Capitolo 40
Sanem
Non faccio altro che pensare alla discussione che ha avuto Can con sua madre. In parte Damla mi aveva confessato che lei già mi conosceva ma non avrei mai pensato che conoscevo i fratelli Tekin praticamente dalla mia nascita, scoprire questo è stato come tutte le altre notizie uno shock ma almeno questa è stata una bella notizia. Sicuramente il loro modo tranquillo di parlare non è stato così tranquillo dato che le loro urla mi avevano svegliata però sono rimasta in silenzio soprattutto quando ho scoperto che non solo mi sono innamorata di colui che un tempo era il mio migliore amico ma l'ho pure sposato.
<Dovresti farti visitare da un bravo dottore> insiste Serkan praticamente da quando stamattina è piombato a casa mia sotto richiesta di Can. Mio marito dovevo andare in azienda e per non lasciarmi sola ha chiamato l'altro Tekin che quando è ansioso rompe più del dovuto.
<Il dottore che mi ha visitato a casa di tua madre ha detto che non ho niente che non va> rispondo indifferente facendo spallucce.
<Stai mangiando abbastanza Sanem?> chiede preoccupato guardandomi negli occhi.
<Cosa c'entra ora?>
<Io non so se tu ti sei resa conto ma ultimamente hai delle occhiaie da paura e poi sei debole, ti gira sempre la testa> parla sicuro di se.
<Sarò solo stanca Serkan, di sicuro le cose che ho scoperto non sono così facile da mandare giù>
<Lo so, questo però non vuol dire che ti devi trascurare>
<Si certo, senti, andiamo a fare colazione insieme?> chiedo poi cercando di cambiare discorso.
<Ma se hai mangiato un'ora fa>
<Oh, davvero?> chiedo ironicamente ma quanto pare il mio amico è più stupido del dovuto dato che non si rende conto.
<Sicura che stai bene? Sanem davvero...>
<Davvero Serkan, sei così pensate che non hai capito che la mia risposta era ironica. Comunque, forza muoviti, andiamo a mangiare il baklava>
<Sei proprio fissata eh?> chiede ridacchiando mentre afferra la mia mano per farmi alzare dal divano e uscire poi di casa. Ho raccontato a Serkan le nuove novità, o le vecchie, insomma gli ho racconto che noi in realtà ci conoscevamo già da tempo e anche lui così come me inizialmente è rimasto scioccato e adesso ha un motivo in più per odiare la strega. Per carità a modo suo avrà pur fatto un gesto disperato per tenermi al sicuro nascondendoci la verità ma io non dimenticherò quello che mi ha fatto passare così come non dimenticherò come si è comportata con i suoi figli in tuti questi anni. Mi chiedo cosa ci aveva visto di buono in lei la mamma.
<Sicura di volere il baklava?> chiede Serkan appena prendiamo posto al tavolino nella nostra pasticceria di fiducia.
<Siamo venuti qui per questo no?>
<Un giorno ingrasserai per via di tutto questo zucchero che ingerisci>
<Ti ho mai detto che fai schifo come amico?> domando in modo acido. Non è vero quello che ho detto ma nessuno gli da il diritto di prendermi in giro, soprattutto dirmi che ingrasserò.
<Davvero?> chiede sorpreso mentre aggrotta le sopracciglia.
<In realtà no però sei stronzo e tu devi trovarti veramente una ragazza, almeno non mi romperai più> ridacchio divertita ma il mio sorriso si allarga ancora di più quando il mio radar visivo intercetta Abby.
<Perché sorridi in quel modo inquietante?> chiede preoccupato.
<Sta a vedere> dico solamente per poi chiamarla in modo disperato mentre Serkan mi fa segno di stare zitta.
<Sanem> mi saluta felice ma appena nota il ragazzo presente al tavolino si acciglia.
<Serkan> balbetta in modo impacciato il suo nome mentre le sue guance si tingono di rosso. Oh, la presenza di Serkan la imbarazza.
<Ciao, devo andare piccola> il mio amico parla in modo affrettato per poi alzarsi dalla sedia e sporgersi verso di me per lasciarmi un bacio fugace per poi andarsene. Ma che cazzo di problemi ha? E poi, mi ha appena lasciato un bacio a fior di labbra? Dio che schifo. Seguo con lo sguardo il mio stupido amico fino a quando non esce fuori per noi fare una smorfia di disgusto. Giro che lo ammazzo.
<Emh, posso sedermi?> chiede a bassa voce Abby.
<Praticamente l'altra volta sei fiondata al mio tavolo senza che mi conoscessi e ora chiedi il permesso?> chiedo ridacchiando mentre assaggio il mio adorato dolce.
