Capitolo 20
"Demetra! Demetraaa!" La voce di Matt sovrastò la musica in sala, disturbando la ragazza che stava ballando con il festeggiato.
Il biondo le afferrò un braccio per richiamare la sua attenzione.
"Matt!" Esclamò sorpresa la ragazza. "Qualcosa non va?" Chiese vedendo l'espressione preoccupata sul viso del suo amico.
"Hai visto Alesha?"
"No, perché?" Demetra era confusa.
"Perché non la trovo. Le ho indicato dove era il bagno e non è tornata. È passata più di mezz'ora da quando si è allontanata."
"Stai calmo. Ora provo a cercarla in bagno. Se non la trovo lì, la cerchiamo fuori. Intanto dai un'occhiata qui. Vedrai che è nei dintorni"
***
Alesha guardava la sua immagine allo specchio mentre districava con le dita, alcuni nodi tra i capelli.
'Avrei dovuto pettinarmi prima di uscire'
Rinfrescò con acqua gelida, il volto che sentiva andare a fuoco.
Non vedeva l'ora di tornare da Matt. Si stava divertendo a parlare con lui.
Ne era sempre più innamorata.
Ethan non l'aveva ancora visto. Forse non era venuto alla festa. Un po' le dispiaceva. Avrebbe voluto chiedere spiegazioni per quel quasi bacio e magari spiegargli che aveva bisogno di tempo per elaborare la cosa e che doveva stargli lontano per un po'...
Anzi, forse sarebbe stato meglio non incontrarsi. Non sarebbe mai riuscita a raccontargli tutta la confusione che provava.
Appena Alesha uscì dal bagno le si avvicinò un ragazzo bruno, dall'aria inquietante. Era appoggiato al muro con le braccia conserte. Sembrava aspettare qualcuno.
"Ciao" le disse camuffando il suo ghigno con un sorriso all'apparenza sincero.
Alesha non ci cascò.
"Ciao" rispose un po' spaventata, restando immobile.
"Come ti chiami?"
"Scusa ma non mi sembra il caso di parlare con te, non ti conosco" rispose in fretta.
Il ragazzo rise. Una risata finta, artificiale. Un suono sgradevole.
"Non sono mica un assassino... Non ho brutte intenzioni. Mi piacevi e sono venuto a conoscerti. Ti prego dimmi il tuo nome"
Alla ragazza sembrò molto strano. Tuttavia gli rispose.
"Alesha"
"Alesha!" ripeté lui in tono mieloso, fingendosi incantato.
Fece due passi verso di lei e le afferrò una mano.
La ragazza sussultò, pensando che lui volesse farle qualcosa di male.
Pensò di urlare, qualcuno l'avrebbe sentita di sicuro.
Invece con sua sorpresa il ragazzo si inchinò per un elegante baciamano, in una squallida imitazione di un gentiluomo.
"Un bellissimo nome per una bellissima ragazza" disse, alzando il viso verso il suo.
Alesha represse un conato quando le sue narici inspirarono quella intensa puzza di alcool.
"Io sono Jason" sorrise con la perfidia nel suo sguardo color petrolio.
***
"Demi, l'hai trovata?" Chiese Matt concitato, riprendendo un po' di fiato, dopo aver salito i gradini del porticato per raggiungerla.
Erano nel giardino, nel retro del locale.
"No, ho controllato in bagno, in pista. Ho chiesto in giro. Niente. Nessuno l'ha vista, sembra essersi dissolta nel nulla"
Demetra andò nel panico, si sentiva mancare le forze, per cui andò a sedersi sul bordo di un vaso privo di piante.
"Come ti è saltato in mente di portarla qui?! È pieno di gente poco raccomandabile, e Alesha è molto ingenua, è una preda facile per loro. Se le succede qualcosa te ne terrò personalmente responsabile!"
"Matt mi dispiace, pensavo di poterla tenere d'occhio! Non immaginavo che potesse sparire così"
La ragazza si prese la testa tra le mani, affranta.
"È colpa mia! È colpa mia!" Iniziò a singhiozzare.
Matt la prese tra le braccia.
"Demetra, calmati. La troveremo. Ma non risolveremo niente se stiamo qui con le mani in mano"
Le prese una mano e la fece alzare in piedi con gentilezza.
"Andiamo"
***
Che bello qui!" Esclamò Alesha quando vide il giardino del locale.
"Ti piace?" Jason portava a braccetto la ragazza facendole da Cicerone.
"Tantissimo"
"Sediamoci lì"
Il ragazzo indicò un divanetto in pietra.
"Parlami di te"
La ragazza dagli occhi di smeraldo ebbe un déjà vu.
Come mai si erano tutti improvvisamente interessati a lei?
"Beh... Frequento il liceo Jefferson, sono al terzo anno..."
"Che coincidenza! Anche io! Ma sono al quarto anno. Come ho fatto a non accorgermi mai di te?! Non passi inosservato. Hai degli occhi bellissimi, non smetterei mai di guardarli"
Il piano di Jason sembrava funzionare, la ragazza arrossì.
"Sai una cosa, vorrei fare una foto con te" Jason frugò nella tasca dei pantaloni alla ricerca del cellulare.
"Perché?"
