23.
Il sabato sera, Julia era solita uscire col suo ex marito ma quella sera aveva deciso di restare a casa sua, per far compagnia alla sua amica Alyssa.
Da quando aveva rotto con Ethan, era sempre molto triste e questo le dispiaceva un sacco, e quindi le sembrava il minimo - in nome della loro amicizia - restarle accanto durante quel periodo difficile.
Ad un certo punto il suo telefono aveva preso a squillare. In un primo momento pensava fosse Kyle, ma si era stupita nel vedere che chi stava chiamando era Carlos. Quest'ultimo aveva avuto sempre un debole per lei, ed aveva smesso di sentirsi con lei dopo aver saputo che lei era tornata insieme al suo ex marito.
Molto probabilmente doveva essere qualcosa di molto importante per chiamare, così senza indugiare ulteriormente, aveva risposto alla chiamata.
-Che c'è? Non è un buon momento Carlos.
-Metti sul 30, fai subito! aveva risposto tutto euforico Carlos, per poi chiudere la chiamata.
Facendo come gli aveva detto, aveva acceso la televisione e messo il canale 30. Ma subito aveva spento la televisione, sperando che Alyssa non se ne fosse accorta. Ma così non era stato.
«Non ti preoccupare Julia, puoi mettere il 30.»
L'incontro tra Perez e Lowry era cominciato. Definito da tutti l'incontro del secolo, l'incontro più atteso e sicuramente quello più redditizio. Da un lato l'americano Ethan Lowry che dopo il suo infortunio era tornato in carreggiata e vinto tutti i suoi incontri e dall'altro Perez, l'unico lottatore nella UFC a non aver ancora perso.
Ethan aveva subito cominciato il primo round molto forte, cercando di colpire ripetutamente il suo avversario, in alcuni casi riuscendoci. Aveva messo a segno diversi colpi che avevano un po fatto scendere Perez dal piedistallo che un po tutti i giornalisti e un po da solo si era creato sotto di lui.
I primi quattro round erano andati avanti così, con entrambi che se le erano date. Molto probabilmente avrebbe potuto vincere Ethan ai voti dei giudici, ma siccome era Perez ad essere il detentore, era molto probabile che poteva strappargli la cintura solo con una sottomissione o per k.o.
Il pubblico era in visibilio per lo spettacolo che i due lottatori stavano offrendo. Ethan si era presentato alla fine del quarto round con un occhio che accennava al gonfiore e un po di sangue sul volto e sulla spalla. Perez, invece, aveva la parte sinistra del volto coperta di sangue ma sembrava non preoccuparsene, o quantomeno non alla stessa maniera del newyorchese.
Al quinto round, Ethan aveva perso un po di freschezza e lucidità ed i suoi colpi non risultavano più tanto potenti, complice anche la scarsa condizione fisica. Mentre il suo avversario non dava alcun segno di cedimento. Si vedeva che era nettamente più in forma di lui.
«Alyssa, sei sicura di volerlo vedere? Stai sussultando ad ogni colpo che sta prendendo.»
«Sì, Julia. Possiamo continuare a vedere. Io voglio vederlo. . . »
«Sicura che tra voi è davvero finita?»
«Perché me lo chiedi?» aveva domandato Alyssa, senza distogliere lo sguardo dallo schermo.
«Perché? Alyssa, Ethan è stato buttato a terra ed hai lanciato un urlo. . . Inoltre hai deformato il
mio cuscino, siccome lo stringi ogni volta che subisce un attacco.»
«Non me ne sto rendendo conto, scusa Julia. . . » aveva risposto Alyssa, sempre distrattamente.
«Tu non me la racconti giusta, secondo me c'è qualcosa sotto.»
Ma Alyssa non aveva prestato più attenzione a Julia, visto che era ricominciato il quinto round, sperando in cuor suo che avesse resistito ancora.
In un paio di circostanze, Perez aveva chiuso alla rete Ethan, non lasciandogli via di fuga e colpendolo ripetutamente con una raffica di ganci, mentre l'americano si difendeva cercando il momento buono per liberarsi da quella gabbia.
Dopo la partenza sprint di Ethan, Perez si era adeguato notevolmente ed ormai aveva in pugno Ethan, anche se ancora riusciva a mandarlo al tappeto.
Ethan, ormai sfinito, aveva cercato di colpirlo ma si era scoperto e Perez gli aveva rifilato un gancio dritto sulla mascella, mandandolo al tappeto. Subito il campione si era buttato addosso per cercare di colpirlo, ma Ethan era stato ad alzare la difesa, e con tutte le energie che gli erano rimaste, gli aveva bloccato il braccio e l'aveva chiuso con le gambe.
E stava tirando a più non posso, sperando nella resa del suo avversario.
«Dai, arrenditi!! Ti prego, arrenditi!» diceva Alyssa, stringendo il cuscino ormai deformato.
«Vedrai che si arrende, Alyssa!!» confermava Julia.
Entrambe incollate allo schermo, per tifare Ethan.
Ethan oramai era stanco, ma stava facendo ricorso a tutta la sua riserva di energia per cercare di vincere quell'incontro.
Perez ormai stremato dalla presa, gli era rimasta una cosa sola da fare. Mettere via l'orgoglio e dichiararsi sconfitto. Con la mano libera, aveva battuto sul tappeto in segno di resa.
Subito l'arbitro l'aveva liberato della presa di Ethan, mentre quest'ultimo si era alzato tutto contento, felice della vittoria.
Sfinito ma contento. Aveva subito cercato l'aiuto del suo staff per rimanere in piedi. Era davvero stanco, ma era riuscito a resistere durante la premiazione.
Gli era stata consegnata la cintura da campione. E subito numerosi fotografi l'avevano fotografato, mentre un giornalista si era fatto avanti.
«Allora Lowry, la vendetta è un piatto che va servito freddo, concorda?»
«Non ho mai voluto combattere contro Perez per vendetta. I motivi che mi hanno spinto a volere un incontro contro di lui erano altri.»
«Dopo un incontro emozionante, alla fine è riuscito a strappare la vittoria.»
«L'avversario sapevo che era difficile da battere, ma sono contento di aver vinto. Tuttavia avrei un annuncio importante da fare.»
«Siamo tutti in ascolto.»
E senza ulteriori domande, Ethan aveva fatto la sua dichiarazione e se ne era andato, lasciando il giornalista con tutte le domande inerenti.
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