One-shot
10 ANNI DOPO
Nash e Nashi vanno a scuola, nonostante le diversità sono entrambi bravi, anche se Nashi combina sempre guai, Nash adorava fare i compiti con me invece Nashi gli veniva sonno al solo pensiero di dover aprire i libri. Per lei, se non fosse obbligatoria, non andrebbe a scuola e seguirebbe ovunque Natsu. A proposito di Natsu, era cambiato molto. Era più serio, severo, meno scemo ma continuava a essere irresistibile per me e dolcissimo e simpatico con i nostri figli. Le mie giornate passavano in tranquillità. La mattina Natsu usciva presto per fare una corsa e work out e io intanto mi alzavo e andavo dai miei bimbi a svegliarli con le coccole. Prima andavo dal maschietto che era meno dormiglione e si svegliava velocemente, poi andavo dalla mia bimba e dovevo andarci pesante perché con le coccole non si svegliava. Allora io la scuotevo forte e quando si svegliava la coccolavo. Nel frattempo arrivava Natsu, salutava i bimbi e limonava me, Nashi era gelosa che il padre mi dava certe attenzioni speciali ma crescendo si era abituata, e andava in doccia. Io davo i vestiti ai piccoli e mi fiondavo in cucina preparando la tavola e una colazione sostanziosa perché solo io in famiglia non avevo la fame del mondo. Di solito facevo una colazione dolce e finita la colazione mi andavo a preparare e portavo Nash e Nashi a scuola, quando tornavo Natsu aveva sistemato tutto e mi aspettava per unirsi a me, nonostante passassero gli anni la sua lussuria non appassiva mai. Il mio ventre era coperto di smagliature che il mio uomo adorava perché gli ricordavano quando ho messo alla luce i nostri gemellini diversi invece il suo fisico era diventato di marmo e ai miei occhi era un dio greco. Quando aprivo la porta lui era davanti ad essa nudo, si avvicinava a me, chiudeva la porta alle mie spalle bloccandomi tra porta e il suo corpo, anche se ciò lo faceva quotidianamente non riuscivo a stancarmi, mi dava la sensazione di essere in gabbia, dominata, sovrastata e a lui piaceva comandare e il suo membro non esitava ad alzarsi per farsi sentire. Lui mi prendeva in braccio e mi buttava a letto, poi mi spogliava e mi limonava strusciando il suo membro sulla mia femminilità, poi scendeva seguendo una linea immaginaria che portava al suo paradiso e iniziava al leccare fino a quando non ero sufficientemente pronta, inutile dire che urlavo ogni qual volta che la sua lingua si muoveva. Io, per ripagarlo del piacere datomi, gli succhiavo l’erezione fino a farlo venire nella mia Bocca, poi mi distendeva ed entrava in me e iniziava a muoversi velocemente e con spinte potenti, mi sembrava un leone quando mi amava fisicamente. I nostri responsabili si facevano sempre più forti e io urlavo dal piacere e a volte non avevo fiato da quanto piacere ricevevo. Finito l’atto mi accoccolavo per farmi fare le coccole che lui, ovviamente, mi dava. Dopo mezz’ora si alzava, si preparava e se ne andava non prima di avermi salutato per bene. Durante il giorno facevo faccende di casa e una volta a settimana andavo nella mia vecchia casa per pulirla. Lì ci andavamo alle feste o, un weekend ogni tanto, lasciavamo i bimbi da Levy e ci facevamo 2 giorni di pura follia e Natsu non vedeva l’ora di fare quel weekend solo con me. A pranzo la casa si riempiva, mangiavamo tutti insieme poi Natsu riposava mezz’ora con i bimbi e io sistemavo, dopo mezz’ora svegliavo tutti e mandavo Natsu a fare la spesa o gli commissionavo faccende che non riuscivo a fare e io facevo studiare Nash e Nashi. La sera lasciavo i piccoli a giocare e io e il mio amore ci coccolavamo guardando la tv o giocavamo con i nostri figli e alle 21 massimo 22 andavamo tutti a letto.
ALLA VECCHIAIA
Tutto ciò continuò per il resto della mia vita. Ma pian piano la voglia di Natsu si affievolì per la vecchiaia. Nash e Nashi ormai erano grandi. Nash si era fatto una famiglia con Silvia e , contro ogni aspettativa, Nashi si era fatta una famiglia con Storm, entrambi figli di Juvia e Gray. Per fortuna avevano trovato dei lavori ben retribuiti che li fecero vivere bene. Ci aiutarono molto nella nostra vecchiaia e credo che moriremo felici. La mia vita è stata una favola, con alti e bassi ovviamente ma fantastica.
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