Capitolo 9 🍊

_A Jeon non piace Taemin_

 
Jimin saltò sulle spalle di Taehyung, costringendolo a tenerlo da sotto le cosce «TaeTae» squittì nel suo orecchio.

Taehyung si voltò leggermente per baciarlo sulla guancia «È andata bene?» sorrise quando il maggiore ricambiò il gesto. Si stava riferendo al test che sapeva il maggiore avrebbe avuto quella mattina.

«Benissimo direi!» Jimin si guardò intorno, sentendo gli occhi di qualcuno bruciare addosso.

Jin parlava con Hoseok al loro fianco. Dall’altro lato Namjoon gli fece un veloce cenno prima di continuare il discorso sugli accordi con Yoongi. Allora voltò appena il capo dietro le sue spalle e giusto per un soffio, notò Jeongguk voltare velocemente il suo. Sorrise, mentre stringeva le gambe intorno al suo migliore amico.

«Scendi Chim. Oggi ho mal di schiena» si lamentò Taehyung cercando di scollarselo di dosso. Si stavano incamminando tutti al piano terra, dove era ospitata la grandissima mensa.

Jimin brontolò, aggrappandosi meglio «Ma io sono stanco Tae. Ieri sono rimasto tutta la notte sveglio per studiare! Chiedi a Yoongi Hyung.» fece gli occhi dolci e Yoongi confermò la sua tesi con tono infastidito, dato che aveva dovuto dormire con la luce accesa «Mi bruciano gli occhi.» continuò

Taehyung sbuffò appena, dandogli qualche pacca sul polpaccio «Forza Jimin. Scendi» provò ancora, senza alcuna pietà per il suo povero amico. Purtroppo per lui, Jin quella notte non ci era andato giù leggero. Di fatto egli li guardava in tralice, nascondendo un sorriso sotto i baffi quando aveva sentito il lamento di Taehyung.

«Puoi salire sulla mia schiena Hyung!»

Tutti si zittirono e si girarono all’unisono verso quella voce. Jeongguk aveva le guance rosse, forse avendo espresso il pensiero senza farlo apposta. Erano tutti fermi nel corridoio, a quanto pare si stavano chiedendo tutti da quanto i due avessero legato e specialmente da quando Jeongguk fosse diventato così audace nei confronti del maggiore che, solitamente ignorava e schivava.

Jimin aveva ben chiaro l’imbarazzo del minore e gli fece tenerezza, specialmente per via della sua dolce proposta, quindi decise di saltare giù da Taehyung che sospirò di piacere e avviarsi verso Jeongguk, nonostante sentisse lo stomaco attorcigliarsi ad ogni passo.

«Tu si che mi capisci Jeongguk» e saltò sulla sua schiena, più ampia di quella di Taehyung, cercando di nascondere anche il suo imbarazzo. Grazie alla sua azione, il disagio sembrò sciogliersi e tutti ripresero a camminare.

Loro rimasero un po’ in disparte, decisione più di Jeongguk che sua.

L’odore di pulito lo avvolse completamente, portandolo a posare la guancia su una delle spalle.

Jeongguk si sentiva incredibilmente stupido in quel momento. Si era esposto senza motivo, senza neanche contare i contro che quell’azione avrebbe portato.

Insomma, era un ragazzo ancora in preda agli ormoni e poteva sentire tutto il corpo di Jimin premuto sulla sua schiena. Per non parlare delle mani ancorate a quelle cosce ben messe e piuttosto muscolose. Fortunatamente però, erano coperte dal pantalone della divisa, o si sarebbe dovuto trattenere dal viaggiare su quella pelle che avrebbe scommesso fosse morbida.

In qualunque caso, il respiro di Jimin contro al collo non aiutava la situazione. E più di tutto… stava pensando se non fosse stato troppo avventato. Insomma, un giorno lo ignorava e l’altro gli proponeva di salirgli sulla schiena come un imbranato.

«C’è qualcosa che non va Jeonggukie?» chiese Jimin a bassa voce, mentre fissava il suo profilo dalla mascella stretta. Era davvero carino in ogni prospettiva. «Se sono pesante posso scendere» propose subito, sentendo il panico salire.

Jeongguk sbuffò una risata a quell’assurdità «Sei più leggero di una piuma» borbottò, non credendo possibile che Jimin si trovasse pesante. Insomma, sembrava così… perfetto

«Avresti dovuto dormire ieri notte» Jeongguk, gli aveva già visti quella mattina i suoi occhi rossi e le occhiaie sotto di essi.

Jimin si imbronciò, affondando nell’incavo del collo del ragazzo  «Non posso permettermi voti bassi» si lamentò, sentendo gli arti pesanti «E forse è anche colpa degli allenamenti extra di ballo che ho fatto ieri sera» rifletté sovrappensiero.

Jeongguk non disse nulla a riguardo, godendosi il calore che il volto di Jimin regalava al suo collo troppo sensibile.

«È stato bello mangiare con te» disse invece, cambiando argomento mentre iniziava a scendere le scale. Gli era piaciuto davvero molto condividere il tempo con Jimin. Era stato rilassante, almeno finché non era comparso… Taemin che aveva rovinato il suo umore.

Era riuscito solo a pensare a Taemin che gli metteva il braccio sulle spalle.

Taemin che gli strofinava i capelli.

Taemin che si complimentava con lui per il suo grande cuore.

