dei due sentì che Peter e Lydia fossero rientrati, tranne per il semplice fatto che Lydia aprì di botto la porta della loro camera esclamando un - CI SONO DEI BAMBINI IN QUESTA CASA! PIANTATELA DI FARE GLI ESIBIZIONISTI E SIATE PIÙ DISCRETI!- urlando come una forsennata e sbattendo la port dietro di se.

Stiles e Derek si guardarono, ed entrambi volevano letteralmente sprofondare.

Fu Stiles a parlare, Derek era così imbarazzato da non riuscire a fare una frase sensata -Eh si sarà proprio un bel weekend -

Derek lo guardò cimbarazzato per la figura che avevano appena fatto -Non avrò più il coraggio di uscire di qui- disse sussurrando.

Stiles ridacchiò- Non dire assurdità tesoro. Dai sistemiamoci e usciamo a mangiare- e detto questo prese per mano Derek, uscirono dalla camera silenziosi, neanche fossero due ladri, e si fiondarono in bagno per farsi una doccia veloce, e una volta asciugati si misero delle tute comode, e andarono a pranzo, prevedendo già che sarebbe stato il pranzo più imbarazzante della loro vita.

NOTE AUTRICE:

Salveeee!

Allora, vi avevo detto che le cose si sarebbero accese un pochino, anche se ancora siamo all'inizio..eheheh!

Ad ogni modo, sto descrivendo questo weekend in maniera molto lenta, perché non voglio che termini subito, e voglio che tutti loro interagiscano al meglio.

E ve lo dico già, dopo questo weekend ci sarà un evento importantissimo per Stiles e Derek, e vedremo anche una nuova coppia.. e beh, lì davvero vi metterete le mani nei capelli secondo me xD

Spero che il capitolo vi piaccia!

Per qualsiasi cosa, scrivetemi!

Grazie grazie grazie per leggere la mia storia! Non finirò mai di dirlo!

Un abbraccio forte!

BlueIrys

Ps: ovviamente domani aggiornerò, se capita che vedete che un giorno non ho aggiornato è perché probabilmente o sono stata poco bene oppure c'è stato un imprevisto.

Ma tranquilli perché il giorno seguente a quello, aggiornerò sicuramente!

Un abbraccio <3

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