Lui la guardò con finto buonismo. "Perché se dicessi in giro di aver incontrato la ragazza più bella del mondo non mi crederebbe nessuno. Mi serve una prova"
Alesha rise con amarezza. "Stai esagerando. Forse non mi hai guardato bene" disse, abbassando lo sguardo.
Lui le alzò il mento per inchiodarla con lo sguardo. Il nero delle tenebre si scontrò con il verde, simbolo della speranza. Il bene contro il male in una battaglia millenaria.
"Forse sei tu che non ti sei guardata bene"
Jason si avvicinò al volto di Alesha, che per un attimo pensò che volesse baciarla. Ma lui in un repentino movimento le lasciò un umido bacio sulla guancia.
"Facciamoci la foto"
Il suo sguardo ricordava il serpente che tentò Eva con la sua mela.
Allungò un braccio per scattare un selfie.
"Ah, c'è poca luce qui. Facciamocela fare dal fotografo. Andiamo!"
***
"Annie, scusa, hai visto una ragazza bruna, con un vestito nero e le calze rosse di recente?"
"No, Demi. Mi dispiace"
"Ok, grazie lo stesso"
Demetra si avvicinò a Matt. "Non l'ha vista. Ma dove può essere andata? Credi sia il caso di guardare negli altri locali?"
"Non lo so. Io..." stava dicendo Matt, poi qualcuno finì contro la sua schiena. "Hey guarda dove vai, coglione!"
Il ragazzo si voltò per sapere chi aveva insultato. Vide una chioma bionda familiare.
"Coglione sarai tu. Se ti avessi visto non ti sarei mica finito addosso!" rispose irritato l'altro.
"Ethan non abbiamo tempo da perdere. Stiamo cercando Alesha che non si trova da nessuna parte" si intromise prontamente Demetra.
Il ragazzo spalancò i suoi meravigliosi occhi per lo sconcerto. "Cosa? Alesha è sparita?"
"Proprio così. E tu ci stai solo rallentando nelle ricerche. Togliti"
"Vi aiuto a cercarla!"
A quelle parole Matt si infuriò. "Ethan, ti sembra questo il momento di scherzare?"
Demetra invece si sorprese. Forse Alesha aveva ragione a fidarsi. Forse era cambiato...
La ragazza decise di dargli un'occasione.
"Ok vieni con noi"
"COSA?" Matt non poteva credere alle proprie orecchie. "Demi, lui l'ha sempre trattata male. Potrebbe anche esserci lui dietro la sua sparizione"
"Ti assicuro di no. Non le farei mai niente di male!" si difese Ethan. "Aspetta!" continuò.
L'attenzione del ragazzo fu catturata dalle immagini che la memoria gli stava mostrando.
Lui che guardava Alesha e Matt. Jason che era accanto a lui. Jason che blaterava. Jason che aveva adocchiato Alesha. Jason.
" So chi è stato"
***
"Ecco fatto"
Il fotografo controllò la foto sfornata dalla sua polaroid. "Siete venuti bene"
"Grazie" Jason sfoggiò uno dei suoi sorrisi ammaliatori e gli strinse la mano. Alesha non poté vedere la banconota che il ragazzo gli aveva allungato.
"Sei stato fortunato, ragazzo. Non sempre porto la polaroid. Avresti dovuto aspettare una settimana per avere le tue foto, con l'altra macchina."
"Sì, sono stato molto fortunato" sorrise malizioso.
I due ragazzi si diressero verso la sala da ballo.
"Mi è venuta un'idea. Aspetta qui. Io torno subito" le disse Jason.
"Aspetta, mi dai la foto?"
"Più tardi, dolcezza. Ti voglio fare una sorpresa. Mi raccomando, non andare via" le baciò ancora la mano prima di andare via.
Il ragazzo corse verso il Dj, che gli cedette il computer per "lavorare a una cosa".
Alesha lo guardava incuriosita.
Ora c'era anche Jason tra i suoi pretendenti?
C'era qualcosa nell'aria o forse era stato il nuovo profumo di Alesha? Pensava che di "seducente" avesse solo il nome, non che lo fosse anche di fatto. Doveva scrivere una mail di ringraziamento ai suoi inventori. Funzionava davvero!
"Eccola qui!" urlò Demetra alla vista della ragazza. Corse verso di lei, seguita dagli altri due ragazzi.
"Ale, ma dov'eri? Ti abbiamo cercato dappertutto!"
"Oh scusate" mormorò mortificata. "Sono stata tutto il tempo con Jason" continuò con un sorriso.
Prima che qualcuno di loro potesse rispondere le luci si spensero e la musica cessò.
Tutti i ragazzi in pista smisero di ballare e andarono a cercarsi una sedia per riposarsi.
Era il momento di proiettare il video di auguri al festeggiato. In fondo al locale pendeva un pannello sul quale c'era proiettato il desktop di un pc.
"Ragazzi, un attimo di attenzione, prego! E' finalmente arrivata l'ora di guardare il video..."
Il dj venne interrotto da Jason, che gli bisbigliò qualcosa all'orecchio.
"Ok, scusate, c'è una richiesta insolita. Un amico del festeggiato ha chiesto di poter mostrare prima il suo video di auguri"
In quel momento un unico pensiero attraversò le menti di Matt, Ethan e Demetra.
"Merda"
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