Taemin che aveva catturato la sua completa attenzione…

«Jeonggukie, mi fai male» Jimin si lamentò con un sospiro nel suo orecchio. Un sospiro che gli fece drizzare i peli.

Subito si accorse di avergli stretto troppo forte le cosce. Allentò subito la presa, sentendo il cuore battere velocemente «Scusami Jimin»

Jimin ridacchiò, sentendo i punti in cui i polpastrelli avevano stretto, bruciare intensamente «Sicuro di star bene?» chiese ancora.

«Si Jimin» il suo tono di voce era piuttosto infastidito, quindi Jimin si voltò dall’altro lato, sistemandosi meglio.

«Perché continui a chiamarmi Jimin? Sono anch’io un tuo Hyung» si lamentò.

Jeongguk trattenne un sorriso, semplicemente perché sapeva che se ne sarebbe infastidito «Forse perché sei basso e piccolo» rifletté, scoppiando a ridere quando Jimin lo colpì dietro il collo.

Le sue gambe si mossero e lui lasciò la presa, sentendolo scivolare giù. «Anche Yoongi Hyung è basso! Ma a lui lo chiami Hyung!» storse il naso mentre entrava in mensa lasciandolo dietro.

Jeongguk scosse dolcemente la testa, infilandosi le mani in tasca.

Namjoon fece segno a Jimin, mentre ancora erano impegnati a mangiare «Credo che qualcuno stia venendo da te» osservò, distogliendo un momento lo sguardo dal libro che stava leggendo.

Jimin sorrise quando notò Taemin avvicinarsi «Taemin Hyung!» salutò una volta in piedi. Taemin lo abbracciò velocemente, salutando tutti. Si soffermò un momento di più su Jeongguk che aveva mantenuto il suo sguardo.

«Jimin, salvami. Sono tornato a scuola e mi sono ritrovato tra le mani questo progetto d’arte. Puoi spiegarmi cosa dobbiamo fare?» prese subito a lamentarsi.

Jimin annuì, indicandogli il posto libero al suo fianco. Taemin si mise seduto, ascoltando attentamente per i prossimi cinque minuti, la spiegazione approfondita di Jimin. Alla fine assunse un’espressione da cucciolo, cercando di ignorare lo sguardo di Jeongguk che aveva persino smesso di mangiare.

«Jimin-ah. Con chi sei in gruppo? Posso unirmi a te? Sono solo» supplicò, dicendo la verità.

Jimin lo guardò un momento sentendosi in colpa di rifiutare, cercò Jeongguk a qualche posto da lui, aspettando una sua conferma. Non poteva decidere per entrambi.

Jeongguk, che intanto aveva preso a parlare con Yoongi, si voltò ancora, avendo sentito quelle parole che gli avevano perforato le orecchie.

Un moto di fastidio gli crebbe un pancia, costringendolo a schiacciare la lingua contro la parete della guancia. Incrociò le braccia al petto, battendo un piede per terra.

Jimin aveva un cuore troppo grande per poter rifiutare, lo sapeva benissimo.

«Allora Gguk? A te darebbe fastidio?» chiese il maggiore per affrettare la risposta, sembrando non notare il fastidio del ragazzo.

E Jeongguk non sapeva neanche come dirgli di no. Sarebbe stato da brutte persone non mettere Taemin con loro, specialmente perché era da solo. E Jimin probabilmente lo avrebbe preso per una persona egoista e poco socievole. Quindi annuì con il muso. «Non c’è problema.» borbottò, già sapendo che quell’opportunità di stare solo con Jimin era evaporata nel nulla.

«Grazie mille Jeon» Taemin gli sorrise veramente riconoscente «Ora devo proprio andare» guardò l’orologio al polso, alzandosi in piedi.

«Mangia tutto Jimin» sorrise a Jimin, accarezzandogli una spalla e finalmente si allontanò, sotto la gioia di Jeongguk.

«Ah, bella merda amico mio.» Jimin si voltò verso Taehyung che stranamente aveva smesso di stuzzicarsi con Jin. Cosa che oramai facevano da tempo.

«Che succede?» chiese curioso, mettendo in bocca uno gnocco.

Taehyung trattenne una risata circondandogli le spalle. Gli accarezzò lentamente un braccio, osservando l’espressione oscurata di Jeongguk.

«Credo proprio che tu sia finito in un triangolo amoroso. Mi sembra di essere finito in un drama»

Jimin quasi si strozzò mentre se lo scollava di dosso. Non era stupido, sapeva a cosa si riferisse. Le aveva notate anche lui le occhiate infastidite del più piccolo del gruppo.

«Smettila di dire stronzate Tae!» sibilò. «Piuttosto… devi raccontarmi cosa sta succedendo tra te e Jin Hyung» e sorrise quando gli venne tappata la bocca. Il volto di Tae si avvicinò al suo

«Shhh» sbottò, guardandosi intorno. Fortunatamente nessuno aveva sentito nulla.

«Ma non mi hai raccontato più nulla» Jimin sputacchiò nella sua mano, offeso dal profondo.

Taehyung si pulì il palmo sulla divisa «Dopo ti racconto tutto. Promesso» alzò gli occhi al cielo mettendogli un altro gnocco in bocca. «A patto che tu mi racconti di te e Jeongguk»

«Credo che a Jeon non piaccia Taemin» Hoseok bloccò il loro discorso, parlando con una mano sulla bocca per coprirsi.

I due ragazzi lo guardarono «Che intuito Hoseokie» Taehyung rise, finendo di mangiare la sua insalata.

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