Iniziai ,pian piano, a stare bene. Natsu era sempre lì, pronto ad aiutarmi. Quando era sera e lui tornava da lavoro era sempre gentile ma ultimamente era nervoso.
“Natsu ma che hai sei diverso?” non mi guardava, toccava, niente di niente. Il giorno dopo seguii Natsu a lavoro e c'era una ragazza molto bella con lui. Il tempo si fermò attorno a me, ai miei occhi c’erano solo loro due , felici. Mi ripresi subito, li seguii  e lei lo portò a casa sua. Me ne tornai a casa e caddi in depressione, il mio amore non mi amava più.
“ancora che piangi ?” mi disse appena mi vide piangere e allora smisi.
“che hai fatto oggi?” gli chiesi
“mi sono fatto seguire da mia moglie fino a casa di una collega- era molto seccato- anche io posso essere nervoso sai?-mi abbracciò – non per questo ti sto tradendo” ripresi a piangere
“e perché sei nervoso?”
“Perché un cliente mi sta seguendo da per tutto perché dice che non so lavorare” lo coccolai e mi sorrise. In fondo era sempre il mio cucciolone.
“Lucy-si inginocchiò e mi baciò la pancia – quando sarò papà?”
“non lo so amore” gli accarezzai i capelli. Sapevo che ne voleva almeno uno ma non ero pronta. Si alzò un po’ deluso ma mi sorrise lo stesso. Si buttò sul letto e aprì le braccia e ovviamente io mi accoccolai a lui.  Si addormentò coccolandomi e dopo si svegliò e mi raccontò il suo sogno, Io, lui e nostro figlio che Era biondo e con gli occhi verdi, vivacissimo ma prudente e amava leggere.
“Nostro figlio in tutto” dissi, è un mese che è morto mio padre e anche se lo odiavo lo amavo, sì è una contradizione ma gli volevo bene nonostante tutto.
  “ti ammiro amore, un mese e sei tornata la mia solita lucy , quasi non ci speravo. Lo sai che sei La mia Lucy, il mio tutto,  la mia luce, il mio sorriso? come farei senza di te? “