<Già. Non sapevo che conoscessi Serkan> dice in modo fastidioso. Almeno dal suo tono di voce a me sembra acida.
<Ti ricordo che sono sposata con suo fratello>
<Il vostro rapporto deve essere decisamente strano>
<Cosa vuoi dire?> chiedo spaesata mentre continuo a ingozzarmi. Serkan ha veramente regione, se continuo a mangiare così tanto ingrasserò sicuramente.
<Insomma sei sposata con il fratello ma ti baci lui> rispondo in modo aspro mentre stringe fortemente i pugni e questo suo comportamento mi fa scoppiare a ridere.
<Sei stana sai?> ammette sincera mentre mi fissa allibita.
<Scusami se te lo dico ma tu sei veramente stupida o persino cieca. Hai detto che sei una psicologa ma ti sei persa senza saper leggere fra le righe>
<Non capisco> sussurra confusa. Almeno non si è arrabbiata per averle dato della stupida.
<Serkan lo ha fatto apposta e fidati appena lo rivedrò nessuno potrà salvarlo dalle mie mani e non voglio pensare cosa gli farà suo fratello quando lo scoprirà> rido divertita al solo pensiero. Per quanto io posso considerare Serkan con un fratello Can d'altro canto prima di tutto lo vede come un maschio ed è geloso con tutto che è suo fratello e sono sicura che darà di matto.
<Io continuo a non capire> blatera ancora in modo confuso.
<Senti Abby, io sicuramente non ti conosco ma conosco Serkan praticamente da una vita e so che è rimasto male per la tua partenza dato che era molto legato a te e quando ti ha rivista l'altro ieri ha risvegliato in lui i ricordi ma soprattutto quello che c'era tra di voi>
<Ma se eravamo solo amici>
<Abby, tesoro, sei messa davvero male in fatto di relazioni. Puoi negare se vuoi ma io ho visto il tuo viso raggiante appena hai incontrato lo sguardo di Serkan così come sei arrossita>
<Sono stata obbligata a trasferirmi, io non me ne volevo andare. Anche a me è mancato molto Serkan> confessa tristemente mentre forse senza volerlo afferra una forchettina per assaggiare il mio baklava, pessima mossa.
<Oddio scusa, sono raffreddata e non vorrei contagiarti> farfuglio la prima cosa che mi viene in mente mentre le sottraggo il piatto che aveva davanti. Nessuno mi deve toccare il cibo.
<Kerem ha convito i nostri genitori a spedirmi in collegio>
<Perché mai lo avrebbe fatto?> chiedo curiosa.
<Dice che lui le ha tolto una cosa che desiderava così lui a sua volta le ha tolto una cosa> risponde in un modo così confuso che faccio fatica a tenere il passo con lei. Inizio a ripetermi mentalmente la sua frase fino a quando non capisco il senso. Kerem ai tempi aveva una cotta per me e Serkan aveva finto di essere il mio ragazzo mentre Can lo aveva minacciato a che se non ho mai scoperto il motivo. Serkan era amico di Abby e quindi a quale sto punto Kemer ha tolto Abby a Serkan così come i fratelli Tekin mi hanno allontanata da lui.
<Che casino> sussurro tra me e me quando il mio cervello va in tilt per tutti questi pensieri.
<Ma guarda un po' chi si rivede, un piccolo randagio> la voce stridula di colei che un tempo consideravo migliore amica arriva alle mie orecchie urtando il mio sistema uditivo.
<Da quando sei diventata maleducata? Non saluti più?> continua a parlare a vanvera senza ricevere una risposta da parte mia mentre Abby curiosa si gira per guardare la stronza in carne ed ossa che si avvicina al nostro tavolo.
<Da quando sono circondata da persone come te> rispondo in modo calmo mentre finisco l'ultimo pezzo di dolce rimasto.
<Mi stai dando della stronza?> chiede in modo irritante con quella voce da gatta morta, fastidiosa.
<Quando uno nasce tondo non può morire quadrato> rispondo sorridendo.
<Come scusa?> chiede forse confusa.
<Non può darti della stronza quando in realtà lo sei dalla nascita, praticamente ci convivi con la stronzaggine da una vita. Stronza sei e stronza resti> risponde Abby procedendomi ma più che altro sorprendendomi tant'è che subito dopo scoppio a ridere mentre Nuray borbotta qualcosa sotto voce per poi girarsi di spalle e andarsene ma la sua camminata viene interrotta da Abby che sbadatamente stende una gamba facendo inciampare Nuray.
<Stronza!> sbotta la mia ex amica appena arriva per terra.
<Oh no tesoro, non voglio rubare il mestiere a nessuno> risponde Abby ridacchiando mentre mi fa segno di alzarmi dal tavolino e scappare prima che quella pazza si alzi da terra.
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